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Autore: Suzyyy92    09/12/2020    1 recensioni
Magiche One-Shot a tema Natale con i nostri Exo!
Genere: Romantico, Sentimentale, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Sorpresa
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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La neve scendeva ininterrottamente e le strade si erano trasformate in un unico manto bianco dove sarebbe stato impossibile mettersi in marcia, almeno fino a quando lo spazzaneve non sarebbe passato a spargere un po' di sale. Era sempre così quando nevicava in quel piccolo paesino nella periferia di Gyeongju dove Sehun si era trasferito da ormai qualche mese, dopo che aveva iniziato il suo tirocinio come agente di polizia. Quest'anno avrebbe dovuto passare qui tutte le festività dal momento che sarebbe stato in servizio anche la sera della vigilia di Natale.

Quella sera avrebbe dovuto incontrarsi con una ragazza che aveva conosciuto qualche giorno prima in un locale lì vicino, dove come al solito passava i suoi sabati sera insieme a Hyung Sik, suo collega e amico che l'aveva introdotto nella bella vita cittadina. I due, entrambi tirocinanti nello stesso commando, erano diventati nel giro di qualche mese i playboy della zona. Sehun era bello, una di quelle bellezze particolari che facevano girare la testa a qualsiasi donna, ma era anche sempre stato un tipo che non era interessato ad innamorarsi. Qualche cena, qualche notte di sesso e niente di più. Nonostante avesse quasi venticinque anni non aveva mai provato sentimenti per nessuna donna al di fuori del semplice interesse sessuale.

Aveva da poco finito il suo orario di servizio e avrebbe dovuto raggiungere la sua macchina per tornare a casa ed andare a prendere quella donna con cui avrebbe dovuto passare la notte, ma vista la neve che stava scendendo mettersi in strada ora era a dir poco impossibile.

Decise che avrebbe aspettato che quella tormenta di neve finisse all'interno di un piccolo bar a pochi passi dal commando. Non era solito frequentare quel posto, se non per qualche caffè tra colleghi durante le pause ma mai come quel giorno si era mai soffermato ad osservare quel locale. "Un caffè americano, grazie!" chiese al bancone mentre si stava sedendo su uno degli alti sgabelli dinnanzi a leggere le notizie sportive.

Nonostante l'ora e il tempo terribile là fuori, il locale era piuttosto pieno di gente che blaterava a gran voce e commentava la partita della nazionale che veniva trasmessa nel grande schermo della sala. Sehun era lì ad aspettare il suo caffè mentre osservava silenzioso la situazione intorno a lui. Il locale era piuttosto grande, arredato con mobili chiari di stile moderno e la cosa che il ragazzo aveva notato maggiormente erano i quadri attaccati alla pareti. Numerosi ritratti di persone in diverse pose ed espressioni ornavano la sala. Erano talmente perfetti che sembravo fotografie.

Si era fissato nel guardarli quando la sua attenzione venne distolta da due candide mani che le porgevano il caffè. "Il suo caffè americano agente!" lo sguardo di Sehun si incrociò per qualche istante con quello di una ragazza dai lunghi capelli scuri. Fu un solo istante, nulla di più. La ragazza dopo aver appoggiato la tazzina tolse rapidamente lo sguardo da lui, prima che il giovane riuscì a rispondere "Grazie tante!". Eppure, anche se solo per qualche istante gli occhi di Sehun si erano incrociati con gli occhi di quella barista così timida e sfuggente provocandogli una sensazione in lui mai provata prima.

Aveva bevuto il caffè con tutta la calma che lo contraddistingueva da sempre ma per tutto il tempo non aveva fatto altro che cercare di incrociarsi nuovamente con quella giovane che nel frattempo si destreggiava dietro il bancone. Sembrava che evitasse in ogni modo di incrociare lo sguardo con quello del giovane agente.

Era passata ormai quasi un ora eppure il tempo là fuori non dava alcuna tregua. Dopo il primo caffè, Sehun ne aveva ordinato un seconde, per ammazzare il tempo e per riuscire nuovamente a guardare quella giovane che l'aveva colpito in quel modo così particolare.

