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Autore: Angel_Dark_Light    10/09/2009    6 recensioni
in questa storia ho voluto prendere in giro i componenti dell' Akatsuki mostrando alcuni momenti della loro vita quando non combattono e come passano il tempo. Spero vi piaccia.
Genere: Comico, Demenziale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Akatsuki
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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I personaggi non sono miei ma dei loro rispettivi autori, la storia è il prodotto della mia fantasia e in questo caso è stata completamente inventata senza prendere spunto da altre storie. I fatti qui narrati per tanto, se dovessero presentare delle somiglianze con altre storie, si sappia che sono solo coincidenze. La storia non ha scopo di lucro e non ha il fine di offendere nessuno ma ha il solo scopo di divertire.

Akatsuki_ dietro le quinte_

 

 

Le stanze dei dementi

 

 

I nostri intrepidi criminali risolsero il problema tubfolg, se mai mi chiederete come allora la fan fiction dovrà essere rossa, infondo anche se questa storia è divertente (lo spero), non ci dobbiamo dimenticare che i nostri, ormai, amici, sono dei pericolosi mukenin…

 

 

…ma che è ‘sta roba?! Sono davvero io? Oh… no, no non abbiate timore, io continuerò a descrivere la vera indole dei nostri mukenini <_< oggi sono un po’ partita…chiedo scusa.

 

 

I componenti dell’ Akatsuki erano tutti amanti del brivido e della sfida e, quindi, anche per decidere le cose più banali ci si sfidava all’ultimo sangue.

 

Nel covo tutto era immobile l’aria era carica di tensione, la sfida stava per cominciare, tutti contro tutti, solo uno di loro avrebbe trionfato. Deidara stava per aprire la porta, quando fu investito da una teiera volante e cadde rovinosamente a terra. Stupito e scioccato si alzò e vide che tutti i suoi compagni erano allibiti poi Hidan disse:

- S-Sei caduto, hai perso- il suo tono non era molto convincente.

Fu poi spiegato al povero biondino che, per pulire tutto il covo, avevano indetto una sfida: chi di loro  fosse riuscito a rimanere in piedi, sarebbe stato esonerato, la sfida aveva un limite di tempo, un’ ora. E per la sfortuna del bombarolo lui era caduto proprio nello scadere dell’ora. Quando si dice sfortuna. Così i nostri akatsukini se ne andarono lasciando Deidara solo a pulire tutto il covo.

 

“Ma guarda che squinternati!!” pensò il povero mukenin, “Mi lasciano qui dopo che sono caduto, ma io non stavo giocando, adesso vado e li faccio saltare tutti per aria!!!” e così dicendo si diresse verso la sua stanza. Arrivato a destinazione, aprì la porta e… un urlo disumano si udì in ogni parte del globo.

 

Da tutta un’altra parte…

Uuuuuaaaaaaaaaaaaaaaaaaaghhhhhhhhhh!!!!

Delle figure vestite con abiti molto strani, stavano calme e tranquille ad ascoltare l’urlo del povero bombarolo.

-Tu che dici? Pensi che l’abbia scoperto?- chiese Kisame rivolto ad Itachi

- Dall’urlo che ha fatto direi proprio di si e, a quanto pare, deve essergli piaciuto davvero molto- disse l’Uchiha con tono calmo e distaccato.

Kisame era scioccato, come poteva piacere a Deidara quello che gli avevano fatto? Itachi, vedendo l’espressione spaesata dell’amico disse:

- Kisame, era sarcasmo, certo che non gli è piaciuto- Kisame era allibito, a che cavolo serviva il sarcasmo? Non si poteva dire direttamente che non gli era piaciuto? Mah queste persone.

 

 

Intanto il povero Deidara si era ripreso dallo shock, tutta la sua stanza era stata rivoltata, non solo i suoi amati esplosivi erano scomparsi. Vi rendete conto?! Deidara che, ultimante di vendette ne aveva escogitate tante, pensò di fare il bravo e risistemare tutto il covo, poi li avrebbe fatti accomodare tutti uno ad uno, offerto loro del te e… sarebbero morti di dissenteria!!! Infatti il nostro bombarolo avrebbe provocato loro un’esplosione intestinale, dovuta al Gutalax: nessuno sarebbe scampato!

