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Autore: NightWatcher96    22/07/2021    2 recensioni
Costruirsi una famiglia con dei figli non era un'impresa insormontabile per Kacchan, felicemente sposato con Izuku. Tuttavia non era affatto sicuro di quante volte si sarebbe dato dell'idiota ma di una cosa era certo: l'amore incondizionato per i suoi figli e per Deku non sarebbe mai mutato. Neanche con la morte vicina, neanche con la paura di non farcela!
Future!ProHero
BakuDeku (Mpreg)
E altre Ship minori
Genere: Angst, Hurt/Comfort, Omegaverse | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Izuku Midoriya, Katsuki Bakugou, Nuovo personaggio, Shouto Todoroki
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: Mpreg
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Angolo della Quirkless

Buongiorno, rieccomi ad aggiornare, con un capitolo un po' più lunghino con un piccolo time-skip dentro: li sto amando eheh! Ma bando alle ciance, Enjoy!




"Mamma! Mamma!".

Deku stava seriamente per perdere la pazienza: Katsumu non stava un attimo fermo, aveva già rischiato di infilare delle forbici in una presa di corrente, far allagare casa con la vasca riempita fino al bordo e soprattutto buttato il suo cibo ripetutamente sul pavimento.

"Mamma! Guardami!".

Era troppo! Eppure, non appena il verdino girò la testa sbiancò: Katsumu aveva trovato uno dei guantoni di Katsuki ed era seriamente intenzionato a usarlo.

"Katsumu, no!" scattò Deku, ma il bambino non lo ascoltò e tirò via il grilletto.

Si levò una fiammata incredibile dall'interno della cucina: Deku si lanciò con tutte le sue forze per prendere il bambino e un'assordante esplosione esplose rabbiosa, nello stesso momento in cui Kacchan stava rincasando.

Ironico il destino, vero?

Quando il putiferio si dissolse un po', il biondo che si era ritrovato sbalzato contro il divano corse immediatamente in ciò che rimaneva della cucina con la paura nel cuore: si era aperta una voragine dove prima c'erano i mobili e si poteva addirittura vedere il giardino. C'era odore di gas, l'acqua stava sgorgando liberamente e c'erano detriti dappertutto oltre all'aria carica di polvere.

"Deku! Katsumu!" chiamò, temendo il peggio.

"K... Kacchan...!" arrivò la debole risposta.

Dove? Da dove?

Katsuki fu come guidato verso il frigorifero. Lo alzò con tutta la forza dell'adrenalina ritrovando Deku completamente ferito che aveva protetto Katsumu con il suo corpo. Si era arricciato letteralmente a pallina.

Il bambino piangeva per un graffio sul sopracciglio destro che sanguinava appena. E vedere quel disastro perse quel briciolo di pazienza che aveva.

"Smettila di piangere! Guarda che cosa hai fatto, moccioso!" urlò improvvisamente Katsuki, prendendo Deku tra le sue braccia.

Il verdino aveva delle ustioni sul volto e sulle braccia ma non aveva ancora perso conoscenza.

"Ha trovato uno... dei tuoi guantoni..." spiegò a fatica. "Non sono... stato attento...".

Katsuki ardeva di rabbia. Katsumu continuava a piangere e l'irritazione per tutto quel disastro cominciava a farsi sentire sul serio.

"Andiamo dai miei" decise autoritario. "Portiamo Katsumu da loro e noi due andiamo in ospedale".
 


Masaru e Mitsuki furono messi al corrente di quello che era accaduto ed erano stati ben lieti di prendersi cura del bambino veramente pentito per quello che aveva fatto.

Ora in ospedale Kacchan era accanto a Deku per capire l'entità delle ferite. Era stato già portato in un lettino di una stanza vuota e accolto amorevolmente da tante capaci infermiere che erano tutte loro fan.

"Niente che non si possa risolvere" spiegò la più giovane con i capelli aranciati. "Basterà un po' di riposo; per fortuna quelle sono ustioni poco gravi. Sarà sufficiente una guarigione accelerata per riportare tutto come prima. Anzi, la stimolazione per la rigenerazione cellulare, mi correggo!".

Deku espirò felice.

"Più che altro, mi preoccuperei per il bambino. Ha rischiato veramente molto e dobbiamo monitorarlo per evitare aborti".

