Crossover
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Autore: ilcantastorie    03/09/2009    3 recensioni
Ero un normale Otaku, davvero. Un giorno andai dal mio fumettaro di fiducia e..poff! Trasportato in un'altra dimensione. E...poff!Tutte le dimensioni in cui mi avventuro vivono personaggi di anime e manga...e poff!Sono il prescelto, Chosen One che deve salvare il mondo da degli assurdi cattivi, che cercano di uccidermi...Fortuna o sfortuna? Boh, decidete un po' voi...
Genere: Commedia, Avventura, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Anime/Manga, Fumetti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Allora, a quanto pare sono l'unico qui ad aver sprecato l'infanzia davanti ai cartoni animati...XD E che la sta sprecando ancora!XD Comunque, Muteking è stato uno dei cartoni che hanno di più caratterizzato la mia infanzia... ed è della Tatsunoko.

Il nome vi dice qualcosa? Perchè è una famosa casa produttrice giapponese famosa negli anni 70/80/90... (a scanso di equivoci... sono dell'89!). Molti anime di quegli anni, tipo Kyashan, Polimar, Yattaman, I predatori del tempo e tutte le altre time bokan sono opera loro. E hanno fatto anche Muteking.

Muteking non si discosta molto da Yattaman o I predatori, alla fine... in pratica, i cattivi, i fratelli Piovra, alieni del pianeta Tako. che come consuetudine sono sempre più amati dei buoni, tentano di conquistare la terra. Sono però inseguiti dal vice sceriffo Takoro che viene accolto nella casa di Lin, un ragazzino americano come tanti.

Takoro è un maniaco (con una passione per le belle terrestri) e piuttosto pasticcione, ma grazie ad un suo potere speciale può trasformare Lin in Muteking, un eroe mascherato che sventa in ogni puntata le ambizioni dei fratelli piovra.

Il resto è storia, in ogni puntata i fratelli Piovra organizzano un piano malvagio per conquistare la terra, e ogni volta Muteking e Takolo glielo impediscono... le puntate seguono tutte lo stesso canovaccio, in cui vengono sempre ripetute le stesse fasi...

Detto questo... buona lettura!

Ah, dimenticavo! I fratelli piovra hanno l'abilità di trasformarsi in umani! E la sorellina può cambiare sovente i vestiti, mettendosi quello che più le piace!

_________________________________________________________________________

Andare in giro con Takumi era una cosa strana. Non strana perchè stavo uscendo con un personaggio dei cartoni animati della mia infanzia, sia chiaro, eh! E neanche per il fatto che la sua vera forma fosse quella di una piovra...

Era strano uscire con una ragazza. Era strano andare per negozi a provare vestiti (ma a che le servivano, visto che poteva averli gratis?) che non potevamo comprare perchè nessuno aveva il becco di un quattrino.

L'unica relazione con il mondo femminile che avevo era quella con la mia compagna di ruolate Laura... e penso che si sarebbe suicidata piuttosto che fare quello che stava facendo Takumi.

Se mai saremmo usciti insieme (cosa improbabile, visto che stava avendo un flirt più o meno palese con il nostro DM, Marco) mi avrebbe portato in un negozio di videogiochi o di elettronica...

Insomma, l'esatto contrario di Takumi.

Io mi facevo stancamente trascinare dalla ragazza, perdendo per chissà per quale motivo tutte le energie che fino a quella mattina erano al massimo.

Ecco, in realtà mi ero anche scordato il motivo originario per cui ero dovuto uscire... sono certo che non c'entrava il fare shopping, ma sono sicuro che c'entrava un tizio con la pistola...

Eravamo seduti ad un tavolino di un bar, io e Takumi, mentre prendevamo un caffè.

Oh, dannazione!

La grassa e scorbutica cameriera del ristorante mi stava portando due tazze alte almeno quattro volte tanto quello che avevo bevevo di solito... in parole semplici... mi aveva portato caffè americano... diavolo, mi ero scordato che eravamo in America!

“Ah, proposito...” dissi a Takumi mentre sorseggiavo la mia acqua sporc...il mio caffè “Chi paga? Io non che qualche euro dietro... e siamo negli anni '90, qui gli euro non sanno manco cosa sono...”

“Bella domanda...” mi rispose Takumi, sorseggiando anche lei la sua acqua... il suo caffè “Beh... scappiamo prima di pagare?”

“SCAPPARE?”urlai, sconcertato

Tutti, nel locale si voltarono a guardarmi.