 

“Al lavoro!!” pensò mentre pregustava già il sapore della vendetta. Naturalmente per prima riordinò la  sua stanza, a lavoro finito decise di ammirare il suo capolavoro per controllare di aver fatto tutto bene.

 

“Tutto è in ordine ora passiamo alle stanze degli altri zoticoni” pensò, e così pensando se ne andò a pulire le altre stanze dei suoi compagni.

 

La prima fu quella di Pain, il povero Deidara non pensava di trovare cose enormemente sconvolgenti, dato che il capo era da sempre stato visto come il più valido, altrimenti non sarebbe più stato il capo.

 

Ma come accade in questi casi dovette ricredersi: la stanza di Pain era assolutamente assurda. L’ambiente era piuttosto grande da una parte era illuminato, poi vi era una leggera penombra ed infine la più totale oscurità.

 

Il nostro intrepido bombarolo però si mise subito al lavoro cominciando a raccogliere la biancheria sporca, notando che certi indumenti intimi avevano orsacchiottini ed altri simpatici teschi, Deidara li paragonò ai suoi che avevano le scritte con le marche di esplosivo, ma si decise che era meglio continuare.

 

Risistemando l’armadio trovò di tutto e di più armi, peluche,riviste, insomma un vero disastro così decise di ricorrere a metodi drastici: prese e svuotò totalmente l’armadio, poi cominciò a dividere bene tutti i vari reparti. Così a lavoro finito la stanza di Pain si presentava in un modo davvero molto schematico, vi era il reparto winx, gossip, armi, ecc... “così con tutte le personalità che si ritrova non avrà più problemi”, ma proprio mentre stava per uscire, dal soffitto cadde qualcosa: il diario di Pain. “Toh, guarda… aspetta che me lo leggo va là” e così si mise a leggerlo.

 

Qualche minuto dopo un Deidara completamente in lacrime leggeva gli scleri del suo capo.

La mia Konan è così bella, ma che bella e bella è solo fissata con la dieta, ma no dai è simpatica, si certo il suo fondoschiena lo è di più, ma no dai la sua pelle è così delicata soprattutto quella del suo viso, come quella del sederino di un neonato. Insomma le stai dando della faccia da sederino mi pare, quanto amore. Speriamo non lo legga. Speralo.”

 

“Mi piace il rosa, cosa?! E io dovrei condividere il corpo con una pseudo femmina? Ma stiamo scherzando?!, sentiamo il maschione che si è vestito da valletta l’anno scorso, primo era una missione di livello S, secondo ero un valletta molto virile, se come no prega solo che Konan non lo scopra o siamo finiti. Già ,chiediamo ad Hidan  di farci un rito.”

 

Deidara ormai aveva letto abbastanza: gli squilibri mentali delle personalità del capo erano esilaranti ma purtroppo, lui doveva riordinare anche le stanze degli atri.

 

La stanza successiva fu quella di Kisame il nostro caro pescetto. La sua stanza era azzurra (che fantasia), con poster di tutti i tipi sui pesci. Camminando Deidara si trovò in acqua ancora prima di entrare; si ritrovò a nuotare con creature strane simili a Kisame –ma incredibilmente più brutte!!- e molto schifato decise di riemergere.

 

Messosi in salvo decise di prendere una piccola barca, che era posteggiata vicino alla finestra, e di cominciare a riordinare dato che il casino che c’era nella stanza era davvero sorprendente. Sparsi in ogni angolo vi erano pesci, crostacei ed altri esseri non identificati.

 

Deidara che cominciava ad avere il mal di mare decise di darsi una mossa, si mise la tuta da sub e s’immerse nell’acqua. “In fondo al mar, in fondo al mar, se c’è caldo e l’acqua è sporca si puzzerà, e non si rischia di annusar finché stai in fondo al mar…” il nostro piccolo mukenin stava cantando mentalmente per non pensare a quelle strane creature che gli facevano continue avance credendosi tutte quante delle belle sirenette.

