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Autore: God_Eden_Imperial    11/12/2021    0 recensioni
TERZA E ULTIMA PARTE!
Universo Alternativo
Storia pubblicata anche su Wattpad
Coppie:
Gilbert x Vincent
Elliot x Leo
Jack x Lacie
Break x Sharon
Alice x Oz x Echo
Genere: Avventura, Hurt/Comfort, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri, Elliot Nightray, Gilbert Nightray, Leo Baskerville, Vincent Nightray
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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"Non dirlo"
Dice Vincent posando un dito sulle labbra di Gilbert prima che il ragazzo possa aggiunger altro. 
"Non voglio...non voglio sentire quel nome"
Troppi brutti ricordo gli riaffiorano alla mente e non vuole che esplodano ascoltando quel nome che ha deciso di dimenticare. Gilbert lo guarda staccarsi da lui e appoggiarsi allo schienale del divano, passandosi una mano sul viso.
"Vince..."
"E' stata per colpa mia"
"Cosa?"
"E' solo colpa mia se mio fratello e mia madre sono morti...Demios puntava a me, eppure loro sono rimasti coinvolti, perdendo la vita...non me lo perdonerò mai"
"Non dire così, Vince"
Gilbert gli si avvicina per poterlo tranquillizzare, ma Vincent non glielo permette e si alza prima che possa anche solo sfiorarlo.
"Io sarei dovuto morire quella notte...non loro...se solo non fossi mai nato...loro sarebbero ancora vivi"
Sussurra col viso abbassato, rigato dalle lacrime. Stringendo i pugni, sente il corpo tremare e un terribile senso di colpa pervaderlo dalla testa ai piedi. Per anni quella sensazione lo ha perseguitato e gli ha solo fatto desiderare di morire. Se solo le due maghe gemelle avessero realizzato il suo desiderio, adesso la sua famiglia starebbe bene, senza di lui.
"Questo non puoi dirlo con certezza. Ti prego, cerca di calmarti"
Anche Gilbert si è alzato e lo ha raggiunto, intrappolandolo in un abbraccio. 
Vincent non si dimena più come faceva un tempo. Fin da quando erano bambini, il biondo non è mai andato d'accordo con il contatto fisico. Gilbert ricorda che una volta ha quasi fatto fuori un uomo solo perché lo aveva afferrato per il braccio. Se Jack non fosse intervenuto, quel tizio avrebbe fatto una terribile fine.
Col tempo ha imparato a lasciarsi andare. Anche se ci è voluto parecchio, adesso Gilbert è felice di poterlo tenere vicino, di poterlo toccare senza rischiare di finire al pronto soccorso o nella tomba.
Gilbert.
Il nome del fratello maggiore morto in quella tragica notte. Per anni lo ha saputo, ma non avrebbe mai pensato che fosse coinvolto in prima persona.
Improvvisamente, abbracciando Vincent più forte, le immagini di quella notte gli riappaiono nella mente, più vivide che mai. Vede chiaramente il viso disperato del fratellino che lo scuote, urlando il suo nome, in preda al dolore e alla paura. Lo chiama, lo prega di aprire gli occhi e di rispondergli.
"Ti prego non lasciarmi! Sei tutto ciò che ho!"
Quelle urla lo fanno rabbrividire e, un attimo dopo, al posto del volto di Vincent vede quello di Alice che lo osserva curiosamente, poi sorride e si porta un dito sulle labbra.
"E' un segreto. Nessuno deve sapere cosa ho fatto. La mia sorellina potrebbe arrabbiarsi"
Gli mostra un sorriso a 32 denti e lo ringrazia per averle preparato la carne. Per questo quando l'ha incontrata, lei si è comportata come fosse un amico, perché si erano già incontrati, tanti decenni prima.
Ora ricorda tutto: Alyss voleva l'occhio di Vincent ma, dato che il ragazzo aveva rifiutato di consegnarglielo, lei lo aveva cacciato. Alice, però, spinta da un senso di amicizia nei confronti del fratello maggiore, ha deciso di andare contro la volontà di sua sorella e ha realizzato la richiesta di Vincent, riportando Gilbert alla vita.
Dato che non era mai stato un figlio del diavolo, si era ritrovato fuori Abisso e Oswald lo aveva trovato, prendendolo con sé e allevandolo come suo discepolo. 
Di certo lo stregone sapeva e per questo lo aveva riportato ad Abisso dove aveva incontrato Vincent. O meglio, si era ricongiunto al suo...
"Fratellino"
Sussurra improvvisamente e Vincent sbarra gli occhi, bloccandosi di colpo.
