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Autore: bic    01/09/2009    1 recensioni
Cosa sarebbe successo se Sirius Black non fosse stato accusato di un crimine che non aveva commesso.
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Famiglia Dursley, I Malandrini, Mangiamorte, Remus Lupin, Sirius Black
Note: AU, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Korat And Black Chronicles'
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MsMontana: La risposta alla tua domanda è Sì, Sirius la incontrerà e… leggi questo capitolo per vedere cosa succede…

Lucy, grazie per la recensione e per aver letto la storia fino a questo punto, sperando che anche il resto sia di tuo gradimento aspetto nuovi commenti.

Grazie a: - Agnese_san - ale146 - Azzalea - Cassandra  - cesarina89 - DANINO - elipotterina94_n6  - I love sasunaru - ilenia23  - kia88oc - Lilian Malfoy  - monipotty  - MsMontana  - Pia_mi_idola_XS  - Stabuck  - themina  - TITTIVALECHAN91   - valevigi1995 per aver inserito la storia nei preferiti e a:

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L’ospite

Il primo impatto di Harry con la casa di Arabella fu positivo. Mira gli mostrò tutte le suppellettili a forma di gatto: dalle teiere ai soprammobili e poi passò a presentarle i vari membri della famiglia felina della signora Figg.

Pallino, Puffete, Minù, Mitzi... finché arrivò all'ultimo acquisto per cui aveva una predilezione, ma che non le aveva mai dato la soddisfazione di due fusa.

Non appena Harry vide Snitch si fece posare per terra da Mira ed agguantò la coda del gatto che, ben lungi dal graffiarlo si voltò, gli leccò la manina e cominciò a fare le fusa raggomitolandosi accanto al bambino ormai seduto.

Mira ed Arabella osservarono la scena basite e poi sorrisero; Arabella aggiunse: - E poi dicono che sono i cani quelli fedeli ed intelligenti.

Harry si adattò in maniera straordinariamente semplice alla nuova situazione, non fece minimamente caso alle stranezze di Mira e si addormentò più tranquillo che mai con Snitch sdraiato sotto al lettino.

Erano ormai le dieci passate (praticamente notte fonda per i canoni di Arabella) la signora stava sonnecchiando davanti al televisore che trasmetteva un vecchio film natalizio in bianco e nero, mentre Mira leggeva un appassionante romanzo giallo. Improvvisamente sentirono un furioso picchiare di pugni sulla porta.

Arabella si alzò di scatto, ma Mira, già pronta, guardò fuori dalla finestra. Un enorme veicolo che pareva molto simile ad una motocicletta, ma di dimensioni decisamente eccessive, sostava di traverso nel vialetto ed un losco figuro continuava e percuotere la porta a suon di pugni.

- Arabella, mi sa che se fosse uno di noi sarebbe già entrato evitando di fare tanto chiasso col rischio di essere scoperto. Apro io, se è un malintenzionato avrà pane per i suoi denti. - Disse sfilandosi la bacchetta dallo chignon e lasciando ricadere i capelli sulla schiena.

Il losco figuro che le apparve di fronte quando aprì la porta indossava un giaccone di pelle nera, Mira non poteva scommetterci, ma le sembrava straordinariamente simile a pelle di Spinato; portava i capelli lunghi e sembrava non avesse visto l'ombra di un rasoio da almeno un paio di giorni.

- Desidera? - domandò Mira con l'aria di una persona decisamente scocciata per essere stata disturbata durante un'attività estremamente interessante.

- Dov'è Arabella? - la voce dell'uomo era arrochita ed impastata, probabilmente doveva essere piuttosto stanco e, a giudicare dal suo aspetto erano parecchi giorni che non dormiva decentemente.

- Arabella? Qui alla porta c'è un signore che chiede di te, lo faccio entrare?

Domandò Mira chiudendo la porta in faccia al visitatore.

- Un uomo? Fosse la volta buona! Aspetta che arrivo!- Rispose la donna più anziana dal soggiorno.

Quando Arabella aprì la porta sorrise allo sconosciuto: - Che piacere, entra accomodati!

- Arabella, dov'è?, Dove hanno portato Harry?

Mira cominciò a capire, Arabella le aveva accennato qualcosa in merito al padrino di Harry che lei aveva bollato subito come un disgraziato per aver lasciato il bambino nelle mani dei Dursley.

- Non preoccuparti, il bambino è di sopra e dorme beatamente, ora vuoi accomodarti e mangiare qualcosa?

Il giovane annuì ed entrò.

Mira vedendolo muoversi ebbe l'impressione di un de ja , ma lo scacciò rapidamente immaginando che nemmeno nei suoi incubi più atroci proprio quella persona poteva apparire un paio di giorni prima di Natale alla porta di casa sua.

Eppure...

Osservò più attentamente l'individuo che le stava di fronte e si disse che nessun essere umano sano di mente avrebbe chiesto a Quella persona di essere padrino del proprio primogenito.

I suoi dubbi furono del tutto fugati nel momento in cui Arabella le presentò il nuovo venuto: - Mira, ti presento Sirius Black, il padrino di Harry.

La ragazza emise un flebile : - Ma porc...- e poi si diresse decisa verso l'altra stanza.

Quel nome le aveva fatto tornare in mente gli ultimi tre anni a Hogwarts passati a consolare ora questa ora quella delle sue compagne di Casa, con il cuore infranto e l'orgoglio a pezzi a causa di quel cane bas...

