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Autore: principessa1793    14/03/2023    2 recensioni
Sono trascorsi 25 anni dalla nascita degli ultimogeniti della famiglia Mendoza Pinzon e del primogenito di Mario Calderon. Quelli che allora erano bambini,ora sono donne ed uomini che si troveranno a vivere la loro vita lavorativa all'Ecomoda. Nasceranno nuovi legami e forti sentimenti. Se siete curiosi... date un'occhiata!
Genere: Commedia, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Un imprevedibile futuro'
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[Barbara]
“ Tesoro,tutto bene? Non hai le nausee seduta dietro,vero?” mi domanda mia madre.
“ Vuoi che rallenti?” si preoccupa la sua dolce metà. Giulio mi porta la mano al ventre ed ho il sentore che i miei prossimi 9 mesi saranno così.
“ No,sto bene. Non c’è bisogno di decelerare,papà!” rispondo serafica.
“ Vostro padre non vuole decelerare solo per Mirtillino,ma anche per evitare una sfuriata della nostra dolce nipotina,che solo stamattina l’ha descritto come il << Nonno migliore del mondo >>. Aspetta di vedere che l’abbiamo piazzata al tavolo del mini club e vedi come s’incavola!” esclama mia madre. Io e mio marito (ancora non ci credo che posso definirlo così!) ci scambiamo un’occhiata divertita.
“ Perché ha l’età della pensione? No! Direi che l’abbiamo collocata al tavolo perfetto!” obietta papà.
“ Ti ricordo che io non ero d’accordo,amore mio!” sottolinea mia madre.
“ Scricciolo mio,già,dopo le sue parole nel sonno di questa mattina,sono seriamente pentito di aver acconsentito che sedesse accanto a quello con la scorta illimitata di profilattici,quindi o questo o niente!” replica perentorio papà.
“ Tanto saranno furiose madre e figlia: Roby perché Clizia siederà al tavolo con il distributore di preservativi; Clizia perché l’abbiamo messa al tavolo dei bambini come se appartenesse alla categoria!” si rassegna mia madre. Giulio scoppia a ridere destando la loro perplessità.
“ Siete buffi quando provate a litigare!” sghignazza mio marito. Mi beo del suo sorriso tornando con la mente ad una delle prime volte che ho sperato di rivedere quel ghigno meraviglioso nei miei figli.
 
Risalii le scale che portavano dall’atelier al piano dirigenziale per raggiungere l’ascensore e tornare al residence,il triste e solitario residence che mi accoglieva. Non sapevo che poco più di 2 settimane dopo l’avrei abbandonato per convivere con quello da lì ad una settimana sarebbe divenuto il mio fidanzato. No,non potevo dedurlo,non mentre teneva per mano mia cugina.
Cercai di non fissarli restando concentrata sulla telefonata con mia madre. Mi chiedevo se non fosse una buona idea tornare a Zurigo o trasferirmi altrove per tornare a Bogotà solo per le sfilate inviando i miei modelli per via telematica. Rappresentava per me una sofferenza troppo profonda vederli assieme. Come poteva professarmi amore mentre si dimostrava affettuoso con lei?
“ Ehi! Mi ascolti?” mi riportò alla realtà mia madre.
“ Stavo pensando di tornare a casa per un po’. So che è passato poco tempo dalla mia partenza,ma mi manchi!” risposi. Giulio si pietrificò.
“ Guarda che facendolo sparire dalla tua visuale,non uscirà dal tuo cuore.” osservò mia madre già al corrente dei miei sentimenti per Giulio.
“ Parli di quando i nonni hanno allontanato papà mandandolo a Zurigo?” le chiesi. Restò in silenzio per qualche secondo.
“ Non proprio,ma l’idea dei tuoi nonni credo derivasse da tale credenza. Decidi con calma,amore mio. Non hai bisogno di domandarmi il permesso per tornare a casa! Dormi bene e mangia,amore!” mi rassicurò prima di riagganciare. All’epoca non sapevo a cosa si riferisse mia madre e sottovalutai quel pezzetto di verità che mi parlava di lei e del suo amore mai morto per l’uomo della sua vita.
“ Ti manca Zurigo?” mi chiese Giulia. Mi mancava la mia vita serena prima che Giulio Valencia la rivoluzionasse.
“ Abbastanza. Non andrei mai via prima di aver ultimato il mio lavoro,tranquilla! Non potrei mai fare una cosa del genere!” farfugliai guardandomi bene dal ricambiare le occhiate di Giulio.
“ E Jean lo sa? O hai qualche filarino a Zurigo?” replicò Giulia. Era fissata con l’idea che avessi una relazione con Jean Lou Doinel.
“ Mi mancano mamma e Roby,Junior e Clizia. Ma forse è qui non ho ancora stretto amicizia per un cinema,un pub!” risposi evasiva.
“ No,ti prego: non dirmi che sei pure tu una di quelle che pensa che le ragazze impegnate non siano libere di uscire con le amiche! Quando vuoi compagnia,possiamo uscire assieme. Ti è andata un po’ male perché quella pazzerella di Bianca è volata a Londra,ma se fosse qui, avreste già legato e avresti tutte le serate occupate dalle sue idee strambe. Stesso discorso vale per Pilar…no,per Pilar forse no: è più assennata e appiccicata a Bob. Mi spiace che tu abbia qui solo me e Carmen,che siamo praticamente due suore riguardo la vita mondana!” ribatté. Abbozzai un sorriso. L’idea di uscire con lei e Giulio,di vederli baciarsi era fuori discussione.
