Serie TV > Il Trono di Spade/Game of Thrones
Segui la storia  |       
Autore: DawnLady94    13/01/2021    2 recensioni
E se Jon Snow fosse nato Visenya Targaryen e suo zio Eddard Stark l'avesse presa con sé crescendola come propria e accettando al proprio servizio la sua Spada Giurata? E, soprattutto, se qualcuno che si credeva da tempo morto fosse in realtà vivo e pronto a riprendersi il proprio trono con sangue e fuoco ricostruendo la dinastia spezzata con la morte del padre? Con Daenerys Targaryen a Essos che risveglia draghi dalla pietra e comanda armate e una sorella che non sapeva nemmeno esistesse?
***
Varys soppesò le successive parole, domandandosi se si potesse davvero fidare dell'uomo che aveva di fronte. Lord Tyrion attese e alla fine il Ragno sospirò
Genere: Avventura, Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai, Shoujo-ai | Personaggi: Aegon VI Targaryen, Arya Stark, Daenerys Targaryen, Jon Snow, Oberyn Martell
Note: AU, What if? | Avvertimenti: Gender Bender, Incest, Triangolo
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Ciao a tutti!Come state? Passate bene queste vancanze? Natale e l'inizio di questo 2021? Eccoci qua con un nuovo capitolo dal punto di vista di Cersei, cosa succederà adesso? Le cose si velocizzano un po' e vediamo cosa è successo offscreen mentre noi seguivamo i Targaryen verso Dorne e Cersei continuava con le sue indagini per scoprire come difendersi dalla minaccia costituita da lord Stark.
Cersei III

Sorrise mentre girava l'angolo, le mani congiunte davanti a sé, un abito rosso rubino con inserti di seta dorata la avviluppava come se lei stessa fosse fatta di sfavillante luce dorata, i suoi capelli biondi rimbalzavano in una acconciatura semiraccolta in meravigliose onde dorate mentre i suoi occhi verdi brillavano come smeraldi. 

Le sue Guardie Lannister la stavano seguendo tranquillamente mentre camminava lungo il corridoio che l’avrebbe condotta alle stanze del marito, davanti alle quali sono schierati due cappe bianche, avvolte nei loro mantelli bianchi e armature dorate. 

«Vostra Grazia» la salutarono inchinandosi verso di lei mentre Cersei sorrideva dolcemente.

«Desidero parlare con mio marito» decretò in un tono che non ammetteva repliche.

Uno di loro ebbe il coraggio di risponderle «Mi dispiace, mia regina — disse — ma il re è in visita a lord Stark nella Torre dei Primo Cavaliere» le spiegò.

«E perché non siete con lui? — pretese di sapere — come fate a proteggerlo se si trova dall’altra parte del castello e voi oziate qui?»

Questo contrattempo avrebbe potuto significare una falla non ignorabile nel suo piano. Se lord Stark avesse avuto il tempo di rimbambire suo marito con le sue chiacchiere sull’onore e belle parole, rivelando il suo segreto prima che Cersei riesca a esporre il suo sia lei che i suoi figli saranno spacciati e non può permetterlo. Inclinò la testa di lato con fare intimidatorio in attesa di una risposta da parte dei cavalieri.

«Sua Grazia ci ha ordinato di rimanere qui. Ser Barristan è andato con lui.» rispose l’altro in tono di scuse. Il sorriso di Cersei si spense e si girò senza altra parola, prendendo a camminare in direzione della Torre del lord Primo Cavaliere.

Manica di incompetenti, considerò mentre camminava, le sue fedeli guardie Lannister sempre al suo fianco per proteggerla. Ogni passo che la portava più vicina alla Torre del Primo Cavaliere la fece sentire più forte e pronta a fare tutto quanto necessario per affrontare la pericolosa situazione che si era profilata da quando lord Stark aveva messo piede ad Approdo del Re.

Lo avrebbe fatto pentire di aver abbandonato il suo freddo, arido e inutile Nord.

Ser Barristan quando la vide le si fece incontro.

«Ser» salutò, facendo cenno di voler entrare, ma l’uomo si piazzò sulla sua strada.

