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Autore: Mitsuki19    11/09/2009    2 recensioni
Sapevo cosa sarebbe successo. Lo sapevo bene.
Quella storia l'avevo già vissuta, in un certo senso. Conoscevo ogni personaggio, ogni battuta.
Io facevo parte del mondo esterno, fino ad un anno fa, almeno, quando sono entrata in questo manga. Già, proprio un manga. Un comunissimo fumetto orientale.
«Questo è il mondo di Death Note» aveva detto lo Shinigami.
Non avevo il permesso di rivelare a nessuno il mio segreto, o avrei alterato la realtà di quel mondo, provocando la morte di innocenti.
Che cosa... banale, vero?
Genere: Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri personaggi, L
Note: AU, OOC, What if?, Raccolta | Avvertimenti: Spoiler!
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Il frutto del peccato: la fragola.



Sapevo cosa sarebbe successo. Lo sapevo bene.
Quella storia l'avevo già vissuta, in un certo senso. Conoscevo ogni personaggio, ogni battuta.
Io facevo parte del mondo esterno, fino ad un anno fa, almeno, quando sono entrata in questo manga. Già, proprio un manga. Un comunissimo fumetto orientale.
«Questo è il mondo di Death Note» aveva detto lo Shinigami.
Non avevo il permesso di rivelare a nessuno il mio segreto, o avrei alterato la realtà di quel mondo, provocando la morte di innocenti.
Che cosa... banale, vero?


Tesi un braccio verso la luce del sole, evitando così ai raggi di sfiorarmi il viso. Dalla finestra di quel palazzo di Tokyo si potevano vedere solo edifici, edifici e ancora edifici.
Mi voltai verso il mio capo, l’investigatore numero uno – e due – al mondo. Le zollette di zucchero, impilate una sopra l’altra barcollavano, instabili, vicino alla tazzina in ceramica.

«Vuoi davvero farle tuffare nel caffè?»
Solo un mugolio d’assenso in risposta.
«Ma tutti questi dolci non ti faranno male?» domandai.
«Solo se non usi la testa, non bruci gli zuccheri»
Scrollai le spalle, rassegnata: ci avevo fatto l’abitudine, spesso i nostri discorsi sembravano privi di senso.

Matsuda entrò, sbuffando, tenendo in mano una pila enorme di fogli e documenti. «Un aiuto?»
Scattai immediatamente verso di lui, alleggerendogli il peso. «Sono tutti per il caso Kira?» mi rivolsi a L che, come prevedibile, mi rispose con un millimetrico cenno del capo, ancora intento a costruire la sua torre di zucchero.
Posammo il materiale sul tavolo al centro della stanza, dividendolo cronologicamente. «Sono i ritrovamenti riguardanti gli ultimi omicidi di Kira: i criminali in questione hanno tutti compiuto azioni bizzarre prima di morire» spiegò Matsuda.
Annuii, sfogliando le fotografie delle scene del crimine. «Due di questi hanno lasciato una sorta di messaggio. Controlla tu stesso, Ryuzaki».
Restio a scomodarsi dalla sua posizione abituale, gambe al petto e pollice sulle labbra, mi fissò, tendendo la mano sinistra aperta verso di me.
Gli porsi i fogli, lasciandomi scappare una risatina divertita, che lui sembrò ignorare del tutto.

«Uno strano simbolo disegnato con il sangue e una scritta» confermò L.
«Non credo significhino qualcosa di preciso». Beh, in realtà ne ero sicura, per quanto il messaggio scritto nascondesse una frase piuttosto veritiera.
Mi sporsi sulla sedia di Ryuzaki, esaminando insieme a lui il foglio, anche se conoscevo già il risultato di quella ispezione.

«‘L, sai che gli Shinigami mangiano solo mele?’» deciframmo il codice in coro. Mi lanciò un’occhiata curiosa, sorridendo di sbieco – a quanto pareva – soddisfatto.
«Un messaggio piuttosto semplice» constatai.
«E probabilmente senza senso»
«
Quanto probabilmente?»
«Novantacinque virgola ottantadue per cento»
«Percentuale alta, ma non totale» asserii. Non dovevo dare l’idea di sapere troppo sulla faccenda degli Shinigami, né sulla particolare dieta di Ryuk. Maledetto di uno Shinigami, me l’avrebbe pagata… forse.
«Dubbi in proposito, Shiori?»

Non fu la domanda a stupirmi, bensì la profondità degli occhi che mi scrutavano, in attesa di una risposta. Un nero intenso.


Posso perdermi nel nero? Te ne prego.
Mi basta anche solo per poco.


«Assolutamente no, Ryuzaki»
«Allora mi passeresti la tua fetta di torta?» lo guardai, con fare interrogativo. «L’hai lasciata sul tavolino, tutta sola. Se non la mangi, potrei farlo io. La mangerai, allora?»

Risi, amaramente. La torta, voleva la torta.

Misi sulla sua scrivania il piattino con il dolce, prendendo però la fragola tra pollice e indice, sventolandogliela davanti.
«Però, come ricompensa, io prenderò la fragola»
«Ricompensa per cosa?» il suo sguardo si fece minaccioso.
«Per l’aiuto che do alla squadra anti-Kira, ovvio»
«Sei stata tu a chiedermi di entrare nel gruppo»
«Ma tu non mi paghi, lavoro gratis per te, L» precisai.
Espressione impassibile. «Se proprio devo… è un sacrificio, ma…
è tua. Mi sacrificherò per il bene del caso Kira»

«Ma io stavo scherzando» dissi, imboccandolo infine con la fragola.

~ ~

Okay, quando si dice "fanfiction idiota", molto probabilmente, si intende qualcosa del genere.
Però, volevo inserire l'episodio della fragola... mi è realmente successa una cosa simile, ci tenevo. Come per il capitolo precedente, nessuna pretesa.
Graditi i commenti e blablabla, al solito.
Kisu~
E-chan






   
 
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