“ Non ti consiglio di legare con mia sorella perché non vorrei mi chiedessi i danni in futuro. Sarebbe come consigliarti di uscire con mia madre e mia zia assieme…un mix letale,specialmente per i timpani!” mi si rivolse Giulio strappandomi un sorriso.
“ Tua zia sarebbe la signora Maria Beatrice,l’amica di mia madre,giusto?” chiesi confusa. Scosse il capo con un sorriso dolce,che in quell’attimo sognai di rivedere un giorno nei miei bambini. Un sogno che lì per lì mi apparve assurdo e irrealizzabile.
“ Esattamente! L’unica cosa che vorrei domandare a tua madre è come faccia a stare dietro a mia zia che ogni volta si innamora di uno diverso,che si perde in giro e che si concia in modo abbastanza improponibile!” rispose. Ridacchiai divertita.
“ E tua cugina è troppo urtata dalle sue baruffe con Hermes per essere consigliata come compagnia. In effetti però la partenza di mio fratello potrebbe averla resa meno nervosa!” intervenne Giulia facendolo ridere. Già parlavano come fossero una famiglia ed io mi sentivo morire.
“ Come dimenticare la lite del primo giorno?! Tuo fratello dovrebbe aprir bocca solo per prendere ossigeno! È stato scortese con tutti! Ho litigato con lui anch’io. Ha trattato malissimo Barbara!” rispose Giulio. Già…mi aveva difesa!
“ Sembravi un altro rispetto al pazzo che ho incontrato all’aeroporto e che mi ha dato della suora!” osservò Giulia. Giulio mi fissò imbarazzato. Chinai il capo confusa dalle sue occhiate. Le porte dell’ascensore finalmente si spalancarono
“ Io vado! Buona serata!” replicai per poi uscire dall’ascensore sentendo il suo sguardo addosso finché le porte non si richiusero.
 
“ Amore,tutto bene?” mi domanda mio marito.
“ A me piacerebbe tanto che Mirtillino avesse il tuo sorriso!” ammetto ottenendo un bacio.
“ Perché il mio e non il tuo,scusa? No,Mirtillino dev’essere bello come la mamma!” replica sfiorando con dolcezza la mia pancia.
“ Ma perché Mirtillino piuttosto?” interviene mia madre.
“ Scelta mia,mamma. È che con la gravidanza precedente,guardavo un sito che faceva vedere il bimbo crescere di settimana in settimana paragonandolo a cose che vediamo ogni giorno così da renderci conto di peso e dimensioni; ad un certo punto della gestazione lo definivano grande come un mirtillo ed io lo so che ad oggi somiglia più ad un semino,ma preferisco Mirtillino!” le spiega Giulio. Mia madre si asciuga le lacrime per quell’appellativo e papà le accarezza il ginocchio.
 
[Marcella]
Neanche mezza parola sulla temperatura o sul meteo è stato in grado di dire da quando siamo saliti in macchina. In più,essendo la sua auto elettrica,non c’è neanche il rumore del motore a squarciare il silenzio.
“ Grazie per il passaggio!” borbotto.
“ Di niente. Ci manca solo che ti becchi la scena primaria di tua sorella e il suo compagno!” replica. Sorrido.
“ Non sarebbe la prima volta che corro il rischio!” osservo.
“ Santi,mi dispiace per ieri sera. Non hai nulla che non vada e non è giusto che tu non abbia trovato qualcuna per cui essere la prima scelta, l’unica opzione,in quanto tutti meritiamo di sentirci amati!” affermo tutto d’un fiato.
“ Non è giusto neanche quello che è successo a Michel né quello che è capitato a te e ai tuoi figli,ma la vita non sempre è giusta o tuo fratello e Camilla non sarebbero stati separati in quella maniera orrenda e tuo marito sarebbe ancora qui con noi!” risponde atono. Annuisco.
“ Ma sei ancora arrabbiato con me!” ne deduco. Emette un sospiro rassegnato.
“ Mi secca che ogni volta che interloquiamo debba sentirmi come un mediatore della polizia che sta cercando di salvare la vita ad un ostaggio! Ho sbagliato a rubarti quel bacio alla rimpatriata,ma non ho intenzione di sequestrarti in camera da letto,a prescindere dall’intimo che indossi; invece tu mi tratti ogni volta come fossi una minaccia per la tua incolumità!” sbotta. Io Bea la ammazzo per la storia dell’intimo!
“ Come se fossi una terrorista!” borbotto imbarazzata e urtata dal modo in cui ha descritto il mio modo di relazionarmi a lui.
“ Pensi che io sia stato ingiusto nella descrizione del nostro rapporto? Accetto di essermi sbagliato,se me lo dimostri!” ribatte.
“ E come?” gli chiedo.
“ Domani sera andiamo al cinema e poi a cena fuori!” risponde spiazzandomi completamente.
“ Bel modo di propormi di uscire,davvero!” brontolo.
“ Tutto questo per dire di no?” replica.
“ Va bene,ma niente film d’amore!” accetto riluttante. Annuisce.
“ Sono stati carini gli sposi a celebrare anche l’amore di Daniele e Camilla,non credi?” esclama.
“ Chi l’avrebbe mai detto di vedere Daniele piangere a queste nozze?! Anche se credo che sia difficile per lui l’idea del suo piccolo Giulio che simbolicamente lascia il nido e si crea una sua famiglia!” replico.
