Io mi perdo nelle vite inventate
di questi personaggi irrealistici;
le respiro per giorni, mi assillano,
ricorrono nella mia testa, pressanti,
fino allo scoppio. E cosė io vomito,
vomito, vomito parole incessanti.
Ogni orifizio ne espelle, costanti.
Scrosciano sulla tastiera, č un'onda,
e le dita riordinano veloci
il racconto sussurrato all'orecchio
dai coinquilini, talvolta permalosi,
residenti all'interno della mia testa.