All'improvviso il telefonò squillo. Era Hyung Sik. "Oh ma dove sei finito? Quella donna con cui ti dovevi vedere continua a chiamarmi perché non sei più passato a prenderla!" l'appuntamento, cavolo, se lo era completamente dimenticato. Il tempo in quel locale era passato così velocemente che non si era accorto che erano già le otto. Si guardò attorno, notando ancora la barista che nel frattempo stava distrattamente pulendo il bancone davanti a lui quando una bicchiere le cadde ferendole il dito. "Dille che ho avuto contrattempo e che la richiamerò per un altro giorno, scusa ma ora devo andare!" non fece nemmeno tempo a chiudere la chiamata che corse in soccorso alla ragazza che cercava di tamponare il sangue con un piccolo asciugamano. "Ti sei fatta male?" le disse prendendo rapidamente un cerotto dallo suo zaino che era lì buttato a terra da quando era arrivato. La giovane arrossì e sorrise timidamente "Non è successo niente, ti ringrazio per l'interesse" queste furono le uniche parole che disse prima che la sua attenzione venne richiamata dalla collega più anziana che si era alzata dalla cassa per andare a vedere cosa era successo.

Sehun rimase lì immobile ad assistere alla scena, attratto sempre di più da quella ragazza così timida e misteriosa che dopo essersi medicata proseguì il suo lavoro come se nulla fosse. "Agente, noi stiamo chiudendo! La neve là fuori si è placata!" sottolineò l'altra donna quando il ragazzo si accorse che era rimasto solo nel locale. "Certo, ora me ne vado" prese il suo zaino e volgendo ancora una volta lo sguardo verso la giovane uscì dal bar per raggiungere la sua macchina.

Era passata una settimana da quel giorno, e per Sehun era diventata ormai un abitudine dopo il turno passare un po' di tempo al bar prima di tornare a casa

Era passata una settimana da quel giorno, e per Sehun era diventata ormai un abitudine dopo il turno passare un po' di tempo al bar prima di tornare a casa. Rimaneva lì, attento nell'osservare la giovane barista cercando di noi farsi notare, nascondendosi dietro il suo computer. L'utilizzo del computer era diventata la scusa ideale per passare del tempo nel locale senza essere troppo notato dalle persone attorno a lui. Non sapeva nemmeno lui cosa gli stava succedendo in questi giorni, non era interessato a vedere nessuna donna ed anche le uscite con Hyung Sik erano passate in secondo piano. Si sentiva stranamente interessato a qualcuno che nemmeno conosceva, ma era un interesse diverso dal solito. Avrebbe voluto sapere qualcosa di più di quella ragazza così timidi e particolare.

Come ogni giorno si era seduto dietro al bancone con il suo computer e aveva ordinato il solito caffè americano. Si guardava attorno, un po' preoccupato nel non vedere la giovane. "Ecco a lei agente!" fu la donna più anziana a servirlo. In quei giorni, non aveva mai parlato con nessuno eppure aveva voglia di sapere qualcosa in più, almeno il nome della ragazza. Pensò rapidamente ad un modo per iniziare una qualsiasi conversazione con quella che a quanto pare doveva essere la titolare del bar. "Grazie mille signora, siete sempre molto gentili qui. Oltretutto, il vostro locale è proprio bello! Adoro i ritratti che ci sono appesi!" disse Sehun, sfoggiando uno dei suoi migliori sorrisi. La donna si fermò davanti a lui "A noi fa solo che piacere servire un bel giovane come lei, e sono davvero contenta che le piacciono i ritratti che fa la nostra Haneul!" sorrise mentre indicò alcune delle opere all'agente. "Haneul?" chiese incuriosito da chi fosse. Forse era qualche cliente che omaggiava il locale dei suoi disegni. "Si, è la ragazza che lavora qui da noi. E' una vera artista! Fa i ritratti di tutte le persone che la colpiscono particolarmente e poi io li espongo. Come puoi vedere alcuni sono personaggi famosi, mentre altri sono semplicemente nostri clienti che magari gli richiedono un disegno!" lo sguardo di Sehun si perse nel guardare le opere appese nella sala. Haneul, questo era il nome di quella giovane che lo aveva tanto colpito. Quella ragazza doveva avere le mani magiche per riuscire a creare qualcosa di così bello. A quanto pare quel giorno era la sua giornata di riposo e era rimasta al bar solo la titolare.