 
Erano trascorsi 2 giorni dal quarto compleanno di Giulio ed ero contentissima dopo essere passata dalla clinica per vedere il mio bambino. Aveva persino sorriso nel sonno e avrei abbracciato il mondo quel giorno per quanto ero contenta. Io e Charlotte avevamo trascorso il viaggio in auto cantando a squarciagola per la gioia di quel piccolo miracolo.
“ Quindi alla fine ti ha sorriso!” ne dedusse Patrizia,dalla quale ero andata assieme alla bambina così che i piccoli potessero giocare assieme e anche per controllare la situazione fra lei e mio fratello.
“ Non ha sorriso a me. Sorrideva nel sonno,ma era la prima volta che lo vedevo sorridere!” le spiegai di nuovo. Annuì distrattamente.
“ E con Daniele come va?” le domandai.
“ Come vuoi che vada dopo che quella troia ha raccontato cose che non la riguardavano? In più adesso si è messa a fare pure la carina con mio figlio!” replicò. Sarebbe bastato che fosse lei più accudente con Giulio,onestamente!
La mia risposta fu interrotta dal rumore di una chiave nella serratura di casa e da un vociare all’ingresso. Riconobbi subito la voce di Michel e raggiunsi lui e Daniele assieme a mia cognata. Il mio futuro marito mi donò un bacio. Stavo per raccontargli nei dettagli del sorriso di Jean quando i bambini ci raggiunsero e si lanciarono addosso a Daniele e Michel.
“ Cucciolo,mi dispiace non aver potuto darti retta per via del lavoro quando sono venuto a prenderti all’asilo! Mi perdoni? Però se vuoi,ora sono tutto orecchi! Cosa mi volevi raccontare?” esclamò Daniele carezzandogli i capelli. Giulio annui per poi mostrargli un giocattolo.
“ Che bello! È l’oviraptor che volevi da 3 mesi! Te l’ha regalato zia Marcella?” esclamò Daniele. Mio nipote negò con un cenno del capo.
“ I gemelli,dopo il mal di pancia di ieri,sono tornati a scuola e Maggie mi ha dato questo da parte di sua zia,che ha detto che è bello il mio disegno. È l’oviraptor che piace a me. Fa pure le uova!” gli raccontò Giulio entusiasta indicando la confezione. A Daniele sfuggì un sorriso.
“ È stata bravissima ad indovinare i tuoi gusti! Tesoro,però,tieni le uova lontano da Susy che mette tutto in bocca!” gli raccomandò Daniele. Ci spostammo in salotto con Patrizia,che sembrava sul punto di sbottare da un momento all’altro. Daniele si mise a sedere sul tappeto dei giochi con Giulio e lo aiutò ad aprire la confezione,leggendo fra sé e sé le istruzioni per farlo funzionare,di quali batterie necessitasse.
“ Papino,io non voglio essere maleducato,quindi posso ringraziare Camilla,che è stata gentilissima con me?” chiese Giulio.
“ Ometto,da lei a quest’ora è l’una di notte. Le prende un infarto e ci manda al diavolo: non apprezza essere svegliata,sai?” replicò Daniele.
“ Perché da lei è notte? Abita lontano? Io non voglio che lei e i suoi bimbi vivono lontano da noi!” esclamò Giulio con la voce tremante.
“ Sono scelte sue e vanno rispettate,ometto. Se vuoi bene a qualcuno devi anche accettare che possa essere felice lontano da te!” replicò lui.
“ Facciamo così: adesso mandiamo un messaggio a zia Bea,che sta da Camilla,per dirle che la ringrazi tanto,va bene?” intervenni.
“ No,chiamiamo zia Bea,così le dice proprio tutto quello che devo dire io,che altrimenti lo sai che si dimentica!” rispose mio nipote testardo come il padre. Daniele esasperatamente divertito estrasse il cellulare dalla tasca per contattare quella svitata di nostra sorella.
“ Danielino,che bello sentirti! Lo sai che ho perso l’aereo e sono arrivata solo un quarto d’ora fa?!” trillò Bea dopo il secondo squillo.
“ L’aereo credo sia il meno che tu abbia perso nella vita,guarda! Giulio dovrebbe riferire un messaggio a Camilla,quindi appuntati su un blocco tutto quello che ti dirà e riferisci fedelmente,mi raccomando!” borbottò nostro fratello.
“ Non c’è bisogno. È venuta a prendermi Santa Camilla!” rispose Bea.
“ Veramente,visto il regalo a Giulio,sembra più Santa Claus!” ironizzò Daniele.
“ Oh Oh Oh Buon Natale!” Camilla imitò la voce di Babbo Natale facendo ridere padre e figlio. Daniele scosse il capo divertito.
“ Ciao Camilla! Il mio papà ha detto che non ti devo svegliare perché ti dà fastidio. Grazie per l’oviraptor. È molto bello e fa pure le uova,anche se papino ancora non ci mette le batterie!” trillò Giulietto.
“ Ciao ometto! Di niente e non sei un fastidio,non preoccuparti. Il tuo disegno è molto bello! Riguardo le batterie,aspetta sempre papà per adoperarle. E cerca di tenere le uova lontano dalla tua sorellina perché sono molto piccole e potrebbe ingoiarle,va bene?” replicò Camilla.
“ Lo dice anche papà! Tu conosci da tanto il mio papà? Siete amici? Gli vuoi bene?” ribatté Giulietto.
“ Sì,ci conosciamo da tempo e dopo tutti i guai che gli ho fatto passare,credo che l’affetto sia doveroso!” borbottò Camilla a disagio.
“ Pure il mio papà ti vuole bene e vogliamo che vieni a vivere qui. Vero che le vuoi bene,papà?” esclamò Giulio. Daniele era attonito.
