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Autore: Persej Combe    26/12/2022    0 recensioni
Pensa, mentre si dà della codarda, che forse sì, potrebbe anche fornirgli una motivazione (soltanto una basterebbe). Ma sarebbe impossibile spiegare al mondo le ragioni di uno scandalo indecente – il Professore, la Superquattro e la Campionessa, tutti complici del terrorista.
Questa storia partecipa alla Advent Calendar Challenge indetta dal gruppo Fb Hurt/Comfort Italia.
Genere: Angst, Hurt/Comfort, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Yaoi, Yuri | Personaggi: Altri, Diantha, Elisio, Professor Platan
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti, Tematiche delicate | Contesto: Videogioco
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  Platan sapeva già, quando aveva inviato Sina e Dexio a cercarlo tra le macerie di Cromleburgo, che le possibilità di ritrovarlo sarebbero state spaventosamente basse, eppure adesso sono entrambi qui, di fronte ai suoi occhi, che lo sorreggono per una spalla e per l’altra, ed Elisio è salvo.
  Lo afferra a sostenerlo per portarlo al riparo: barcolla, si trascina avanti a stento.
  «Augustine», lo chiama.
  «Fai silenzio», lo ammonisce.
  Quindi lascia che si sieda, lo spoglia, scruta sforzandosi di essere impassibile il suo corpo martoriato dall’implosione dell’arma suprema. Si appresta a scoprirgli l’intero braccio per pulirlo, disinfettarlo e constatare l’entità delle lacerazioni, i frammenti della polsiera meccanica conficcati nella pelle: osserva stancamente questo sigillo d’insetto ormai distrutto e squassato, inutilizzabile – ad aggravare le sue condizioni, ci mancherebbe soltanto fosse intriso di veleno.
  Augustine non ha mai compiuto un’operazione del genere su di una persona, ma s’impone di persuadere sé stesso che non debba essere poi tanto diverso dal farlo su un Pokémon.
  «Farà schifo», lo avverte, infilando i guanti e mettendo mano ai ferri; Elisio concede il braccio, perché non c’è scelta, e comunque non si abbandonerebbe a nessun’altro, neppure adesso che lui si è sottratto dal prendere posto tra le fila della sua rivoluzione e lo ha sconfitto.
  Il primo impatto è dilaniante, è un rivangare nella colpa in senso più che letterale.
  Augustine si è rifiutato di somministrargli un anestetico, e il dolore che gli sta arrecando mentre tenta paradossalmente di guarirlo è lancinante.
  «Voglio che tu lo senta tutto», dichiara con sincerità spietata, ed Elisio ha l’impressione che mentre lo dica si soffermi volontariamente a fare pressione e a insinuare a forza le pinze in mezzo alla carne viva per strappargli un grido agonizzante.
  «Non ti facevo un sadico», lo provoca, adducendo a ben altri contesti, poi stringe i denti e serra gli occhi a soffocare ancora un lamento che non vuole dargli la soddisfazione di sentire.
  «Mi sarei anche stancato di fare il masochista per te», dice, e tira via con gesto secco un altro frammento, un altro pezzo di male – sono i discorsi corrotti che non si è arrischiato di estirpare sulla sua bocca quando avrebbe dovuto osare.
  Elisio sopporta e suda e ansima, perché questa è la sua punizione e ne è consapevole. Per quanto la rabbia di Augustine nell’infondergliela sia tutta fredda e rigida, la sente ugualmente ribollire come sangue caldo – lo stesso che arde sulla sua pelle squarciata – intanto che evita d’incrociare i suoi occhi e gli oppone il silenzio senza dar peso alle sue imprecazioni.
  Con la stessa fermezza con cui si è spinto a scavare nelle sue viscere, Augustine richiude le ferite passando a ricongiungerne col filo gli estremi, ricuce con precisione e stavolta delicato – che dopotutto non saprà mai essere davvero cattivo, e questa è la sua debolezza. Lo avvolge con cautela tra le bende, e seppure le suture brucino incessantemente, Elisio sa di essere al sicuro e protetto.
  Lo guarda mentre si allontana a gettare gli scarti e a lavarsi le mani; nel suo incedere lento, nel liberarsi del camice macchiato di schizzi, c’è un che di familiare e rassicurante, alla vigilia di un destino non prevedibile e confuso, ora che il suo tentativo di ribaltare le sorti del mondo è fallito.
  Un professore, un collega, un amico, un qualcos’altro: Augustine è sempre stato per lui tante cose, ma trovare la forza di ammetterlo in questo momento è forse ancor più doloroso di ciò che il suo corpo fisicamente deve tollerare.
  Elisio attende che gli si riaccosti vicino. Tra i resti che ha messo da parte c’è il suo anello. Augustine glielo mostra nel palmo – la pietra chiave scheggiata difficilmente tornerà a funzionare. Non sono queste fratture che possano riconciliarsi con del semplice filo, né d’altronde col più accorato sacrificio. E sorge il timore che debba essere la stessa sorte tra loro.

 


 
#140. Rivoluzione


 


Mancano pochi giorni alla fine dell'anno e sto cercando di recuperare tutte le challenge a cui ho partecipato nell'ultimo mese che non ho ancora pubblicato qui su Efp: spero non vi dispiaccia questa carrellata rapidissima! 
Trattandosi ancora di loro quattro, vi chiederei nuovamente il favore se poteste votare per Malva tra i personaggi della sezione - sarei davvero felice d'inserirla nelle note della storia.
Un abbraccio e auguri di buone feste ♥
Persej
  
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