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Autore: moira78    08/03/2022    6 recensioni
Una raccolta di missing moments in ordine cronologico, che ripercorrono momenti del manga e del romanzo appena accennati dall'autrice o mai approfonditi. Una mia personale interpretazione dei capitoli più belli e significativi incentrati sull'evoluzione del rapporto tra Candy e Albert e non solo.
Genere: Commedia, Generale, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Candice White Andrew (Candy), William Albert Andrew
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Missing Moments'
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Georges
 
1896

Ti guardo da lontano, sapendo già che infliggerò al mio cuore una sofferenza indicibile. Ti osservo mentre parli con quel gentiluomo che ha rubato il tuo e che guardi come fosse l'unica gioia per te.

Insieme a tuo fratello, ovviamente.

Tra gli uomini della tua vita io non figuro, sono come un fantasma assieme al quale vivi e a cui riservi sorrisi e gesti gentili. Ma la strada che mi porterebbe a essere qualcosa in più per te non esiste, è interrotta da lui e dal sorriso luminoso che ti rivolge.

"Chi è quel signore che parla con Rose, Georges?", mi chiede il giovane William avvicinandosi e facendomi trasalire.

Il giardino delle rose è in piena fioritura. Il profumo è così intenso da apparire come l'espressione tangibile dell'amore struggente che riempie il mio essere.
Proprio come una marea.

Il mare. Il mare che ti sta portando definitivamente via da me.

"È il marinaio Brown", rispondo ponendo una mano sulla spalla di questo ragazzino che, senza saperlo, ha già una responsabilità enorme.

"Un marinaio?!", dice lui ammirato e vedo che spalanca gli occhi incredulo: "Come quelli che guidano le navi dei pirati?".

Gli scompiglio i capelli biondi in una carezza, rendendomi conto di quanto incredibilmente somigli alla sorella. "Qualcosa del genere".

Io però non potrò combattere contro quest'uomo come un pirata, perché lui ha già conquistato ciò che non avrò mai: il cuore di Rosemary.

1902

Sono andati tutti a dormire. Ma io non posso.

Il piccolo Anthony ha pianto fino a cedere al sonno tra le braccia della bambinaia. Ma io non posso.

William si è chiuso nella sua stanza dopo i tuoi funerali. Ma io non ho potuto, dovendomi occupare degli ospiti assieme a una distrutta signora Elroy. Ho udito Vincent singhiozzare sommessamente dietro la porta dello studio, la bottiglia di whisky tintinnare contro i bicchieri, ma a me non è stato concesso di annebbiare la mente.

Ora sono solo nella mia camera buia e potrei finalmente piangere o bere, ma è come se il mio cuore fosse congelato. Sbatto le palpebre nell'oscurità e vedo mille volte il tuo viso sorridente e dolce: mentre mi chiami per nome, mentre fissi tuo marito con uno sguardo che non hai mai avuto per me, mentre parli a Anthony con estrema dolcezza.

Le immagini sono così vivide, che mi illuminano gli occhi fino ad accecarli. Ma... no, sono solo le lacrime, che infine mi raggiungono e bruciano le palpebre, bruciano le guance, bruciano l'anima. Da quando William senior mi ha portato in questa casa ho capito subito che saresti stata speciale per me, ma che avrei dovuto tacere: lui mi voleva bene, sì, ma non ero alla tua altezza. Come avrei potuto sognare di meritare un essere meraviglioso come te? Io, un ex vagabondo sporco e affamato che vagava per le vie di Parigi. Potevo illudermi che una specie di reietto, che stava appena cominciando a redimersi, avesse il diritto di toccare un angelo?

E anche se un giorno lontano ti avessi meritato almeno un po', non avrei avuto comunque il tuo cuore. Un caro amico; un porto sicuro; un pilastro a cui appoggiarti. Questo ero per te e sono stato orgoglioso di esserlo fino alla fine.

"Abbi cura del mio Anthony e del piccolo Bert... come se fossero parte di te".

Lo sono, Rose, lo sono da quando sono nati, perché fanno parte di te. Ma ho annuito, incapace di proferire parole così importanti mentre mi stavi dicendo addio, prima di lasciare l'ultimo saluto a tuo marito, l'unico che avesse il diritto di condividere con te quel momento così intimo.

Da domani sarò di nuovo la roccia, il tronco solido e le braccia accoglienti che il piccolo Anthony e il giovane William meritano, te lo giuro. Domani. Perché stasera sono solo un uomo che ha bisogno di piangere la donna amata. Poi il dolore sarà rinchiuso per sempre nei recessi della mia anima, come è stato per l'amore che provavo per te: la chiave è già tra le mie dita, pronta per essere usata. Ma non oggi, non stanotte. Lascia che versi per te ancora lacrime amare, amore mio, fammi lavare via il dolore.

Da domani sarò di nuovo l'efficiente e imperturbabile Georges Villers.

Domani...
   
 
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