“Mai e poi mai!” Continuai con voce più moderata “io, Leonardo Silvestri in 17 anni di onorata carriera di essere umano non ho mai rubato niente a nessuno e non intendo certo cominciare adesso!”

“Ma... cucciolottone alla panna...” mi disse Takumi, con occhi sbrillucicanti “questo caffè non è neanche buono...”

“Non è una buona ragione...” guardai il menù di sfuggita “PFFFFFFFFFFU!” sputai tutto il caffè che avevo in bocca “Quattro dollari per un caff... per dell'acqua sporca? Questo è un furto!”

Mi guardai in torno... La via era libera. Beh, se fossi fuggito senza pagare il conto non avrei fatto proprio un furto visto che quel caffè non era quello che c'era scritto sul menù...

Ma poi notai qualcuno...

Era ai tavolini esterni al locale, stava bevendo un thè, il capello era calato sugli occhi, la barbetta incolta era quella e il vestito di nero era inequivocabile.

Jigen!

“Aaaaah” feci tra me e me “Ecco perchè ero uscito!”

Ma... non era da solo! Accanto a lui c'era... una bella donna. Una bella donna matura, dall'aria vissuta.

Proprio il tipo di ragazze che sarebbero piaciute a Jigen. Aveva i capelli rossi ed era vestiti in uniforme da... PFFFFFFFFFFU! Da poliziotta!

Ma... dannazione! Io quella la conoscevo! Era la madre del protagonista, Lin! Ed era una poliziotta! Ed in ogni puntata voleva arrestare i fratelli Piovra, i miei nuovi amici!

E che ci faceva Jigen con lei?

Ma sopratutto... perchè ci stava provando con una donna sposata?

Ma forse non sapeva che era sposat...

“Il conto!” mi disse in modo sborbutico la cameriera, guardandoci con aria truce.

“Ehm...”la guardai titubante “accettate euro?”

“NO!”

“Emh...” feci timidamente “Non abbiamo soldi allora...”

“Allora... IN CUCINA!”

“Ma... noi...” disse Takumi con gli occhioni sbrillucicanti “Noi non credevamo... eppoi il caffè era così cattivo...”

“FILATE SUBITO IN CUCINA!”

“Jigen!” tentai di urlare, mentre venivo preso per la collo e trascinato in cucina.

Il mio amico si girò, pensando di aver udito un urlo, si guardò intorno perplesso, poi con un'alzata di spalle, lasciò il tavolo insieme alla madre di Lin.

“Maledizione!”urlai, mente mi trovavo davanti una montagna di piatti da lavare... almeno avevo Takumi che mi avrebbe aiutato... come non detto...

Takumi si era trasformata in un gatto e se ne stava andando, dopo avermi fatto l'occhiolino...

“Ah!” disse la cameriera rientrando in cucina “Hai fatto fuggire la tua fidanzata, eh?”

Forse era meglio non dirle che in realtà non era andata così...

“Che gesto galante...Ma dovrai lavorare anche per lei!” e mi sorrise in maniera maligna “il locale chiude alle 7 quindi vedi un po' cosa riesci a fare!”

“Oh, mio dio...” sussurrai.

Beh, non avevo molta scelta, erano le cinque, due ore di lavaggio piatti non mi avrebbero ucciso...

Mi correggo.

Erano passate due ore, e finalmente il bar stava chiudendo, e due ore a lavare i piatti mi avevano ucciso.

Cioè. Forse non proprio ucciso, ma ci eravamo andati vicini, visto che adesso arrancavo per le vie di San Francisco, senza meta alcuna e senza sapere bene dove fossi.

Povero me.

Ad un certo punto, però, mi sembrò riconoscere una casa.

Era una specie di cupola impiantata sul terreno... o diavolo... quella era la casa dei buoni! Di Lin, dei genitori di Lin, la poliziotta di prima e uno scienziato pazzo, del fratello di Lin, Sonny, un poliziotto vanesio e nullafacente e di vari ed eventuali... ovvero, Takoro, il vicesceriffo del pianeta Tako con il compito di arrestare i fratelli piovra, poi la cuginetta Lin di cui non ricordo il nome e un cane con il dono della parola e con un bel paio di folti baffi blu... e neanche di lui mi ricordavo il nome.

E se Jigen...

Mi avvinai di soppiatto alle finestre, per spiare quello che stava succedendo. Fortunatamente era aperta una finestra e riuscii a sentire quello che si dicevano.

Tutti, al gran completo, erano nell'enorme salotto di casa di Lin... e c'era anche Jigen!