“ Giulio,ti do un consiglio: mai mendicare l’affetto. Non c’è bisogno che tuo padre mi voglia bene perché io sia gentile con te! E siccome non lascio i miei figli e trasportare Atena in aereo sarebbe complicato,direi che non posso vivere lì da te!” intervenne Camilla in imbarazzo.
“ E allora possiamo venire a vivere da te io,papà e anche Susy,pure se piange e vuole i miei giochi?” le propose Giulio.
“ Beh ma così vedresti poco zia Marce e i tuoi cuginetti! E poi papà lavora lì a Bogotà! Zurigo ti piacerebbe,ne sono certa,ma papà ha il suo lavoro lì in Colombia e non può lasciarlo da un momento all’altro! È una persona molto responsabile!” obiettò Camilla. Daniele sorrise.
“ Allora qualche volta possiamo venire a trovarti io,papà e Susy? Così Roberta mi fa conoscere anche Atena,ok?” le chiese mio nipote.
“ Naturalmente! Nessun problema! Roberta non potrà che adorarti,vedrai!” rispose Camilla.
“ Speriamo! Vuoi sapere cosa mi ha regalato il mio papino per il compleanno?” le domandò Giulio.
“ Certo! Sono molto curiosa,quindi vediamo che si è inventato il tuo papà per stupirti!” replicò Camilla. Daniele sorrideva intenerito.
“ Una BMW tutta mia che ha pure la radio. Però tiene lui il telecomando così non mi allontano troppo per strada!” le spiegò mio nipote.
“ Avrei detto tuo padre fosse più un tipo da Mercedes,ma a quanto pare voleva evitare che te la sequestrassero!” borbottò Camilla. Mio fratello emise un ghigno tronfio e soddisfatto. La propensione alla stronzaggine era un tratto comune fra i 2!
“ Lo sai che l’anno prossimo comincio ad andare a cavallo anche io? Così posso fare come Roberta!” le comunicò entusiasta Giulio.
“ Sono sicura che sarai bravissimo come lei! Vedrai che i cavalli ameranno la tua dolcezza!” replicò Camilla. Daniele sorrise commosso.
“ Quando ti vengo a trovare,ti posso dare un mega abbraccio?” le domandò Giulio. Sorrisi intenerita.
“ Non lo so se mi basta solo un mega abbraccio,sai? Facciamo 10?” replicò Camilla. Gli occhi di Daniele divennero lucidi.
“ Anche 20!” rispose mio nipote contento facendola ridere.
“ Andata per 20 mega abbracci!” accettò Camilla facendolo esultare.
“ Non dovevi disturbarti con questo regalo,Camilla. C’hai pure azzeccato…non so come tu abbia fatto!” intervenne mio fratello.
“ In realtà inizialmente avevo pensato al libro sul riordino di Marie Kondo,ma ho avuto il sentore che non l’avrebbe adoperato molto, soprattutto se ha ripreso di te!” ironizzò Camilla facendolo ridere.
“ Non è stato un disturbo! L’ho adocchiato per Junior ed ho pensato anche a Giulio! È stata pura fortuna,ma sono contenta gli sia piaciuto. È un bambino dolcissimo,devi ritenerti fortunato! E credo che Maggie abbia una cotta per lui!” aggiunse lei.
“ Spero non ricambiata! Non posso diventare il consuocero di tuo fratello! Sarebbe un incubo!” sbottò Daniele facendola ridere.
“ Lo stesso auspicio di Armando! Giulio,a te piace Maggie?” borbottò lei divertita prima di rivolgersi a mio nipote.
“ No,grazie,mi piace solo l’oviraptor!” le rispose Giulio strappandole una risata divertita. Daniele si passò la mano sul volto.
“ Bidonata per un dinosauro…andiamo bene! Povera Maggie!” borbottò Camilla strappando una risata a mio fratello. Patrizia era stizzita.
“ Giulio lo desiderava da tanto. E Junior come sta?” le domandò Daniele.
“ Concentrato sulla recita di Pasqua e sui dinosauri. Ma non devi sentirti in obbligo a chiedere dei miei figli solo perché sono stata gentile con Giulio! Tutto voglio tranne che tu ti senta in debito con me,ci mancherebbe!” rispose Camilla raggelandolo.
“ Non essere polemica come sempre! È stata una domanda spontanea la mia,non un obbligo. Gli obblighi della mia vita,quelli che mi pesano, sono altri e non rientri fra questi né tu né i bambini. Visto che ne ho l’occasione,volevo invitarti all’inaugurazione della mia azienda di abiti da sposa che ci sarà fra 4 mesi!” la invitò Daniele. Patrizia s’indispettì.
“ Grazie per l’invito,ma dipende molto dal mio lavoro: non devo dirlo proprio a te. Ti auguro molta fortuna con questa nuova attività,anche perché tutti prima o poi si sposano…non che sia un bene questa cosa!” farfugliò Camilla. A Daniele sfuggì una risata.
“ Per quanto riguarda quello che ha detto Giulio…” lei lo interruppe.
“ Ha solo 4 anni,non preoccuparti! Prendo sul serio solo ciò che mi viene detto dai 12 anni in su dai membri della famiglia Valencia! In merito al resto della popolazione do peso alle parole solo di chi ha compiuto almeno 14 anni!” rispose lei. Lui rise.
“ Beh…ti lascio guidare! Ciao!” bofonchiò mio fratello.
“ Ciao!” esclamarono quasi all’unisono Camilla e Giulio prima che Daniele chiudesse la chiamata.
