Anime & Manga > Yu-gi-oh serie > Yu-Gi-Oh! 5D's
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Autore: eli_mination    10/07/2022    2 recensioni
[AU Distopico]
Sembrava tutto troppo perfetto per gli abitanti del Satellite. Dopo anni, finalmente si sarebbero riscattati con la costruzione del ponte che collega la zona malfamata alla grande città, Nuova Domino. Qualcosa va però storto, a qualcuno piace giocare con il tempo e inserisce un pezzo mancante nella storia che Allen, neo-diplomato nato nel Satellite che è cresciuto con i cambiamenti del suo luogo, conosce. Perché, improvvisamente, si ritrova in una guerra civile che vuole rivendicare i diritti di quell’isola? Con quale assurda coincidenza si unisce ad una banda di sciroccati del Satellite capitanati da Crow Hogan? E come mai quest’ultimo gli ride in faccia quando Allen gli racconta della lotta contro Z-ONE? In quello che sembra un assurdo sogno, Allen abbraccia la causa e darà un’importantissima mano alla rivoluzione in corso. Il tutto mentre cerca di capire come sia finito in quell’arco temporale a lui totalmente nuovo…
Genere: Angst, Azione, Dark | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Crow Hogan, Nuovo personaggio, Yusei Fudo
Note: AU, Missing Moments | Avvertimenti: Contenuti forti, Tematiche delicate, Violenza
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Alyssa’s POV

Non posso credere che lui sia qui. Per quanto io sapessi che, prima o poi, lo avrei incontrato di nuovo, il pensiero che sia letteralmente con il fiato sul mio collo mi spaventa tantissimo. Vorrei che i miei compagni fossero qui, così che possano salvarmi. Da sola, non ci riuscirei. Ho avuto solo una piccola botta di coraggio quando chiamai la polizia per farlo arrestare… Da allora, tuttavia, il senso di colpa e il timore mi assalgono. Senso di colpa di cosa, poi? Chissà a quali conseguenze sarei andata incontro se non avessi effettuato quella chiamata.

Sono ancora ferma in questo punto, incapace di muovermi e, a tratti, anche di respirare.

“Passa il tempo e tu non mi hai dimenticato.” sussurra. Un velo di rabbia è percepibile dalla sua voce. Sento le lacrime iniziare ad inondarmi gli occhi, in ricordo di tutte le volte in cui si è incazzato con me per la minima stupidaggine.

“Come farei?”. La faccia tosta, in un certo senso, mi permette di affrontarlo, seppur stia procedendo con cautela. Perché dovrei aver paura di lui? Non dovrebbe più far parte della mia vita, è un semplice ricordo di un periodo oscuro della mia vita. Se è un ricordo… Perché sento ancora le stesse sensazioni di pericolo che provavo al tempo?

Mi sento tirata per i capelli all’indietro. Caccio un urlo mentre il mio corpo incontra l’asfalto duro e freddo. A quel punto, riesco a vederlo in faccia. Il suo viso è nascosto dalle ombre, ma ne riconosco i lineamenti e quell’espressione perfettamente normale che celava tanta rabbia, pronta ad essere scagliata su di me come se fossi la preda di un cacciatore.

“Non sono facilmente dimenticabile, tesoro.” obietta, accovacciandosi per guardarmi meglio. Le sue braccia sono appoggiate alle sue ginocchia. Sembra che stia guardando un insetto morente. Mi sento così adesso, incapace di muovermi. Di scappare.

“Questo è il tuo destino. Quello di avere perennemente un parassita nella tua mente che la abita senza pagarne l’affitto. Quello che ti meriti per tutto quello che è successo.”

Non ho avuto scelta, vorrei dirgli. O mi liberavo di lui oppure sarei arrivata a compiere gesti efferati, pur di privarmi del dolore.

“Cosa vuoi da me?” gli domando, con la voce ormai rotta dalla paura.

“Voglio che questo sia un monito, Alyssa. Che la gabbia di certezze che stai costruendo crolli. Pensi che andrà tutto bene, che adesso che hai cambiato vita non debba più confrontarti con il tuo passato… Invece, il passato è molto più vicino di quello che credi.”

Il passato? Quello fa parte di un’altra vita, una vita in cui non mi identifico più. Non deve più avere effetto sul mio presente e futuro, vero? Vero?!

“Che cosa vuoi farmi?” domando impaurita, mentre le sue mani si avvicinano al mio corpo. Mi sento presa per le spalle e cerco di divincolarmi da quella presa, anche pregandolo di lasciarmi andare. Ho paura, chiudo di occhi come se fossi una bambina.

“Alyssa!”

