Anime & Manga > One Piece/All'arrembaggio!
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Autore: Sayuri_91    08/09/2009    3 recensioni
Ispirata all'omonimo film con Heath Ledger, ho deciso di catapultare i personaggi di One Piece nel Medioevo, ai tempi di giostre e tornei. Così Nami sarà una dama con il sogno di diventare cavaliere e Zoro il futuro re d'Inghilterra. " - Ma sei impazzita?!?!- la riprese Usopp. -Cosa vorresti fare?- - Parteciperò al posto di Ace. E adesso aiutami, prima che il tempo scada.- - Come ti chiami, Nami?- le chiese Usopp con aria grave, ma lei lo ignorò. - Ti sto chiedendo Nami Cocoyashi di dirmi qual è il tuo nome! Non è sir Nami, non è duca, conte o barone Nami e di certo non è re Nami!!!- - Davvero? Non lo sapevo!- gli rispose con sarcasmo." Beh, spero di avervi incuriositi almeno un po' ^_^
Genere: Romantico, Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nami | Coppie: Nami/Zoro
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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ALLORA, SIETE CON ME?

  

- Cosaaaaaa?!?!- esclamò sbigottito Usopp. - Oggi hai rischiato grosso, come puoi voler continuare a gareggiare? Prima o poi scopriranno la tua farsa, e allora saranno grossi, grossissimi guai, dai retta a me!-

- Usopp, sei sempre il solito fifone!- lo riprese Nami. - Pensa: Ace e Shanks non ci sono quindi abbiamo via libera, vincendo qualche torneo metteremo da parte un bel gruzzolo, arraffiamo un po’ di fama e poi ce ne torniamo dritti a casa! Che male c’è?-

- Sentiamo… quale sarebbe il piano?- chiese scettico Usopp.

- Usiamo i soldi vinti oggi per comprare un’armatura della mia taglia, un cavallo, e gli attrezzi per l’addestramento!- spiegò Nami.

- Ma io volevo usarli per mangiare in una locanda!- si lamentò Rufy.

- E io li volevo usare per andare a trovare Kaya- piagnucolò il nasone.

- Provate a ragionare!- li esortò. -Tra un mese ci sarà il torneo di Rouen, tra un mese ci divederemo un premio più grosso di questo, tra un mese saremo prossimi a glorie e ricchezze che non ci siamo mai sognati!-

- Tra un mese saremo messi alla gogna!- esclamò pessimista il nasone. - Io voglio il mio denaro adesso per andare da Kaya!-

- E io per andare alla locanda!- dichiarò Rufy.

- Grrrr… siete proprio bigotti!- si infuriò Nami. -Non vedete più in là del vostro naso, e tu Usopp hai un naso non indifferente, quindi pensa un po’!-

Si trovavano sulla strada per andare al maniero di Silver Rayleigh, così Nami, con in mano il denaro se ne tornò sui suoi passi, di nuovo verso Nantes.

- E o-ora dove vai?!?!- balbettò Usopp che stava per avere un crollo emotivo.

- Stai andando dalla parte sbagliata!- palesò Rufy.

- Nami… non sai neanche giostrare!- riprese il discorso Usopp sperando di farla fermare.

- Quello che serve è solo il coraggio di ricevere i colpi e di darne, e a me il coraggio non manca!- ribatté piccata. - E lo stile… ho un mese per impararlo.-

- Ma ti ascolti quando parli? Devo ripeterti che non sei di nobile nascita? E come mettiamo il fatto che sei una donna?-

- Mi travestirò da uomo! E sulla nobiltà basterà mentire! I nobili come diavolo se la sono conquistata la nobiltà?- domandò.

- Se la sono presa! Con la spada! E io lo farò con la lancia!- rispose per loro.

- Sì, una lancia spuntata fatta di legno!- sbottò sarcastico Usopp.