“Ragazzi, vi presento Jigen” disse la madre di Lin, con voce atona, presentandolo alla casa “E' qui in città in vacanza con un amico che ha perso di vista... e che non riesce a trovare. Ha già sporto denuncia, ma al momento non ha un posto dove stare, quindi rimarrà per qualche tempo con noi...”

“Oooh...”fece l'allegra brigata, guardandolo.

“E cercate di fare i bravi con lui... considerate che ha steso due furfanti che avevano rubato una borsetta ad una vecchietta...”

“Ooooh!”

“L'avrei preso comunque...” fece Sonny, corrucciato, guardando male Jigen

“Senza considerare” continuò la madre “Che è abilissimo con la pistola...”

“A sovrapporre tre colpi in un millimetro di spazio son buoni tutti...” continuò a borbottare Sonny

“WOW!” finì esclamando Lin guardandolo con occhi pieni di ammirazione “Su facci vedere!”

“Sì, facci vedere!” continuò Takoro, con quella sua strana voce “Ho bisogno di allenamento per diventare sceriffo!”

Jigen non batté ciglio di fronte ad un alieno rosa e un cane parlante, ma sorrise sprezzante, guardando tutti da sotto il suo leggendario cappello.

“Andiamo in giardino che vi mostro come si fa...”

“Oh, diavolo!” sussurrai, mentre correvo sulla strada, facendo finta di niente.

Era il crepuscolo, il sole ci donava i suoi ultimi raggi giornalieri, prima di continuare il suo lavoro dall'altra parte del mondo, lasciando spazio all'amica luna.

Ero pure un poeta... diavolo quante altre buone qualità avevo?

Osservai da dietro il classico giornale (che era del giorno prima) con dei buchi per vederci attraverso... peccato che non avessi l'impermeabile, magari quello di Zenigata...

Jigen stava sparando a dei barattoli poco lontani...esattamente quello che aveva fatto con me! Ma cos'era quella storia? Beh, in effetti anche nei film Western succedeva sempre la stessa cosa...

Mi allontanai di soppiatto, mentre mi rendevo conto di avere avere nessuna indicazione di come arrivare alla fatiscente casa dei fratelli Piovra...

“Miaomiaolotone alla panna!”

“?” Mi guardai alle spalle, dove prima c'era un gatto, ora c'era Takumi

“Ti ho trovato, allora!”

“Ah, ma io non volevo certo trovare te! Mi hai abbandonato! Mi hai fatto sgobbare due maledette ore davanti a quei dannati piatti! Ed erano anche incrostati! Senza parlare della ruggine nelle pentole! Ti rendi conto?”

“Ma cucciolottone... io ero andato a chiedere ai fratelloni se avevano qualche soldo da prestarci...” iniziò a singhiozzare “ma poi quando ero ritornata...Sing! Tu non c'eri! E... sob! Adesso mi tratti così! BUUUUUUUUU!”

Si lasciò andare sulle ginocchia e iniziò a piangere a fontana.

“Ma, no, no non ti preoccupare, piccina...” feci a Takumi “ Mi ero sbagliato... dai... ero stato troppo con Fujiko su dai... fai silenzio... eppoi ci scoprono... dai...”

“Mi perdoni, vero?”

“Ma sì che ti perdono, non ti preoccupare...”

“Grazie!” E si gettò al mio collo, dandomi un bacio sulla guancia.

“Bene, vedo che ci diamo da fare..” Era Jigen, poco distante da noi, che ci guardava.

Mi alzai in piedi.

“Beh, nemmeno tu scherzi, eh?” dissi scoccando un'occhiata incerta alla madre di Lin, mentre con un colpo magistrale buttava giù un barattolo particolarmente distante.

“Beh” disse, mettendosi una sigaretta in bocca “è capitato, non sto certo a rifiutare se mi invitano”

“Sì, eh? Andiamocene Takumi!”

Girai i tacchi e incomincia a camminare altezzosamente, mentre Takumi da dietro gli faceva la linguaccia.

Vidi che a Jigen cadde la sigaretta per sconcerto.

Ma perchè me ne ero andato, in questo modo, offeso? In effetti... non ne avevo motivo...

Davvero, avevo fatto tutto istintivamente... e senza motivo....

Bah! Ma tanto valeva ballare finchè era in ballo...

Tornammo dopo un po' in quella fatiscente casa... passai per le finestre ed entrai direttamente nella sala da pranzo.

A quanto pare, come dissero i fratelli Piovra mentre mangiavamo un po' di Ramen precotto, avevano finito i preparativi per la lente d'ingrandimento gigante.