Questa… Questa non era la voce di Grant. La gomitata che ho dato a Grant sulla guancia sembrava troppo… Reale? Apro gli occhi per trovarmi, allungato su di me, Tom.

“Ahia, cazzo…” impreca il mio amico.

“S-scusa, non l’ho fatto apposta!”

Realizzo, successivamente, che stavo vivendo un sogno. Un sogno che mi ha particolarmente turbato, considerando che ho ancora il fiatone. Realizzo, ancora, che mi trovo in casa di Yusei, che tutti i miei compagni sono con me e che sono tutti svegli e alcuni di loro sono impegnati a prepararsi di fretta e furia. Accanto a me c’è Jasper, il quale è in procinto di alzarsi in piedi senza dire nulla. La luce che entra nella stanza è fioca, ma mi permette di distinguere le azioni di tutti.

“Senti, non fa nulla.” Tom parla stranamente a bassa voce, considerando che sono tutti in piedi (più o meno…). “Dobbiamo andarcene.”

“Perché? Cosa è successo?”

Capisco che la motivazione di tutto questo deve essere seria, per questo imito il mio amico nel suo tono di voce.

“I Jurrac sanno che siamo qui.” dichiara Crow, infilandosi gli stivali. Cosa cazzo…

“Come hanno fatto?” mi alzo, ignorando il sogno avuto prima.

“Lucy… Era sveglia e ha riconosciuto uno dei ragazzi che ci fece quell’agguato di cui vi abbiamo parlato.” risponde il capo, infilandosi la giacca. “L’ha visto spiarci da quella finestra.”

Crow indica con lo sguardo quel quadrato piccolo ma significativo di vetro trasparente.

“Quando si è accorto di me, è subito fuggito via. Non c’è dubbio, era un Jurrac. Uno di quegli stronzi.” aggiunge Lucy, legandosi fugacemente i capelli. Nemmeno io perdo tempo: mi infilo le scarpe, il berretto e la giacca di pelle. Ho dormito con tutto il resto degli indumenti addosso, per questo non è stato difficile essere pronta all’istante.

Yusei si sta preparando con la sua moto, così come Jasper e Tom. Crow si sta infilando i guanti, mentre Ruby si sta guardando intorno confusa. Certo, non ha altro da fare, essendo già pronta a partire, così come Allen, che fa un debole sbadiglio. Lucy mi si avvicina.

“Iniziamo ad avviarci verso la macchina… Dobbiamo allontanarci da qui.” mi dice la ragazza, facendo un cenno anche a Ruby e ad Allen. “Dobbiamo stare molto attenti.”

Seguiti da tutti, chi con la propria moto, ci ritroviamo all’esterno. L’umidità si percepisce sulla punta del mio naso e l’aria fredda sferza le mie guance, quasi come delle lame. Non pensavo potesse esserci questa temperatura così rigida.

I miei occhi bazzicano da una parte all’altra, alla ricerca di qualcosa di sospetto. Assolutamente nulla, sembra che la strada sia popolata solo da noi.

“C’è qualcuno lì.”

La dichiarazione di Allen cattura la mia attenzione, facendomi girare nella direzione in cui ha presumibilmente visto qualcuno. In un vicolo, proprio al centro di esso, c’è effettivamente un ragazzo. All’istante, incrocio il suo sguardo: capelli scuri rasati, occhi neri che sembrano due fessure penetranti e un accenno di barba. Ci metto un paio di secondi a riconoscerlo, anche se la luce sfavillante del lampione rotto sopra di lui, oltre a creare un’atmosfera spettrale, mi rende difficile la vista.

“È Grant.”

Così come faccio il suo nome, lui solleva le sopracciglia, come se fosse sorpreso di vedermi lì con i miei compagni. Mi sento morire dentro, volevo solo che quell’incubo non diventasse realtà. Cazzo. Cazzo. Cazzo!

“Ehi, tu!” lo chiama Crow. Grant tira fuori una pistola e la punta verso di me, sparando un colpo. Mi sento gettata a terra da qualcuno. Ho evitato il colpo per un soffio, anche se la botta sul braccio l’ho sentita eccome. Che male, cazzo… Anche la gamba è tornata a bruciarmi. Quel bastardo… Sarebbe disposto anche a spararmi. Ad uccidermi. Il panico mi assale.

“Stronzo, che cosa cazzo fai?”

Crow fa per avvicinarsi a lui ma lo vedo arrestarsi quando punta l’arma anche contro di lui.

