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Autore: Mariusgon    18/09/2022    1 recensioni
SEGUITO DI "DRAGONBALL - BOOGEYMAN"
Dopo aver sconfitto Melanzo ed aver respito l'entità che lo possedeva dall'altra parte del Portale, i Guerrieri Z dovranno far fronte ad una nuova minaccia e dovranno scongiurare il ritorno di un antico e temibile nemico.
Genere: Azione, Dark, Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Gohan, Goku, Nuovo personaggio, Piccolo, Vegeta
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Dragon Ball: Dark Trilogy'
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DRAGON BALL – ARMY OF DARKNESS

 
Capitolo 4: Jinrho il Divoratore

 
 
Dopo aver lasciato il Palazzo, il gruppo di Gohan si diresse verso ovest alla ricerca del grosso essere dotato di artigli a cui il vecchio Shin aveva detto loro di dare la caccia.
Dopo pochi minuti di volo, lo trovarono. Egli era sospeso a parecchi metri di altezza sui tetti di Città dell’Ovest.
In un primo momento, sembrò che stesse per scendere proprio verso la città, ma vedendo Gohan, Yamcha, Goten, Kibithoshin e Trunks arrivare, rimase fermo ad aspettarli.
I quattro lo raggiunsero e lo circondarono completamente.
«Salve a voi.» li salutò l’essere. «Mi chiamo Jinrho[1], piacere di fare la vostra conoscenza.»
Udendo la sua voce e guardandolo bene da vicino, a Gohan non sembrò molto diverso da un uomo-lupo, solo molto più mostruoso e spaventoso.
«Ci stavi aspettando, Jinrho?» domandò Trunks.
«Sì, giovane.» annuì l’essere. «Mi è venuta una certa fame durante il viaggio con le mie sorelle e mio fratello verso questo pianeta e mi era venuto in mente di scendere nella prima città che trovavo, ma pare che anche mio fratello ed una delle mie sorelle abbiano avuto un’idea del genere…»
Dopodiché, si voltò prima verso nord e poi verso sud,
“Piccolo… Vegeta… ragazzi…” pensò Gohan, sperando che i due gruppi di guerrieri stessero bene.
Goten e Trunks subito scesero di quota ed andarono a posizionarsi sotto l’essere, in modo da chiudergli la strada verso Città dell’Ovest.
«Oh, non preoccupatevi: non ho la minima intenzione di imitare le gesta di quei due, ho deciso che mi farò passare la fame divorando voi cinque.» li rassicurò Jinrho, sfoderando gli artigli e leccandosi le labbra.
«Trunks, Goten.» disse Gohan e i due giovani Saiyan annuirono. Immediatamente, i due si fusero dando vita a Gotenks.
«Ohhh… la danza Metamor!» disse l’essere, osservando meravigliato Gotenks.
«Come fai a conoscere la Fusion?» domandò proprio il guerriero fuso.
«Ho avuto a che fare con altri esseri nell’universo che la conoscevano negli ultimi migliaia di anni…» raccontò Jinrho. «…ma voi sembrate molto più succulenti!»
Dopodiché, egli spalancò la bocca che si aprì, non solo verso l’alto e verso il basso, ma anche verso i lati, mostrando centinaia di denti aguzzi ed affilati come lame.
Jinrho scattò verso Gotenks che, preso alla sprovvista, alzo il braccio destro per bloccare l’avanzata dell’avversario. Quest’ultimo, però, con un colpo secco delle sue mani artigliate, spostò il braccio del guerriero e si avventò sul suo collo.
La bocca deformata dell’essere si chiuse sull’incavo tra la spalla destra di Gotenks ed il suo collo ed il guerriero fuso urlò dal dolore.
Il morso di Jinrho durò pochi istanti, poiché, dapprima Yamcha con un Ki-Blast, seguito poi da un colpo telecinetico di Kibithoshin e da un calcio ben assestato di Gohan, sbalzarono via l’essere.
Questi, piuttosto che contrattaccare, cominciò a volare verso est allontanandosi dai suoi avversari.
 