- Mira, per favore, potresti mettere una pizza in forno per il nostro ospite?

La ragazza, borobottando come una pentola di fagioli, si diresse verso la cucina; estrasse dalla ghiacciaia una pizza precotta e cercò nell'armadietto dei medicinali se fortuitamente Arabella avesse qualche emetico o qualche purgante, purtroppo non trovò nulla di simile e si rassegnò all'idea che l'esimio Black avrebbe trascorso una notte fin troppo tranquilla.

Mira aveva la straordinaria capacità di esasperare alla follia coloro che non sopportava, ma allo stesso tempo riusciva a comprendere, accudire e consolare straordinariamente le persone in difficoltà e così fin dal primo anno le era toccato in sorte l'incarico di "spalla su cui piangere".

Il problema era che invariabilmente l'oggetto dei desideri più o meno proibito delle sue compagne di Casa era tal Sirius Black, Grifondoro di nobile lignaggio e noto cascamorto. Nessuna delle Tassorosso pareva immune al suo fascino e così, spesso e volentieri, le toccava ascoltare i sogni di conquista delle altre e finiva poi con il consolare il loro cuore infranto dopo un periodo che variava dai tre giorni alla settimana a seconda di quanto tempo impiegavano a cedergli quanto egli desiderava.

L'aveva odiato con tutto il cuore nei cinque anni di Hogwarts che avevano frequentato contemporaneamente, ma aveva raggiunto l'apoteosi quando lei frequentava il quinto e lui il settimo: la sua migliore amica tale Eleanor Rigby aveva finalmente raggiunto il suo personale sogno proibito: essere scortata ad una festa di Lumacorno proprio da Sirius Black (dopo tanti anni Mira ancora si chiedeva come avesse fatto).

Fatto sta che la ragazza era riuscita a mettersi con lui e farsi piantare tutto nel giro di ventiquattr'ore, era un record senza precedenti anche per Black.

Eleanor si ritrovò in un tale stato di prostrazione che raggiunse un GUFO così deludente da rischiare di dover abbandonare gli studi. Un compagno del settimo anno riuscì a consolarla per la delusione, ma dopo l'estate la ragazza non tornò comunque a Hogwarts.

Si sposò all'inizio di settembre e finì a fare la casalinga dando a quel compagno di Casa, che aveva ottenuto un piccolo impiego al Ministero, un bel maschietto nel marzo dell'anno seguente. Mira sapeva che Eleanor ora era felice ed in attesa del suo secondogenito, ma continuava a pensare che se non fosse stato per Black probabilmente la sua vita sarebbe stata molto diversa e magari in quel momento sarebbero state tutte e due in giro per l'Europa come avevano progettato nei primi cinque anni di studi.

Si scrollò di dosso quei cupi pensieri, si affacciò sulla soglia della cucina dicendo secca: - Black, la cena. 

Sirius si diresse verso la voce piuttosto arcigna che lo chiamava e sentì un odore particolare che arrivava dal tavolo quasi completamente spoglio che si trovava di fronte: un bicchiere d'acqua, un piatto con dentro una cosa rotonda e fumante e due posate di plastica.

- Mira, non è questo il modo di trattare gli ospiti!

La ragazza osservò Arabella con uno di quegli sguardi omicidi che di tanto in tanto sfoderava quando era di luna storta: - Fosse stato per me, era ancora fuori a bussare adesso.

Sirius non comprendeva tutto quell'astio da parte di quel piccolo ammasso di ossa che si trovava di fronte, mentre masticava duecento volte ogni boccone di quella sostanza gommosa che si trovava nel piatto, cercò di analizzare la ragazza: aveva i capelli lunghissimi, le arrivavano alla vita, lisci e di un colore indefinibile che variava dal nero al trasparente man mano che si avvicinavano alle punte.

Il corpo non gli pareva un granché anche se in quel maglione enorme e con i pantaloni della tuta non si capiva molto. Era seduta con scarsa compostezza sopra uno dei mobili della vecchia cucina di Arabella: le gambe penzoloni e le braccia incrociate sul petto, solo in quel momento Sirius notò che la ragazza stringeva nel pugno una bacchetta, caspita, i suoi sensi dovevano essersi notevolmente affievoliti se non se n'era accorto prima, o forse non aveva fiutato il pericolo; nel giro di qualche ora si sarebbe reso conto che quello era un grosso anzi, un grossissimo errore.

Mira si accorse di essere osservata e piantò il suo sguardo in quello grigio del giovane uomo che le stava davanti.

Sirius rimase colpito da quegli occhi: enormi, spalancati, rotondi e di un colore verde intenso. Il suo sguardo profondo, assolutamente penetrante e magnetico da lasciarti senza fiato. Quello era un colpo basso: una persona così insignificante non poteva avere uno sguardo simile, la cosa non piacque per nulla a Sirius che cominciò a sospettare che quella bimba fosse una cosa tutt'altro che piccola e da nulla come aveva valutato da una prima affrettata analisi.

- Vuoi una fotografia oppure hai bisogno di radiografarmi ancora per molto?

La voce arcigna lo scosse dai suoi pensieri: - Scusa?

- Sbrigati a mangiare, vorrei tornare al mio libro.

- E tornatene al tuo libro, nessuno ti ha chiesto di assistermi mentre mangio, non ho bisogno di Elfi Domestici.

Arabella sospirò le si prospettavano delle vacanze natalizie molto movimentate

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Amate ancora Mira?

 

Baci

bic

  
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