“Crow, spostati!” lo avviso terrorizzata, anche se Jasper è arrivato prima sparando un altro proiettile nella sua direzione con il fucile. Un colpo a vuoto, considerando che Grant non sembra minimamente scalfito da quel gesto, anzi, a sangue freddo rivolge la sua pistola verso l’altro mio compagno.

Accanto a me, in procinto di rialzarsi, c’è Lucy. È stata lei a salvarmi… Io resto a terra, incapace di muovermi ulteriormente. L’unica cosa che faccio è sollevarmi con le braccia, anche se mi tremano tantissimo.

“Grant, giusto?” domanda Jasper. “A quanto pare, tra di noi hai fama.”

“Posso immaginare chi vi abbia parlato di me…”

Nel pronunciare quelle parole, i suoi occhi si posano su di me, gelandomi. Vorrei poter vedere quello che fanno gli altri, ma la mia attenzione è tutta su di lui e su quello che potrebbe fare. Spero che non faccia del male ai miei compagni come ne ha fatto a me nel corso del tempo…

“Cosa volete da noi?” chiede il corvino.

“Non prendetemi per il culo, lo sapete meglio di me.” Grant è beffardo ed è testimoniato anche dal mezzo sorriso che si alza. Un sorriso di sfida.

“Veramente, non vedo il motivo per cui tu dovresti venirci contro.” mente Crow. “Sappiamo chi sei e che fai parte dei Jurrac; tuttavia, non capisco cosa possa averti condotto proprio in questa zona del Satellite, dove, guarda caso, ci troviamo proprio noi.”

“Ti correggo… ‘averci condotto da voi’.”

Significa solo una cosa: non è da solo. La paura che qualcuno dei suoi compagni possa essere vicino a me, pronto a farmi del male o a infierire sugli altri, mi desta da quello stato di ipnosi ed inizio a guardarmi attorno, alzandomi anche di tutta fretta. Giro anche su me stessa, alla ricerca di chiunque possa essere nei paraggi, ma niente. Non vedo nessun altro che non sia Grant… Anche Ruby si guarda attorno e dalla sua fugace espressione del volto comprendo che concorda con me. Grant continua a parlare.

“Mi è stato riferito che nella cisterna è stato trovato un solo cadavere, appartenente ad un Naturia. La ragazza che era con loro non era lì dentro. Inoltre, sono scomparsi due dei nostri. Mi chiedevo se voi ne abbiate una minima idea.”

Cosa dovremmo fare? Mentirgli? Se è arrivato fin qui, vuol dire che un’idea che noi possiamo centrare in questi eventi ce l’abbia eccome.

“Non sappiamo di cosa tu stia parlando.” ribatte Jasper, tranquillo. “E adesso smamma, prima che ti faccia male, visto che mi stai rompendo il cazzo.”

“Davvero non ne sapete nulla? Nemmeno la vostra amica Alyssa?”

Quando pronuncia il mio nome, la paura sale. Gli altri mi guardano.

“Perché lei dovrebbe sapere qualcosa?” chiede Jasper.

“Perché potrebbe avermi detto che centrate anche voi.”

Mi sento le occhiate di tutti addosso.

“Non è assolutamente vero.” dico con tranquillità. “Non so nulla di quello che è successo alla cisterna, perché avrei dovuto mettere in mezzo i miei amici?”

In effetti, mi rendo conto, a malincuore, che le tattiche manipolatorie di Grant hanno un fondo su cui basarsi: noi, assieme ai Mist Valley e gli XX-Saber, sappiamo cosa è successo. Il fatto che io e lui ci conosciamo non mi aiuta di certo… Dannato stronzo… Vuole far credere ai miei amici che sono stata io a dire ai Jurrac dove siamo.

“Magari perché vuoi tradirli, no?”

Sorride… Perché cazzo sorridi?

“Non avrei mai potuto fare una cosa del genere, ragazzi…”

La mia voce inizia a tremare per l’ansia. Odio quel bastardo, non volevo più vederlo nella mia vita. Da quando ci siamo allontanati non ha fatto altro che perseguitarmi nei ricordi. Adesso è anche qui a farmi passare le pene dell’inferno… Il mio stato d’animo si riflette sui miei movimenti e sulle mie parole.

“Ti odio, cazzo! Ti odio! Sei una merda di persona!” gli urlo contro. Il mio sbraitare coglie di sorpresa Ruby, che sussulta dallo spavento.

“Quando agli animali selvatici non serve più fuggire, iniziano ad attaccare…” commenta beffardo, incurante delle offese che gli ho rivolto.

 

Crow’s POV

Conosco Grant da neanche cinque minuti e già mi ha rotto il cazzo, anche se… Cosa vogliono dire le sue parole? E perché lui e Alyssa si conoscono?

