14 luglio 1789


Nel tardo pomeriggio
“Generale Jarjayes, mi duole dovervi dare questa notizia ma vostro figlio, no vostra figlia Oscar è morta un’ora prima della presa della Bastiglia e inoltre…”
“Io non ho una figlia colonello d'Aiguille!”
“Cosa?”
“Io non ho una figlia, non ho una figlia di nome Oscar dal momento in cui ha tradito la corona per schierarsi dalla parte del popolo.”
Dietro di sé passi veloci, e una voce tremolante sull’orlo delle lacrime
“Padre come potete dire parole così crudeli? Mia sorella non farà più ritorno e voi...”
“Silenzio.”
“No, io non ho finito, non posso stare in silenzio non questa volta.”
“Fa silenzio Josephine!”
“TACI Augustin!”
“Georgette non infierire anche tu.”
Ma ormai sua moglie sembrava aver abbandonato la solita calma che l’aveva contraddistinta per tanti anni. E senza che se fossero resi conto avevano abbandonato anche le consuete formalità che ci sarebbero dovute essere fra due coniugi della nobiltà.
“Stai parlando di mia figlia, se tu vuoi rinnegarla io non lo farò, dimmi ti sei mai chiesto perché Oscar abbia scelto il popolo? Perché abbia scelto Andrè?”
“Perché è stata una sciocca ingrata che ha voltato le spalle alla sua famiglia e alla corona.”
“No, è stato perché lei ha sempre visto il marcio che circondava Versailles e la nobiltà, ha preferito affrontare il problema e subire le conseguenze invece che voltarsi dall’altra parte e fingere che tutto andasse bene, ed è questo che fa un vero nobile è questo ciò avremmo dovuto fare tutti sin dal principio”
“Non venirmi a parlare di questioni etiche e morali, voglio rammentarti che per te io allora ero pronto a disubbidire al re Luigi XV. Pur di sposarti ero pronto a farlo” (1)
E in quel momento sbarro gli occhi stupito dalle sue stesse parole. Come un fulmine a ciel sereno, di chi si rende improvvisamente conto che per tutto il tempo aveva puntato il dito e dato la colpa al suo stesso riflesso.
“Non ti accorgi proprio dell’ironia delle tue parole, Oscar è come te o meglio come eri tu una volta, ma sei cambiato, continuare a dover sempre dimostrare di essere il perfetto generale ti ha cambiato, ti preoccupi di sembrare sciocco, ti ossessiona la tua reputazione, il tuo retaggio…”
“È il lavoro che ci tramandiamo da generazioni mi causa una forte tensione e angoscia.”
“Credi di essere l’unico ad essere teso e angosciato?! Prova ad essere la tua povera moglie è così faticoso stare al tuo fianco e sorridere sempre come se fossi un soprammobile, la mia voce è ridotta al silenzio. Che cosa non darei per poterti contraddire davanti a tutta la corte di Versailles!”
“Georgette stai diventando irragionevole”
Glielo disse ma con un sottile filo di voce appena percepibile solo alle orecchie della moglie.
“Be’ se sono queste le tue parole, alla fine sei tu l’uomo di casa non possono esserci altre opinioni che la tua.”
Si giro per rientrare in casa ma appena dopo due passi riprese a parlare.
“Sai non c’è mai una garanzia per una coppia nella nostra posizione, avevamo l’amore, l’avevamo e ora Oscar è stata più saggia di noi due.”
Così rientro in casa triste e amareggiata sotto gli sguardi addolorati dei domestici, neanche aveva la forza di piangere, forse neanche più quella di vivere. Josephine invece per quanto volesse piangere gridare e disperarsi aveva deciso di tenere la testa alta, questa volta avrebbe detto ogni cosa che pensava non importa quanto sarebbe risultata crudele.
“Padre siate sincero, almeno questa volta dite la verità Oscar per tutti questi anni ha fatto l’impossibile per essere all’altezza delle vostre aspettative, ma voi non le avete mai dato una sola parola di elogio o di conforto perché?”
“Ho cresciuto Oscar come un maschio perché dopo di lei vostra madre non avrebbe più potuto avere gravidanze. Direi che il risultato è stato discreto ma mai perfetto quanto se fosse nata uomo.”
Un tono piatto come se fosse senza vita e come stesse parlando di un argomento senza alcuna rilevanza. In quel momento Josephine si rese conto dell’assurdità della situazione, suo padre stava parlando di sua sorella come un ripiego un mero sacrificio per soddisfare la sua ambizione o forse solo le aspettative della società. La verità poteva saperla solo lui.
“Lei non sarebbe mai stata abbastanza per voi, o sbaglio? Non importa quanto ci avesse provato, non importa quanto ci avesse sempre provato” un grido furioso e proseguiva senza controllo “Io e le mie sorelle non saremo mai delle dame abbastanza perfette, nostra madre non sarà mai abbastanza accondiscendente, Oscar e Andrè se ne sono andati perché voi non gli avete mai appoggiati in niente!”
“Oscar e Andrè non avevano a cuore il bene di questa famiglia!”
Fuori controllo e pieno d’ira anche il generale ormai.
“Loro amavano questa famiglia, io amo questa famiglia tutti amiamo la famiglia è a voi che non importa. Voi avete mandato in pezzi casa nostra!”
“Come osi…”
La furia nei suoi occhi, se avesse visto Oscar quegli occhi avrebbe già capito cosa stava per accadere.
“Oscar e Andrè sono morti per colpa vostra!”
Non senti il pericolo, ma lo schiaffo si, quello sì che Josephine lo senti. Si chiese se Oscar fosse arrivata odiare il loro padre dopo tanti schiaffi in tutti quegli anni. Lei solo uno ne aveva ricevuto e già desiderava vederlo sparire.
“Non mi scuserò sappiatelo, non mi scuserò più per colpe che non ho e non distoglierò più lo sguardo solo perché sono una donna.”
Rientro in casa senza guardarsi indietro, decisa per una volta prendere posizione. Il generale invece si sedette sulle scale dell’entrata con lo sguardo smarrito e fisso nel vuoto come se la corazza perfetta che aveva costruito nel corso degli anni fosse sul punto di distruggersi. E in tutto ciò il colonello era ancora li che fissava un punto indefinito, si riscosse solo per dire poche parole.
“I coniugi Chatelet mi hanno chiesto di informarla che più tardi passeranno per consegnarvi alcuni effetti personali di Oscar e Andrè”
Solo due parole uscirono dalle labbra del generale.
“Ho capito.”
 
 

1. In una delle storie parallele di Lady Oscar pubblicate qualche anno fa si racconta dell’incontro tra il generale e sua moglie. Pare che Luigi XV all’inizio non fosse favorevole al loro matrimonio.

 
D’accordo qui si conclude la prima parte di “famiglia” il dialogo tra il generale e sua moglie l’ho preso dall’ultima versione cinematografica “Cinderella”. Mentre il dialogo tra il generale e Josephine è del film “Encanto”.
Spero non siano sembrati troppo strampalati, ma qui i personaggi sono un po’ OOC.
Alla prossima.