xKibakun93: La verità è che Kalifa prima accusa di
molestie sessuali, ma poi è quella che pensa le peggio cose
XD
Kalifa: -Ma non è colpa mia se Kokitsune è una pervertita!-
Kokitsune: -Non sono una pervertita! Però devo dire che Lucci ha un piccione molto bello-
Kalifa: - O___________O-
Kokitsune: -Stavo parlando di Hattori!-
Per il momento Kokitsune rivolge la sua attenzione
ad altri soggetti (Doh! Ragazzi, salvatevi! ndKalifa)(Dimmi come ho fatto a
essere tua amica per tutti questi anni ndKokitsune), ma forse nel seguito della
fanfic (dato che la volevo continuare, questa volta ci saranno anche i Mugiwara,
e un’altra che è uno spin-off comico\demenziale dove
Dato che dovevo fare qualcosa, ho disegnato Kokitsune umana: http://img225.imageshack.us/img225/7599/kokitsuneumana.jpg
Non è una meraviglia, ma è sempre meglio degli altri schizzi che ho fatto (dove somigliava a una combinazione tra Nero e Spandam).
Ben presto calò il buio, le stelle e la luna erano le uniche cosa a rischiarare la notte. Kaku fermò la nave e raggiunse Blueno nelle cucine, dove quest’ultimo stava armeggiando con dei coltelli e un grosso pescespada.
Kaku: -Hai bisogno di aiuto?-
Blueno: -No, grazie, ma ho bisogno di un favore, vai a dire a Kokitsune che può bastare. Non c’è più bisogno che prenda altro pesce-
La giraffa obbedì e andò dalla volpe, che era seduta sulla passerella dove, in numerosi racconti, i pirati costringevano a passare i loro prigionieri, prima di buttarli in mare. Due lunghi baffi di fuoco le cadevano da sotto il naso, arrivavano fino a sott’acqua, dove si vedevano muoversi in cerca di pesci.
Kaku: -Ko…-
Kokitsune: -Sempre, dico io… Certo che è un po’ tardo se non se ne è ancora accorto…-
Evidentemente, Kokitsune non aveva sentito Kaku, ma lui aveva sentito lei. Facendo finta di niente, la richiamò.
Kaku: -Kooo… Dice Blueno che con i pesci è a posto. Puoi anche smettere di pescare-
Kokitsune: -Oh…!!!-
La volpe balzò dalla sorpresa, tanto che cadde quasi in mare, se non fosse stato per l’uomo che l’aveva presa per la mano. I baffi di fuoco le scomparvero improvvisamente con uno sbuffo di fumo.
Kokitsune: -Kaku! Mi è quasi preso un infarto!-
Kaku: -Anche se detto da me magari suona strano, non è colpa mia se tu caschi dalle nuvole-
Kokitsune: -Comunque… Pronta la tavola?-
Kaku: -Sì. Stiamo solo aspettando che Blueno si sbrighi a tagliare il pesce. Andiamo a sederci, intanto-
I due si accomodarono a un tavolo rettangolare molto grande, coperto da una tovaglia bianca e quadrettata di rosso. Kokitsune si sedette tra Kalifa e Lucci, di fronte a Kumadori. Dall’altro capo del tavolo, Kaku. Jyabura guardava impaziente verso le scale che portavano alle numerose stanze, tra cui le cucine.
Jyabura: -ABBIAMO FAME!-
Kokitsune: -PER UNA VOLTA DO RAGIONE AL LUPO!-
Lucci: -Perché vi comportate come bambini? Siete davvero esagerati-
Blueno arrivò poco dopo usando i poteri del Frutto del Diavolo, portando due piatti, lì posò a tavola e rientrò nella porta che si era formata nel nulla, poi tornò ancora con altri due piatti finché tutti non furono serviti.
Jyabura: -Era ora! Avevo una fame da lupo!-
Kaku: -Jyabura, queste battute te le inventi sul momento o ti vengono spontanee?-
Kumadori: -Yo yoi, qualcuno mi sta facendo piedino-
Kokitsune: -Chissà chi è…-
Kalifa diede una gomitata alla volpe.
Kokitsune: -Che c’è? Non vedi che sto mangiando tranquilla?-
Kalifa: -Queste sono molestie sessuali!-
Kokitsune: -Eh eh… Qualcuno ha un fazzoletto?-
Kalifa: -Sbaglio o ti sta sanguinando il naso?!-
Kokitsune: -Ma no, ma no…-
Dopo cena, tutti si alzarono e si affrettarono ad andare nei dormitori, che erano stati differenziati in modo che nessuno si ‘confondesse’ e non entrasse nei dormitori sbagliati.
Kokitsune: -Arrivo, ragazzi!-
Kalifa: -Che cosa stai dicendo?! Tu sei una ragazza!-
Kokitsune si girò verso Kalifa: la volpe si era trasformata in maschio.
Kokitsune: -Fino a prova contraria, no-
Kalifa: -Molto, molto astuta. Ma tu dormi lo stesso con me!-
Kokitsune: -E tu invece sei molto, molto cattiva, Kalifa-
Kalifa: -No, sono ‘previdente’. Lasciarti da loro è come mettere una volpe a guardia di un pollaio. Se la lasci da sola… I polli se li mangia-
Kokitsune: -Mi hai preso per un’allupata? Io di ‘pollo’ me ne mangio soltanto uno… Ma perché mi piace-
La volpe arrossì e tornò donna, poi si fece strada fino alla stanza sua e di Kalifa.
Kalifa: -Oh beh… Povero Hattori-
Passò un altro giorno, ed ecco una grande isola verde. Al centro di essa, una torre altissima e in rovina, pericolante e coperta quasi del tutto da piante rampicanti. Il gruppo scese e si guardò intorno.
Kaku: -Hey… Ma non è questa l’isola che dovevamo raggiungere-
Lucci: -Tanto meglio. Se neanche questa è segnata nella mappa, e non è del governo, è anche migliore. Se avessimo trovato gente del governo e l’avremmo uccisa, le alte sfere avrebbero saputo che qualcosa non andava, che dei killer molto abili erano passati di lì… Kaku! Distruggi la nave!-
Kaku: -Co… Cosa?!-
Lucci: -Questa isola è poco visibile in lontananza, ma la nave si vede eccome. Possiamo sempre spostarci grazie all’abilità di Blueno, se necessario-
Con il Rankyaku, Kaku tranciò la nave di netto, che colò a picco.
Kokitsune, trasformata in grossa volpe, trottò in avanscoperta, annusando l’aria. Poi tornò indietro.
Kokitsune: -Non avverto nessuna presenza umana estranea-
Kalifa: -Eh? Cosa hai detto, Ko?-
Credeva di averlo detto bene, ma in realtà era ancora una grossa volpe che abbaiava contro di loro.
Lucci: -… Ha detto che l’isola è disabitata-
Kalifa: -Ottimo, ma… Perché non sei tornata umana?-
Kokitsune tornò umana con visibili difficoltà.
Kokitsune: -Cosa… Cosa mi è successo? Che ho fatto?-
Kalifa: -Ko… Stai male?-
Kokitsune: -No, perché?-
Lucci: -Ho l’impressione che sia qualcosa che ha a che fare con il Frutto del Diavolo… Ma ci sarà tempo, per preoccuparsi-
Disse il leopardo. Felici, anche se ricercati dal Governo, l’ex CP9 si sistemò nell’isola che, da quel giorno, era casa loro.