“Ragazzi, posso spiegarvi che rapporto ho con lui… O meglio, avevo… Non avrei voluto farlo adesso, avrei voluto attendere…”

“Si, Alyssa, spiegacelo.” Sussurra freddo Jasper. Io… No, non voglio credere che Alyssa ci abbia traditi. Oltretutto, è la prima volta che la vedo così spaventata. Come se temesse quel ragazzo più di ogni altra cosa… Il che è strano. Non si è mai fatta il problema di chi avesse davanti a sé, ha sempre avuto un cuor di leone e non si è mai preoccupata delle conseguenze delle sue provocazioni. Ora… Mi sembra tutt’altra persona…

“Ragazzi, un attimo. Alyssa è sempre stata con noi, quando potrebbe aver avuto contatti con i Jurrac?”

Allen cerca di essere ragionevole. A dargli ragione c’è Ruby. Tom guarda Alyssa, poi punta lo sguardo su di me. L’espressione del suo viso dice tutto: no, è impossibile che lei si sia resa capace di una simile azione.

“Alyssa… Lo so che non sei stata tu…” cerco di avvicinarmi a lei, che guarda un punto fisso sull’asfalto, incapace di spiccicare parole. Non riesce a difendersi. È la prima volta in assoluto che la vedo in questo stato. “Noi ti crediamo. Sii sincera e dicci come stanno le cose.”

Lei rimane in silenzio, tremante.

“Alyssa, se dicessi a tutti il motivo per cui conosci questo pezzo di merda, noi avremmo una ragione in più per fargli il culo. Devi affrontare le tue paure, altrimenti queste ti mangeranno viva!” le urla contro Jasper. Così… Lui sa qualcosa?

“Jasper, di che parli?” gli domando.

“Vedi, Grant è una persona che ho arrestato io. La persona a chiamarci è stata Alyssa, l’anno scorso, prima che si instaurasse la dittatura. La ragione fu-”

“Jasper, fermati qui. Basta questo.”

Alyssa interrompe il corvino. La sua testa, però, si è alzata dalla sorpresa quando ha sentito che l’artefice di quell’arresto era proprio lui.  

“Così tu, Jurrac di merda, hai provato a metterci contro perché volevi vendicarti di una scorrettezza che Alyssa avrebbe commesso?” domanda Lucy.

“Non si è trattata di una scorrettezza che Alyssa ha commesso.” le spiega Jasper, continuando a tenere la pistola puntata su Grant, che rimane a guardare la scena in silenzio. “Considerate le azioni di Grant, Alyssa ha fatto più che bene.”

“Non ci sto capendo più nulla…” sussurra Allen. Neanche io, amico…

“Potremmo rimandare le spiegazioni a dopo? Sta arrivando qualcun altro…” ci ferma Ruby, portando la nostra attenzione su un gruppo di tre persone che affianca Grant.

“Ce ne avete messo di tempo per raggiungermi…” dice loro quest’ultimo. Tutti insieme avanzano finché non sono ben visibili alla luce artificiale. I tre compagni di Grant hanno delle caratteristiche che li rendono particolarmente distinguibili: il primo è alto, con i capelli così chiari da sembrare bianchi, la pelle chiara, gli occhi castani e il corpo allenato, visibile attraverso dei vestiti aderenti; il secondo è poco più basso, presenta dei capelli neri con ciocche rosse, occhi verdi e un incarnato color cioccolato; il terzo ha gli occhi di un celeste brillante, la chioma nera, lunga e legata in una coda di cavallo, e la pelle rosea, tumefatta da numerosi lividi sparsi sul suo corpo, viso compreso.

“Quello è…” sussurra Lucy, sorpresa.

“Si, è Mihael.” annuisce Ruby, indicando il terzo uomo. Mihael… Ah, sì, era quello che con Jude si trovava alla cisterna… Quindi non è morto in seguito al crollo. Un momento… Grant non aveva detto che due Jurrac erano scomparsi? Allora ha mentito! Significa… Che anche Jude sarà sopravvissuto?

“Ciao, carina. Non è passato molto tempo dall’ultima volta che ci siamo incontrati, vero?” la saluta con un mezzo sorriso diabolico.

“Sei riuscito a sopravvivere?” gli domanda la bionda. Noto una punta di sollievo in quella domanda: lo so che si sarebbe sentita parecchio in colpa se avesse ucciso qualcuno, anche se contro la sua volontà.

