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Autore: Zomi    18/12/2020    6 recensioni
Avere un inquilino è un’ottima cosa.
Si dividono le spese in due.
Si dividono le fatiche in due.
Si dividono anche gli spazi certo, basta una buona organizzazione e una dose inesauribile di pazienza ed avere un inquilino diventa una vera risorsa.
Basta davvero poco.
E possibilmente nessun lockdown nazionale per pandemia mondiale.
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❀FanFiction partecipante al "Christmas Lockdown" indetto dal forum FairyPiece – Fanfiction & Images❀
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nami, Roronoa Zoro | Coppie: Nami/Zoro
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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La storia partecipa al Christmas Lockdown indetto dal FairyPieceForum
Giorno: 18 dicembre
Stanza: Cucina
Prompt: Sorella maggiore


 


 
Kairos




Avere un inquilino è un’ottima cosa.
Si dividono le spese in due.
Si dividono le fatiche in due.
Si dividono anche gli spazi certo, basta una buona organizzazione e una dose inesauribile di pazienza ed avere un inquilino diventa una vera risorsa.
Basta davvero poco.
E possibilmente nessun lockdown nazionale per pandemia mondiale.
-Non so se ci rendiamo conto!- sbraitava giusto in quella mattina Nami, pc acceso sul tavolo della cucina e cuffiette calate nei padiglioni auricolari, in una video chiamata con la sorella maggiore.
-Ma sono chiusa in casa, in smart working, senza la possibilità di uscire per fare nulla che non sia il rifornirsi di beni elementari al vicino supermercato, in prossimità delle festività natalizie e come se non bastasse- alzò un dito per sottolineare la tragicità dell’ultimo elemento della sua personale formula chimica della sfiga -Devo subire tutto questo con la sola loquace, spiritosa e confortante compagnia di Zoro-
Ringhiò, reggendosi il capo con entrambe le mani già esausta.
-Non è umanamente accettabile tutto questo! Non Roronoa Zoro!-
Nojiko annuì, solidale ma a distanza di sicurezza cibernetica e non, dalla sorella.
Già, Roronoa Zoro.
Il nuovo affittuario della sua docile sorellina.
L’inquilino che non divideva le spese, figuriamoci le fatiche, gli spazi si ma con una certa prepotenza maschile e che di pazienza non conosceva nemmeno il nome, figuriamoci dell'organizzazione.
O almeno così raccontava Nami.
Anche se, l’aneddoto dell’orientamento inesistente del soggetto, che lo portava a cercare la cucina nel seminterrato, o la sua stanza in quella di Nami, non rendeva così impossibile capire perché i due coinquilini litigassero con così elevata frequenza e voracità.
-... non posso farcela Nijoko- tornò a fissare la sorella oltre lo schermo, trovandola fronte sbattente sul tavolo della cucina -Non nè uscirò sana di mente-
-Nami, non essere tragica- rise negli auricolari, che fremettero nelle orecchie della rossa.
-Tragica?- sbottò facendo ringhiare il microfono e fulminando la telecamera -Nojiko, quell’idiota è andato a correre alle quattro del mattino, in barba al coprifuoco, affermando che la sua tabella di allenamenti non si sarebbe fermata davanti a un’epidemia mondiale-
-Bhè è uno sportivo…-
-Me l’hanno riportato a casa la gendarmeria, invitandomi a tenere d’occhio con maggior attenzione i miei inquilini: io, tener d’occhio un uomo fatto e maturo come Zoro! Ci rendiamo conto??-
-Gendarmerie esagerate- sbuffò Nojiko.
-Gendarmerie che me l’hanno riportato a casa quattro volte finora: tre delle quali perché si era perso nel quartiere! E il nostro quartiere è il più piccolo della città-
La risata di sua sorella le vibrò nel canale uditivo, irritandola maggiormente.
Ecco, ecco che ci guadagnava ad avere un inquilino e una sorella maggiore: problemi e derisione.
In lockdown!
Non ne sarebbe uscita sana di mente, ne era convinta.
-Potresti smettere di ridere delle mie disgrazie, e darmi un barlume di solidarietà fraterna?- sbuffò, sistemandosi la chioma rossa, oscuranod pe run attimo la visione della cucina alla telecamera.
-Ehi, l’hai voluto tu un coinquilino- l’additò sorniona la sorella -Mal che si vuole-
-Ti duole- mugugnò la minore, provocando una nuova risata nella sorella.
-Andiamo Nami, almeno avrai compagnia durante le festività- le sorrise Nojiko, ma Nami non riuscì a non gonfiare le guance contrariata.
-La fai facile tu, non devi litigarci per ogni singola cosa- sospirò attorcigliando il cavo degli auricolari , posando i gomiti sul tavolo della cucina -La spazzatura, il bagno allagato… per fino per lavare i piatti o rassettare la cucina!-
Sospirò al ricordo della sera precedente, dove si erano lanciati le spugne imbevute di detersivo, in una lotta su chi dovesse o meno lavare i piatti nel lavello.
-Sarei proprio curiosa di vederlo questo famigerato Roronoa Zoro- ridacchiò nuovamente Nojiko -Me ne hai raccontate così tante su di lui che mi sembra di conoscerlo, ma a fisionomia…-
-Non ti perdi granchè- negò col capo Nami, chiudendo gli occhi e ignorando l’aprire del frigo dietro le sue spalle -Insomma, è un atleta fissato con la sua routine di esercizi, i film splatter, il suo impiego sportivo e-
-E che indossa pantaloni di tuta scuri senza maglia-
-Esatto!- schioccò le dita contro la sorella Nami -È il suo abbigliamento preferito in casa e… Nojiko cosa guardi?-
-Mmmm nulla- vide la sorella sporgersi sul monitor, rimirando qualcosa alle sue spalle.
Un lungo brivido le solcò la schiena, costringendola a voltarsi lentamente, preparandosi psicologicamente alla visione di Zoro, di spalle e intento a bere avidamente una birra il frigo ancora aperto, mentre indossava i citati pantaloni scuri e alcuna maglia sulla poderosa schiena.
-Roronoa!- strillò indignata la rossa -Mettiti qualcosa addosso! Non lo vedi che sono in videochiamata con mia sorella??-
Zoro si voltò di tre quarti verso la rossa, occhiando vago il pc acceso e una figura femminile agitare la mano in un saluto verso di lui.
-Oi- alzò in risposta la bottiglia di birra, avvicinandosi allo schermo -Tua sorella quindi?-
-Mia sorella quindi- si morse un labbro squadrandolo Nojiko, e Nami ringraziò il cielo che le cuffie fossero ancora incorporate al pc a zittire la risposta della sorella.
-Non è così male Nami- sorrise sornione Nojiko -Anzi, ha stile nel vestirsi: sai, se ti concentrassi di più sui suoi pettorali e meno sul suo scarso orientamento, credo che la convivenza riuscirebbe meglio. Si, si i pettorali e magari anche quel bel sedere da mor-
-Ho problemi con la linea, sto entrando in un tunnel, saluta mamma e papà, ciao Nojiko!- chiude rapida il laptop Nami, voltandosi a fulminare imbarazzata Zoro.
-Tu- l’additò alzandosi -Va a metterti qualcosa addosso-
-Ok- scrollò le spalle il ragazzo, finendo la birra e posandola sul pc chiuso -Tu va a comprare le birre: sono finite-
Una bottiglia da 25ml fu lanciata a schiantarsi contro la parete appena svoltata da Zoro.
Non ne sarebbe uscita sana di mente Nami, lo aveva già forse detto?


 
   
 
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