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Autore: _Sherazade_    31/10/2022    0 recensioni
Ambra si sveglia d'improvviso e si ritrova in un ambiente a lei non familiare. Incontrerà però Silke, un bel mago che si offrirà di darle una mano a ritrovare la strada di casa. Sembra tutto bellissimo e meraviglioso, ma c'è qualcosa di strano in quest'uomo così dolce e gentile...
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Raccolta di storie, cronologicamente sfalsate, che faranno parte di una long in fase di realizzazione e inedita su EFP.
[Le seguenti storie partecipano al Writober 2022 di Fanwriter.it]
Genere: Angst, Sentimentale, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: Raccolta | Avvertimenti: Contenuti forti, Tematiche delicate, Triangolo
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» Prompt: Bad decisions make good stories (Lista pumpNEON)
» N° parole: 709

"Full Circle"

Era passato già un anno dagli eventi che avevano cambiato le nostre vite, e potevo dirmi felice. Huang si stava facendo strada nel suo lavoro, era un po' più stanco del solito, ma aveva sempre voglia di dedicarmi il suo tempo libero. Io avevo scelto di cambiare vita e, dopo aver seguito dei corsi professionali, avevo trovato lavoro in una nota pasticceria così come avevo sempre sognato.
Stavo aspettando Huang fuori dall'ospedale intanto che finiva il suo turno, quando sentii un uomo schiarirsi la voce accanto a me. Era Alberto.
«Quanto tempo, Ambra» disse lui con voce timida. «Devi fare una visita?»
«Sto aspettando Huang, oramai dovrebbe aver finito di cambiarsi». Non gli chiesi cosa stesse facendo lui lì perché nessuno va in ospedale senza necessità, e comunque non mi interessava.
«Vanessa e il piccolo avevano una visita e sto aspettando che finiscano. Ci vorrà ancora un po'». Avrei voluto chiedergli perché me ne stava parlando, ma questo lo avrebbe incoraggiato a parlarmi ancora. Scelsi il mutismo come risposta e speravo che lui cogliesse l'antifona, ma purtroppo non era mai stato bravo per queste cose.
«Sai... le cose con Vanessa non stanno andando benissimo. Non vuole tornare a lavorare ed è concentrata solo sul bambino e sullo spendere inutilmente i soldi in sciocchezze». “Il karma ha tempi di realizzazione lunghi, ma quando deve colpire lo fa sempre con stile”, pensai con una certa soddisfazione. «Sono stato un coglione con te e so di meritarmi tutto questo», era palese che stesse per dire un “ma”, «ma vorrei tanto tornare indietro, a quando noi due eravamo felici insieme. Tradirti è stata la peggiore delle mie scelte e vorrei tanto lasciare Vanessa per tornare con te e sorridere di nuovo, ridere insieme. Questa non è la vita che volevo».
Avrei tanto voluto sentire queste parole in quei giorni lontani in cui inzuppavo il cuscino di lacrime. Se allora me le avesse dette so che sarei tornata da lui perché ne ero ancora innamorata. Ora quelle parole che un tempo avevo bramato con ogni fibra del mio essere mi lasciavano indifferente. Forse un poco soddisfatta nel vedere la persona che più di tutte mi aveva fatta soffrire che finalmente pagava il suo pegno, però non era quello il punto. Mi voltai e lo fissai negli occhi intensamente.
«Sai Alberto, se me lo avessi detto un anno fa sarei stata davvero felice» lui sorrise e allungò la mano verso di me ma io mi ritrassi. «Dedicarti così tanti anni è stato il MIO errore più grande... però te ne sono grata, perché oggi sono felice della vita che ho costruito. Se tu non mi avessi tradita forse non sarei mai stata in grado di capire che la mia felicità mi aspettava altrove e che il mio cuore apparteneva da sempre ad un altro.» sorrisi amaramente ripensando a tutti i segnali che Huang mi aveva lanciato nel corso degli anni e che io, ingenuamente, avevo ignorato o che comunque non avevo saputo cogliere.
«Sono stata una sciocca, ma ora so che tutte le cattive decisioni che ho fatto mi hanno portata a questo. Non importa quanto abbia sofferto perché oggi sono davvero felice. Quindi grazie di essere stato uno stronzo insensibile ed egoista... mi hai fatto capire che meritavo di meglio» detto questo me lo lasciai alle spalle, anche se vidi con la coda dell'occhio che stava balbettando qualcosa. Non m'importava, avevo visto Huang e non volevo sprecare altro tempo per quell'uomo.
«Quello non è Alberto?» chiese Huang con voce severa, cosa alquanto strana per lui.
«Sì, sta aspettando Vanessa e ha provato ad attaccar bottone» risposi con nonchalance.
«E...».
«E cosa?».
«Ti ha chiesto di rimetterti con lui?» mi fissò seriamente.
«In pratica sì».
«E tu?» mise il broncio e io non potei fare a meno di sorridere. Era troppo carino quando faceva così e lo attirai verso di me per baciarlo. Fece un po' il prezioso, ma sapevo che non era arrabbiato. «Allora?»
«Allora niente. Non mi interessa lui, io sto con te».
«Non ti ha fatto neanche un po' piacere?».
«C'è una certa soddisfazione nel vedere che la ruota ogni tanto gira... ma non tornerei indietro».
«Davvero?» chiese arrossendo.
«Davvero» risposi sorridendogli e stringendomi al suo braccio mentre camminavamo verso il parcheggio.
  
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