“ Mettiamo le batterie a questo oviraptor?” domandò Daniele a Giulio,che annuì contento.
“ METTILO IN UNA TECA DI CRISTALLO,NO?” sbottò Patrizia furiosa. Daniele le rivolse un’occhiataccia notando Giulio immobilizzarsi.
“ Puoi smetterla di gridare? Spaventi Giulio e c’è Susanna che dorme!” l’ammonì mio fratello.
“ ORA TI APPLAUDO PER AVER INVITATO QUELLA ALL’INAUGURAZIONE DELL’AZIENDA,NO? IMMAGINO PERÒ CHE TALE ACCORTEZZA NON FOSSE RIVOLTA ANCHE AL MARITO,ALTRIMENTI COME POTRESTI TENTARE DI PORTARTELA A LETTO?!” replicò Patrizia. L’ammonii con un’occhiata vista la presenza di Charlotte,la quale stava chiedendo a suo padre chi mettesse a letto Daniele e se gli narrasse la storia della buonanotte. Giulio si stava comprendo le orecchie con le mani e mi fece tenerezza.  
“ Dio Mio,non ti sopporto! Sei una maledetta sguaiata! E l’azienda è mia,quindi invito chi voglio! Anita,può prendermi 4 batterie AAA nel cassetto? Grazie!” ribatté mio fratello per poi rivolgersi ad Anita come se nulla fosse. Patrizia,esasperata da tale atteggiamento di sufficienza di Daniele,gli strappò il dinosauro di mano lanciandolo sul pavimento. Gli occhi di mio nipote si riempirono di lacrime.
“ NON GRIDARE AL MIO PAPÀ! VATTENE VIA! HAI ROTTO L’OVIRAPTOR CHE MI HA REGALATO CAMILLA! NON TI VOGLIO COME MAMMA! SEI CATTIVA,STUPIDA E BRUTTA!” le urlò addosso per poi inginocchiarsi accanto al gioco,che aveva perso un pezzo.
“ L’ha capito pure Giulio che l’unico modo per ferire tua cognata è metterne in discussione l’avvenenza!” mi sussurrò Michel cercando di stemperare la tensione.
“ No,ometto,non si è rotto. Si è solo staccato il tappo dove vanno le batterie! Adesso prendiamo le batterie le inseriamo e lo proviamo. Intanto metti le uova dell’oviraptor in questo buco qui,ok?” lo rassicurò Daniele rimettendo il pezzo al suo posto.  La domestica tornò con le pile e Daniele ne inserì 2 nel dinosauro e 2 nel telecomando.
“ Pronto,cucciolo?” domandò a Giulio,che si stava asciugando gli occhi con la mano sinistra. Mio nipote annuì prendendo il telecomando da Daniele per far muovere quell’affare,che emetteva ad ogni passo una specie di ruggito.
“ Funziona! Guarda,papà,depone anche le uova!” esclamò contento abbracciando il padre.
 
“ E a te quanto ha fatto male che tua figlia in pochi mesi abbia lasciato il nido e messo su famiglia con quel tale che sembra un po’ isterico come il padre?” mi domanda.
“ All’inizio non lo sopportavo. Era un borioso cafone. Ma si è dimostrato innamorato,paziente…anche se oggi è più rintronato che altro dalle bambine in arrivo!” replico facendolo ridere.
“ Ma davvero non dice più parolacce per questo?” mi chiede. Annuisco.
“ E c’è di più,qualcosa di peggio: biasima con lo sguardo e con le urla chi osa pronunciare parole sconce o parolacce in presenza di Charlotte e quindi delle bambine!” sghignazzo divertita.
“ Invece dovrebbe farle abituare: nella vostra famiglia i rapporti sono un po’ complessi!” osserva con ragione.
 
[Patrizia]
“ Ti rendi conto? Neanche ai matrimoni dei miei ex con gli attuali partner ero mai stata relegata agli ultimi banchi come fossi una nullità!” sbotto verso Guido. Lui e la sua accompagnatrice,che ha accettato di darmi un passaggio,si scambiano un’occhiata.
“ Sì,perché quando quello mi ha definito come un animale davanti a tutti,secondo te,mi sono divertito? Ti ricordo che siamo sulla stessa barca!” replica il mio coinquilino.
“ Magari fosse una barca…siamo su una zattera,questa è la verità!” mi lamento.
“ Capisco io che sono brutto e cattivo,ma tu che hai fatto di male a tuo figlio perché ti relegasse in fondo alla chiesa?” mi domanda.
 
Uscii dalla mia camera da letto in cerca di Daniele,sperando non avesse trovato qualche altro pretesto per non dormire con me. Sì,gli avevo nascosto di essere quasi rimasta incinta di Nicola Mora,ma il casino l’aveva creato lui andando a letto con quella Sarah! E continuava ad essere lui il problema,visto che difendeva quella troia della sua ex,la quale trovava ogni modo per essere menzionata!
Erano trascorsi 3 giorni dal quarto compleanno di Giulietto,il quale si era praticamente innamorato di un libro sui dinosauri regalatogli dai gemelli figli di Armando Mendoza e di quella racchia della moglie oltre che del giocattolo che quella puttana gli aveva mandato tramite i nipotini. Odiavo che adorasse quel libro poiché quei due nanerottoli l’avevano scelto con l’ausilio della loro cara zietta. Quella troia le trovava tutte per non essere dimenticata da mio marito.
Udii la risata di Giulietto dalla sua cameretta e mi affacciai. Daniele gli stava facendo il solletico sulla pancia,mentre mio figlio si dimenava.