«Ma dove cavolo va?» chiese Yamcha, osservando il nemico allontanarsi sempre di più.
«Non lo so…» disse Gohan, per poi voltarsi verso Gotenks. Quest’ultimo aveva profonde ferite al collo a causa del morso di Jinrho e perdeva molto sangue, ma Kibithoshin gli si era già avvicinato.
«Stringi i denti, brucerà un po’.» disse lo Shin, mettendo una mano sulle ferite del guerriero. Ci fu un piccolo lampo di luce e dopodiché le ferite di Gotenks sparirono.
«Ti senti bene?» chiese Gohan al guerriero fuso.
«Quel bastardo mi ha aperto metà del collo…» commentò Gotenks, per poi ripulirsi il collo dal sangue e dire: «…voglio spaccargli quel muso da cane che ha con le mie stesse mani!»
 
Dopo alcuni secondi, i quattro guerrieri cominciarono ad inseguire l’essere, il quale continuò a scappare per parecchi minuti evitando parecchie volte anche i numerosi attacchi energetici che i guerrieri gli lanciavano dietro.
Ad un certo punto, Kibithoshin prese per un braccio Gohan ed insieme a lui si teletrasportò proprio davanti a Jinrho. Questi, preso alla sprovvista, cambiò direzione e continuò a scappare, ma non fu abbastanza veloce.
Kibithoshin, infatti, alzò un braccio e gli lanciò contro un attacco telecinetico che prese in pieno l’essere e lo bloccò.
Ben presto, Gohan gli fu addosso e gli assestò una gran quantità di possenti pugni. Al Saiyan si unirono anche Yancha e Gotenks, con quest’ultimo che concluse l’assalto scaraventando di forza Jinrho al suolo.
I quattro atterrarono proprio davanti al cratere che l’impatto tra l’essere ed il suolo aveva creato ed attesero che il nemico ne uscisse fuori.
«È inutile scappare, Jinrho.» disse Gohan, mentre l’essere si alzava a fatica. «Se collabori con noi e ci dici cosa tu e i tuoi fratelli e le tue sorelle avete intenzione di fare non ti uccideremo.»
«Hai ragione, ragazzo.» disse Jinrho saltando fuori dal cratere. «Oramai è inutile continuare a scappare, mi serviva prendere un po’ di tempo e ci sono riuscito. Ora, morirete tutti.»
«Prendere tempo?» domandò Yamcha confuso, ma sia Gohan che Kibithoshin capirono subito a cosa l’essere si riferisse.
Gotenks cadde a terra in ginocchio e cominciò a tenersi la testa ed a lamentarsi, ma dopo pochi secondi e smise e si rimise in piedi.
«Gotenks…?» chiamò Gohan cauto, facendo un passo verso il guerriero fuso.
Questi alzò lo sguardo verso il Saiyan e Gohan vide accadere una cosa che lo sconvolse parecchio: in un momento Gotenks lo guardava con sguardo perso nel vuoto, subito dopo la faccia del guerriero fuso esplose completamente in mille pezzi e rivelando un’altra testa, simile a quella di Jinrho, la quale prese ad ululare continuamente.
Il Saiyan non ebbe nemmeno il tempo di cercare di capire cosa fosse successo, che Gotenks, o ciò che prima era Gotenks, gli saltò addosso.
I due presero a duellare, mentre l’essere si avvicinò pericolosamente a Yamcha ed a Kibithoshin.
«Bene, signori, chi di voi due vuole essere divorato per primo?» chiese Jinrho all’umano ed allo Shin.
 
