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Autore: salf    31/08/2009    1 recensioni
"La prima volta e unica volta che l’aveva visto era quando aveva 13 anni, quel giorno era stato concordato il loro matrimonio." Questa è la prima ficci che posto, fatemi sapere se vi piace.
Genere: Romantico, Avventura, Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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cap1

Il viaggio a Linden era concluso: Alex era seduta in una barca che navigava verso il centro del lago. Un vecchio guidava l’imbarcazione, a un certo punto fermò la barca e pronunciò alcune parole e poi prosegui il viaggio, Alex notò a quel punto un isola che fino ad allora non era visibile.

L’arrivo all’isola fu salutato da un nutrito gruppo di persone: Alex non sapeva chi fossero quelle donne ad aspettarli ma il caloroso benvenuto le fece capire che la attendevano da molto.

“Benvenuta Cara Alexandra, sei molto stanca e le mie figlie ti porteranno nella tua stanza, cara sono molto felice che Raphael ti abbia portato da me”, una donna anziana le venne incontro e l’abbracciò, “assomigli  molto a tua madre, ti devo raccontare di lei, vero Ilaria, non assomiglia a Iris?”

“Si Margherita, assomiglia tantissimo a Iris, stessi occhi e stessi capelli color del grano maturo.”

Alex era sbalordita e allo stesso tempo spaventata, non sapeva chi fossero quelle donne eppure parlavano di sua madre come se la conoscessero. “Ilaria accompagnala tu e fai preparare un bagno, cosi si riposa e poi stasera dopo cena parleremo io e te.” La vecchia l’abbracciò ancora  “ Sono veramente felice che tu sia tornata a casa”. Poi si volto verso Raphael “Io e te dobbiamo parlare”, il tono della voce era diverso, più duro e meno caldo.

“Certo Madre”, Raphael si avvicinò alla donna e le diede un bacio mentre lei si allontanava vide i due che si incamminavano verso una costruzione.

 

Dopo la cena Alex era stanchissima e decise di andare a letto Ilaria cercò invano di convincerla a restare. Arrivata in camera si tolse il vestito e si preparò ad andare a letto, un letto vero questa volta e anche se non sapeva cosa le prospettava il futuro un letto vero era quasi la cosa piu bella del mondo. Mentre finiva di lavarsi ripensava al suo arrivo in quel posto: tutti la guardavano, o meglio tutte la guardavano visto che li ma maggio parte della popolazione era femminile, alcune avevano avuto il coraggio di rivolgerle la parola ma dicevano cosa senza senso tipo come si chiamava anche se al momento della cena era stata presentata con tutti gli onori, il trattamento che le era stato riservato a cena le ricordava il trattamento riservato agli eroi al ritorno da una guerra e lei non capiva il perché.

Alex sentì un rumore nel corridoio e visto che non c’era nessuno decise di andare a vedere quando torno in camera sua notò con disappunto che la candela era spenta fece in tempo a dire “Maledizione non…” che qualcuno le aveva messo una mano sulla bocca mentre con l’altra la tratteneva.

“Shhh sono io non urlare”.

“Raphael? Che ci fai qui… non ti vedo da oggi pomeriggio quando sei andato via con tua madre”.

“Mia madre? Non è mia madre Margherita comunque non importa” le diede un bacio, all’inizio era un semplice bacio ma Alex non si accontentava e quindi cercò di approfondire aprendo leggermente le labbra l’uomo non aspettava altro le due lingue si incontrarono e danzarono per un tempo che sembrava non avere mai fine e senza rendersi conto erano distesi sul letto. Raphael iniziò a baciarle il collo e mordergli l’orecchio mentre lei gemeva ad ogni contatto delle sue labbra con il suo corpo ma lei non voleva solo aver piacere ma anche dare piacere e iniziò a baciargli le spalle e il collo.

“Alex Alex mi porterai alla perdizione se penso solo che dopodomani partirò sto malissimo”

“Cosa? Partirai dopodomani e io resto qua da sola con queste sconosciute”

“Amore mio”, Raphael si mise seduto e l’attirò a sé, “ non sono sconosciute, Margherita è tua nonna mentre tutte le altre sono tue sorelle, adesso non puoi capire ma tra qualche mese vedrai che per te sarà tutto più chiaro, mentre diceva queste parole le accarezzava i capelli e le dava dei piccoli baci sulle mani. “Quando ritornerò l’anno prossimo riderai con me delle tue sciocche paure di adesso e…”

“L’anno prossimo… io continuo a non capire mi devi dare delle spiegazioni mi devi dire…”

“Non posso dirti niente…”

“Allora vattene!”

“Alex, ti prego non mandarmi via, non stanotte lasciami dormire con te, ti prego!”.

La donna si alzò e gli face segno di andare e si girò dall’altra parte quando ebbe le impressione che lui fosse andato via non capì se dalla porta o dalla finestra visto che sicuramente era entrato da li, si mise a letto e iniziò a singhiozzare  prontamente si sentì abbracciare e un delicato bacio si posò sulla sua fronte; “Non pensare alla mia partenza pensa solo che questa notte siamo insieme e niente e nessuno potra impedirci di divedere il letto. Domani mattina ne riparleremo. Hai gia parlato con Margherita?” Con la voce ancora incerta rispose di no e si rifugiò nella abbraccio di Raphael, “ora dormi e domani vedremo cosa possiamo fare”.

 

Eccomi con un nuovo capitolo, scusa il ritardo mostruoso ma ad aprile ho partorito la mia secondogenita e quindi il poco tempo che avevo si è ulteriormente ridotto. Ringrazio chi ha letto e chi ha commentato come EratoMelpomene.

Stefy

  
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