Domani, durante l'alba, sarebbe entrata in attività... e diavolo... avrebbe fatto un caldo che neanche all'inferno!

Ridemmo tutti sadicamente.

La mattina dopo mi svegliai dal letto di età vittoriana in cui mi avevano collocato... perchè avevo caldo... e che cald...UUUUUUUUUUUUH!

Accanto a me, tutta bagnata di sudore c'era Takumi, ed era anche in vestaglia da notte!

“Ohmiodiofaichenonsiasuccesso!Ohmiodiofaichenonsiasuccesso!”

Non ricordavo niente! La mia verginità! Insomma!

Lei si strofinò leggermente gli occhi.

“Cucciolottone alla panna...”

“AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAH! Cosa ho combinato questa notte?!” feci sconvolto, battendo la testa contro il muro.

“Non hai fatto niente... sono io che mi sentivo sola e sono venuta perchè mi sentivo sola...”

Ok... fiu... matrimonio riparatore scampato...

Il fiatone mi passò.

Fu solo allora che notai davvero il caldo.

“Che caldo...uh!”

Cercai di distogliere lo sguardo da Takumi, il vestito era così sudato che si vedeva tutto...

“Quindi... il piano dei fratelli Piovra sta procedendo! Bwhahahah!”

“BWAHAHAHHA!”

E ridemmo tutti e due come degli scemi.

Il giorno stesso come evincemmo dai telegiornali, condotti da una sudata presentatrice, che la città era paralizzata.

Il caldo era così afoso e così... caldo che alla gente non andava di far niente.

Tutti restavano a casa a cercare refrigerio nei loro ventilatori. E l'uso dell'energia elettrica andava aumentando.

Tutto secondo i miei piani!

“Ma...” chiesi a Takosako “come mai non fa così caldo anche qui da noi?”

“Beh, noi Piovre Nere sentiamo diversamente il caldo da voi umani... ma non mi spiego come tu sia ancora così pimpante!”

“Ahahahah! Voi non sapete con chi state parlando! Io sono Leonardo Silvestri! Colui che indossa i giacconi d'estate e va in giro in canottiera d'inverno e non sente niente! BWAAHAHAH!”

“Quindi è il momento giusto per attuare il nostro piano! Andiamo a rapinare delle banche, sì!”

“D'accordo!”disse alzando un pugno al cielo “Viva il caldo! Viva i Fratelli Piovra!”

E facemmo tutti insieme una boccaccia.

Le rapine erano troppo facili da fare e io mi sentivo un vero Ganster degli anni 30.

Entravamo nelle banche deserte a mitra spianato.

“Signorina” dicevo alla commessa puntandole la pistola regalatemi da Jigen addosso “ci può dare tutti i soldi che avete?”

“... Basta che non mi fate alzare... il cavò sta lì dentro... la combinazione è 1043432328... che caldo...”

“Grazie!”

E così continuammo per quattro o cinque banche fino a che...

“Fermi! Siete in arresto!”

“Lo sapevo! Dietro a tutto questo c'erano i Fratelli Piovra!”

“Mascalzoni altolà!”

Erano il vicesceriffo Takoro, la madre di Lin e Sonny...

“Fratelli Piovra, scappiamo! Via!”

E cominciammo a scappare.

E intanto mi chiedevo se la mia vocazione fosse essere un malvivente, visto che prima ero stato con Lupin a trovare un tesoro e ora con i Fratelli Piovra a rapinare banche...

“Fratelli Piovra dove pensate di andare!”

Un rumore assordante.

Eravamo appena usciti dalla banca che venimmo buttati a terra da un mezzo volante che assomigliava ad una libellula!

“Pirati della strada!” urlò Takokiki “Non si investono degli onesti ladri!”

“Già... pirati che investono ladri... se non c'è più solidarietà tra noi furfanti dove andremo a finire?”

“No, non sono pirati della strada! E' quel moccioso di Lin!”

“Ho capito...” disse Takomaru “è giunto il momento della... trasformazione! Ma io non mi trasformo questa volta!”

“Io no!”

“Io no!

“Io neanche!”

“Ragazzi...” dissi io in tono calmo “se volete potete trasformare me...”

I fratelli piovra mi guardavano con gli occhi che brillavano.

“Leonardo sei davvero un bravo ragazzo!”

“Se lo dite voi...”

“Ok, adesso ti trasformiamo, pensa intensamente in cosa trasformarti...”

Mi premetti le meningi.

