Anime & Manga > Captain Tsubasa
Segui la storia  |       
Autore: anna900    01/05/2021    2 recensioni
Dal secondo capitolo:
il giornalista lo intervistò.
“Sei emozionato Hutton per questa ultima partita in Brasile?”
“Ultima partita?” ripetè quasi in simultanea Patty, non ne sapeva nulla
“Sì, ringrazio tutti i miei tifosi e coloro che hanno giocato con me in questi anni, ma ora è giunto il momento di fare scelte diverse, anche se il Brasile, e in particolar modo il Brancos, resterà sempre nel mio cuore!”.
“Ma voi ne sapevate qualcosa?” si chiesero tra loro i compagni nipponici...
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Sanae Nakazawa/Patty Gatsby, Tsubasa Ozora/Holly
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

 

Patty resta ferma a fissare Holly, il quale non distoglie lo sguardo e le sorride. Nessuno dei due parla, si godono il momento; i loro cuori battono all’impazzata, uno per la sorpresa appena ricevuta, l’altro perché ha davanti colei che ha tormentato le sue notti per tre anni.

---------------

Una folata di vento ci ridesta da questo torpore in cui siamo caduti; non saprei proprio dire da quanto tempo i nostri sguardi sono rimasti incatenati l’uno all’altro.

“Ti va se andiamo a fare una passeggiata?”, mi sento chiedere all’improvviso da Holly per rompere il ghiaccio

“Holly, ma tu? Che ci fai qui? Ti aspettavamo tra qualche giorno… ma … come è possibile che tu sia già qui? Hai giocato solo ieri o sbaglio?”

Holly si imbarazza e appoggia la mano destra sulla nuca: “Sì, ho terminato la partita e come un lampo mi sono recato in una pista fuori città. Benji mi ha concesso di usare il jet privato della sua famiglia. Sono arrivato in Giappone da poche ore. Ho avuto solo il tempo di andare a casa a darmi una sistemata ed eccomi qua!”

Sbatto tantissime volte le palpebre convinta che davanti a me ci sia solo uno dei miei tanti sogni: “Holly ma sei davvero tu?”

Oliver mi sorride teneramente e mi prende una mano: “Andiamo a passeggiare, se vuoi ti racconto io come è finita la partita”.

----

Patty si incamminò insieme a lui, la mano che le prese Holly cominciò a darle un senso di calore mai provato prima e le gote si imporporarono.

Il ragazzo si rese conto di aver fatto qualcosa di troppo avventato, d’altronde, fino a prova contraria, erano solo amici, e le lasciò la mano, ma non appena lo fece si sentì insoddisfatto. Sorrise, era la prova che tanto aveva cercato in quegli anni e che quello che stava per fare era giusto.

Mentre Holly e Patty si incamminavano per le vie di Nankatsu, Eve si accorse che mancava la sua migliore amica; si avvicinò a Bruce: “Ma che fine ha fatto Patty?”

La madre di Holly, attenta alle dinamiche che si stavano creando, rispose: “Le ho chiesto di fare una cosa per me”.

“Davvero e quando?” chiese Bruce dando man forte alla seconda manager.

“Guardate, Holly sta per segnare!”, si intromise il padre di Patty.

GOAL GOOOAAALLLL GOALLLL urlò il giornalista, che subito andò a intervistare il nipponico: “Hutton complimenti un goal eccezionale!”

“Grazie mille!”

“Lo dedichi a tutti i tuoi tifosi come sempre?”

“Certo e spero di riuscire a farne altri prima che finisca la partita”

“Hai deciso di vincere, vero?”
Lo sguardo di Holly si illuminò: “Credo che vincere sia l’obiettivo di chiunque”.

Lo stadio esplose a quelle parole e il campione nipponico cominciò a gesticolare per salutare i suoi ammiratori.

“Con chi festeggerai stasera? Con la squadra?”

