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Autore: renmisya22    30/08/2022    0 recensioni
{RANMASA}
Tra Kirino e Kariya va tutto completamente alla grande: ormai sono fidanzati da quasi un mese. Solo che un piccolo fraintendimento potrebbe aver rovinato tutta la loro relazione. Riusciranno i due a chiarirsi e a far pace?
Genere: Angst, Fluff, Hurt/Comfort | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Kariya Masaki, Kirino Ranmaru
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Mancava esattamente un giorno all’anniversario del loro primo mese insieme. Masaki ci stava pensando da una settimana. Aveva sempre la testa fra le nuvole e ogni tanto aveva anche atteggiamenti distaccati quando passava del tempo insieme al suo così compassionevole fidanzato. Lui lo amava tantissimo, ma aveva paura di essere troppo poco per lui, di non dargli tanto affetto.
-Hiropà, Midopà… - chiamò i suoi genitori, mentre era intento ad aspettare la colazione. –Secondo voi… il mare è da sfigati?
-Masacchan, vuoi andare al mare?! – chiese Hiroto, avvicinandosi al figlio per poterlo abbracciare, ma subito fu allontanato dal piccolo.
-Masaki, non sarà che… - iniziò Midorikawa. -Effettivamente domani tu e Ranmaru avrete compiuto il primo mese da fidanzati! – disse emozionato.
-Cioè, tu ti ricordi persino il loro anniversario? – chiese Hiroto.
Intanto Masaki era arrossito come un peperone. Parlare con loro del suo fidanzato, lo metteva in serio disagio. Aveva paura di diventare troppo sdolcinato, di sembrare troppo simile a quei due quando ne parlava e si era ripromesso che non avrebbe mai fatto come quei due se si fosse ritrovato in una relazione. Avrebbe totalmente perso la sua nomea da teppistello. E non voleva.
-Lasciate perdere… - sbottò alzandosi dalla sedia.
-E la colazione? – disse facendo la vocina Midorikawa.
-Non la voglio. – gridò Masaki. -E comunque, oggi non tornerò prima della mezzanotte. – disse poi, uscendo di casa per poi sbattere la porta.
I suoi due tutori, non esitarono però a ridacchiare appena il figlio uscì di casa. Il rosso si avvicinò al marito e lo abbracciò da dietro per dargli un bacio sulla guancia, mentre l’altro sorrideva genuinamente.
-Un giorno dovremmo proprio passare un pomeriggio sulla spiaggia, noi quattro. – disse Hiroto. -Intendo… io, tu, Masacchan e Rancchan. Mi piacerebbe troppo vederli imbarazzati.
-E con questo perdi almeno tre punti. – disse Midorikawa, pestandogli il piede.


Sulla strada per la scuola, come al solito da un mese (e forse più) a quella parte, Masaki e Ranmaru si erano incontrati per poi dirigersi a scuola insieme.
-Dormito bene oggi? – chiese Kirino, prendendo la mano del più piccolo, che sussultò e poi la staccò creando imbarazzo tra i due.
-Sì, ho dormito bene… - disse abbassando gli occhi. -Tu piuttosto, hai delle occhiaie enormi. Fatto a pugni con un orso? – ridacchiò.
Il più grande lo fulminò con lo sguardo. -Ti ringrazio per la preoccupazione, ma sai: ho avuto una certa difficoltà ad addormentarmi oggi, dato che non facevo altro che pensare ad una certa fata turchina che in questi giorni non fa altro che confondermi sempre di più. – sbottò il rosa, per poi iniziare ad aumentare la velocità del suo passo, per evitare di parlare con il suo fidanzato.
Kariya scoppiò in una fragorosa risata. -Fata turchina… - lo imitò e poi rise. Ma poi si ricordò che avrebbe dovuto invitarlo sulla spiaggia per aspettare la mezzanotte con lui. Effettivamente poco importava in quel momento, l’avrebbe fatto subito dopo l’allenamento.