Gilbert sente gli occhi pizzicare e rafforza la presa, affondando il viso nel collo di Vincent che sussulta.
"Co-cosa?"
"Gilbert...il suo nome era Gilbert...ero io...io...ero morto..."
"S-smettila!"
Sibila Vincent tentando di staccarselo di dosso, ma la presa del moro non cede.
"Oh, Vince...credevo di averti perso per sempre"
"La-lasciami!"
Vincent ha alzato la voce e adesso lo sta spingendo via. Di nuovo Gilbert non demorde, tenendolo attaccato a se.
"Sono così felice"
Quelle parole fanno trasalire il più piccolo che smette di agitarsi tanto e resta immobile. Le lacrime gli stanno rigando le guance e non si preoccupa più di trattenerle. Ha sempre desiderato sentir dire da suo fratello quella frase. 
Ha sempre voluto che Gilbert fosse felice...
Inizia a piangere e il moro lo tiene vicino, lasciando che si sfoghi mentre, a sua volta, si lascia sfuggire alcuni singhiozzi.
Non ha mentito, è davvero felice di aver ritrovato il suo fratellino; però, allo stesso tempo, questa scoperta rovina tutto.
"Non volevo...sentire quel nome..."
Balbetta Vincent chiudendo con forza gli occhi, sentendo le lacrime aumentare.
"Così...in questo modo hai rovinato tutto...idiota"
Gilbert sente una dolorosa morsa al cuore e realizza.
E' innamorato di Vincent e per lui è lo stesso. Ma adesso...
"Vince...non importa se siamo-"
"Non prendermi in giro!"
Esclama spingendolo via e finalmente riesce a liberarsi.
"Vince..."
"Perché? Perché devi essere proprio tu?! E' colpa tua! Non sapevo...non avevo idea di chi fossi davvero!"
"Nemmeno io ne ero a conoscenza, Vince! Perché ora dovrebbe cambiare qualcosa?"
Gilbert gli afferra i polsi e tenta di guardarlo in faccia, ma Vincent sposta il viso altrove, impedendoglielo.
"Non scherzare..."
"Non sto scherzando! Nessuno sa di questa cosa. Probabilmente solo Oswald, forse Levi e Lacie"
"Sta zitto!"
Vincent torna a dimenarsi e di nuovo non riesce a liberarsi, non quando Gilbert lo spinge contro la parete, bloccandolo e impedendogli di scappare.
"Teniamo questo segreto per noi...vuoi stare con me, no?"
"Ovvio che lo voglio!"
"Allora-"
"Allora niente! Non posso rovinarti la vita ulteriormente"
Ammette Vincent tenendo il viso abbassato. Si sente andare a fuoco e le lacrime aumentano. 
Fa così male che vorrebbe morire.
"Sei già morto una volta per colpa mia...e non è detto che Alice sarà disposta a salvarti ancora..."
"Non dire stupidaggini!"
Urla Gilbert facendolo sussultare e alzare il viso verso di lui. Incontrando lo sguardo del maggiore, sente il cuore fermarsi per l'emozione.
"Smettila di allontanarmi! Non è colpa tua! Mettitelo in testa, io non ti lascerò mai! Mai! Mi hai capito?! Resterò con te, non mi importa quante volte dovrò morire...farò in modo di raggiungerti...sempre"
Non c'è segno di menzogna sul viso di Gilbert, tanto meno nel suo tono. E' totalmente sincero. Non solo lo ha perdonato, non ce l'ha mai avuta con lui, non lo ha mai incolpato di nulla e non lo farebbe, accennando anche al ritorno pur di non lasciarlo da solo.
Il cuore di Vincent non è in grado di reggere tale emozione e scoppia a piangere come un bambino, come decenni prima.
Gilbert lo abbraccia nuovamente, accarezzandogli la schiena.
"Va tutto bene...sono qui"
"Gil...ti amo, Gil"
Sussurra, singhiozzando. Gilbert sorride e gli lascia un dolce bacio sulla fronte, spostandogli una ciocca di capelli dietro l'orecchio e rivelando l'occhio sinistro che lo lega a lui.
Vincent è suo, lo è sempre stato e sempre lo sarà.
Gli accarezza una guancia, asciugandogli una lacrima e guardandolo negli occhi.
Senza aggiungere altro, posa le labbra sulle sue e entrambi sentono una scarica di piacere invaderli dalla testa ai piedi.
Sono felici e tutto ciò che vogliono fare è continuare a stare insieme, perché è questo il loro destino.
"Ti amo"
   
 
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