I due Pro Hero si scambiarono uno sguardo scioccato prima di tornare a guardare la dottoressa come se avesse ammesso di essere la nuova All for One.

"Mi sta dicendo che sono incinto?" domandò incredulo Deku, guardando la pancia.

"Sì. Non ha avuto alcun particolare sintomo?".

Il verdino ci pensò su: a parte la sua pancia leggermente più gonfia e una certa fame nient'altro.

"A volte le gravidanze sono asintomatiche".

"Può dirci a che mese o settimana si trova Deku?" chiese poi Kacchan con un fil di voce, l’espressione sempre più radiosa.

"E' quasi alla quarta".

Izuku mal celò un sorriso, guardando con affetto Katsuki che aveva contratto il suo labbro in un'espressione raggiante. Un altro bambino! Chi lo avrebbe mai detto? Avevano temuto che quella ferita di Deku avesse contribuito a non procreare più e invece!

"Un altro piccolo miracolo" sussurrò felice il biondo, appoggiando la mano sulla pancia di suo marito...
 

"Non lo voglio il fratellino!".

Katsuki brontolò, Deku sospirò pesantemente al bimbo che si era interposto fra il divano e la tv con un'espressione rabbiosa. Puntò il ditino contro la pancia più visibile di Deku, gonfiando le guance.

"Tesoro, sai che noi ti vogliamo sempre bene" provò Deku, mettendosi seduto in una posizione eretta. Questo gli costò una fitta alla schiena, Kacchan lo guardò apprensivo. "Va tutto bene, Kacchan..." ammise con un debole sorriso.

Si era accoccolato sul petto del biondo con una coperta sul corpo a guardare un vecchio film con All Might quando Katsumu era arrivato lì con la rabbia. A primo impatto era stato un po' buffo, ricordando terribilmente un Kacchan di circa quattro anni e mezzo.

"Katsumu, piantala che sei ridicolo" bofonchiò Katsuki.

"Non lo voglio!" urlò il piccolo, iniziando a fare i capricci.

Dalle sue piccole manine iniziarono a crescere delle scoppiettanti esplosioni. Non lo avrebbe mai ammesso ma per Katsuki era sempre un'emozione vedere il suo Quirk ereditato e anche così forte.

Deku fece per alzarsi quando il biondo lo fermò: l'ultima volta che lo aveva preso in braccio per calmarlo, Katsumu gli aveva mollato una ginocchiata alla pancia e per fortuna non era accaduto nulla.

"Voglio mamma, non te!" esclamò il bambino, schiaffeggiando la mano di suo padre.

"Katsumu, per favore. Sii bravo" pregò Deku.

"Smettila di usare il tuo Quirk, potresti incendiare qualcosa!" rimproverò Kacchan, le cui sopracciglia erano aggrottate e la pazienza stava scemando.

Al verdino, invece, stava seriamente venendo un'emicrania per tutto quel trambusto e il bambino che calciava nella sua pancia non aiutava. A cinque mesi era tutto così complicato!

"Mamma, devi voler bene solo me!".

"Oi, che stai dicendo? Certo che ti vogliamo bene! Chi ti mette queste idee del cavolo in testa?!" ruggì Kacchan, accovacciandosi per essere più o meno all'altezza del bambino che piangeva.

"Lo so e basta!".

Il biondo lo prese comunque in braccio, cercando di calmarlo e di portarlo verso Deku che stava accarezzandosi il pancione nel tentativo di lenire emicrania e calci, senza troppo successo.

"Guarda, il tuo fratellino è qui e tra un po' potrai incontrarlo. Non essere cattivo, dovresti proteggerlo, volergli bene" spiegò Katsuki, toccando la pancia di Deku.

Katsumu nascose il viso nel suo collo, singhiozzando.

Izuku era sempre più stanco e per quanto volesse urlare e liberarsi di quella maledetta oppressione al centro del petto non voleva essere cattivo per suo figlio, dopotutto Katsumu si sentiva messo da parte.

"Vieni qui, tesoro" provò, raccogliendolo tra le sue braccia.

Il bimbo gli si strinse al collo, singhiozzando disperatamente. Deku gli baciò i capelli, accarezzandoglieli sulla nuca, guardando Kacchan che non sapeva cosa dire.

Sarebbe stato ancor più complicato, se lo sentivano...
 
  
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