Dopo aver bevuto il suo caffè, Sehun si alzò soddisfatto. Era riuscito ad avere parte delle informazioni che voleva ed ora non aveva alcun altro motivo per rimanere lì. Il giorno seguente avrebbe provato a parlare con quella ragazza avendo finalmente trovato un argomento con cui avrebbe potuto iniziare una conversazione.

Eppure i giorni passavano e le cose non cambiavano. Sehun, davanti a lei, non riusciva a dire nessuna parola e la giovane Haneul, oltre a qualche sguardo sfuggente, continuava nel suo lavoro senza mostrare alcun interesse nel voler conversare con il giovane agente, diventato ormai cliente abituale del locale.

Era la vigilia di Natale, la neve quella sera scendeva senza sosta e Sehun aveva da poco finito il servizio. Era pronto per andare a casa trascorrere la sua notte di Natale solo, dal momento che il lavoro non gli aveva permesso di poter tornare a Seoul dalla sua famiglia nemmeno per quei giorni di festa. Uscendo dal commando colpito nel vedere le luci del bar ancora accese. Era qualche giorno che non ci andava perché era stato impegnato in diverse cena con i colleghi e non pensava che sarebbe stato aperto quella sera.

Il locale, solitamente sempre pieno di gente, era vuoto e decise di entrare. Si guardò attorno e rimase sorpreso nel vedere solo Haneul dietro al bancone che lucidava alcuni bicchieri.

Rimase, imbambolato a fissarla per qualche istante, quando per la prima volta fu proprio la giovane a parlare "Caffè Americano come al solito?" chiese timidamente avvicinandosi a lui con un timido sorriso. "Si grazie, sarò veloce oggi, capisco che è un giorno di festa..." rispose mentre si sedeva al solito sgabello dietro al bancone. Poco dopo la ragazza si avvicinò con il caffè accompagnato da un piccolo cioccolatino "Questo è un omaggio della casa, visto che è la vigilia di Natale e comunque rimani pure..." rispose sorridendo Haneul che nel frattempo iniziava a sistemare alcuni a tavoli dinnanzi a lui.

(Opera d'arte realizzata da una mia cara amica. Potete ammirare i suoi disegni su Instagram @_bbongie e seguire le sue bellissime storie qui su Efp seguendo Haneul9497  <3)

Sehun rimase a guardarla in silenzio per qualche istante quando la sua attenzione venne presa da un ritratto che notò per la prima volta appeso davanti a lui. Era esattamente la sua rappresentazione. Tolse gli occhiali da vista che ultimamente portava per mettere a meglio a fuoco l'immagine. Era proprio lui. Ripensò per un attimo alle parole che qualche giorno prima la titolare gli aveva detto in merito ai ritratti che faceva Hanuel. Lei disegnava solo quando rimaneva colpita da qualcuno. Si girò verso la ragazza quando proprio in quel momento anche il suo sguardo era girato verso di lui ed entrambi si scambiarono un sorriso. "Ma quello sono io?" indicò il disegno con la mano. Hanuel lo guardò per qualche instante "Si, agente Oh Sehun!" disse sottolineando il suo nome. Come era possibile che quella ragazza sapesse come si chiamava? Il giovane rimase stupito "E tu come fai a sapere il mio nome?" chiese alzandosi e avvicinandosi sempre di più a lei. "Sono una grande osservatrice, quel giorno che hai tirato fuori il cerotto dallo zaino ho visto il tuo nome dalla divisa.." ebbene si, a volte non servono tante parole ma solo un po' di attenzione verso ciò per cui si prova interesse. "Grazie Hanuel!" come la ragazza anche il giovane Sehun aveva notato ogni cosa di lei sin dal primo istante in cui i loro sguardi si erano incrociati. Era la vigilia di Natale e quella notte che sarebbe dovuta essere così solitaria ebbe all'improvviso una svolta completamente inaspettata rendendola per entrambi l'inizio di qualcosa di magico e unico.

   

   
 
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