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Autore: Severa Crouch    04/01/2023    2 recensioni
Questa storia partecipa al torneo Tremaghi - Multifandom edition indetto dal gruppo Facebook “L’angolo di Madama Rosmerta” Hogwarts!AU
“Benvenuti a un nuovo anno a Durmstrang,” annuncia Karkaroff con l’accento strascicato di chi ha origini nelle terre dei Rus. “Questo sarà un anno molto speciale.” Gli occhi neri gli si illuminano di una gioia che turba Rhaenyra, perché è foriera di cattivi presagi. In lontananza, il grido di Syrax si disperde tra i fiordi.
“La Confederazione Internazionale dei Maghi ha indetto un’edizione speciale del celebre Torneo Tremaghi. La scuola di Hogwarts ospiterà il torneo e tre concorrenti per ogni scuola si sfideranno in prove di magia. Partiremo alla vigilia di Samhain utilizzando la nostra nave.”
Per Rhaenyra è istintivo cercare con lo sguardo Criston, non si sorprende a vederlo a fremere d'impazienza. Dall’altro lato della sala, Harwin sorride con una luce negli occhi che denota la sua voglia di mettersi alla prova.
Genere: Avventura, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Criston Cole, Harwin Strong, Rhaenyra Targaryen
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 3 - È solo uno stupido ballo






Scemata l’adrenalina della prima prova, gli studenti delle tre scuole sono stati contagiati dall’agitazione da ballo. Ognuno cerca una dama, o un cavaliere, e non è insolito assistere a scene del tutto ridicole. 

Improvvisamente, le ragazze, che prima giravano sempre in gruppo, sono diventate solitarie e trascorrono il poco tempo libero a fissare il Lago Nero, a fingere di leggere nei cortili della scuola, solo con la speranza di essere avvicinate e scelte da qualcuno.

Rhaenyra non è mai stata abituata ad essere scelta, lei sceglie, e persino suo padre è dovuto venire a patti con questa verità. Così, mentre passeggia mano nella mano con Harwin per i prati della scuola, gli domanda: “Hai già deciso con chi andare al ballo?”

Harwin sorride, la osserva ed è incredibilmente perspicace nel risponderle: “In realtà vorrei andare al ballo con te, ma dalla domanda che mi hai fatto, temo che ciò non sarà possibile. Tu con chi andrai?” Rhaenyra sospira, si ferma per guardare negli occhi il suo compagno di scuola. Le loro mani sono ancora intrecciate e gli occhi scuri di Harwin, il suo sorriso gentile, le fanno sobbalzare leggermente lo stomaco. Harwin è bello nella sua divisa scolastica, il rosso dell’uniforme e il mantello bordato di pelliccia lo rendono simile a un valoroso cavaliere. Rhaenyra si avvicina a lui e si solleva sulle punte per incontrarne le labbra che prontamente ricambiano il bacio con solerzia. “Sei l’unica persona che sembra capirmi perfettamente.”

“Eppure, comprenderti non è sufficiente,” le fa notare. 

Rhaenyra scuote la testa. “No, Harwin, sarei felicissima di presenziare al ballo con te, ma che immagine daremo dell’Istituto di Durmstrang se due campioni si chiudono a riccio? Non siamo nella posizione di poter pensare ai nostri interessi… E poi… ti confesso che sono preoccupata per Criston.”

“Sei ancora attaccata a lui?” C’è un po’ di risentimento nella voce di Harwin e di sorpresa. Rhaenyra scuote la testa. “No, mi ha delusa grandemente con quelle sue sciocche richieste e la sua insistenza nel corteggiarmi, ma è un Campione Tremaghi e deve portare a termine una prova. Non possiamo stuzzicare il suo lato irascibile. Al momento, dobbiamo essere un fronte compatto.”

“Quindi si tratta di politica e di strategia, come sempre.”

“C’è qualcosa in questo mondo magico che non sia politica e strategia? Ricordi la nostra posizione?”

“Sì, a differenza di Criston, non sono uno sciocco idealista. Con chi pensavi di andare al ballo, allora?” le domanda cingendole la vita e attirandola a sé. Rhaenyra poggia la schiena e la testa contro il petto di Harwin, si lascia stringere in quell’abbraccio e si gode i baci che il suo compagno di scuola le posa sulla guancia (sa che se lo definisse ragazzo la sua fermezza inizierebbe a vacillare). 