«Shin!» sussurrò Yamcha allo Shin. «Ti viene in mente qualche brillante incantesimo per fare fuori questo tizio?»
«Forse uno c’è.» rispose l’altro. «E, credo che facendo fuori quest’essere, potremmo salvare che Gotenks.»
«Ma scommetto che ti servirà un po’ di tempo per evocarlo, vero?» chiese Yamcha, già sapendo la risposta.
«Sì…» annuì Kibithoshin.
«Oh, fantastico. È un classico.» commentò l’umano, piazzandosi tra lo Shin e l’essere.
«Ce la farai a tenerlo occupato?» gli chiese Kibithoshin, cominciando ad evocare l’incantesimo.
«Ovviamente.» rispose Yamcha sorridendo. Dopodiché, fece alcuni passi avanti e cominciò a parlare con Jinrho.
«Ehi, bestione!» disse l’umano. «Te l’ho già detto che quando ero più giovane mi chiamavano Lupo del Deserto?»
«Non m’interessa.» rispose secco l’essere.
«Ma come, non hai capito? Lupo del Deserto! Ed ora sto per combattere contro una specie di lupo mannaro, che coincidenza simpatica non trovi?» continuò Yamcha, con l’unico scopo di far innervosire il suo avversario.
«Fa silenzio!» esclamò Jinrho, subito prima di scattare verso l’umano per assalirlo.
Ma Yamcha fu più veloce: si portò le mani ai fianchi della testa, chiuse gli occhi ed urlò: «Colpo del sole!»
Jinrho venne preso alla sprovvista ed il colpo a sorpresa di Yamcha riuscì ad accecarlo. Subito dopo, l’umano concentrò tutto il suo Ki nella mano sinistra.
«Sokidan!» urlò e generò un’enorme sfera energetica. La controllò con il Ki e la scaraventò sull’essere che venne ripetutamente colpito da essa finché Yamcha non gliela fece esplodere in faccia.
L’umano non diede tregua all’essere e scatto in avanti urlando: «Rogafufuken!»
Assestò una raffica inumana di calci e pugni al suo avversario, per poi volare verso l’alto e fermarsi a qualche metro sopra l’essere.
«Kamehameha!» urlò, dopo aver radunato tutte le forze che gli erano rimaste.
Jinrho venne colpito in pieno e venne ancora una volta scaraventato all’interno di un cratere.
Yamcha si voltò rapido verso lo Shin, per vedere se aveva terminato di evocare l’incantesimo.
Kibithoshin gli fece un cenno di diniego per far capire all’umano che non aveva ancora completato l’incantesimo ma subito l’espressione dello Shin divenne di terrore.
Yamacha in un primo momento non capì cosa stesse succedendo, poi si voltò e vide a pochi centimetri dalla sua faccia il viso mostruoso di Jinrho.
L’essere lo trapassò da parte a parte all’altezza dello stomaco con i suoi lunghi ed affilati artigli.
«GHAAA!» soffrì l’umano, cercando di divincolarsi ma senza riuscirci.
«Ti finirò dopo.» disse l’essere. «Penserò prima al tuo amico.»
Dopodiché, staccò i suoi artigli dal Yamcha e lo lasciò cadere nel vuoto.
 
