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Autore: Kira90    31/08/2009    2 recensioni
-Draco non aveva mai sentito il suono emesso da un cuore umano. I battiti del cuore di Harry Potter gli ricordarono una storia che Narcissa gli aveva letto quando era molto piccolo, una storia babbana, proibita, ma infinitamente dolce, infinitamente giusta … parlava di un uomo che ritrovava nelle stelle ridenti il ricordo del suo Piccolo Principe … “se le stelle potessero ridere davvero, questo che sento sarebbe il trillo della loro risata”.-
Genere: Romantico, Avventura | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Coppie: Draco/Harry
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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FAN 1 CAP 7





Capitolo settimo:

Ancora una conquista




Aveva dormito due giorni interi prima di risvegliarsi e, proprio come aveva previsto, una valanga di riccioli castani lo investì, e prima ancora di poter inforcare gli occhiali si ritrovò quasi stritolato tra le braccia di Hermione. Harry sorrise nel vedere intorno al suo letto i suoi amici, che evidentemente avevano atteso il suo risveglio accampati come profughi con tanto di plaid e cuscini sparsi. Il loro allegro chiacchericcio lo riportò in breve tempo alla realtà di Hogwarts e si accorse che in quella stanza, che non era l'Infermeria, si erano radunati anche molti Serpeverde, e la cosa lo sorprese non poco. E tutto l'Esercito di Silente per di più. Mentre si lasciava abbracciare e baciare e rimproverare, ancora mezzo intontito, da tutti loro, il suo sguardo corse a una persona appoggiata allo stipite della porta dalla quale continuava ad affluire una marea di gente. Draco non aveva mai smesso di vegliarlo e questo non era testimoniato solo dalle profonde occhiaie del biondo ma anche dalle affermazioni maliziose che ogni tanto gli venivano indirizzate dai presenti. Finchè la fatidica domanda, posta da Luna, che lo guardava con la stessa aria persa tra nuvole e vischi infestati da Nargilli di sempre: - E così tu e Draco state insieme? - , fece ammutolire quel piccolo pubblico di pettegoli. Negli occhi di Draco Harry vide brillare qualcosa per un attimo, ma poi la solita maschera di indifferenza e impassibilità prese il suo posto. Harry invece non si premurò di nascondere le proprie emozioni e con un sorriso a lui indirizzato rispose: -Si, stiamo insieme-
Draco scrollò le spalle per non far percepire nè il suo imbarazzo nè la sua felicità, ma gli rivolse uno sguardo complice e un ghigno malizioso che sapeva dire : "lo sai, ti voglio bene, ma non ti dirò t'amo."


Rivedere Sirius Black in versione ridotta per Severus Piton fu un colpo dritto al petto. Se gli avessero detto "guarda, domani è Natale, festeggeremo tutti insieme!", gli avrebbero fatto un 'regalo' migliore. Ora il cuccioletto pulcioso lo osservava con una strana aria meditativa degna di un guru indiano che mal si sposava con il suo aspetto da principino. L'esperienza nel limbo a quanto pareva l'aveva cambiato non solo nel fisico ma anche nella mente. L'uomo perennemente vestito di nero lo guardò a sua volta con espressione ostica e si avvicinò al banco da dove il moccioso Black aveva deciso di rovinargli la giornata. Semplicemente stando seduto lì. A gambe incrociate. Sopra il banco e non sulla sedia. Gli studenti che stavano entrando, ( fra due minuti sarebbe scoccata l'ennesima ora di Pozioni Avanzate), non si stupirono di trovare quel banco occupato. Black era seduto lì immobile come una statua, dalla prima ora di quella lunga mattina, e le voci erano evidentemente circolate.

  • Per quanto ancora hai intenzione di infastidirmi con la tua spregevole presenza Black? Magari potrai intenerire gli altri con la tua lacrimevole storia, ma a me non può importare di meno-

  • Anche tu mi sei mancato Snivellus-

  • ...-

Sirius gli sorrideva impertinente e sembrava sollevato per qualcosa ...

