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Autore: uchiha_girl e bloodnyar    07/09/2009    2 recensioni
Il rapporto di Matt e Mello alla Wammy's House diviso in frazioni del tempo: ore, giorni, settimane, mesi e anni.
Durante il corso di questi tempi vedremo come è nata la loro amicizia, attraverso alcuni momenti condivisi.
[Prompt: 006. Ore, 007. Giorni, 008. Settimane, 009. Mesi, 010. Anni - BDT di Fanfic100_ita - Serie generale]
Genere: Generale, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Matt, Mello
Note: What if?, Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Weeks.

008. Settimane



"Certo che sei noioso Matt!" disse irritato Mello in direzione del compagno di stanza, intento a premere i tasti giusti della consolle, guidando attentamente Super Mario alla fine del livello.
Da qualche settimana Matt aveva fatto il proprio ingresso alla Wammy's House e aveva incontrato Mello che non aveva tardato a farsi conoscere per il ragazzino capriccioso che era. Non gli dispiaceva quel suo carattere bizzoso, Mail già si era affezionato al suo modo di fare.
"Perchè?" sapeva a cosa si riferiva il biondino con l'affermazione irata di poco prima: detestava quando Matt considerava il giochino più di lui. Si sentiva trascurato e messo in disparte e questo non era un bene per uno come Mihael che voleva stare perennemente al centro dell'attenzione.
"E lo chiedi anche? Mi ignori, ecco cosa c'è. Sono solo poche settimane che sei qui e già ti prendi troppe libertà!" esclamò mentre scartava una barretta al cioccolato con la faccia imbronciata.
Detestava il fatto che fosse solo Matt a divertirsi con quello stupido aggeggio che lui si ostinava a chiamare Game Boy. Poteva essere quello che voleva, restava il fatto che era tanto piccolo quanto invadente e a Mello non andava giù.
Il bambino dai capelli rossi allora spense la consolle, appurato che era già troppo tempo che stava ignorando l'altro e che ben presto sarebbe scoppiato un putiferio se non lo avesse calcolato.
Scese dal letto e raggiunse il biondino. Si meravigliò per come in pochi giorni già lo conosceva così bene, ma Mello stava pian piano diventando un libro aperto per lui. Covava un grande interesse nei suoi confronti, per questo motivo l'aveva osservato a lungo e aveva compreso molti lati del suo carattere.
Matt si trovava ora di fronte al biondino che continuava a guardarlo con un'aria imbronciata.
"Beh? Non volevi che smettessi?" Mello annuì. Voleva anche che l'amico capisse che non gli piaceva affatto quando giocava con il Game Boy e glielo disse schiettamente, matenendo sempre l'espressione contrita di poco prima.
"Non voglio che giochi con quello." e indicò la consolle sopra il comodino. Matt restò basito, non poteva chiedergli una cosa simile. Tutto ma non quello! Per lui giocare con i videogames era come la cioccolata per Mello e oltertutto era convinto che facendo ciò avrebbe allenato i suoi riflessi e avrebbe aumentato la sua capacità intellettiva.
E poi, non riusciva a comprendere perchè l'amico ci tenesse così tanto ad avere sempre la sua attenzione e al fatto che fosse sempre presente per lui. Se lo ignorava per un po' non era mica la fine del mondo.
"Perchè non vuoi che giochi col Game Boy?" chiese Matt dopo qualche minuto di riflessione che aveva speso cercando di rispondersi da solo alle domande che gli ronzavano nella testa.
"Non mi piace essere ignorato da te." quella frase trapelava gelosia, ma Mello non voleva che l'altro capisse, per cui corse ai ripari aggiungendo dell'altro "E poi, se tu giochi io non ho niente da fare, dato che ci sei solo tu qui.".
Reputava stupido essere geloso di un oggetto, però in fondo si era accorto di volere Matt tutto per sè. Si sentiva bene quando giocava con lui, la sua presenza lo rasserenava.
Il bambino dai capelli rossi sorrise. Non era stupido, aveva capito perfettamente che dietro a quella frase si celava qualcosa di più che semplice rabbia provocata dalla noia. Fece però finta di niente, tenendosi per sè le sue constatazioni. Andava bene così, gli bastava.
"Va bene, ci giocherò quando tu non ci sei." poteva essere accettabile anche per Mello da quel punto di vista, infatti il biondino non ebbe niente da dire. Finchè lui non c'era andava bene, non l'avrebbe di certo ignorato.
Mihael improvvisamente si chiese come mai la presenza di Matt fosse diventata così significativa per lui, lo aveva conosciuto da poco e nonostante questo provava fastidio quando lui lo ignorava.
Il loro incontro era stato qualcosa di assurdo, si domandò com'era la situazione quando ancora Mail non era arrivato all'orfanotrofio, ma non se lo ricordava più. Provò a spremersi le meningi, ma nonostante tutto proprio non riusciva a ricordarsi com'era stare senza Matt. Che cosa gli aveva fatto? Non si riconosceva più.
Mello era sempre stato un po' menefreghista nei confronti di tutto ed era strano per lui provare interesse per qualcuno, era la prima volta che gli succedeva.



Note dell'autrice:
Ecco anche la terza parte della raccolta, che ve ne pare? ^^ Davvero, trov o divertente scrivere queste piccole shots su Matt e Mello! *___*
Ma comunque dato che non ho molto tempo, passo ai ringraziamenti subito e a rispondere alle recensioni.
redspearl: Grazie mille per i complimenti. Anche io trovo carinissimo Mello che porta via Matt. Allora, per risponderti, non mi sono ispirata a quella doujinshi, nonostante io la conosca.
Quindi è proprio una coincidenza! XD
Spero che anche questa shot ti sia piaciuta! ^^
Daughter_of_Hurin: Grazie! ^_^
Lexie__o: Tesoro mio bello! Grazie per le tue recensione sempre così piene di complimenti! *__* Per irngraziarti le tue porzioni di cioccolato aumenteranno! Mi fa piacere che ti sia piaciuta la shot precedente e spero che anche questa sia di tuo gradimento! *_*
  
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