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Autore: Mariusgon    16/09/2022    1 recensioni
SEGUITO DI "DRAGONBALL - BOOGEYMAN"
Dopo aver sconfitto Melanzo ed aver respito l'entità che lo possedeva dall'altra parte del Portale, i Guerrieri Z dovranno far fronte ad una nuova minaccia e dovranno scongiurare il ritorno di un antico e temibile nemico.
Genere: Azione, Dark, Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Gohan, Goku, Nuovo personaggio, Piccolo, Vegeta
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Dragon Ball: Dark Trilogy'
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DRAGON BALL – ARMY OF DARKNESS

 
Capitolo 3: M’ra la Devastatrice

 
 
Venti minuti dopo aver lasciato il Palazzo, il gruppo di Guerrieri composto da Piccolo, Tenshinhan, Jiaozi e Bu arrivò nei pressi di Città del Sud.
I quattro atterrarono sui tetti dei palazzi più alti, osservando la città dall’alto.
«Avete notato qualcosa di strano mentre venivamo qui?» chiese Piccolo agli altri.
«No, niente di niente.» rispose Tenshinhan.
«Io non riesco a percepire nessuna aura particolare, oltre alle nostre.» aggiunse Jiaozi.
Rimasero in silenzio per qualche minuto, cercando di scorgere la benché minima stranezza, prima che Tenshinhan parlasse di nuovo.
«Magari non è qui? Magari quell’essere è volato più a sud? O magari ha cambiato direzione per seminarci?» ipotizzò il guerriero dai tre occhi.
«Non credo. Questi esseri sono malvagi per natura, non penso che perderebbero un’occasione così ghiotta di far del male a degli innocenti.» disse Bu.
«Per non parlare del fatto che quei quattro vogliono farci fuori tutti. Nascondersi da noi non porterebbe a nulla per loro.» convenne Piccolo.
Continuarono ad osservare la città sottostante per i successivi minuti, finché lo stesso namecciano non riprese a parlare.
«Credo dovremo scendere in città ed aspettare che l’essere faccia la prima mossa.» disse Piccolo. «Sarà meglio non farsi notare troppo, così magari, pensando di non essere braccato da nessuno, l’essere si sentirà più al sicuro e commetterà qualche passo falso.»
A Tenshinhan venne da sorridere udendo quelle parole e si passò una mano sul viso per non darlo a vedere agli altri, ma proprio il namecciano se ne accorse.
«Cosa c’è da sorridere?» chiese Piccolo stranito.
«No, niente. È solo che mi ricorda molto quella volta in cui dovemmo cercare il Dottor Gelo e C-19 a piedi perché non percepivamo le loro aure. I bei vecchi tempi, insomma.» spiegò Tenshinhan.
A quella risposta, anche
«Già, hai ragione.» disse Piccolo, sorridendo a sua volta. Dopo qualche secondo, tornò serio e disse: «Va bene, scendiamo.»
Proprio nel momento in cui lui, Tenshinhan e Bu stavano per saltar giù dal parapetto, Jiaozi richiamò la loro attenzione.
«Ragazzi.» disse il piccolo guerriero. «Forse non c’è bisogno di cercare l’essere… è lì.»
Jiaozi indicò la cima di uno dei grattacieli della città e gli altri tre guardarono in quella direzione.
Sulla cima del palazzo c’era l’essere ed intorno ad esso fluttuavano quelle che sembravano essere fasce bianche.
L’essere si voltò in loro direzione e mosse la mano destra a mo’ di saluto. Dopodiché, si voltò a guardare la città sottostante e, con un gesto secco del braccio, sferzò l’aria con una delle fasce che gli fluttuavano attorno.
Quel gesto apparentemente innocente generò invece una poderosa onda d’urto che andò a devastare gran parte del centro abitato in quella parte della città.
I quattro guerrieri percepirono subito almeno un centinaio di vite innocenti spezzarsi a causa di quel gesto e non passò più di un secondo che sia Piccolo che Tenshinhan scattassero verso l’essere.
«Jiaozi, Bu! Aiutate i sopravvissuti!» urlò Piccolo ai due rimasti indietro, per poi continuare la sua volata verso l’essere.
 