“In realtà no, i miei compagni sanno che non devono prepararmi nulla”

“Come mai? Festeggerai con una ragazza?”, lo sguardo del giornalista si fece malizioso, ma Holly mantenne un tono serio:

“Al termine della partita prenderò un volo per il Giappone e spero di arrivare prima che la registrazione venga messa in onda”

“Come mai?”

“Voglio dedicare la mia ultima vittoria in Brasile a una persona speciale che vive lì, ma voglio dirglielo guardandola negli occhi”

“E chi è questa persona?”

Il numero 10 sorrise: “Mi spiace ma ti ho già detto troppo!”

L’arbitro fischiò e Holly tornò a giocare con un sorriso che donava serenità e gioia.

“MA QUESTA PERSONA È UN RAGAZZO O UNA RAGAZZA?”, gli urlò il giornalista, Holly si voltò correndo all’indietro: “Una bellissima donna!” e tornò in campo.

A Nankatsu tutti rimasero a bocca aperta: “Ma di chi stava parlando Holly?”, chiede John stupito

“Non ne ho idea”, risponde Paul

 “Dov’è Patty?”, chiede Alan e tutta la squadra si guardò intorno chiedendo:

“Dov’è Patty?”

“Dov’è Patty?”

Paul, John, Bruce si alzarono per andare a cercarla, ma il padre della ragazza si mise davanti alla porta con un forchettone da griglia: “Tornate a sedervi e guardate la partita. Guai a chi uscirà fuori da qui prima che la trasmissione sia finita”.

“Scusi ma questo è un rapimento!”, si lasciò scappare Bruce in modo teatrale

“Non provarci Bruce, non sto scherzando!”, il tono del padre di Patty era parecchio minaccioso.

Eve sottovoce si diede una spiegazione: ‘Holly è riuscito ad arrivare prima che Patty sentisse quelle frasi in tv…allora la bellissima donna a cui il capitano si riferiva era… lei’, guardò Tom e Benji che ridevano soddisfatti e che non avevano fatto una piega dopo quelle parole in diretta. Sorrise di riflesso, ora la sua amica sarebbe stata finalmente felice.

“Forza Bruce, dai ragazzi riprendiamo a guardare la partita! Siamo qui per questo. FORZA CAPITANO DAI!!!”; Eve riuscì a coinvolgere tutti gli altri e ripresero a tifare come se la partita non fosse già terminata da un pezzo.

Come sospettato da tutti, la partita fu vinta dal Brancos con un Holly che trascinò la squadra in una vittoria spettacolare: 3-0. Al termine il giornalista provò nuovamente a ricevere qualche altra novità, era convinto già di poter firmare uno scoop, ma il capitano aveva le labbra sigillate.

------

“Holly dove mi porti?”. È da un po’ che non parla, è così strano, non capisco.

“Voglio andare al campo sportivo”

“Perché? I ragazzi sono tutti al ristorante per assistere alla tua partita, e ti ricordo che mi hai trascinata via senza alcuna spiegazione”, perché fa così?

“Se mi fossi lasciato vedere non avrei potuto trascorrere del tempo da solo con te!”, e mi fa un occhiolino

“Che vuoi dire?”. Arrossisco immediatamente. È tornato dal Brasile e la prima persona con cui decide di trascorrere del tempo da solo sono io… cerco di smorzare la tensione che mi sta divorando

“A proposito, avete vinto?”

Holly mi guarda stupito dalla mia domanda: “Hai dubbi?”

“No, in effetti no!” e rido, in realtà non ho mai pensato che lui potesse perdere anche solo una partita.

Ci fermiamo davanti al campo: “Ecco siamo arrivati!”

“Già!”.

Si siede su una panchina e subito mi domanda: “Come sono stati questi anni senza di me Patty?”.

Il suo tono è dolce e mi fissa con una intensità che non mi sarei mai aspettata.

“Sono stati duri capitano, non abbiamo più vinto”, distolgo lo sguardo, non riesco a mantenere il mio fisso sul suo quando mi guarda in quel modo e mi siedo anche io di fianco a lui, ma quando torno a cercare i suoi occhi, noto spuntare un’espressione del volto alquanto diversa:

“Già la squadra ha risentito della mia assenza, perché in realtà non ci sono giocatori alla mia altezza nella New Team, vero Patty?”