- Che importa?!?! Una persona può cambiare il suo destino!-

- No, semmai può finire sulla forca! Gloria, ricchezza e destino non sono alla nostra portata, invece uno stomaco pieno o un viaggio da Kaya sono sogni che si possono avverare!-

- Facciamo così…- cominciò Nami superandoli e poi fermandosi di fronte a loro.

- Se riuscite a prendervi i soldi fate ciò che volete, ingozzatevi! Ma se non ce la fate allora, venite con me .-

E si mise a guardarli speranzosa, con gli occhioni da cerbiatta.

Confusi Rufy e Usopp rimasero a fissarla con facce ebeti per un po’, e proprio quando Nami cominciava a credere di averla spuntata, le si avventarono contro per prendere il denaro. Fecero a botte per un po’ finché Rufy non pensò bene di mordere una mano alla ragazza.

- Ahia!- esclamò Nami. - Ma tu guarda che razza di cannibale!-

- Ecco perché voglio andare alla locanda! Ho fameeeee!!!- cantilenò il ragazzo.

- Accidenti a te e al tuo stomaco!

- Andiamo Usopp, dov’è il tuo spirito da avventuriero?- cercò di far leva su di lui.

- Ma se mi dici sempre che sono un fifone?-

- Andiamo ragazzi! Quando la rivivremo un’avventura così?!?!-

- Allora io ci sto!- esclamò Rufy, non appena ebbe sentito la parola “avventura”.

- Grazie fratellone! Sapevo di poter contare su di te!- urlò Nami saltandogli in braccio dalla felicità.

- Usopp?- chiesero in coro con gli occhi speranzosi.

- E va bene! Senza di me non reggereste un solo giorno- affermò con modestia il nasone.

- Allora, siete con me?- volle accertarsi, e i due annuirono piuttosto convinti.

- Evvai!- gridò Nami avvolgendoli in un abbraccio di gruppo.

 

Finalmente d’accordo i ragazzi andarono da Silver Rayleigh, che adorava Nami e le avrebbe messo a disposizione tutto ciò che avrebbe chiesto.

 

- Ragazzi miei! Che piacere vedervi, ne è passato di tempo!- li accolse calorosamente il vecchio Silver.

 - L’ultima volta eravate dei mocciosetti con ancora i denti da latte! E adesso… siete diventati due uomini!- esclamò rivolgendosi a Rufy e Usopp.

- Però vi consiglio di mangiare di più, siete troppo magri!- aggiunse con sguardo critico.

I due si voltarono indicando Nami, con sguardo assassino.

- Se qualcuno fosse meno tirchio e ci permettesse di mangiare in una locanda decente…-

- Ma cosa volete da me? Io non vi faccio mancare mai niente, e gestisco in modo efficiente il nostro denaro- si difese Nami con lo sguardo più innocente del mondo.

- Nami…- mormorò Silver guardandola stupito. - Ma guardati, sei diventata una donna splendida! Vieni qui, fatti vedere.-

La prese per mano e la fece girare per ammirarla meglio.

- Immagino quanti pretendenti ti facciano la corte!- esclamò ridendo.

- Tanto Nami li ignora tutti. Di questo passo rimarrà zitella a vita- disse Rufy con noncuranza.

Nami stava per tirargli un pugno ma fu preceduta da Rayleigh.

- Che ragazzo impertinente! Chiederò a Shanks di mandarti da me quest’inverno, almeno potrò insegnarti le buone maniere! Non ci si rivolge così a una dama di tutto rispetto come Nami!-

- Scusa Nami…- borbottò Rufy per nulla convinto mentre sua sorella sghignazzava beffarda.

Dopo essersi scambiati altri convenevoli, decisero di recarsi in sala da pranzo per mangiare e scambiarsi notizie.

La sala era abbellita da quadri che raffiguravano un giovane Silver fiero e altezzoso e da numerosi trofei vinti ai tornei di caccia e alle giostre.

