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Autore: Dian87    16/02/2023    1 recensioni
Mayze è la gemella di Goku, portata in un'altra dimensione per una scommessa tra Zen-Oh e Aason per vedere quale dimensione avrebbe creato il combattente migliore. Un giorno i due verranno a conoscenza l'uno dell'altra e da lì si svilupperanno le loro avventure.
Nota: dato che sono in blocco dello scrittore, questa è un'opera piuttosto nonsense nata dalle mie idee sottoposte a chatGPT e poi rielaborate da me. Non cercate opere eccelse in questo racconto, solo la voglia di perdere un po' di tempo e divertirsi.
Genere: Avventura, Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Goku, Nuovo personaggio
Note: Nonsense, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Le grida del pubblico esplosero sugli spalti attorno al ring, null’altro che una piattaforma sospesa sul terreno. Mayze osservò i sostegni sui quali aveva già combattuto e in che modo si fossero incrinati sotto i colpi dei suoi avversari.

“Finalmente la semifinale, non ne posso più.” pensò con un sospiro, facendo ora caso al giovane dai capelli arruffati e che sporgevano in grossi ciuffi. Il gi arancione del giovane le ricordava il proprio, verde con la maglia azzurra, ma aveva uno stemma sul fronte e sul retro che le ricordava la grafia skothariana con la quale era cresciuta.

Li perse di vista un istante ed il momento dopo udì il grido della folla.

«Abbiamo il nostro vincitore! Son Goku dal monte Paozu!»

Il volto di Mayze si tese visibilmente all’udire quel cognome. Le sopracciglia si aggrottarono e le labbra si mossero lievemente mentre cercava qualcosa nei suoi ricordi. Non aveva mai incontrato nessuno che poteva essere collegato a Son Miso, la donna che si era presa cura di lei da quand’era una bambina piccola.

Osservò tutte le persone affollate attorno al ring e prese un respiro profondo, cercando di calmare i nervi.

“Ora devo concentrarmi sull’incontro.” focalizzò mentre la sua coda si arrotolava attorno alla vita. “Ho visto come ha combattuto Grimgor, non è altro che una massa di muscoli."

«Ehi, scimmietta!» la voce cavernosa la trasse dai suoi pensieri. «Sei ancora in tempo per arrenderti.»

L’orco era più del doppio della sua taglia, i suoi muscoli si gonfiavano e si increspavano mentre stringeva ed apriva i pugni. Il perizoma di pelliccia e i bracciali erano l’unica cosa che lo coprivano.

L’orco la guardò e sorrise, con uno sguardo minaccioso che le gelò la pelle. Abbassò lo sguardo e studiò le sue braccia, i suoi muscoli sporgenti dalla pelle. L’orco era ricoperto di cicatrici, lunghe linee che tracciavano la storia di chissà quante battaglie.

«E perché dovrei?» sorrise Mayze.

Un urlo si alzò dalla folla.

«Signore e signori, il prossimo incontro sarà la prossima semifinale: da un lato abbiamo Son Mayze, la piccola skothariana che ha superato ogni aspettativa. Dalla sua parte non ha solo la sua agilità e la grazia che non sfigurerebbero in un ballo regale, ma anche una coda che utilizza con maestria.» annunciò il presentatore con voce stentorea. Il corpo esile dell’uomo e l’incipiente calvizia stonavano completamente con la voce che era in grado di creare e non dubitava ci fosse qualche ausilio magico. «Dall’altra parte Grimgor il distruttore, cento cinquanta chili di muscoli e potenza bruta. Nessuno sa rintracciare le sue origini dato che le prime notizie su di lui si hanno dalle Terre Note quando sconfisse il potente demone anni fa.»

Mayze fece un sospiro, uscendo dalla zona riservata ai combattenti e osservando la folla che urlava per il proprio o la propria beniamina. Lanciò un’occhiata alla panca dove il giovane che aveva combattuto poco prima, non doveva essere molto più vecchio di lei e poteva avere qualche possibilità di affrontarlo. Gli occhi del giovane si erano fissati verso di lei e lui le fece un lieve cenno con il capo con un sorriso. Una sensazione si fece largo in lei, subito ricacciata indietro, e ricambiò il cenno del capo, raggiungendo il centro del ring.