Poi vidi tutto nero.

E, neanche il tempo di pensarlo, era una versione gigante di me stesso, vestiti con gli stessi abiti di Ryu di Street Fighter.

“Oh, forma umanoide! Bella idea!” sentii la voce di uno dei fratelli Piovra che mi parlava direttamente nel cervello.

“Ma dove diavolo siet...”

“Non hai tempo per pensarci! Attento!”

La libellula robot, o meglio, la zanzara, da come la chiamerò d'ora in poi, stava venendo verso di me ad una velocità elevata.

Un mio schiaffo e finì K.O.

“Yohoooooo!” Sentii dentro la mia testa “Bravo!” “Continua cosa!” “Cucciolottone alla panna sei il migliore!” “Pugno debole avanti e giù! Dai!”

Ma non c'era da gioire quello non era che l'inizio... se mi ricordavo bene a questo punto... arrivava...

“Niente da fare, questa volta i fratelli Piovra vi hanno sconfitto!”

Dal cielo discese Disco Hotoke, un robot che aiutava sempre Takoro ma che a me aveva sempre ricordato una palla con paio di piedi e di occhi.

Stava parlando con Lin, che era dentro la libellula, e Takoro che era accorso a soccorrere l'amico.

“Vai Tokagettel!”

Dal suo piede uscì una specie di robot dalla forme lucertoloidi.

“Robot dentro altri robot...”disse una voce dentro la mia testa “Ma dove andremo a finire?”

“Ah!” ebbi un flash “Io mi ricordo di te!” dissi puntando il mio enorme ditone verso la lucertola “Tu sei nella parte comica nella serie! Servivi solo a far guadagnare tempo a Lin e Takoro, ma non servivi a niente!”

“Oggi faccio sciopero e non esco! Non si tratta così una signora!” e Tokagettel, rientrò come se n'era uscita, evidentemente irritatissima.

“Non, fa niente, non vi preoccupate!” Allora mi ricordavo bene! “Sfera di Sirio! Azione!”

Da un buco sul petto del Disco Hotoke uscì una enorme sfera che espose nel fumo.

L'ambiante circostante cambiò radicalmente, diventando un quadro astratto... questa volta assomigliava tanto a quelli di Picasso.

Una dolce musica si diffuse nell'aria, una musica classica.

E mentre tutto quello succedeva, sapevo che nella nebbia Takoro aveva mandato addosso a Lin una strana sostanza che lo avrebbe trasformato in...

“MUTEKING!”

Un ragazzo, con un paio di Rollerblade, vestito di rosso con un casco a visiera uscì dal nulla.

“Oh mio Mutek...”stava per dire Takomi, guardando con sguardo sognante Muteking

“Sorellina che ti prende?”

“Non so decidere! Muteking o Leonardo? AAAAAAAAH! Non posso decidere!”

Mi sembrava di sentire parlare Kuno Tatewaki di Ranma ½..

“Quindi...” e si diede una martellata addosso per svenire.

“Leonardo” fece Takosako “Quello è Muteking, il nostro nemico di sempre... sa fare solo due cose, cantare e combattere... e quando non canta sa esprimersi solo con versi monofrasali quali: “Muteking!”, “Muteking colpisce!”, “Adesso vi faccio vedere!” o “Bastone allungati!”.

“Lo so chi è!” urlai “e la pagherà per aver fatto male a Takumi! ARGGGGGH!”

Mentre noi parlavamo, Muteking stava cantando una bella canzone:

http://www.youtube.com/watch?v=boi3GqfCXcY&feature=channel_page

Muteking si precipitò verso di me pattinando, mentre una musichetta incalzante echeggiava nell'aria.

Venne verso di me, ma acchiapparlo era difficile quanto farlo con una mosca.

“Muteking colpisce!” urlò l'eroe, dandomi una gran bastonata in testa

“AHI! AHI! AHI!”urlai, massaggiandomi la testa.

“Che diavolo fai, Leo!”

“Don't fight with your power but with your soul. Remerber this... even you fight with THAT man”

Ricordai quella frase. Me l'avevano detta una volta, prima di combattere contro quel dittatore Thailandese.

Nota: Nessuno ha mai detto qualcosa del genere a Leo, e lui non ha mai combattuto contro un dittatore Thailandese, tutto questo sta accadendo solo nella sua mente contorta per aver giocato troppo a Street Fighter Alpha 3.

Sì, lo ricordavo.

Forse anche lui era come That Man... doveva essere combattuto con l'anima, non con il potere!