«Mi dispiace, Vostra Grazia - offrì - ma Sua Grazia il re ha chiesto di non essere disturbato da nessuno, nemmeno da te, durante la sua visita al suo lord Primo Cavaliere» 

«Io sono la regina, ser Barristan. - gli ricordò facendo un altro passo verso di lui in modo intimidatorio - e entrerò in quella camera qualunque cosa tu o mio marito abbiate da dire al riguardo.»

Ser Barristan non parve per niente intomorito e sorrise quasi come se avesse pietà di lei, una nozione che la infastidiva oltre ogni dire «Ora - aggiunse - fatti da parte, ser. O le mie guardie si assicureranno che tu lo faccia» minacciò.

«Come comandi, mia regina» il titolo sembrò quasi un insulto, ma a Cersei non importò ed entrò all’interno della camera.

Robert era in piedi mentre Lord Eddard era ancora sdraiato sul letto, la sua gamba fasciata con un panno chiaro, lei congiunse le mani davanti a sé e affrontò gli occhi di suo marito mentre lui le metteva le mani addoss, provando a spintonarla fuori dalla stanza.

 

 

 

«Quale parte della frase ‘non essere disturbato’ non capisci, donna?» esclamò suo marito, i suoi occhi azzurr accesi di rabbia, Cersei sorrise un piccolo sorriso giocoso sulle labbra tinte di rosso.

«Penso che quello che ti dirò ti farà riconsiderare la tua domanda, marito - disse in un tono nauseatamente dolce - i Tyrell sono venuti. Portano notizie da Dorne e portano notizie sul ragazzo e sulla simpatica banda di traditori della corona»

Non mancò di notare il modo in cui lord Eddard cercò di mettersi a sedere spingendo sui gomiti e iniziando a parlare come per distrarre il re, come un disperato, la scena la fece sorridere internamente soddisfatta di come il suo complotto stesse portando già i suoi frutti. Lord Stark forse era un giocatore che tutti sottovalutavano, troppo onorevole per voler davvero giocare al gioco dei troni, ma lei era più forte, più intelligente e con meno morali inarrivabili da sostenere. Robert anche senza dare peso ai tentativi di distrazione del suo lord Primo Cavaliere si trasformò in una furia, promise al suo amico che il loro discorso non era finito e si precipitò fuori dalle camere lasciandola sola con la sua preda.

I Tyrell avevano riferito del tradimento di Dorne, non che Cersei si aspettasse di meno considerando che se il ragazzo era davvero il figlio di Rhaegar era anche quello di Elia e Dorne non si sarebbe mai inchinata a nessuno tranne uno dei loro. Avevano anche riportato che il ragazzo aveva ogni intenzione di tornare ad Approdo per riprendere il trono di suo nonno. Non avevano fatto nomi, ma non significava che non li sapessero. 

Sarebbe stato saggio promettere Joffrey alla più giovane dei Tyrell, lady Margaery, non aveva mai visto la ragazza, ma i racconti dicevano che fosse una bellissima rosa, dolce e pudica, se solo riuscisse a convincere lord Stark a rompere il fidanzamento con Sansa lasciando che tornino entrambi a casa, mantenendo il suo segreto scomodo, Cersei sarebbe stata più che soddisfatta. Questo fin quando Ditocorto non era giunto con le notizie che aveva raccolto sulla presunta figlia bastarda di lord Stark e tutti i pezzi del puzzle improvvisamente erano andati al loro posto. 

So dei tuoi figli, Vostra Grazia.  

Lord Eddard fece una smorfia. Vederlo soffrire le diede una sorta di oscura soddisfazione che rese solo più dolce conoscere la mano dietro la sua ferita. 

Suo fratello, tuo fratello o il tuo amante? , il suo amante una volta saputo che Stark aveva scoperto la verità sui loro figli, sapendoli in pericolo, aveva agito immediatamente e lord Stark era rimasto all’oscuro dell’indagine di Ditocorto fino ad adesso, per di più impossibilitato dalla sua ferita a parlare con Robert prima di adesso.

Lord Stark non era ancora in grado di dire nulla a Robert. 

Prendi i tuoi figli e vattene, non ci sara’ posto abbastanza sicuro per voi una volta che Robert scoprira’ la verita’, la sua rabbia sara’ inflessibile. Inclinò la testa verso il letto.