“Pensavo di chiederlo a mio cugino Laenor.” 

Harwin sorride, la tensione dei muscoli si rilassa e l’abbraccio si fa meno possessivo, più languido. “Mi sembra che tuo cugino preferisca andare al ballo con il suo amico Joffrey, però.”

“E per le mie stesse ragioni non potrà farlo. Sarà un cavaliere politicamente perfetto e strategicamente complice.” Alza lo sguardo per incontrare gli occhi di Harwin che sorride nuovamente.

“Ti darebbe fastidio se lo chiedessi a tua cugina Laena?” le domanda. 

“Credo che Laena sia molto legata al fratello e a Joffrey, quindi, direi di no,” risponde Rhaenyra con un sorriso. 

Forse può funzionare.

***

Che sia Rhaenyra Targaryen a tirare le fila della loro vita, Criston Cole lo ha accettato da tempo. Di tutti gli studenti di Durmstrang è la più sveglia e sicuramente la sua mente strategica è stata forgiata dagli incontri politici a cui assisteva con il padre. 

Così, quando Rhaenyra gli propone che ciascuno di loro vada al ballo con uno studente di un’altra scuola, Criston pensa solo che è perfetto, perché se lui non avrà Rhaenyra, nemmeno Harwin l’avrà.

Inizia a guardarsi intorno: deve scegliere una dama che sia all’altezza della bellezza di Rhaenyra, in grado di suscitarne la gelosia e, perché no, magari regalargli anche una bella serata. Non una dama imbarazzante, e nemmeno una che si faccia strane idee, che, per colpa di qualche ubriacone dei suoi compagni di Istituto, Durmstrang ha una strana nomea. Ci tiene a mantenere l’aspetto e la rispettabilità che deve avere un mago valoroso, un Campione Tremaghi. Così, scarta quelle bruttine, anche quelle troppo appariscenti, ignora le bionde, ché non vuole pensare a quanto non sia Rhaenyra la sua dama e continua a riflettere.

Incontra la sua dama quando meno se l’aspetta: dopo una sessione di allenamento particolarmente intensa, mentre la sua uniforme da duello è sporca di fango ed erba e decisamente lui non profuma di fresco. Per qualche strana ragione, quella ragazza con l’uniforme di Hogwarts, splendidi capelli castani che le scendono in onde morbide lungo la schiena, si è fermata ad osservarlo. Criston le sorride e le fa un inchino, secondo il saluto formale che insegnano a Durmstrang. 

La ragazza non fugge e Criston le si avvicina. “Vi piacciono i duelli?” le domanda, usando il voi per sottolineare la sua cortesia.

“Non ho mai visto nessuno duellare in questo modo, siete molto bravo,” risponde la ragazza.

“Siete molto gentile, Miss…”

“Hightower, Alicent Hightower,” risponde imbarazzata. Le guance le si colorano di rosso e Criston la trova deliziosa: impeccabile, delicata, modesta, educata, bellissima. Soprattutto, impressionata dalle sue abilità. Alicent Hightower ha tutto ciò che serve per poter essere la sua dama per il ballo. “Perdonate la sfrontatezza, signorina Hightower, avete già un cavaliere per il ballo?”

“H-ho ricevuto delle proposte da alcuni compagni di scuola, ma non ho ancora accettato,” gli dice con un tono di voce che trema leggermente.

“In tal caso, mi fareste l’onore di accompagnarmi? Non sono molte le vostre compagne con una tale grazia nel portamento.”

Alicent sorride timidamente e china il capo. “Ne convengo, signor Cole, la vostra richiesta mi lusinga. Non credevo di essere all’altezza di fare da dama a un Campione Tremaghi, specie dopo quello che la Gazzetta del Profeta scrive sul vostro attaccamento a Rhaenyra Targaryen.”

“Lo sto chiedendo a voi, Alicent, non a Rhaenyra.” La vede tremare nel momento in cui pronuncia il suo nome e poi annuisce rapidamente. “D’accordo, sarà un vero onore, signor Cole.”

“Chiamami Criston, per favore.” 

Alicent sorride e Criston si sente come se una nuova vita stesse iniziando per lui. Forse, l’idea di rimanere in Inghilterra dopo la fine dell’anno e gli esami, non è poi così male e Alicent Hightower ha tutto ciò che potrebbe fargli dimenticare Rhaenyra e la sua freddezza.