Nei tre secondi che Piccolo e Tenshinhan ci misero a raggiungerlo, l’essere sferzò l’aria con le sue fasce altre cinque volte, generando altre cinque onde d’urto che devastarono ancor di più la città.
I due guerrieri, presi dalla rabbia, lanciarono una serie di Ki-Blast contro l’essere che, per tutta risposta, li deviò tutti agilmente utilizzando sempre le sue fasce.
«Prenditela con noi, mostro!» gridò Tenshinhan.
L’essere sorrise a quella provocazione e cominciò a volare a mezz’aria.
«Se proprio insistete, allora me la prenderò con voi!» disse l’essere e parlò con voce femminile.
L’essere per un attimo sparì e poi riapparì alle spalle di Tenshinhan.
«Ciao.» sussurrò l’essere all’orecchio del guerriero, prima che questi si voltasse e cercasse di colpire il nemico con un pugno.
L’essere evitò l’attacco ed avvolse Tenshinhan con le sue fasce. Dopodiché, lo fece roteare fino a lanciarlo verso il basso facendolo schiantare fragorosamente.
L’essere tentò di lanciarsi ancora verso Tenshinhan, per approfittare del vantaggio, ma da prima Piccolo le lanciò contro un Ki-Blast, dopodiché utilizzò le sue abilità di namecciano per allungare entrambe le braccia ed afferrare l’essere per bloccarla.
«Non mi scappi!» esclamò il namecciano, cominciando a caricare Ki nella sua stessa bocca per sparare un raggio mortale alla sua avversaria.
Purtroppo per lui, il namecciano non aveva fatto i conti con le fasce dell’essere.
Infatti, esse cominciarono ad avvolgere sempre di più e sempre più forte il braccio destro di Piccolo. Ad un certo punto, il braccio del namecciano venne strattonato via liberando l’essere del braccio destro.
Dopodiché, le fasce continuarono a tirare il braccio destro di Piccolo, così forte che, dopo interminabili secondi, esso si staccò completamente dal corpo del suo proprietario.
«GHAAA!» gemette il namecciano, ma non mollando la presa col braccio sinistro sull’essere.
Ella, però, gli si avvicinò rapidamente e gli diede un calcio al petto che sbalzò all’indietro Piccolo, fece in modo che il braccio sinistro del namecciano mollasse la presa dall’essere e che mandò lo stesso Piccolo a schiantarsi sulla parete di un palazzo.
 
Il namecciano perse i sensi per pochi secondi, ma quando li ritrovò e riaprì gli occhi, vide che l’essere era a qualche metro sopra la sua testa e si stava preparando a colpire.
L’essere attaccò, ma Piccolo schivò il colpo e cominciò a volare via.
“Ragazzi, se mi sentite, sto attirando via l’essere dalla città per evitare altre vittime!” comunicò telepaticamente il namecciano agli altri tre. Bu, Tenshinhan e Jiaozi non risposero e il namecciano sperò che non fosse successo loro nulla.
L’essere lo inseguì per alcuni minuti finché non lo raggiunse non diede al guerriero un colpo alla schiena che lo costrinse a perdere quota fino a cadere rovinosamente al suolo.
«Direi che qui siamo abbastanza lontani dalla città…» disse l’essere, atterrando a qualche metro da Piccolo su di un isolotto al largo di Città del Sud.
Il guerriero si rialzò a fatica e si tenne l’avambraccio destro sanguinante.
«Chi… chi sei tu? Cosa vuoi da noi?» domandò Piccolo, osservando l’avversaria.
«Vuoi fare conversazione? Proprio ora?» chiese l’altra.
«Sei venuta qui su questo pianeta da meno di un’ora con i tuoi amici ed hai già spezzato centinaia di vite innocenti.» rispose il guerriero. «Una risposta sul chi tu sia e perché agisci in questo modo è legittima averla da parte nostra.»
«Beh, hai ragione.» concordò l’essere. «Il nome di colei che ti sta per uccidere è M’ra[1]. E sono venuta qui con mia sorella e i miei fratelli perché il vostro pianeta avrà l’onore di ospitare il più grande evento della storia dell’universo: la liberazione di mio padre Ghitamir.»
Dopodiché, guardò dritto in faccia Piccolo e aggiunse: «Purtroppo per te, non credo che sarai ancora in vita per assistere al ritorno di mio padre…»
Dopodiché, M’ra lanciò tre delle sue fasce verso il namecciano, il quale però non tentò nemmeno di schivarle.
All’improvviso, un Ki-Blast e due raggi incantati le tre fasce deviandole e rispedendole indietro.
Subito dopo, Tenshinhan, Bu e Jiaozi atterrarono, rispettivamente, alla destra, alla sinistra e alle spalle dell’essere. Piccolo la guardò e sorrise, per poi farsi ricrescere il braccio destro.
«Beh, M’ra…» cominciò a dire il namecciano, massaggiandosi il braccio ricresciuto. «…ti posso assicurare che noi faremo di tutto per evitare che Ghitamir ritorni in questa dimensione, ma nel caso dovessimo farcela, sta pur certa che non sarai in vita per rivedere tuo padre ritornare!»
 