“Cosa? Ma?”, resto sbigottita, ma da dove arrivano questi discorsi?

Torna a fissarmi, riconosco uno sguardo duro, non comprendo questo cambio improvviso d’umore: “Com’è fare la manager per una squadra che non riesce più a vincere?”, le sue parole sono cariche di cattiveria.

“Holly ma che stai dicendo?”

“Hai mai pensato di passare alla Toho? Con loro avresti di sicuro continuato a vincere”

“Ora è troppo, ma che ti prende?”, non riesco più ad ascoltare, questa conversazione sta degenerando.

“Chissà magari potevi diventare la ragazza di Mark o di Ed?”

Infatti, è degenerata, sono tre anni che mi struggo per lui, ad attendere le sue telefonate, le sue parole sono così meschine, così cariche di presunzione, non riesco a trattenermi oltre e lo schiaffeggio: “Sei uno sciocco! Ma che ti è successo in Brasile? Perché sei diventato così stronzo?”.

Non mi risponde, si tocca la guancia, si vede che non si aspettava una reazione del genere, ma io non mi fermo: “Se era questo il motivo per cui volevi parlarmi, potevi anche restare in Brasile”, faccio un passo per andarmene, ma mi sento afferrare la mano e spingere sulla parete dello stabile.

Il suo volto è a pochi centimetri dal mio viso: “Quando ti ho chiesto come sono stati questi anni senza di me, non mi riferivo al contesto calcistico”

“Non mi interessa!”, rispondo con tanta rabbia, ma lui non rinuncia:

“Come sono stati per te questi anni lontani da me? Hai sofferto tanto?”, la sua voce ora si abbassa di un tono e la sua presa si allenta.

“Holly…”, non so cosa dire, era passato da un atteggiamento cattivo e strafottente a uno dolcissimo.

“Io ho sofferto tanto Patty, tu mi sei entrata dentro e mi sei rimasta per tutti i tre anni che sono stato in Brasile. Per te è la stessa cosa?”

Comincio a piangere: “Holly…”

“Le cose che ti ho detto prima sulla squadra non le pensavo veramente, ma ho voluto comunque essere duro… voglio che tu pensi esattamente che non sarà facile, che tra me e te non sarà sempre rose e fiori e che…”

“Capitano ma cosa stai tentando di dirmi?”

Mi lascia le braccia e mi accarezza il volto: “Ti ho sempre amata, non ti ho mai dimenticata e ora sono qui a chiederti di cominciare una nuova vita, con me… cosciente che ci saranno momenti belli, ma anche brutti, che ti porterò via dal Giappone e che ti farò piangere… ma se starai con me, ti donerò me stesso. Se vorrai non ci separeremo più, staremo finalmente insieme, come doveva essere fin dal principio”.

“Mi hai sempre amata...?”, non so spiegarmi ma sento salire dentro me un sentimento trattenuto da troppo tempo, sì è rancore:

“E QUANDO TE NE SARESTI ACCORTO? PERCHE’ NON MI HAI MAI DETTO NULLA? PERCHE’ NON MI HAI MAI FATTO CAPIRE COSA PROVAVI DAVVERO PER ME? TI RENDI CONTO CHE IO HO SOFFERTO TANTISSIMO A CAUSA DEI TUOI SILENZI?”, lo colpisco con pugni ripetuti, non sono contenta di ciò che mi ha detto, piango, non so se sono lacrime di gioia o di dolore… mi appoggio al suo petto, sono arrabbiata per il tempo che mi ha rubato in questi anni… lui non parla più, ma mi sento abbracciare:

“Volevo capire bene i miei sentimenti prima di rivelarteli, non pensare sia stato facile per me”.

“E ora io cosa dovrei fare?”, mi allontano non posso pensare di stargli troppo vicino.

“Prenditi tutto il tempo che ti serve per decidere”.