***

La sera del ballo Harwin Strong indossa la sua veste da cerimonia nera sotto il mantello rosso della scuola, bordato di pelliccia. 

Si presenta fuori dal prato della carrozza dell’Accademia di Beauxbatons per incontrare Laena Velaryon. La strega è meravigliosa con i suoi ricci biondi e l’abito azzurro polvere che le fa risaltare l’incarnato.

“Siete un incanto, miss Velaryon,” le dice mentre esegue un perfetto baciamano.

“Rhaenyra ha sempre avuto buon gusto in fatto di cavalieri,” commenta la cugina mentre afferra il braccio che Harwin le porge. 

“Mi riferiscono lo stesso di voi.”

Laena ride e lo sguardo si posa su Laenor e Joffrey che stanno uscendo dalla carrozza. I due campioni di Beauxbatons scherzano e si scambiano sguardi come due fidanzati. 

“Vado a prendere Rhaenyra al punto di attracco della nave. Ci vediamo dentro,” avvisa Laenor mentre si congeda dalla sorella e dall’amico. Laena osserva la scena con interesse e poi procede con Harwin verso il castello. Joffrey li segue e racconta di aver invitato una ragazza di Tassorosso, di cui non ricorda il nome, ma che l’ha vista piangere perché il ragazzo che le piaceva le aveva preferito un’altra, così, si è offerto di accompagnarla.

“Queste convenzioni sociali sono assurde,” sentenzia Laena. “Ciascuno di noi è costretto ad andare ad un evento con qualcun altro.”

Harwin sospira paziente: “Credo che sia per via del ruolo di Campioni che ricopriamo, gli altri studenti sono molto più rilassati.”

“Forse, allora, avrei dovuto accettare l’invito di quel Lannister,” ridacchia Laena.

“E passare la serata a spostare le sue mani dal posto sbagliato?” 

“No, hai ragione. So di essere in buone mani.”

Joffrey alza un sopracciglio, Harwin si sente studiato come un oggetto da esposizione. Il ragazzo posa una mano sulla spalla di Laena e con un sussurro malizioso commenta: “Ottime, direi.” Harwin non sa come sia finito in quella situazione, ad essere il terzo incomodo, o l’oggetto di pensieri inopportuni, sa solo che Rhaenyra avrà molto da farsi perdonare per l’imbarazzo che questa situazione gli sta causando.

Dentro il castello, la Sala Grande è addobbata in modo incantevole. Le ghirlande di abete si sono tinte di neve. Le decorazioni con i colori delle case e le candele che fluttuavano creando un’atmosfera calda e accogliente hanno lasciato il posto al bianco delle nevi e all'argento dei ghiacci. Ci sono luci azzurre fluttuanti, altre dorate che riscaldano l’atmosfera e la rendono magica. Un gruppo di fate danza sull’albero e decorazioni incantate che riproducono la neve che cade. La volta della sala riproduce un cielo notturno, sereno, illuminato dalla Via Lattea. 

Harwin, come tutti gli studenti, è incantato dallo spettacolo e il suo sguardo è ancora più sorpreso nel momento in cui Rhaenyra fa il suo ingresso al braccio di Laenor Velaryon. Sono una bellissima coppia di campioni Tremaghi, deve ammetterlo.

“Signor Strong, permette una domanda per la Gazzetta del Profeta? Come mai la sua dama non è Rhaenyra Targaryen?”

“Sa che è una domanda inopportuna da formulare di fronte la mia dama, la signorina Velaryon?” risponde cortesemente. “Lo spirito del Torneo è quello di conoscere studenti delle altre scuole, cerchiamo di rispettarlo. Con permesso.” Stringe la mano di Laena e la porta via, prima che quella strega odiosa ponga qualche domanda scortese anche a lei. 

“Grazie, Harwin, lo apprezzo molto.”

“Non dirlo, Laena, la Skeeter è insopportabile. Avviciniamoci alla pista da ballo, tra poco dovremo aprire le danze. A proposito, prima che me ne dimentichi, non ti ho fatto i complimenti per la prova. Non era semplice affrontare un Basilisco, sei stata molto brava.”