Piccolo si liberò rapidamente del suo copricapo e del suo mantello, li lanciò via e cominciò una conversazione telepatica con i suoi compagni.
“Tenshinhan, come stai?” chiese il namecciano.
“Tutto bene. Avevo perso i sensi, ma Jiaozi e Bu mi hanno recuperato mentre tu conducevi quest’essere lontano dalla città.” rispose il guerriero dai tre occhi.
“Piccolo, hai qualche idea di come eliminarla?” chiese Bu.
“Sembra abbastanza forte fisicamente, ma se riuscissimo a sbarazzarci di quelle maledette fasce, il combattimento corpo a corpo sarebbe fattibile per noi.” constatò Piccolo.
“Forse io so come fare.” intervenne Jiaozi. “Prima, per respingere quelle fasce, io e Bu abbiamo lanciato due incantesimi che hanno danneggiato le fasce!”
Effettivamente, Piccolo aveva notato che le fasce colpite da Bu e Jiaozi sembravano parecchio danneggiate rispetto a prima.
“Forse potremmo, poco alla volta, distruggerle tutte le fasce per poi affrontarla con la forza bruta.” continuò il piccolo guerriero.
“Ottima idea, Jiaozi!” disse il namecciano. “Tu e Bu distruggete le fasce, io e Tenshinhan le attireremo su di noi. Tutto chiaro?”
“Sì!” esclamarono gli altri tre.
“Bene, allora…” cominciò a dire Piccolo nella sua mente.
«…andiamo!» urlò infine a voce, prima che lui e Tenshinhan si lanciassero contro M’ra.
 
Nei successivi cinque minuti, Piccolo e Tenshinhan cercarono in tutti i modi di attaccare frontalmente la loro avversaria, ma ogni volta erano costretti a fare dietrofront e tentare un altro assalto.
Quello di cui M’ra non si rendeva conto era che, quando Piccolo e Tenshinhan deviavano dalle sue fasce, lo facevano principalmente per attirare la sua attenzione. Infatti, quando ella non guardava, Jiaozi e Bu incenerivano le sue fasce con i loro incantesimi.
Alla fine, quando anche l’ultima fascia dell’essere venne distrutta, ella se ne accorse e cominciò ad inveire verso Bu e Jiaozi.
«Cosa avete fatto?! Come avete osato?!» sbraitò M’ra, toccandosi le ultime fasce che aveva che le coprivano il viso.
Dopodiché, cominciò a correre proprio verso il piccolo guerriero con l’intenzione di staccargli braccia e gambe, ma sulla sua strada si parò Tenshinhan.
Il guerriero dai tre occhi non riuscì a contrastare la furia di M’ra e venne subito sbalzato via, ma a lui si sostituì immediatamente Piccolo che riuscì a bloccare l’avanzata dell’essere.
“Tenshinhan! La tecnica che hai messo a punto negli ultimi mesi! La metterà fuori gioco!” disse mentalmente il namecciano.
Il guerriero dai tre occhi lo guardò e subito capì. Fece un cenno di assenso e volò in cielo. Dopodiché, si fece crescere due braccia in più ed invocò un incantesimo che gli aveva insegnato Kaioshin il sommo.
L’incantesimo gli fece crescere altre quattro braccia. Subito dopo, Tenshinhan posizionò tutte le otto braccia davanti al suo viso, creando quattro triangoli con le sue otto mani. A quel punto, cominciò ad incanalare tutto il Ki che poteva.
Nel mentre, Piccolo e Bu stavano affrontando M’ra e in qualche modo la stavano tenendo a freno.
Ad un certo punto, però, l’essere si liberò del namecciano con un pugno in pieno viso e poi si fiondò sul Majin.
La pelle di Bu assorbì il calcio che M’ra tentò di assestargli, ma ella non si scompose e prese la testa del Majin con entrambe le mani. Dopodiché, spappolò la testa di Bu e fece appezzi il suo corpo di melma rosa spargendo i resti ovunque.
Piccolo ancora una volta tentò di rifarsi sotto, ma l’essere lo respinse con una testata e lo mandò a terra.
«Credo che sia tanto stupida da non essermene accorta?» disse M’ra al namecciano, per poi voltarsi verso Tenshinhan. «Mi avete fregata una volta, ma non accadrà di nuovo. Vengo a prenderti tre occhi!»
M’ra fece per saltare verso Tenshinhan, ma all’ultimo secondo, Jiaozi la colpì in pieno con i suoi poteri telecinetici e la bloccò lì sul posto.
«Lascia stare il mio amico!» esclamò Jiaozi, tenendola ferma con i suoi poteri.
«Lasciami andare, microbo! Arriverà presto anche il tuo turno!» esclamò M’ra. L’essere ci mise a malapena tre secondi a liberarsi della presa telecinetica di Jiaozi, ma quei tre secondi guadagniati dal piccolo guerriero significarono la sua sconfitta.
Infatti, Tenshinhan completò la fase di accumulo del Ki e, appena M’ra si fu liberata, la puntò ed urlo: «Iper-Shinkikoho!»
 