Non capisco più nulla, comincio a correre disperata, voglio solo andarmene a casa. Voglio solo pensare e capire cosa fare della mia vita. Perché mai si è comportato così? Credeva davvero che bastassero queste parole per farmi cadere ai suoi piedi. I tempi in cui gli facevo da zerbino sono finiti: la mia vita è andata avanti, ho trovato interessi, mi sono iscritta all’Università e…. MA A CHI VOGLIO PRENDERE IN GIRO?

Vorrei tornare da lui, urlargli, dirgli che la sua dichiarazione può mettersela in quel posto, che lo odio perchè è un codardo, non ha mai avuto il coraggio di parlare, ma in realtà io lo amo e non ho mai smesso di farlo…

Mi fermo, perché è così difficile?

Cammino senza una meta per le vie di Nankatsu, non mi va più di tornare a casa e senza rendermene conto finisco davanti alla fermata del pullman che tre anni prima ha visto il nostro ultimo incontro. Gli ho urlato: “Realizza il tuo sogno!”, mentre il mio cuore andava a pezzi. 

Mi siedo sulla panchina sotto alla pensilina a osservare dei ragazzini che si rincorrono, quando il posto di fianco a me viene occupato.

“Credevo fossi con lui”, la voce della mia amica mi rincuora.

“Eve, io...”.

“Quando abbiamo visto il capitano giungere al ristorante con un sorriso amaro in bocca ho subito deciso di venire a cercarti!”

“Sei l’unica che mi capisce”, rivolgo alla mia amica un sorriso tenero, avevo bisogno di lei.

“Sapevamo tutti che sarebbe stato difficile, anche Holly, per questo ha fatto per te una cosa molto romantica”.

“Che intendi?”, le chiedo sorpresa

“Durante la partita contro il Brancos, al primo goal segnato, un giornalista gli ha chiesto a chi avrebbe dedicato l’eventuale vittoria, e sai cosa ha risposto?”.

Faccio cenno di no con il capo.

“A una persona speciale che vive in Giappone: a una donna bellissima!”

“E chi ti dice che sia io?”, le chiedo con rabbia

“Andiamo Patty, appena è arrivato qui ha cercato subito te e non scordarti che ha avuto la complicità di sua madre e dei tuoi genitori”

“Che intendi?”, cosa centrano ora i nostri familiari?

“Noi volevamo venire a cercarti quando ci siamo resi conto che mancavi, ma tuo padre ci ha minacciati. Voleva farvi restare il più possibile soli a parlare”

“Tu credi?”

“Già, ma quando Holly è arrivato nel locale sconsolato, abbiamo capito che non era andata bene”

“Ma cosa dovrei fare io Eve? Sono tre anni che manca, non mi ha mai detto nulla, ma cosa gli passa per la testa?”

“Credo volesse essere più romantico possibile. Credo che lui sia veramente innamorato di te, altrimenti non si sarebbe mai dato così in pasto alla stampa”

“Eve, io…cosa devo fare?”

“Non posso essere io a dirti cosa fare, ma di sicuro tu lo sai già!”

Osservo lo sguardo della mia amica: “Sì lo so già, hai ragione!”

Senza salutarla corro via, so cosa è giusto fare, l’ho sempre saputo. Che sciocca che sono!

----

Eve continuò a fissare Patty, mentre pian piano scompariva dalla sua visuale:

“Corri amica mia, va e torna a vivere!”

--------------

Tempo fa lessi una fanfiction bellissima: “La vita può cambiare”, (stupenda sotto tutti i punti di vista), in cui l’autrice fa in modo che Holly si dichiari a Patty durante una partita in diretta tv; l’idea mi è piaciuta moltissimo anche per “Realizza il tuo sogno!”, con la differenza che qui, il capitano non può essere molto esplicito, perché non ci sono motivazioni importanti per farlo.

Ringrazio Puppy per avermi dato la possibilità di usare la sua splendida idea e ringrazio anche tutti coloro che seguono “Realizza il tuo sogno!”. Il prossimo è l’ultimo capitolo.

Anna

   
 
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Captain Tsubasa / Vai alla pagina dell'autore: anna900