«Fa male, lord Stark? — chiese — Sapere che il tuo piccolo segreto sarà presto alla luce del sole e tutto ciò per cui hai lottato così duramente cadrà sotto i tuoi piedi, come polvere tra le tue dita?» domandò la sua fronte distesa in un’espressione quasi paternalistica.

 

 

 

L'uomo ha lottò per trovare una posizione confortevole e come l’anima gentile che era lo aiutò mettendo un cuscino sotto la sua schiena.

«Deve far male parecchio» considerò con un piccolo sorriso sulle labbra «perché stai in silenzio. Nessun giudizio da parte tua.» 

«Dev'essere strano per te - mormorò continuando a sorridergli - l'onorevole Ned Stark improvvisamente senza giudizio da passare» Si alzò e cominciò camminare con le mani strette davanti a sé.

«Me l'ha detto Jaime. - offrì - di come sei arrivato ad Approdo da solo, sei entrato nella sala del trono e ha trovato Jaime seduto sul trono il cadavere di Aerys riverso sui gradini»

Girò intorno al letto, una leonessa che gioca con la propria preda «Jaime non lo ha voluto. Avrebbe potuto reclamarlo come diritto di conquista, ma non lo fece. L'hai giudicato per aver colpito un vecchio che aveva giurato di proteggere alle spalle, lo stesso vecchio a cui la tua famiglia doveva obbedienza e contro cui vi siete sollevati in rivolta.»

«Ora, però, mi domando, avevi davvero alcun diritto di giudicare Jaime tanto aspramente visto quello che hai fatto - pensò - dopo tutto non è molto meglio del pugnale che hai piantato nella schiena di mio marito, il tuo re.»

Lord Stark non disse nulla «Hm, — considerò — non lo neghi. Sono piacevolmente colpita»

«Anche se devo chiedertelo, ti sei mai chiesoi quanto diverse avrebbero potuto essere le cose se ti fossi seduto sul trono quel giorno? Se l’avessi rivendicato nel tuo nome, in nome di tua nipote?" 

Lui impallidì ancora di più, ma non disse nulla.

Cersei non si lasciò abbindolare dal suo silenzio. 

«I figli di Rhaegar - mormorò - erano ancora vivi. Devi capire, mio signore, che anche se sono impressionata dal tuo tradimento e dalla tua decenza nel proteggere i tuo parenti, non posso lasciarli vivere. Minacciano il diritto di mio figlio al trono e io non lo posso permettere.»

«Tuo figlio non ha diritto a quel tono — tossì in risposta lui — è un bastardo nato dall'incesto.» 

«Lo è.» ammise aprendo le mani come a dire e quindi? «Pensi davvero che Robert crederà a una sola parola che dici ora che sa del tuo tradimento?»

Gli occhi di Lord Eddard le scattarono addosso per un attimo fugace «Robert può fare quello che vuole di me.— pronunciò inflessibile — ma meglio che non tocchi i miei figli e nemmeno tu, perché l'ira del Nord sarà veloce e inflessibile. L'inverno sta arrivando»

Sorrise, era quasi dolce da parte sua, questa feroce protezione della sua famiglia, ma era una leonessa della Roccia e in quanto tale mai si sarebbe piegata ai ricatti, minacce di un lupo.

«Non te l'ho detto per ascoltare le tue pretese e minaccie, mio signore, cadono su orecchie sorde, temo. Sono venuta per offrirti la stessa cortesia che hai offerto tu a me quando hai minacciato di rivelare il segreto dei miei figli — disse prima di avvicinarsi e sporgersi in modo da poter sussurrare al suo orecchio — un Lannister paga sempre i suoi debiti» 

 Si tirò su «Ti auguro una pronta guarigione, mio signore. Avrai bisogno di tutta la forza che sei in grado di raccimolare nelle guerre a venire» aggiunse lasciando la stanza particolarmente soddisfatta da se stessa. 

Mentre si avvicinava all'angolo, sentì il ruggito di rabbia di Robert e un sorrisetto si fece largo sulle sue labbra. , pensò, un Lannister paga sempre i suoi debiti.
Eccoci, con il capitolo. Come sempre fatemi sapere che cosa ne pensate che sono curiosa! Vi mando un bacio, alla prossima ~G. 
 
   
 
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Il Trono di Spade/Game of Thrones / Vai alla pagina dell'autore: DawnLady94