“Affermativo.” le dice freddamente. “Vedi, qui al Satellite non sei l’unica ad avere determinati poteri…”

Un momento… Non ditemi che anche lui è uno psichico… Accidenti, come si fa ad avere la meglio su un umano che, oltre alla forza fisica, ha qualcosa in più come dei poteri? Anche Ruby li ha, ma è alle primissime armi…

“Per questo sono riuscito a sopravvivere. Sono riuscito a crearmi una sorta di scudo con i miei trucchetti magici e sono riuscito ad uscire illeso da quel crollo. Anche se…”

Mihael solleva il braccio, rivelando una fasciatura stretta e doppia sul polso.

“Non posso dire di essere stato completamente graziato, visto che sono un po’ malconcio e mi hai spezzato un osso.” continua, indispettito.

“Se lui prova dolore fisico potrebbe essere un’arma a doppio taglio per noi…” mi dice Yusei. “Il dolore potrebbe farlo impazzire e diventare incontrollabile, oppure potrebbe inibirlo e impedirgli di attaccarci.”

Staremo a vedere, intanto sono contento di aver portato con me il deck e il Dueling Disk. Se lo dessi a Ruby, lei potrebbe essere in grado di evocare i mostri proprio come fa Aki.

“Quindi… Voi avete saputo di quello che è successo alla cisterna tramite Mihael?” chiede Tom. “Perché, allora, avete accusato una nostra compagna senza alcun motivo?”

“Prenditela con Grant, non con noi.” sostiene il ragazzo dai capelli bianchi. “A proposito, ci presentiamo: io sono Elias, questo accanto a me è Jaeger. Mihael e Grant… Non credo che ci sia bisogno di ulteriori presentazioni.”

“A Grant piace mettere zizzania, non fateci caso. Non abbiamo bisogno di certi mezzucci…” ci rassicura Jaeger, dando un’occhiataccia al suo compagno. Zizzania, eh? A me è sembrata una vera e propria manipolazione, anche se ammetto che il fatto che lui e Alyssa si conoscano mi disturba un po’. Come avrà fatto lei ad essergli amica? O qualcosa in più… Si saranno conosciuti nel periodo in cui Alyssa gareggiava con le auto? Non saprei…

“In realtà, siamo riusciti a rintracciarvi perché Mihael, come avrete capito, ci ha detto tutto. Dopodiché, non abbiamo fatto altro che osservarvi per l’intera giornata. Voi non vi siete minimamente accorti di noi.”

Come diavolo avranno fatto?! Siamo stati sempre cauti su tutto quello che ci accadeva intorno, è impossibile che siano riusciti a pedinarci senza che noi lo notassimo…

“Un momento, non siete tutti qui. Jude?” nota Lucy, guardandosi intorno.

“Jude… Beh, lui è la motivazione per cui siamo qui.” sussurra Grant, che si avvicina pericolosamente a noi. “Perché lo avete ucciso.”

Punta lo sguardo su tutti, soffermandosi su Alyssa. Poi guarda attentamente Ruby.

“Anzi…” dice, mentre afferra la bionda per il colletto e la solleva. “Tu… Tu, piccola insolente, lo hai ucciso!”

“Ruby, no!”

Alyssa si getta su Grant, afferrandolo per il collo. Con una gomitata ben assestata nello stomaco, però, non ci mette nulla a disfarsi di lei.

“Alyssa!” esclamiamo all’unisono io e Tom, andando verso di lei per assicurarci che stia bene. Non doveva assolutamente permettersi di colpirla…

Mi giro per vedere Jasper puntare la sua arma sulla testa di Grant, minacciandolo di premere il grilletto. Tuttavia, quello che vedo dopo ha dell’incredibile. Un rettile con la testa blu e il corpo rosso, con la cresta fiammeggiante, compare all’improvviso e il suo ruggito feroce fa accapponare la pelle. Mi rendo subito conto di quello che è successo.

“Quella… Quella è una carta mostro…”

 

Angolo autrice

*spunta colpevole* Ciao ragazzi ^^’

Si, lo so, avevo detto che sarei tornata e invece ce ne ho messo di tempo per aggiornare la storia ^^

Non me ne vogliate, sono stata impegnata tra esami e organizzazione di un viaggio in Francia (che effettuerò a fine mese, pertanto potrebbero esserci ulteriori ritardi ^^’), in più mi mancava l’ispirazione necessaria a continuare. Prima di partire cercherò di macinare un po’ e spero che questo mi possa aiutare anche durante il viaggio (con tutta probabilità mi porterò il computer dietro ^^).

Intanto, la canzone del giorno è “Fed Up” di Ghostemane! Ascoltatela che è molto bella (ultimamente mi sto fissando con questo genere musicale più il Phonk o.O)!

Ci sentiamo presto (si spera ^^’)! Ciau!

  
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