Deidara trovò di tutto, manifesti contro la pesca e un film dell’orrore “Il pescivendolo” e, naturalmente, le sene cruente erano quelle dove il povero pesce veniva pulito, pronto per essere cucinato dal cliente.

 

Finito di risistemare sott’acqua il nostro intrepido mukenin riemerse e si mise a risistemare “in superficie” trovò calendari sexy di pesci, poster di squali, figurine sulle alici e tutto quello che potesse avere a che fare con i pesci.

 

Terminata anche questa stanza il nostro malcapitato amico decise di proseguire e la stanza successiva fu quella di Konan.

 

L’ambiente sembrava una palestra con tutti scaffali di creme e cremine per la pelle delicata della fidanzata del capo. Poi c’erano tutti quadri con i marchi delle cartiere di tutto il mondo.

 

Poi vi era un libro con la storia della carta e il procedimento per  farla, sparsi in giro bigliettini sul fitness e su come avere glutei sodi.

 

A quel punto Deidara trovò un libro molto vecchio che scoprì essere stato scritto da Konan quando era ancora una bambina la piccola si domandava dei quesiti davvero fondamentali.

 

“ Ci sarà mai qualcuno che finirà i rotoloni regina? Nemmeno la Divina Commedia c’è riuscita… forse il mio ragazzo ci potrebbe riuscire, lui tra il fatto che sbava e che piange anche quando vede due mosche attaccate al muro di sicuro ne può consumare uno o forse no? Forse le persone sono destinate a correre e ad inseguire i rotoli e nuove generazioni nasceranno con il compito di assistere alla fine dei rotoloni e quando i rotoloni finiranno? Ci saranno molte persone che non sapranno più che fare e allora guarderanno il grande spione. Ma io vorrei sapere se sono così lunghi allora perché quando va al bagno mio padre della carta nemmeno l’ombra? Mistero.”

 

Deidara felice di essere uscito dalla camera di quella fanatica cartomane s’avviò verso la stanza di Hidan pensando di non uscirne vivo.

 

Lo spettacolo era molto strano, la camera di Hidan sembrava una specie di basilica con le vetrate e uno che sembrava un modello, le cui foto erano sparse ovunque.

 

Poi entrando l’ambiente cambiò diventando una sala dove vigeva la più totale oscurità. Lì trovo un televisore delle video cassette  che si mise a guardare dopo aver riordinato la stanza.

 

Io sono sailor moon e sono venuta fin qui per punirti in nome della luna, mamma questa cosa non ha senso non mi sono depilato, non posso mettere una gonna.

 

Deidara era scioccato non sapeva se ridere o piangere, adesso sapeva perhè Hidan era così fissato con le cose da femmina. Che trauma povera creatura.

 

Poi vide un altro video dove Hidan era vestito da ballerina ed imitava Rossana

Mentre baciava Akito, il problema più grosso era che Akito era un lama!!! Potete immaginare i rotoloni che furono sacrificati per pulire tutto il disastro, poi si venne a sapere che il lama era in realtà una persona che aveva un aspetto un po’ lamesco.

 

Deidara si mise a riordinare il guardaroba notando gli abiti da farfallina, da orsetto, gonne a tutto spiano e si sentì male quando vide una foto di Hidan vestito da coniglietta: aveva troppe smaliature.

 

Scappò letteralmente nella stanza di Itachi, dove trovò cose sconcertarti. Deidara era un fanatico della moda a mai avrebbe pensato di trovare qualcuno che lo potesse minimante intimidire in quel settore, ma Itachi era forse peggio di lui.

 

Poster di Vogue, calendari di Chanel tutto di marca e rigorosamente all’ultimo grido, poi vi era un poster con scritto “le nuove Winx” e loro tutti in gruppo vestiti da gnomi di Babbo Natale.

 

“Ma guarda un po’ te, qui tengono tutti dei diari, sono solo io l’unico cretino che non lo fa… ah bè meglio per me” infatti anche Itachi aveva un libro dove appuntava dei pensieri ogni tanto.

 

“Deidara ha un bel sedere, Kisame puzza, voglio le scarpe di Deidara, Deidara il mio rivale nella moda” e tutti pensieri sconclusionati.