“ Papino,dai basta! I dinosauri non mangiano davvero i bambini. Loro mangiavano le piante! Mi leggi ancora il libro?” singhiozzò cercando di riprendersi dalle risate Giulietto. Daniele lo fece accoccolare sul suo petto.
“ Il mondo del Mesozoico. Durante l’era dei dinosauri,la terra era molto diversa da oggi. Il clima era più caldo…” riprese a leggere mio marito venendo poi interrotto da nostro figlio.
“ Papà,che cos’è il Medozoico?” chiese il bambino.
“ Pulcino,da quando la terra è stata creata,il tempo è stato scandito in ere,ossia dei periodi di tempo molto molto lunghi,ok? L’era in cui vivevano i dinosauri si chiama Mesozoico!” gli spiegò Daniele.
“ Capito! Mi piace molto il regalo di Hermes e Maggie!” asserì mio figlio.
“ Almeno non è un altro gioco! Ti ritrovi 2 castelli medioevali della Lego…a momenti apriamo un’agenzia immobiliare!” convenne Daniele.
“ Papà,la mamma dei gemelli è come la mia mamma? È per questo che loro passano il tempo con la zia?” gli domandò Giulietto.
“ No,la cicogna ha lasciato i loro fratellini più piccoli in ospedale e la loro mamma e il loro papà sono andati a prenderli!” rispose Daniele.
“ E la loro zia è come zia Marce o come zia Bea?” replicò curioso mio figlio.
“ La loro zia è molto amica di zia Bea,ma è più assennata come zia Marce! C’hai parlato anche tu,no?!” gli rispose Daniele.
“ Io ci posso giocare con i dinosauri con Jean come fanno Hermes e suo cugino?” gli domandò Giulio.
“ Jean adesso è piccolo,ma quando sarà più grande sì. Il cugino di Hermes è grande,no?” replicò mio marito.
“ Hermes ha detto che sua zia è venuta qui senza i suoi cuginetti. Li ha lasciati come la mamma ha lasciato me e Susy?” gli domandò Giulio.
“ No,per carità,cucciolo,non farti idee sbagliate. La zia di Hermes adora i suoi figli e sente tantissimo la loro mancanza. Se fosse per lei,non li lascerebbe mai da soli. Non li ha portati con sé perché vanno a scuola dei grandi e non possono fare troppe assenze o la loro maestra potrebbe arrabbiarsi. Per badare a loro sono andati a Zurigo i nonni di Hermes,i genitori del suo papà. Però adesso la mamma è tornata da loro! Per questo fra 2 giorni non verrà al compleanno dei gemelli,per non lasciarli di nuovo da soli!” chiarì Daniele difendendo quella troia.
“ Se uno vuole,può cambiare genitore come Lotte che ora ha zia Marcella come mamma ed è diventata la mia cuginetta?” chiese Giulio.
“ Ehi! Con chi vorresti cambiare il tuo papà?” si finse risentito Daniele solleticandogli il pancino e facendolo ridere.
“ Posso avere un’altra mamma che non urla? Magari Camilla,che i suoi bimbi non li lascia?” replicò mio figlio. Era la genetica paterna!
“ Giulio,lo so che Camilla ti piace molto,ma per Charlotte è diverso perché la sua mamma non c’è più! Ciò non toglie che a Camilla piaceresti molto come figlio,ne sono certo! E non avreste alcuna difficoltà a volervi molto bene!” rispose mio marito. Che stronzo!
“ Quando il cugino di Hermes viene qui,posso andare a giocare con loro con i dinosauri?” gli chiese Giulietto speranzoso.
“ Se ti inviteranno,poi vedremo!” borbottò Daniele.
“ Tu vieni con me,vero?” gli chiese Giulietto.
“ Se papà non ha impegni di lavoro,viene con te. Invece Camilla ti è simpatica,a quanto pare!” replicò lui. Dove voleva andare a parare?
“ Tantissimo. È stata molto gentile con me,le piace il mio disegno e mi ha regalato l’Oviraptor,che è il mio dinosauro preferito! Per me è bella come la signora sul tuo pc. Non possiamo andare a trovare lei,Roberta e il bimbo a cui piacciono i dinosauri? Prometto che non cerco di regalargli Susy!” ribatté mio figlio carezzando quel coso orribile che teneva sul comodino. Sul computer di Daniele c’era quella puttana?
“ Magari un giorno andremo a trovarli assieme a Susy!” replicò Daniele carezzandogli il capo.
“ Però devi essere gentile con Roberta e il bambino con il nome strano a cui piacciono i dinosauri altrimenti lui si dispiace e poi con me non ci vuole più giocare e non vuole essere mio amico!” lo avvertì Giulietto. Daniele proruppe in una risata divertita.
“ Ometto,ma non ha il nome strano: si chiama Armando come lo zio e,per non confonderli,lo chiamano Junior!” obiettò Daniele divertito. 
“ Non importa! Sempre gentile devi essere con lui e Roberta,altrimenti non mi vorranno bene!” rispose mio figlio.
“ In realtà Junior l’ho conosciuto ed è gentile come la sua mamma. Vedrai che non avrà alcun problema ad esserti amico! E sono certo che anche Roberta non potrà che volerti bene: è impossibile non adorarti! Ad ogni modo sarò gentile,promesso!” lo rassicurò Daniele.
“ Anch’io sarò gentile con lui! Speriamo solo che Susy non rovini tutto rompendogli le scatole!” borbottò Giulietto facendolo ridere.