“Anche Durmstrang ha fatto un’ottima prova, Rhaenyra è stata coraggiosa. Io non avrei avuto il coraggio di bendarmi.” Laena si volta verso l’ingresso della sala e stringe il braccio di Harwin. “Ma quello è…”

“Criston Cole,” Harwin completa la frase. Criston è entrato nella sala vestito con l’uniforme da cerimonia di Durmstrang tirata a lucido, i capelli scuri perfettamente acconciati e al suo braccio c’è una bellissima ragazza dai capelli castani che indossa un elegante abito di seta verde che le lascia scoperte le spalle. Ha l’incedere di una regina, tanta è la grazia nel camminare.  

“Buonasera, Harwin, ti presento la mia dama, la signorina Alicent Hightower,” dichiara Criston solennemente. 

“Molto lieto,” risponde, “suppongo che tutti voi conosciate Laena Velaryon che mi ha concesso l’onore di farle da cavaliere.”

“Difficile non conoscere una Campionessa Tremaghi, specie dopo la splendida prova che ha realizzato,” commenta Alicent.

“Anche mio fratello Larys è stato molto bravo, ne sono rimasto colpito.”

“Perché? Non pensavi che fosse in grado di affrontare un Basilisco per via della sua… menomazione?” Alicent si infiamma in un modo che Harwin ha visto solo con Criston. Cerca di spegnere ogni conflitto. “No, non intendevo questo, sono molto affezionato a mio fratello e so quanto sia un mago esperto e dotato di risorse infinite. L’arguzia, poi, è proprio la sua dote.”

“Danzerà anche, sapete? Con la signorina Arryn di Durmstrang. Dopo tutto, è questo lo spirito del Torneo Tremaghi.”

“Vedo che siete molto intima con mio fratello.”

Alicent gli rivolge uno sguardo oltraggiato. “Siamo compagni di Casa, non osare fare simili insinuazioni. Criston, per favore, andiamo a bere qualcosa prima che inizino le danze.”

Laena gli rivolge uno sguardo lungo e non appena i due si allontanano ridacchia: “Temo che tu abbia toccato un nervo scoperto. Povero Criston, si troverà un altro Strong come rivale.”

“Non ti nascondo che una parte di me ne è molto divertita. Raggiungiamo Rhaenyra, Laenor e Joffrey. La loro compagnia è decisamente più piacevole.”

Solo dopo aver dato il via alle danze, quando la festa entra nel vivo e le coppie si mescolano, Harwin è più che felice di alternarsi tra Laena e Rhaenyra, di concedere qualche ballo anche a quella Susie di Tassorosso che è sorpresa di trovarsi in mezzo a studenti di altre scuole in grado di farle dimenticare le delusioni d’amore. Almeno finché il ragazzo che l’ha fatta piangere non si presenta per chiederle un ballo e poi dileguarsi nel parco con lei. Da un’altra parte della sala, con gli studenti di Hogwarts, Criston danza con Alicent.

È una serata splendida, divertente, allegra e calorosa, come le feste di Yule dovrebbero essere. Quando gli studenti più giovani iniziano a rientrare nei loro dormitori, Laenor propone di arrivare fino alla carrozza di Beauxbatons dove ha una bottiglia di Firewhisky per continuare a festeggiare nei giardini. Possono creare una bolla riscaldante che impedisca loro di sentire il freddo. Rhaenyra e Laena acconsentono entusiaste, così come Joffrey. Harwin si accoda e mentre escono dal portone vedono Criston Cole congedarsi da Alicent Hightower con un baciamano e tornare verso la nave.

“Credete che dovremmo…”

“Non ci pensare proprio, Rhaenyra,” la blocca Laena. “Un soggetto così ci rovinerebbe la serata.” Laenor ridacchia divertito e Joffrey stempera: “Dai, andiamo a festeggiare.” 

Harwin segue con lo sguardo Alicent che torna verso il castello e gli spunta un sorriso quando intravede la sagoma inconfondibile di suo fratello, fermo sul portone, che allarga il braccio e accoglie la dama di Criston sotto la sua ala. 

“Andiamo a  festeggiare,” ridacchia, “c’è proprio bisogno di brindare.” 

Rhaenyra gli rivolge uno sguardo perplesso e Harwin le sussurra complice: “Più tardi ti spiego.” Proprio come il fratello, allunga il braccio e accoglie Rhaenyra. “È proprio una bella festa.”

“È solo uno stupido ballo,” ridacchia Rhaenyra appoggiando la testa contro la sua spalla.

 
   
 
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