Non bastava combattere menando a casaccio colpi, doveva controllare il suo potere e utilizzarlo al meglio... doveva ricordare... quello che gli diceva il suo maestro, Ryu.

Nota: Adesso non so più neanch'io cosa sta elaborando la mente bacata di Leo, vi preghiamo di non far caso ad eventuali nonsense, grazie.

“Ricorda” mi diceva “il potere è dentro di te! Concentrarlo... per fare l'Hadouken!”

Concentrare il potere dentro di me? Sì, sentivo il potere che mi scorreva dentro. Potevo farcela.

“Hadouken!”

Con sorpresa di tutti (anche mia!) dalle mani mi uscì una sfera di energia che colpì in pieno il Rolling Hero, ma quello incassò il colpo e con un abile capriola volò a bordo del robò Zanzara guidato da Takoro.

Lo vidi sofferente.

Bene! Stavo mettendo in difficoltà il mitico Mutek...

“Urgh!”

Manco il tempo di esultare che mi era arrivata una bastonata sul naso, facendo anche sanguinare.

Ma dovevo rimanere calmo. Così mi aveva insegnato Ryu.

Quello che successe dopo fu difficile da narrare. Io e Muteking ci scambiammo vari colpi, tentando tutte le strategie ed esaurendo ogni trucco ed energia.

Ma alla fine, nello scontro finale alla luce della luna, vinse lui, e noi scoppiammo come fuochi d'artificio... letteralmente.

Era destino che i cattivi perdano sempre? Non era giusto! Sopratutto quando tra i cattivi c'ero anch'io!

“I fratelli Piovra se ne vanno alla velocità della luceeee!” dissi in una splendida imitazione del Team Rocket.

Atterrammo sul caldo asfalto di San Frascisco... appunto caldo! Anche se Muteking ci aveva sconfitto non poteva certo sconfiggere il caldo!

“Aahaha! Guardate Fratelli!” disse Takomaro riferendosi anche a me, indicando un gruppo di poliziotti in boxer e canottiera (in realtà portavano anche il berretto ma vabbè) che sparavano verso la lente d'ingrandimento gigante “Che sforzi inutili! La lente è indistruttibile... l'unico punto vulnerabile è il centro esatto che non potranno mai colpire da questa distanza! AHAH!”

Poi lo vidi.

Jigen.

Con la sua Magnum prese la mira e sparò...

E senza neanche dirlo colpì il centro esatto della lente, quello virtualmente irraggiungibile...

“Ma come diavolo faceva a sapere che il centro... era l'unico punto vulnerabile?” chiese uno sbigottito Takosaku

“Non lo sapeva...” dissi sconsolato “lui mira sempre al centro... è fatto così...”

Neanche il tempo di terminare la frase che l'amichetta (e andatavi a vedere Frankestain Junior se non vi dice niente) di Jigen e suo figlio, Sonny, erano lì, pistole puntate.

“Ah! Eccoli i pericolosi terroristi noti come i fratelli Piovra! Tutti in prigione!”disse Sonny e degli agenti ci scortarono dentro un furgoncino blindato “Mamma, hai visto come sono stato bravo?” disse con un sorriso sciocco.

“Sul lavoro sono il tuo capo, non tua madre!” disse la rossa “E poi tu non hai fatto niente! Come al solito è stato tutto merito di Muteking... ma aspetta... sbaglio o c'è un membro in più?”

“Sì” dissi “io sarei il nuovo membro de...MMM MMM!!!”

I fratelli Piovra mi tapparono la bocca.

“Ma sei scemo! Almeno tu ti puoi salvare!” disse Takokiki

“Già! Te lo meriti!” disse Takomaro “non è da tutti riuscire a vivere con noi un piano di conquista del mondo!”

“Abbiamo un debito con te!” disse Takosaku

“Vai cucciolottone alla panna!” disse Takumi asciugandosi delle lacrime

Li guardai tutti commosso.

“Grazie, ragazzi non lo dimenticherò!”

“Questo ragazzo non c'entra niente con noi!” disse Takokiki con veemenza

“Già!” ribadì Takosaku “è solo uno che passava qui per caso!”

“Esatto!” fece Takomaro “Mai visto prima di allora!”

Mi accorsi che avevano tutti le lacrime agli ogni mentre lo dicevano.

Volevo troppo bene a quel gruppo di Piovre!

“Io non conosco... nessun cucciolottone alla panna! Neanche questo qui!” e si mise a piangere anche lei.

Ah, Takumi! Che gentile donzella! Che ragazza!