Silver Rayleigh infatti era stato un grande cavaliere ai suoi tempi: aveva vinto innumerevoli tornei, il suo nome era conosciuto in tutta la Francia e il re stesso si fidava cecamente di lui. Da bambini Ace Rufy e Nami quando andavano a trovarlo si facevano sempre raccontare le sue avventure e stavano ore ad ascoltarlo ammirati, poi andavano fuori a giocare ai cavalieri e si picchiavano per avere il ruolo del prode Silver Rayleigh.

- Ragazzi, purtroppo in questi giorni sarò abbastanza impegnato, quindi se avete bisogno di qualcosa per passare il tempo non esitate a chiedere. Purtroppo non sono informato su cosa va di moda tra i giovani d’oggi.-

Alla proposta dell’uomo gli occhi di Nami brillarono, e la cosa non sfuggì a Rufy e Usopp che cominciarono a sudare freddo.

- Avete per caso delle attrezzature per imparare a giostrare? Non so… bersagli, una lancia da principiante, una vecchia armatura, un cavallo?- chiese sfacciata la ragazza.

- Ma certo! Manderò qualcuno della servitù ad allestirvi il campo, ce n’è uno qui vicino che è inutilizzato. Potrei darvi anche qualche dritta. Ricordo che quando eravate bambini vi piaceva giocare ai cavalieri, sono contento che questa passione sia rimasta.-

- Grazie mille Silver, ci state facendo un grande favore!-

- Per voi questo e altro!- sorrise gentile l’uomo.

 

E così Nami cominciò i suoi allenamenti, bardata con una vecchia armatura arrugginita, armata di una lancia smangiucchiata dalle tarme e a cavallo di un ronzino alquanto pigra.

Appena la videro, Rufy e Usopp rischiarono di morire dal troppo ridere, ma ci pensò Nami a curarli, usando la lancia  a mo di bastone e colpendoli in testa.

Rayleigh aveva messo a loro disposizione il Saraceno, un manichino con un bersaglio da un lato e un sacco di farina dall’altro. Se il cavaliere non colpiva con precisione il bersaglio, il manichino girava e lo colpiva con il sacco di farina.

I primi giorni furono un disastro: Nami non si avvicinava nemmeno al bersaglio, lo mancava sempre. Pian piano poi riuscì a colpirlo, ma non era abbastanza veloce e veniva sempre disarcionata dal sacco di farina. Rufy e Usopp rischiavano di soffocare pur di non riderle in faccia.

Poi fu la volta di Rufy immolarsi come bersaglio: teneva di lato a sé un grande scudo di legno, e il compito di Nami era quello di centrare lo scudo. Tutte le volte che si avvicinava con il cavallo al trotto però, Rufy si scansava di lato per la paura di essere colpito al posto del bersaglio. Quando arrivò Usopp a tenerlo fermo, le cose peggiorarono perché Rufy gli fece cadere lo scudo su un piede.

- Hai viso quant’è pericolosa?- fu il commento di Rufy per evitare di essere strozzato dal nasone.

- Dai Nami, stavolta avevi quasi fatto centro!-

- Forza, ci eri andata vicina!-

- Continua così, non arrenderti!- Dicevano i due ragazzi per incoraggiarla.

- Sta peggiorando, vero?- si bisbigliavano quando Nami non li guardava.

Appesero un anello ad un ramo con lo scopo di farci passare dentro la lancia, ma l’unica volta che Nami riuscì a centrarlo, la lancia rimase incastrata e lei cadde da cavallo.

Quando il ronzino fu troppo stanco, la ragazza usò come cavalcatura Rufy e Usopp. Infatti aveva trovato una biga e si faceva trainare dai due malcapitati.

- L’hai mancato- osservò Rufy con il fiatone.

- L’abbiamo già fatto decine di volte e non hai mai centrato quel maledetto anello- si lamentò Usopp.

- Beh, vuol dire che dobbiamo farlo di più- commentò Nami serafica.

- Forza cavallini!- e schioccò le dita per chiamarli.

I due si guardarono un attimo e poi cominciarono a rincorrerla per tutto il campo per farle il solletico.