  • Sai, normalmente mi avresti cacciato dalla tua aula a calci in culo, perciò mi stavo preoccupando. Ma sono contento di sapere che almeno una persona mi tratterà normalmente... come se non me ne fossi mai andato- gli disse, e davvero sembrava ... - sono felice di averti rivisto Piton! Ci vediamo presto!-

Chi avesse conosciuto bene Severus Piton avrebbe giurato di scorgere un sorriso prendere vita, tremolando non invitato, sulla piega asciutta delle sue sottili labbra, mentre guardava il giovane Sirius sgusciare in fretta via dal suo angusto sotterraneo. Prima che la porta si richiudesse dietro quella emanciata figura il Preside Piton ebbe la forza di rispondere a tono: - Non così presto cagnaccio!- , ma si sa, spesso ciò che si dice è il contrario di ciò che si pensa.


Alla fine era successo ciò che Vincent temeva più di tutto il resto. Ma doveva ammetterlo non era così male come si era aspettato. Di certo il suo essere Serpeverde contribuiva a farlo sentire meglio del suo compagno di sventura preferito, Neville Paciock.
Erano guarda caso nella stanza delle Necessità, ormai diventato luogo di ritrovo comune per Serpi e Grifoni, per festeggiare la riuscita della 'missione', e incredibilmente si stavano tutti divertendo. Harry si era ripreso da poco, ma dopo avergli fatto una lavata di capo, degna di essere impressa con inchiostro indelebile nelle pagine dei nuovi testi di Storia della Magia di Hogwarts, ed avergli tolto almeno cento punti Piton e la McGrannit gli avevano dato il permesso di partecipare, con il grande scontento di Madama Chpis, che se fosse stato per lei ci sarebbe rimasto un mese intero in Infermeria; quando entrò, accompagnato da Sirius (che non lo lasciava quasi mai) e Remus, accorsero tutti. Solo due erano rimasti immobili e non osavano raggiungere gli altri terrorizzati dall'idea di essere visti . Non dovettero però attendere molto perchè lo sguardo dei loro compagni e amici cadesse sulle loro figure... si erano ritrovati incollati da un legame invisibile, Neville quasi in braccio a Vince, su quella poltrona, senza quella coperta, completamente... nudi, come mamma loro li aveva fatti.

  • E dopo questo... - disse Ron, con una smorfia schifata, dopo un imbarazzante, lungo silenzio, - ... temo che mi si bloccherà la crescita-

Hermione aveva la mascella a terra, come Pansy e Greg del resto, ed era rossa forse più dei due in questione, ma fortunatamente il suo ragazzo le aveva coperto gli occhi subito con la sua mano.
Draco guardò Harry ghignando perfido , - non credo che troveranno di che coprirsi così presto-

  • sei proprio un bastardo tesoro -

  • oh, lo so caro, ne vado fiero. E' il risultato di sette lunghi anni di allenamento sulla tua persona-

  • mm, la mia idea di allenamento sulla tua di persona è parecchio diversa sai?-

  • Ok- disse Sirius, che interruppe quello scambio di battute mettendosi in mezzo ai due 'piccioncini', - ora basta. Dopo questo credo che andrò a vomitare-
    Harry sghignazzò , - ah ah Sir, eppure mi pareva che tu avessi sviluppato un certo interesse per il nostro caro Preside, o mi sbaglio?-
    Sirius gli fece una linguaccia ma preferì evitare gli occhi smeraldo, che sembravano scrutargli l'anima. Tornarono a guardare i due ragazzi che cercavano di coprirsi in tutti i modi e di staccarsi l'uno dall'altro, ma non appena evocavano una coperta o dei mantelli questi sparivano o si incendiavano, e più cercavano di allontanarsi più si ritrovavano appiccicati.

  • Così ... è questa la tua umiliazione più grande. Ritrovarti insieme a me c- così-

  • Nudi, Paciock ... e non siamo insieme. Mi stai appiccicato come una cozza. La cosa a cui ho pensato quella mattina quando ci siamo ritrovati in questo modo... beh ero sollevato che almeno nessun'altro poteva vederci. A quanto pare la tua Pena ti si è ritorta contro-

  • A quanto pare- ripetè Neville con un sospiro. Smise di divincolarsi e chiuse gli occhi. Era la cosa più imbarazzante che gli fosse mai successa. Sentiva le lacrime iniziare a premere per uscire ma sarebbe morto piuttosto che piangere davanti a lui. Davanti a tutti loro. Ad un tratto si sentì circondare da due forti braccia e si ritrovò la faccia premuta sul suo petto.