-Pst… Masaki! – lo chiamò Tenma dal suo banco, mentre gli passava un biglietto.
Il turchese roteò gli occhi e decise di leggerlo. “Masakiiiiii, oggi niente allenamento!! Sono triste uffa. L’allenatore però mi ha proposto di andare ad allenarci al campo, tu vieni? Ci saremo io, Shinsuke, Aoi e Tsurugi!!!”.
Kariya esultò in silenzio. Era una perfetta occasione per poter comprare un regalo al suo fidanzato. Prese la penna in mano per poi scrivere la risposta: “oggi passo, magari la prossima volta!”  disse dando indietro il bigliettino. Appena il capitano lo lesse, si mise a piangere attirando l’attenzione del professore, mentre l’intera classe si mise a ridere.


Uscito da scuola, Kariya sembrava un po’ a disagio. Cercava con lo sguardo il suo fidanzato, che sembrava essersi volatilizzato. Ne era felice, in quel modo avrebbe avuto l’occasione perfetta per poter attuare il suo piano: chiedere a Shindou Senpai di aiutarlo nella scelta di un regalo adatto al suo fidanzato. Nel senso, non che avrebbe avuto bisogno di un consiglio, ma sperava principalmente di poter approfittare per chiedergli qualcosa d’imbarazzante sul conto del fidanzato.
-Senpai! – lo chiamò.
-Oh, ciao Kariya! – lo salutò educatamente il migliore amico del fidanzato. -Pensavo che Ranmaru fosse venuto a prenderti. Non vi siete incontrati?
Masaki si sentì in colpa per aver dato “buca” al suo ragazzo. Ma poi scosse la testa, scacciando quel pensiero. L’avrebbe perdonato una volta andati sulla spiaggia. -Senpai, ho bisogno del tuo aiuto!
-È successo qualcosa? Avete litigato? Hai esagerato e Ranmaru ha frainteso uno dei tuoi scherzi? – chiese il bruno, accennando un sorrisetto.
-No, ti sbagli! – disse muovendo le braccia, imbarazzato, ma poi tornò serio. -Accompagnami a comprare un regalo… almeno fino al negozio… - e poi arrossì.
L’ex capitano sorrise trattenendo una risata e poi annuì, portando il più piccolo ad esultare di gioia.


-Senpai, c’è qualcosa che Kirino Senpai faceva quando era più piccolo? Qualche ricordo buffo? – disse lui innocentemente, mentre camminavano.
Takuto sorrise e annuì. -Kirino amava i fenicotteri. Quando era piccolo era felicissimo di sapere dell’esistenza di uccelli così eleganti, che avevano un piumaggio del suo colore preferito, così iniziò a dire a tutti di essere un fenicottero, si vantava di esserlo.
-Cioè, lui credeva di essere un fenicottero? – scoppiò in una grossa risata.
-Un giorno però andammo allo zoo con la nostra classe delle elementari, ma i fenicotteri non erano rosa, avevano delle sfumature biancastre. Così i nostri compagni iniziarono a prenderlo in giro dicendo che vedevano già i capelli bianchi sulla sua testa. E ci rimase particolarmente male.
Il più piccolo smise lentamente di ridere e tornò serio. Certo che quei suoi compagni di classe dovevano essere proprio delle persone cattive. Se ci fosse stato lui sicuramente quei piccoletti non avrebbero modo per pensare altri insulti. Ah, quanto avrebbe voluto conoscere il Senpai da più tempo. -Ho capito. – si limitò poi a dire. -Ti ringrazio Senpai. – sorrise salutandolo e poi entrò nel negozio dove avrebbe acquistato il regalo per il suo fidanzato.
Caso vuole che i suoi occhi notarono subito una simpatica collanina con un fenicottero rosa. Subito sorrise e decise di comprarla.
Prima che il commesso chiudesse la confezione, chiese se poteva aggiungere un bigliettino simpatico, all’interno del pacco. Il signore annuì, passandogli un bigliettino e lui scrisse subito una cosetta che gli era venuta in mente. Sorrise appena finì di scrivere, soddisfatto di quel regalo.
“ti assomiglia :P”



ANGOLO AUTRICE
Ecco qui il secondo ed ultimo capitolo di questa storiella carina <3 ovviamente questo capitolo ha avvenimenti precedenti al primo, ma preferisco che vada letto dopo, solo per giustificare l’atteggiamento del nostro amato Masaki. Detto ciò, ci vediamo la prossima volta con una nuova storiella carina! <3
   
 
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