“ A te Camilla non piaceva? Per questo hai sposato la mamma? Tu sei arrabbiato con Camilla? Avete litigato?” gli domandò mio figlio.
“ Perché pensi queste cose,orsetto?” ribatté Daniele confuso.
“ Non le hai detto che le vuoi bene e c’è rimasta male. Pure se sono piccolo,io l’ho capito; tu no?” replicò Giulietto candidamente.
“ Camilla sa che le voglio bene. Un giorno ti auguro di conoscere qualcuno che ti capirà senza bisogno di parole e soprattutto ti auguro di non perdere mai quella persona perché non potrebbe accaderti di peggio che stare senza di lei!” rispose Daniele.
“ Promettimi che ci fai pace e che glielo dici che le vuoi bene,così lei è contenta. Non voglio che siete tristi!” lo incalzò mio figlio.
“ Io e Cami non abbiamo litigato,ma cercherò di chiarire con lei,promesso! Ora però a nanna! Dormi bene,pulcino!” ribatté Daniele uscendo dal letto e rimboccandogli le coperte. Posò il libro sul comodino e spense l’abat-jour di Spiderman per accedere la lucetta notturna.
“ Ti voglio bene,papino!” esclamò lui.
“ Anch’io!” rispose Daniele baciandogli la fronte prima di uscire dalla stanza. Trasalì quando mi vide.
“ Che c’è? Ora spii pure mentre addormento mio figlio?” esclamò velenoso.
“ Direi che non faccio male visto che vuoi farlo familiarizzare con quella sgualdrina! COS’È? TU E QUELLA TROIA AVETE IN MENTE DI TAGLIARE FUORI ME E IL MARITO DI LEI PER METTERE SU UNA BELLA FAMIGLIA ALLARGATA DEL CAZZO?” sbottai inferocita.
“ Interessante davvero che tu dia della poco di buono ad una donna come Camilla! Ti devo ricordare le condizioni in cui ti ho conosciuta? Il motivo per cui sei andata a letto la prima volta con Nicola Mora? O il fatto che Giulio e Susanna abbiano rischiato di trovarsi un fratello unilaterale con la fame pantagruelica di quello lì? Camilla non devi permetterti neanche di nominarla,visto che è riuscita a rapportarsi con facilità e naturalezza a Giulio,a differenza tua! E sono sicuro che avrebbe successo anche con Susanna! Inoltre la famiglia allargata non esiste: la famiglia è famiglia e basta perché se già parti dal presupposto di dover accogliere altra gente come se dovessi sforzarti per farlo, parti già male. Le cose o si fanno col cuore o è meglio non farle! Ma che lo dico a fare a te che vedi persino Giulio e Susanna come un mero investimento economico?!” ribatté acido.
“ Hai davvero conosciuto il figlio di quella?” gli chiesi.
“ Questi non sono affaracci tuoi!” rispose in malo modo per poi rintanarsi nel suo studio.
 
“ Non ero la donna per cui sospirava il padre,il quale ha sempre cercato di impostare le basi della famigliola del cazzo che sono adesso. E la sua cara sgualdrina c’ha messo del suo cercando di comprare mio figlio. Poi sarei io quella degenere! Lo sapevi che gli aveva comprato un dinosauro del cavolo quando era piccolo e che lui le aveva fatto un disegno?” replico ridestandomi dai miei pensieri.
“ Del giocattolo no,ma del disegno sì,visto che l’aveva conservato!” mi risponde.
“ E tua figlia,invece? Perché è arrabbiata? Scusa,ma Guiduccio me l’ha detto?” domanda la donna del mio coinquilino.
“ Non lo so,perché?” ribatto.
“ Mah…pare che mia figlia sia interessata al figlio di Camilla e siccome non vorrei che quel povero ragazzo si becchi le piattole,pensavo di usare te e tua figlia come tramite affinché quel ragazzo si salvi!” risponde Rebecca Sierra. Andiamo bene!
 
[Betty]
“ Guarda che l’ho visto che ti è sfuggita una lacrima durante le promesse dei ragazzi!” punzecchio mio marito prendendolo sottobraccio mentre accediamo al cortile del castello.
“ Confondi la commozione con la disperazione,Mostro. E quella che hai visto in chiesa era pura disperazione,amore: ho seriamente paura di chiedermi a che tavolo c’abbiano messi quei due dopo il loro stravolgimento dei tavoli a poche ore dalle nozze!” risponde beffardo facendomi ridere. Però,da ciò che Valencia ha confidato ieri sera ad Armando,credo abbiano fatto bene a tenere quella ragazza lontana da Guido!
“ Tu lo sapevi che lui conservava ancora l’ecografia di Roberta?” domando a mio marito. Scuote il capo.
“ Ma avrei dovuto immaginarlo,visto che quando Camilla era incinta era ansioso e monotematico! Alla fine hanno avuto… Ma davvero? Ti prego,dimmi che è uno scherzo e c’è un altro tableau de mariage!” ribatte prima di leggere i nostri nomi sul cartellone. Siamo al tavolo con i genitori degli sposi (quelli non da DSM),Marcella,Corral,Silvia Palacios e il marito,la madre di Joseph e il compagno. Poteva andare peggio!
“ Pensa che potevamo capitare al tavolo col padre di Joseph e la seconda moglie…lì sì che ci sarebbe stato da spararsi!” cerco di rincuorarlo. Marcella,Daniele e mio marito allo stesso tavolo…che Dio me la mandi buona!
 
Alla fine,nonostante mia cognata fosse stata tutto meno che celere nella preparazione dei bagagli,eravamo arrivati in anticipo all’aeroporto. A fare da sottofondo al viaggio era stato il racconto di Hermes e Maggie sul compleanno di Giulio Valencia.