A volte Silver dava loro una mano, per niente stupito che Nami facesse la parte del cavaliere. Per quanto bella e graziosa, quella ragazza aveva un’indole selvaggia!

I consigli da esperto e le correzioni di Rayleigh le furono molto d’aiuto e la situazione migliorò di gran lunga, al punto che i centri divennero molto più frequenti e Nami acquistò molta più sicurezza.

 

- Ci serve un simbolo- cominciò Nami una sera mentre erano intenti ad osservare il cielo stellato.

- Il nostro emblema, qualcosa che ci rappresenti. Stavo pensando a una fenice…-

- Non possiamo usare il cervo bianco di Ace?- chiese Rufy.

- Qualcuno potrebbe riconoscerlo.- disse ragionevolmente la ragazza.

- Noi dobbiamo rinascere, proprio come una fenice rinasce dalle proprie ceneri. Il segno che adesso sappiamo cavarcela da soli e non dipendiamo né da Ace né da Shanks.-

- Un leone!- esclamò Usopp. - Un simbolo di coraggio. -

- Ma sì!- concordò Rufy. - Un leone con la zampa destra sollevata!-

- No, è meglio la sinistra- ribatté Usopp.

- No, i leoni sono monotoni, li usano tutti! Ma non capite? La fenice… la sua fine è il suo inizio! Come me…- spiegò Nami con fervore.

- Oh beh, sei tu il cavaliere, scegli tu- le disse Rufy.

- No, io intendevo una fenice come simbolo per tutti e tre!-

- Tre fenici allora- puntualizzò Usopp.

- Vada per tre- acconsentì la ragazza.

 

 

Nei giorni a seguire Nami riuscì in segreto a farsi fabbricare un’ armatura robusta ma leggera della sua taglia, trovò un ottimo cavallo purosangue di colore bianco e nero, una lancia su cui disegnò personalmente una bellissima fenice rosso fuoco e riuscì persino a cucire lo stendardo con le tre fenici e anche a decorare il suo scudo.

A due settimane dal torneo di Rouen ricevette una lettera dalla sua amica Robin, anch’essa una dama di compagnia, che le chiedeva per l’appunto di raggiungerla a Rouen perché era desiderata a corte.

In quanto dama di compagnia, era tenuta a viaggiare con la corte del re e della regina di Francia e partecipare a banchetti, balli, feste e tornei. Le piaceva abbastanza quello stile di vita, ma le piaceva molto di più stare a casa in compagnia dei suoi fratelli e di Shanks.    

Avendo trovato anche una buona scusa per congedarsi da Rayleigh, i ragazzi dopo averlo salutato, ringraziato e avergli promesso di tornare presto a trovarlo, partirono per Rouen una settimana prima dell’inizio del torneo.

 

L’ ANGOLO DELL’AUTRICE

Beh, ci voleva un po’ di pratica a quanto pare ^^ Ma almeno adesso Nami se la cava bene! Comunque sono sicura al 90% che tra due capitoli vedremo il prode Zoro per la gioia di tutte, me compresa XD

Grazie a:

kyo: eh sì, anche io mi faccio dei bei viaggi mentali durante le varie ramanzine  u__u

HimeChan: Non ho saputo resistere alla tentazione di trasformare Nami in cavaliere. Anche io adoro “Il destino di un cavaliere”, è davvero eccezionale!

xmirax: grazie per la comprensione, avevo paura che senza Zoro la storia fosse troppo pallosa ^^

le dragonballine: Grazie per i complimenti, mi hanno fatto davvero piacere ^///^ Questo film è anche uno dei miei preferiti, infatti sta sempre in cima alla pila altissima dei miei dvd

 

Spero di non deludervi nei prossimi capitoli ^^

Grazie anche a:

- dubhe93

- fary

- Giulia Bosh

- hinayuki

- kyo250

- le dragonballine

Che hanno aggiunto la fic alle seguite

E grazie a:

- Jemanuele8891

- le dragonballine

Che l’hanno aggiunta fra le preferite.

 

Al prossimo capitolo!!!

 

   
 
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