  • Così non ti vede nessuno- lo sentì sussurrargli all'orecchio e una vibrazione calda partì da lì per attraversargli tutto il corpo.

Un innaturale silenzio riempì improvvisamente la Stanza e fu allora che Vincent si accorse che gli altri li avevano lasciati soli. Doveva essersene accorto anche Neville perchè sollevò il capo e lo guardò. Per Tiger fu un colpo di fulmine. Lo vide lì davanti a lui, abbarbicato a lui, guardarlo con occhi da cucciolo, le gote rossissime, le labbra piene che mormoravano un flebile ma sentito ringraziamento. Vince ascoltò semplicemente il suo cuore, mentre si chinava un poco, quel tanto che bastava, e tenendolo stretto lo baciò.


Gli Auror irruppero a notte fonda sperando di prelevare Black senza creare il panico nella scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts. Sirius in quel mentre stava vagando per i bui corridoi del castello, non avendo voglia di dormire. In realtà aveva una paura folle di star ancora vivendo un lunghissimo sogno e che se si fosse addormentato al suo risveglio si sarebbe ritrovato di nuovo nel limbo. Non aveva detto nulla a Harry o a Rem di questo, perchè non voleva che pensassero a lui come a un vero ragazzino da tenere sotto una campana di vetro. Però la paura restava e così lui si ritrovava a camminare, camminare, camminare fino a che la stanchezza non lo coglieva, troppo forte per essere ignorata. Ad un certo punto sentì dei passi farsi sempre più vicini. Qualcuno correva nella sua stessa direzione. Si girò appena in tempo per schivare il fascio rosso di un incantesimo. L'essere tornato giovane, pensò in quel momento, mentre dalle ombre emergevano le fluttuanti divise degli Auror, aveva giovato parecchio ai suoi riflessi e alla sua forza fisica. Nonostante questo, affrontare sei Auror da solo e senza bacchetta (la sua era andata distrutta nel limbo) sarebbe stato un suicidio, e lui ci teneva alla sua pellaccia. Così fece l'unica cosa possibile: scappò a gambe levate, urlando a più non posso e sperando che qualcuno abituato a fare le ore piccole come lui lo trovasse in tempo per salvarlo da quell'impiccio. Sapeva cosa sarebbe successo altrimenti, il Bacio dei Dissennatori lo attendeva ormai da quasi sei anni. Mentre correva, riuscendo per un soffio a schivare gli incantesimi che lo raggiungevano da ogni parte, inciampò e cadde a terra, a faccia in giù. Credeva di essere spacciato, ma prima di finire schiantato voleva almeno vedere in faccia quei bastardi... fece per rialzarsi ma... - Sebbene vedere Black nella polvere sia uno dei miei sogni ricorrenti non vorrei che pensaste di avere il via libera per fare della mia scuola il vostro porcile... ops, volevo dire campo d'addestramento-, Sirius riconobbe immediatamente la voce arcigna di Severus e non seppe se sentirsi sollevato o ancor più nella cacca. Vide, nella posizione in cui era, le scarpe nere e lucide del vecchio Mocciosus,e da lì sollevò appena la testa per poterne osservare il volto. Quasi gli mancò un battito quando si accorse della maschera di pura rabbia che trasfigurava i lineamenti di quel volto magro dal naso adunco. E non era il solo. Da dietro il mantello nero e svolazzante di Piton comparvero come richiamati dal nulla Harry e Remus.
Harry era ancor più spaventoso di Piton e questa la diceva lunga sulla quantità di potere che stavano emanando...

  • Vi conviene lasciare Hogwarts entro i prossimi cinque secondi... o di voi non rimarrà che polvere, parola mia- ringhiò Harry, affiancando il suo professore. Remus invece, l'unico ad avere ancora una parvenza di calma (l'essere padre fa diventare responsabili?),si chinò su di lui e gli fece un piccolo sorriso di incoraggiamento, tendendogli la mano, che Sirius afferrò all'istante.
    Dawlish, uno degli Auror, vecchia conoscenza di Harry, piegò le labbra in una smorfia di stizza, sapendo che quelli non si sarebbero fatti troppi problemi ad attaccarlo solo perchè era un rappresentante del Ministero e aveva un mandato. -Il prossimo Ministro provvederà personalmente alla tua condanna Black – disse, ma aspettò troppo a Smaterializzarsi perchè un onda di pura magia lo investì mandandolo a sbattere contro il muro...

