Il frutto del peccato: la fragola.
Sapevo cosa
sarebbe successo. Lo sapevo bene.
Quella storia l'avevo già vissuta, in un certo senso.
Conoscevo ogni personaggio, ogni battuta.
Io
facevo parte del mondo esterno, fino ad un anno fa, almeno, quando sono
entrata in questo manga. Già, proprio un manga. Un
comunissimo fumetto
orientale.
«Questo è il mondo di Death Note» aveva
detto lo Shinigami.
Non
avevo il permesso di rivelare a nessuno il mio segreto, o avrei
alterato la realtà di quel mondo, provocando la morte di
innocenti.
Che cosa... banale, vero?
Tesi
un braccio verso la luce del sole, evitando così ai raggi di
sfiorarmi il viso. Dalla finestra di quel palazzo di Tokyo si
potevano vedere solo edifici, edifici e ancora edifici.
Mi
voltai verso il mio capo, l’investigatore numero uno
– e due –
al mondo. Le zollette di zucchero, impilate una sopra l’altra
barcollavano, instabili, vicino alla tazzina in ceramica.
«Vuoi
davvero farle tuffare
nel caffè?»
Solo
un mugolio d’assenso in risposta.
«Ma
tutti questi dolci non ti faranno male?» domandai.
«Solo
se non usi la testa, non bruci gli zuccheri»
Scrollai
le spalle, rassegnata: ci avevo fatto l’abitudine, spesso i
nostri
discorsi sembravano privi di senso.
Matsuda
entrò, sbuffando, tenendo in mano una pila enorme di fogli e
documenti. «Un aiuto?»
Scattai
immediatamente verso di lui, alleggerendogli il peso. «Sono
tutti per il caso Kira?» mi rivolsi a L che, come
prevedibile,
mi rispose con un millimetrico cenno del capo, ancora intento a
costruire la sua torre di zucchero.
Posammo
il materiale sul tavolo al centro della stanza, dividendolo
cronologicamente. «Sono i ritrovamenti riguardanti gli ultimi
omicidi di Kira: i criminali in questione hanno tutti compiuto azioni
bizzarre prima di morire» spiegò Matsuda.
Annuii,
sfogliando le fotografie delle scene del crimine. «Due di
questi hanno lasciato una sorta di messaggio. Controlla tu stesso,
Ryuzaki».
Restio
a scomodarsi dalla sua posizione abituale, gambe al petto e pollice
sulle labbra, mi fissò, tendendo la mano sinistra aperta
verso
di me.
Gli
porsi i fogli, lasciandomi scappare una risatina divertita, che lui
sembrò ignorare del tutto.
«Uno
strano simbolo disegnato con il sangue e una scritta»
confermò
L.
«Non
credo significhino qualcosa di preciso». Beh, in
realtà
ne ero sicura, per quanto il messaggio scritto nascondesse una frase
piuttosto veritiera.
Mi
sporsi sulla sedia di Ryuzaki, esaminando insieme a lui il foglio,
anche se conoscevo già il risultato di quella ispezione.
«‘L,
sai che gli Shinigami mangiano solo mele?’»
deciframmo il
codice in coro. Mi lanciò un’occhiata curiosa,
sorridendo di
sbieco – a quanto pareva – soddisfatto.
«Un
messaggio piuttosto semplice» constatai.
«E
probabilmente senza senso»
«Quanto
probabilmente?»
«Novantacinque
virgola ottantadue per cento»
«Percentuale
alta, ma non totale» asserii. Non dovevo dare
l’idea di
sapere troppo sulla faccenda degli Shinigami, né sulla
particolare dieta di Ryuk. Maledetto di uno Shinigami, me
l’avrebbe
pagata… forse.
«Dubbi
in proposito, Shiori?»
Non fu la domanda a stupirmi, bensì la profondità degli occhi che mi scrutavano, in attesa di una risposta. Un nero intenso.
Posso
perdermi nel nero? Te ne prego.
Mi
basta anche solo per poco.
«Assolutamente
no, Ryuzaki»
«Allora
mi passeresti la tua fetta di torta?» lo guardai, con fare
interrogativo. «L’hai lasciata sul tavolino, tutta
sola. Se
non la mangi, potrei farlo io. La mangerai, allora?»
Risi, amaramente. La torta, voleva la torta.
Misi
sulla sua scrivania il piattino con il dolce, prendendo però
la fragola tra pollice e indice, sventolandogliela davanti.
«Però,
come ricompensa, io prenderò la fragola»
«Ricompensa
per cosa?» il suo sguardo si fece minaccioso.
«Per
l’aiuto che do alla squadra anti-Kira, ovvio»
«Sei
stata tu a chiedermi di entrare nel gruppo»
«Ma
tu non mi paghi, lavoro gratis per te, L» precisai.
Espressione
impassibile. «Se proprio devo… è un
sacrificio, ma…
è
tua. Mi sacrificherò per il bene del caso Kira»
«Ma io stavo scherzando» dissi, imboccandolo infine con la fragola.
~ ~ ~
Okay,
quando si dice "fanfiction idiota", molto probabilmente, si intende
qualcosa del genere.
Però, volevo inserire l'episodio della fragola... mi
è realmente successa una cosa simile, ci tenevo. Come per il
capitolo precedente, nessuna pretesa.
Graditi i commenti e blablabla, al solito.
Kisu~
E-chan