“Mamm...Capo, che facciamo?”chiese Sonny.

“Beh, non possiamo certo fidarci della parola di qualche furfante...”

“La mia può bastare?”

Era Jigen. Avanzava nelle calda città di San Francisco, tra le polveri e i fogli di giornali come un vero Cowboy.

Aveva la sigaretta come al solito... anzi una cicca di sigaretta.

“Era lui il tuo amico, Jigen?”

“Sì, Koaru” le rispose Jigen (allora era così che si chiamava la madre di Lin!)

“Direi di sì”disse “Bene, lasciate andare il ragazzo!”

E fui fuori, mentre i miei amici erano dentro.

“Bene, tutti via! Andiamo a portare questi furfanti dove meritano!”

E i poliziotti saltarono sulle loro volanti e li allontanarono fino a scomparire dalla mia vista.

“Grazie Jigen” gli dissi.

“Di niente” rispose, imperturbabile come sempre “E adesso vai a liberare i tuoi amici! Non vorrai forse farli marcire a lungo dentro quella prigione...”

I miei occhi brillarono di ammirazione. Ah, il caro vecchio Jigen! Mi dimenticavo sempre che di professione lui era un ladro.

“Grazie di nuovo, Jigen, grazie!”

Jigen mi rispose abbassandosi ulteriormente il suo cappello e facendo un timido sorriso.

E quindi corsi.

Poi tornai indietro.

“Jigen, mica sai dov'è la prigione, vero?”

Poco ci mancò che Jigen non scivolasse dallo sconforto. (Sì, si può scivolare dallo sconforto, non vi è mai successo?)

Qualche ora dopo ero davanti alla stanza dove erano stati imprigionati i fratelli piovra.

Fortunatamente il caldo non se n'era ancora andato del tutto... ed era stato relativamente semplice intrufolarsi e rubare le chiavi alla guardia.

“Ragazzi! Ragazzi!” li chiamai

“Leo!” urlarono in coro “Che ci fai qui?”

“Come che ci faccio qui? Sono venuto qui a salvare i miei fratelli!”

Li vidi commossi.

Aprii quindi la porta e scappammo via, riuscendo ad arrivare alla loro scalcinata casa.

“Leo...” mi dissero “non sappiamo come ringraziarti...”

“Non vi preoccupate, fratelli... se non ci aiutiamo fra noi, chi ci aiuta?”

Mi sorrisero.

“Però qualcosa te lo vogliamo dare”

Mi porsero un foglio bianco. Diavolo, era un altro ritaglio del giornale!

C'era scritto:

“Da consegnare a Leonardo Silvestri”

“L'abbiamo analizzato” fece Takomaro “sappiamo che una volta letto il suo vero contenuto ti porterà in un'altra dimensione e sappiamo benissimo che non puoi restare con noi...”

Li guardai “Ragazzi, non so ce dire...”

“Non dire niente, cucciolottone alla panna” disse Takumi “Sapevamo che non potevi restare per sempre con noi...”

“Però vogliamo darti questo”disse Takokoki, prendendo con aria solenne una spilla da una scatolina “è una spilla molto speciale” disse “Con questo tu sei ufficialmente un membro onorario e permanente dei fratelli Piovra!”

E me l'appuntò addosso.

“Grazie ragazzi, non so che dire...”

“Poi...” disse Takosaku “Questo è un regalo da parte mio e Takomaro”

E mi porse un zaino monospalla, con il simbolo dei fratelli piovra inciso sopra.

“E' uno zaino speciale” disse Takomaro “Dentro c'è spazio per vari metri, ma lo zaino peserà sempre così... Ci abbiamo messo tutta la tua roba dentro. E abbiamo anche fatto sì che i tuoi cereali non finiscano mai...”

“Del disegno me ne sono occupato io” disse Takosaku “mi è venuto bene, vero?

“Ti è venuto benissimo...Grazie ragazzi... non so che dire, davvero...”

Ormai piangevo di gioia.

Che piovre!

“Beh, adesso vai” disse Takokiki “non possiamo mica stare a piangere tutto il giorno!”

“Aspettate aspettate!” dissi “Prima una foto! Una foto ricordo!”

L'avevo presa appena entrato nel mondo di Lupin, ricordate? Il mio primo pensiero vedendo Lupin e compagnia fu di fargli una foto...

E alla fine gliela feci.

Inizio Flashback di Leo

Fine Flashback di Leo

“Ok, mettetevi tutti posa! Preferite in forma umana o in forma polipo? In forma umana dite? Così me ne potrò vantare con gli amici? Se va bene a voi!”