  • Dì al prossimo Ministro che se si azzarda a toccare anche un solo capello di Sirius Orion Black sarà lui stesso a ricevere la sua condanna, e vedrò di eseguirla personalmente. -

  • E' ostacolo al...-

  • Non me ne può fregare di meno. Ho rischiato la vita e sono morto, si Dawlish, non guardarmi così, sono morto per voi. Ed è così che mi ripagate? Togliendomi mio padre?-

  • Ma Potter...-

  • Andatevene immediatamente da questa scuola, è un ordine- disse Piton avanzando di qualche passo minaccioso

A questo punto gli Auror non se lo fecero ripetere due volte e si smaterializzarono con un'espressione sconfitta indegna della carica che rappresentavano. Kingsley, riflettè Harry, avrebbe avuto parecchio lavoro da fare.
Sirius guardò emozionato Harry e sillabò ripetendo quello che aveva detto il ragazzo, "mio padre". Così l'aveva definito. Harry gli sorrise, mentre a fatica, perchè la rabbia era ancora tanta, la sua aura si restringeva per tornare alla normalità. - Visto che qua abbiamo finito che ne dite di tornare a dormire?- propose, mimando un grosso sbadiglio, anche se in realtà l'unica cosa che voleva era tornare da un certo biondino. Alla fine avevano avuto modo di collaudare la sua stanza privata negli spogliatoi di Quidditch.

  • Non prima di aver tolto altri dieci punti a Grifondoro per il disturbo Potter... ah, e Black, tu rimarrai sotto la mia tutela finchè non si sarà chiarita tutta questa faccenda! Non ho intenzione di venirti a scovare un'altra volta in piena notte in giro per i sotterranei!-

  • S-sotterranei!? Ma come cavolo ci sono finito...-

  • Chissà Felpato magari il tuo fiuto canino aveva annusato qualcosa di interessante...-disse Remus, facendo scoppiare a ridere il figlioccio

  • Ma che cavolo ti viene in mente Lunastorta! Dico io, più l'età avanza, più il periodo di Luna piena ti dà alla testa!!!-

  • Preferisco far finta di non aver sentito- disse Piton prendendo in mano la situazione, o meglio, l'orecchio del povero Felpato.

  • Hai! No Sniv, cazzo che male!- gridava Sirius, mentre il Preside lo trascinava fino ai suoi appartamenti (non pensate male). Harry salutò Remus,che con la polvere volante ritornò a casa Tonks dove lo aspettavano Teddy e Andromeda. Il ragazzo moro sorridendo felice corse a rotta di collo lungo lo stesso tragitto percorso da Piton, salvo svoltare ad un tratto, diretto ai dormitori Serpeverde. Non si curò di essere visto da qualcuno, perchè con sè aveva il Mantello dell'Invisibilità. Entrò senza problemi grazie al serpentese e scivolò silenzioso nella camera del Caposcuola.




Epilogo, nove anni dopo

Harry scese i gradini a quattro alla volta e corse ad aprire la porta di casa con un enorme sorriso stampato sulle labbra, non appena sentì l'allegro trillo del campanello.

  • Bentornati! Com'è andata la passeggiata?!!-

  • Una meraviglia- risposero due voci in sincrono, l'una meno convinta dell'altra. Draco Lucius Malfoy quel pomeriggio aveva apertamente dichiarato guerra al pupillo di Harry portandolo al parco vicino, che era sepolto sotto centimetri e centimetri di neve. Quelle vacanze di Natale si stavano rivelando una rogna, pensò il biondo, trascinando dentro casa il piccolo rompiscatole dalla frangetta blu. Erano zuppi dalla testa ai piedi, con due broci adorabili e stavano gocciolando dappertutto, ma Harry non se ne curava, continuando a ripetere quanto fossero belli i capelli del suo tesoro tutti bagnati e lasciati liberi dal gel, o quanto fosse carina la sfumatura platinata in quelli di Teddy; Teddy per l'appunto. Era venuto a trovare suo 'zio' e 'quell'altro' utilizzando di nascosto dal padre la polvere volante e comparendo la sera del ventidue Dicembre nel camino di casa Malfoy – Potter, autoinvitandosi per il resto delle vacanze. Remus era entrato allo stesso modo qualche minuto dopo, rimproverando il figlio a gran voce, ma poi si era lasciato convincere da Harry che sarebbe stato bello passare le vacanze tutti insieme. Draco era impallidito visibilmente, capendo subito che le parole del fidanzato andavano intese alla lettera. Infatti nei giorni seguenti fu costretto a ricevere la visita continua di una masnada di ex Grifondoro, tra cui la famiglia Wesley al completo, e ciò aveva significato anche la coppietta Wesley – Granger e la loro mostricciattola, Rose.