Nel mentre, Gohan continuava a tenere a bada Gotenks, il quale sembrava sempre di più una bestia selvatica instancabile e vogliosa di sangue.
Appena il Saiyan vide Yamcha venir trafitto e cadere nel vuoto, però, capì che non c’era più tempo da perdere.
«Gotenks, Gotenks! Ascoltami!» urlò Gohan, aggrappando Gotenks da dietro per tenerlo fermo. «Prima sei stato aggredito, ti ricordi?! Un essere ti stava divorando il collo, te ne ricordi?!»
Dopodiché, costrinse Gotenks a voltarsi proprio verso Jinrho che nel frattempo si stava avvicinando a Kibithoshin.
«È lui l’essere…» sussurrò Gohan all’orecchio del guerriero. «…vai e vendicati.»
Gohan lo lasciò andare e, neanche mezzo secondo dopo, Gotenks si lanciò verso l’essere.
«Ma cosa…?» sussurrò Jinrho, non capendo perché Gotenks stesse attaccando lui.
In un primo momento l’essere andò in difficoltà, ma poi riuscì a ribaltare la situazione atterrando Gotenks con un possente pugno.
Purtroppo per Jinrho, a Gotenks si sostituì subito Gohan, il quale gli diede ben più filo da torcere di qualsiasi altro guerriero che avesse mai affrontato.
Il combattimento sembrò volgere definitivamente in favore di Gohan, quando, però, Jinrho utilizzò barbaramente il corpo privo di sensi dello stesso Gotenks come arma.
Gohan non si aspettò minimamente quel risvolto e non riuscì a vedere arrivare neanche gli artigli dell’essere che lo trafissero prima alla gamba sinistra, poi alla destra, costringendolo a cadere in ginocchio.
Dopodiché, Jinrho utilizzò Gotenks per colpire il Saiyan e mandarlo a terra disteso.
L’essere si avvicinò al Saiyan, lo strattonò costringendolo a rialzarsi e lo guardò dritto negli occhi.
«Avrei voluto divorarti per ultimo perché eri il più potente…» disse Jinrho. «…ma credo sia meglio se lo faccio ade-»
L’essere non riuscì a completare la frase che uno strano oggetto luminoso a forma di proiettile lo colpì in piena fronte e gli trapassò la testa.
«GHAAAAA!» urlò di dolore l’essere, prima di prendere fuoco completamente per poi sbriciolarsi completamente.
 
«Ma cosa…?» si chiese Gohan, guardando le ceneri dell’essere.
«L’incantesimo, ragazzo.» disse Kibithoshin, avvicinandoglisi. «Ha funzionato.»
Lo Shin utilizzò i suoi poteri curativi e rigenerò le ferite alle gambe al Saiyan. Dopodiché, corse da Gotenks.
«Oh, bene! Pare che Gotenks sia tornato normale!» esclamò, chinandosi sul guerriero fuso il quale, dopo che lo Shin lo ebbe curato dalle ferite, si sciolse.
«Cavoli, Goten…» disse Trunks, rimettendosi in piedi. «È già la seconda volta che ci facciamo fregare così…»
«Già… prima quel Melanzo… ora questa specie di uomo lupo…» ammise mortificato Goten. «Credo che dovremo giocarcela più di strategia la prossima volta.»
Infine, Kibithoshin curò anche Yamcha, il quale si risvegliò di soprassalto e guardò intorno confuso ed un po’ intimorito.
«Cos’è… cos’è successo?» chiese l’umano.
«Abbiamo vinto.» rispose semplicemente lo Shin.
«Oh, beh… ottimo!» disse Yamcha, per poi lasciarsi cadere a terra. «Prendiamo cinque minuti di pausa, ce li siamo meritati ragazzi!»
Kibithoshin si voltò verso Gohan il quale annuì concordando sull’idea di riprendere un po’ di fiato.
Purtroppo per i cinque guerrieri, la pausa durò meno di un minuto.
«Ma cosa…?!» esclamò all’improvviso Goten, guardandosi intorno.
«Quest’aura…» sussurrò Yamcha, spaventato.
«Proviene da est!» esclamò Trunks.
«Est… a est ci sono…!» cominciò a dire Kibithoshin, ma venne interrotto da Gohan.
«Papà… Pan!» esclamò il Saiyan, spiccando il volo e dirigendosi proprio in direzione dell’aura oscura appena apparsa.
 
 
ANGOLO AUTORE
 
Ciao!
Ed anche il secondo gruppo di guerrieri è andato! Loro si sono menati con una specie di lupo mannaro… e i prossimi due contro chi se la vedranno secondo voi?
Fatemi sapere che ne pensate!
Al prossimo capitolo!
 
Mariusgon
 
P.S.
Spero di aver reso abbastanza giustizia a Yamcha. Dopo averlo fatto cadere subito nelle mani di Melanzo la volta scorsa, era giusto dargli un po’ di dignità qui.
 

[1] Storpiatura di Jinrō che significa lupo mannaro in giapponese.
   
 
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