«Come negli scontri precedenti, solo arti marziali e si vince facendo svenire o arrendere il proprio avversario.» ricordò il presentatore prima di allontanarsi e saltare giù dal palco.

Mayze si mise in posizione di guardia, tenendo la mano destra avanzata e la sinistra all’altezza della spalla. Il suo avversario, invece, teneva una guardia molto rilassata ma opposta a quella di lei.

«Signore e signori, è l’ora che questo incontro di semifinale inizi! Son Mayze contro Grimgor. Iniziate!»

I due si fronteggiarono, ognuno attento alla prima mossa dell’altro.

«Sarai la mia cena, scimmietta!» ululò Grimgor, lanciandosi verso di lei.

«Non oggi, orco.» sorrise lei.

La prima schivata della giovane, un salto oltre all’orco usando le spalle di lui come appoggio, venne accolto con un “Oh” sorpreso del pubblico. Parò il secondo pugno dell’orco, percependo appieno il suo potere grezzo.

“Non posso pararlo direttamente.” si trovò a pensare, abbassandosi per schivare un altro pugno che puntava alla sua testa. Gli arrivava a malapena alla spalla e il fatto che avesse solo il perizoma peloso poteva indicare soltanto che aveva un altro tipo di protezione. “Pelle più dura? Campo di forza? Non sembra avere tatuaggi magici in parti visibili…”

Con l’ultima schivata si portò alle spalle dell’orco e tirò un calcio alle zone lombari. Grimgor si girò verso di lei, con una profonda risata gutturale.

«Scimmietta, non vuoi usare la tua coda? Forse con quella ce la fai.» la prese in giro.

***

«Mayze, devi allenare la coda… e non solo per arrampicarti.»

«Ma… nonna…»

«Niente storie, Mayze. Lo sai che è il tuo punto debole: o lo proteggi, o lo alleni… oppure te la taglio.»

***

«La mia coda sta bene al suo posto.» rispose.

Dalla sua panchina, Goku continuava ad osservare lo scontro. Chiunque dei due avrebbe incontrato in finale sarebbe stato un bello scontro. Da un lato un colosso di muscoli come tanti che aveva affrontato in passato, dall’altro qualcuno che sembrava danzare mentre schivava i suoi avversari e teneva la coda al sicuro.

«Dai, Mayze. Ce la puoi fare!» le gridò, preso dall’entusiasmo dello scontro.

«Dopo vengo a prendere anche te, nanerottolo.» ribatté l’orco.

«Non vedo l’ora.» rise Goku.

Grimgor riportò l'attenzione su Mayze, continuando a colpirla. Lei si parava con gli avambracci e cominciava a sentire il dolore farsi strada attraverso le sue braccia. Sentiva che i riflessi si stavano facendo più lenti e che i colpi dell’avversario colpivano anche il ventre.

Si chinò e ondeggiò, cercando disperatamente di evitare il pugno dell’orco in arrivo. Ma arrivò troppo presto, un potente montante che si schiantò nell’addome come una mazza. Venne sollevata dal colpo e si schiantò al centro del ring.

«Signore e signori, che scontro emozionante! La piccola Son Mayze è a terra! Riuscirà a rialzarsi?» gridò il presentatore.

Con maggiore fatica la giovane piantò un ginocchio a terra, mentre la coda allentava la sua stretta attorno alla vita per essere più libera. Si puntellò su quel ginocchio, rialzandosi, e con uno sguardo determinato negli occhi.

«Non abbiamo ancora finito.» gli rispose, rimettendosi in posizione di guardia.

«Sì! Questo è lo spirito, Mayze!» esultò Goku.

Mayze si slanciò verso Grimgor, mirando alla testa. Nessuno dei suoi attacchi aveva avuto effetto fino a quel momento, ma poteva essere la volta giusta.

Un’ombra nera calò su di lei…

L’impatto di un maglio sulla tempia…

«No! Mayze!»

Il silenzio assoluto, il fiato trattenuto…

Dei lievi passi mentre tutto si oscurava…

«Otto… nove… dieci… Grimgor vince l’incontro.»

Sentì qualcuno affiancarsi a lei e prenderla in braccio.

«Ah, grazie ragazzo.» la voce era quella del presentatore, Mayze ne era sicura. «Puoi portarla dal chierico nell’infermeria. Il tuo incontro sarà tra subito dopo pranzato, ti consiglio di tenerti leggero.»

  
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