Appoggia la macchinetta su una roccia e lascia partire il timer.

Eravamo tutti sorridenti. Ma piangevamo. Era una foto incredibilmente triste e allegra al momento stesso.

Io e quattro fratelli piovra venimmo immortalati nella mia macchinetta usa e getta da dieci euro...

“E' ora di andare, Leo!”

Era ancora lui, Jigen. Mi guardava da qualche metro di distanza mentre con una mano si teneva il suo leggendario cappello che altrimenti sarebbe volato via a causa del forte vento.

Guardai il foglietto e presi per il polso Jigen.

“Una piccola pausa c'è stata” lessi sul foglietto “ma adesso tra il vero male e il vero deserto ti dovrai imbarcare....”

Takumi si avvicinò a noi in forma umana.

“Takokiki ti ha dato la spilla.... Takomaru e Takosako ti hanno dato lo zaino... e ti volevo dare anch'io qualcosa...”

E mi diede un casto bacio sulle labbra.

Fu il mio primo bacio. E fu molto bagnato perchè stava ancora piangendo.

E poco dopo, mentre ancora li salutavo, scomparii nel nulla.

Ero in un deserto, da solo, e davanti a me c'era un cavaliere senza volto.

______

Ok! E così finisce anche la saga di Muteking! E siamo a secondo anime che Leo conosce!

Il prossimo mondo... beh, penso lo conosciate tutti, non fatevi ingannare dal deserto e dal cavaliere senza volto!

Poi ci sarà anche una Special Gust nel prossimo capitolo che neanche immaginate... Uhuhuh!

Per Prof: Essì, Leo è uno sfigato, non c’è niente da fare! Ma più che sfigato dire che… è solo un normale essere umano in un mondo di esseri fuori dal comuni!XD Purtroppo per gli errori cerco di fare tutto il possibile, rileggo ogni capitolo almeno due volte prima di postarlo, ma ogni volta mi sfugge qualcosa! Senza contare che non sento più il mio correttore di bozze… quindi peggio mi sento! Contento che tu approvi Temari e contento che tu conosca Code Geass, sono un grande fan della serie (Un poster in camera con Lulouch, Karen, C.C., Viletta e (ahimè!) Rolo…) anche se penso che sia troppo commerciale. Beh, sì, Karen andrebbe anche bene, ma…

Spoiler nel caso non abbiate visto la fine di Code Geass

Se l’ambiento dopo Code Geass dovrei fargli prima superare la morte di Lulu (anche se sono tra quelli che pensano sia vivo grazie al Code U_U) e se l’ambientassi a metà serie dovrei fargli superare la cotta per Lulu… e sarebbe troppo complicato! Beh, alla fine Karen e Lolouch si baciano, anche se personalmente lo vedo meglio con C.C. !

Potete leggere!

Sono anche contento che ti sia piaciuta la canzone! Pensa! L’ho caricata personalmente su Youtube solo per inserirlo nella vostra fic! Poi dite che non vi penso!XD

Ah, ti ringrazio per la recensione sulla mia fic su naruto, l’ho apprezzata davvero molto! ^_^

Per Suikotsu: Beh, Venus… ovvio che non fosse tra la lista delle candidate! Ma chi si crede? Insomma, Artemis a parte, è un personaggio abbastanza odioso… troppo… insomma considera troppo l’aspetto esteriore (però è la dea della bellezza, non è colpa sua!) e nella quarta serie mi ricordo un episodio in cui cercò di uscire con due ragazzi contemporaneamente! Ma neanche Jhonny!XD Comunque, ci terrei a precisare che Leo non sono io, per quanto ci sia una buona parte di me dentro di lui. Tanto per dire, io sono molto più maniaco di lui!XD

Ah, beh, ho visto che hai letto “Alla ricerca della Pietra Docroston” e mi sono sentito male per te!^^ Cioè quanti errori, quanta inesperienza! Urgh! Contento che ti abbia fatto ridere anche questa, però!^^

Per Sarhita: Contento che ti sia piaciuta e che la trovi scritta bene…(anche se gli errori grammaticali… urgh!)

Per Anonimo9987465: Ovvio che so chi è Keroro! Io amo le citazioni, e non potrebbe non piacermi Keroro! Ma parliamo di Koyuki… beh, andrebbe pure bene… solo che la vedo un po’… sull’altra sponda!XD Eppoi anche se ama un’altra donna sempre impegnata è!XD

  
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