  • Harry non ce la faccio più, davvero... speravo che almeno per queste vacanze ...-

  • Lo so Draco, ma vedi, col fatto che siamo sempre impegnati col lavoro sono poche le occasioni per vedere tutti i nostri amici... sai che stasera verranno anche Blaise con Daphne e Theo con Astoria... e Vince con Neville.-

  • Oh mio dio, pure i due novelli sposi mi toccherà sorbire- fece Draco con una finta aria drammatica, che per la verità gli veniva abbastanza naturale.

  • Dai, ti prometto che stanotte sarò tutto tuo, amore-

  • Parola di Grifondoro?-

  • Parola del Capocasa di Grifondoro, caro il mio Draco, e tu prometti?-

  • Cosa?-

  • Che porterai pazienza e festeggierai con tutti noi la Vigilia di Natale senza mettere il muso?-

  • Mmm... mi costerà ma... ok, prometto -

  • Sul tuo onore di Serpeverde?-

  • Parola del Capocasa di Serpeverde, Harry. Suggelliamo questa promessa con un bacio-

  • Bleah, che schifo zii!- esclamò Teddy, che aveva spiato la scena da dietro la porta del bagno, dove in teoria avrebbe già dovuto farsi un bagno caldo e cambiarsi i vestiti fradici;

  • Sentito, ti ha chiamato zio!- esclamò invece Harry, dandogli il suo meritato bacio. Quando si staccarono a Draco brillavano gli occhi ... - è solo un anticipo – gli aveva sussurrato Harry, prima di andare ad aprire la porta, perchè avevano nuovamente suonato. Teddy guardò Draco per un lungo momento prima di uscire perfettamente ripulito, e avvicinarsi al biondo un pò titubante. Draco si accorse che voleva dirgli qualcosa, e si chinò alla sua altezza;

  • Facciamo contento lo zio Harry ? Facciamo pace?-

  • Pace? Bisognerebbe aver vinto la guerra perchè uno dei due dichiari la pace... visto che ti ho stracciato a palle di neve credo che si possa fare, Ted Remus-

  • Oh, a me sembrava di averti sconfitto prima, ma come vuoi tu, Zio Draco. -

I due ghignarono e i capelli di Ted divennero di un biondo estremamente simile a quello dell'uomo che gli stava davanti. Sentirono Harry confabulare con Sirius e Andromeda al piano di sotto. Fra poco sarebbero arrivati anche Lucius e Narcissa, e poi tutti gli altri. Draco dovette ricredersi, alla fine. Quello fu un Natale bellissimo. Fu ancor più bello svegliarsi insieme ad Harry il giorno dopo e sapere che ce ne sarebbero stati molti altri da passare con lui.

FINE


Note: così siamo giunti alla fine =) Spero che questo mio esperimento sia ben riuscito e spero che la conclusione vi sia piaciuta. Presto pubblicherò altre fic, ma questa mi è particolarmeNte cara, perchè grazie ad essa ho potuto avvicinarmi a voi che leggete e commentate. Le vostre recensioni mi hanno dato una grandissima carica e senza di esse non avrei finito così presto. Dei ringraziamenti speciali per ciò a princess oscure, che mi ha sopportato dal primo all'ultimo capitolo, e a Psyltdemg per il suo sostegno. Un grazie di cuore anche a Karin85 e a Lumamo64 per i loro commenti, e a tutti coloro che hanno messo la mia storia tra i preferiti: 1 - angelicascerra [Contatta]
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E a chi a messo la storia tra le seguite. =)


 

  
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