Il raggio energetico colpì in pieno M’ra che non ebbe nemmeno il tempo di capire cosa l’avesse colpita.
Ella, contro le previsioni di Piccolo, sopravvisse al colpo di Tenshinhan, ma le ferite che riportò si sarebbero rivelate fatali in pochi minuti.
Mentre Bu rimetteva insieme il suo corpo con l’aiuto di Jiaozi e Tenshinhan, Piccolo si avvicinò alla morente M’ra: l’Iper-Shinkikoho le aveva distrutto il braccio sinistro e gran parte del busto, oltre ad aver disintegrato le fasce che le coprivano il volto.
«Ti avevo detto che non saresti sopravvissuta a questa battaglia.» le disse Piccolo. «Ma non temere, metterò fine alle tue sofferenze.»
Il namecciano aprì la mano destra e la indirizzò verso l’essere. Prima che potesse darle il colpo di grazia, però, il namecciano percepì una strana aura provenire da est. Egli si voltò e notò che il cielo aveva qualcosa di strano in quella direzione.
«Hehehe… è fatta!» disse all’improvviso M’ra.
Piccolo si voltò a guardarla preoccupato.
«Cosa è fatta?» chiese. Notando che ella non rispondeva, insistette rabbiosamente: «Rispondimi!»
«Lo vedrai…» si limitò a dire M’ra.
La risposta non piacque al namecciano che, preso da uno scatto d’ira, sprigionò un raggio energetico dalla sua mano destra che polverizzò l’essere.
Dopodiché, egli si voltò verso i suoi compagni.
«State tutti bene?» chiese loro. Tenshinhan e Jiaozi risposero con un cenno di assenso.
«Sì…» rispose Bu, per poi chiedere. «…è morta?»
Piccolo annuì e poi si voltò verso est.
«Che sta succedendo laggiù?» domandò il piccolo Jiaozi, guardando anch’egli verso est.
«Non lo so.» rispose Piccolo, per poi cominciare a volare proprio verso est seguito dagli altri tre guerrieri.
 
 
 
 
ANGOLO AUTORE
 
Ciao!
Vi è piaciuto questo primo capitolo di combattimenti? Ce ne saranno altri tre in cui i protagonisti saranno gli altri tre gruppi di guerrieri. Piccolo, Tenshinhan, Jiaozi e Bu hanno vinto, ma gli altri come se la saranno cavata?
Fatemi sapere che ne pensate con una recensione, anche di poche parole!
Al prossimo capitolo!
 
Mariusgon
 
[1] Si legge Miira, ed è una storpiatura della parola giapponese (Mīra) che dovrebbe significare “Mummia”.
   
 
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