 

“Oggi Hidan è venuto in missione con un vestito fluente, passi il fatto che non si era depilato, ma non aveva messo nemmeno le mutande!! Molte persone sono andate all’ospedale e, una buona parte, non si è più ripresa, per fortuna che io mi ero girato, mentre lui saltava, per prendermi un gelato.”

 

Ormai indifferente a tutto il nostro piccolo mukenin andò nella stanza di Zetsu la nostra pianta.

 

Entrato vide quello che si aspetterebbero tutti piante, piante ovunque, fiori parlanti, Gossip Girl… un momento Gossip Girl? An … era un fanatico dei pettegolezzi bisognava aspettarselo da uno come lui aveva fatto anche lui un blog, che fu soppresso per ovvi motivi, immaginate se Sasuke andando in giro per il web avesse trovato “Itachi sostiene i tampax” penso che la cosa lo avrebbe mandato su tutte e furie e messo nei guai i nostri mukenin.

 

Era poi risaputa l’antipatia che lo legava a Konan, infatti da quando Konan uccise il suo bonsai per farsi un cappello, lui e la ragazza del capo cominciarono ad odiarsi.

 

Una volta Zetsu, più per noia che per altro, fece crescere una quercia sul sedere di Konan, la povera che, per quella parte del corpo era ossessionata, si mise ad urlare per tutto il covo.

 

Arrivò alla penultima stanza ormai esaurito quella di Sasori. Tutta piena di bambole. Poi dal nulla ne sbucò una che cominciò a fargli delle avance e poi tutte le bambole si animarono e cominciarono a lottare per il potere e per uscire con il nostro Deidy.

 

Deidara fu vestito da Cenerentola e messo a ballare con un topo davvero grosso Topoman, “cavolo questo è il cugino di Nutriaman!!” pensò il nostro Deidara mentre cercava di liberarsi quel tipo gli ricordava sua  zia Geltrude di lei aveva sempre pensato che fosse la moglie del signor Talponis quello di Pollicina.

 

Sasori aveva anche delle vallette molto sexy ma anche stupide non sapevano niente nemmeno parlare, uffa quella stanza era una noia meglio così almeno si sarebbe riposato.

 

Putroppo non aveva fatto i conti con un Cicciobello che aveva deciso che lui sarebbe stato la sua mamma.

Povera stella, il mio Deidara fu cucinato nell’aranciata, massaggiato con delle mele ad infine pettinato con del miele, per fortuna che Sasori non usava le duracell e il bambolotto si scaricò dopo circa un’ora.

 

Contento perché era l’ultima si avviò nella stanza di Tobi. Al suo interno si aspettava di trovare la sala delle demenze, ma si dovette ricredere, al suo interno strumenti di tortura, tutto cupo… wow. Poi vide qualcosa che lo stupì non poco, c’era una parete con tutte foto sue, lui che mangiava, che metteva l’esplosivo nel caffè del capo, che riempiva di paglia le bambole di Sasori… insomma lì c’era abbastanza materiale per un processo.

 

“Bello, lo scemo è anche un maniaco e sembra che io sia il suo bersaglio ma bene il Gutalax lo sfinirà!!! Perché Tobi è un bravo ragazzooo… di pestarlo a meno non posso far!!”

 

Trovò poi una foto vecchia e sbiadita che ritraeva Tobi senza la maschera

“Cappericchio! Bello… ma stupido ecco perché devono capitare a me?”

 Detto così lasciò la stanza nel più totale dei caos e lascò il covo.

 

Dark and Light dimension

 

Allora scusate per il ritardo ma avete presente quando vi mettete a scrivere poi non riuscite a finire perché vi chiamano? Oppure perché dovete fare tante di quelle cose che non toccate nemmeno il pc? Ecco quello.

 

Chiedo scusa se l’ultima parte non è molto divertente ma sapete sono fusa in questo periodo, spero di rifarmi con il prossimo capitolo in cui prometto che risponderò a tutte le vostre recensioni.

 

Mi raccomando fatemi sapere come vi sembra e lasciate un commentino anche se piccolo mi motiva.

 

Che bello… grazie AllodolaVentaglio89 per la correzione… sono proprio fusa!!

 

Al prossimo capitolo!

  
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