“ Gli è piaciuto tanto il nostro regalo. A lui piacciono i dinosauri come a Junior!” le spiegò Maggie,che presumevo avesse una piccola cotta per il festeggiato,simpatia che speravo vivamente le passasse in quanto mio marito non avrebbe mai apprezzato l’erede del Vampiro come fidanzatino di sua figlia.
“ Ve l’avevo detto che di giocattoli ne avrebbe ricevuti a bizzeffe,cuccioli! Se avessimo scelto il castello,se ne sarebbe ritrovati 3 e gli avrebbero chiesto di pagare la tassa sull’immobile!” replicò mia cognata con la stessa ironia del suo ex. Mio marito trovò parcheggio proprio di fronte all’ingresso e scendemmo tutti dall’auto per darle una mano con le valigie e per salutarla.
“ Questo te lo manda il bambino. Ti ha preso in simpatia!” esclamai porgendole il foglio ripiegato che mi aveva dato l’amichetto di scuola dei miei figli. Camilla spiegò il foglio con un sorriso trovandoci disegnato un cuore un po’ deformato. Le sfuggì una lacrima.
“ Si è raccomandato che ti dicessi chiaramente essere da parte sua. Un po’ diffidente col genere umano…buon sangue non mente!” esclamai beccandomi un’occhiata di traverso da mia cognata.
“ Mi sembra che la Terramoda fosse una ragione sufficiente per suscitare tale diffidenza nei vostri confronti,no?” mi ammonì.
“ Zietta,ti prego,non te ne andare!” la supplicò Hermes con gli occhi lucidi e sul punto di scoppiare a piangere.
“ Amore mio,se non torno a casa,Roberta vi denuncia per sequestro di persona! Vi prometto che ci vedremo prestissimo!” replicò Camilla abbracciandoli e sbaciucchiandoli.
“ Quando domani vedrete Giulio all’asilo,potete dirgli che il disegno mi è piaciuto tantissimo e che lo ringrazio tantissimo?” chiese ai miei bambini la zia regalando loro una carezza.
“ Glielo dico io!” si offrì Maggie alzando la mano e saltellando sul posto come se fosse a scuola.
“ Zia,a Maggie piace Giulio!” sghignazzò Hermes facendo sbiancare Armando.
“ No,eh? La cena col Vampiro,no! Nostra figlia non può farmi imparentare con quello!” mi sussurrò mio marito scandalizzato.
“ E gli dai anche questo da parte mia dicendogli che spero gli piaccia?” chiese Camilla a Maggie passandole un pacchetto incartato abbastanza grande. Mia figlia annuì.
“ Che cos’è?” domandò Hermes curioso.
“ Una cosa per Giulio. I vostri regali sono a casa e li avrete il giorno del compleanno!” gli rispose Camilla.
“ Non è che quello poi si fa i viaggi mentali?” le domandò mio marito.
“ Armando,è per il bambino,non per lui. Smettila!” lo ammonì Camilla.
 
“ Meglio al tavolo con loro che con la bionda finta e il suo caro coinquilino!” borbotta.
“ O al tavolo col petauro!” borbotta Bryan Caceres Novillo. Lui e la sua ragazza fissano sotto shock il tabellone dei tavoli.
“ Chi?” domando confusa.
“ Niente,signora Mendoza,lasci perdere. Non bastavano in chiesa…pure al ricevimento!” si lamenta quel ragazzo. Scruto curiosa fra i tavoli e mi rendo conto che Daniele ha fatto pagare loro cara e amara il graffio alla macchina,il vestito della figlia rovinato,la quasi caduta di Camilla e il resto delle disgrazie che loro due hanno causato. I due poveretti sono al tavolo con Maria Beatrice,Uribe,Aisha,Carlos,Roberta,Joseph,Junior e Susanna Valencia. Li avesse messi a servire ai tavoli,sarebbe stato meglio!
“ Vedi che abbiamo rischiato di peggio?” sussurro a mio marito.
“ Anche loro hanno rischiato di peggio: tipo finire al tavolo con i genitori di Cassandra,i Parra,la bionda finta e il suo caro coinquilino!” replica Armando. In effetti!
 
[Bea]
“ Salve a tutti! Marcellina non è ancora arrivata?” trillo arrivata al tableau de mariage. Armando,sua moglie e due tizi sobbalzano. Mi scuso.
“ No. Neanche gli sposi!” risponde la moglie di Armando.
“ Quiqui,vediamo a che tavolo siamo capitati! Mi sembra ogni volta di scartare l’uovo di Pasqua,a te no?” mi rivolgo al mio amore. Lui annuisce con un sorriso.
“ Sperando che almeno la sorpresa sia bella!” borbotta il mio amoruccio.
“ Al tavolo alla sinistra degli sposi,il nostro!” ci spiega quel tizio che sembra un Bronzo di Riace,ma che è sempre imbronciato.
“ Che bello!” squittisco contenta. Si avvicinano anche Robertina,suo marito,Clizietta,Aisha e il suo fidanzato.
“ Bene…Siamo tutti insieme. Eccetto…” Clizietta interrompe il fidanzato di Aisha.
“ Eccetto io che sono finita al tavolo con i bambini! Ma perché?” sbuffa la mia pronipotina.
“ Perché sei prossima alla pensione e non me ne sono accorta?” ribatte sua madre venendo fulminata dalla povera Clizietta.
“ Credo che il distributore di preservativi seduto al tuo stesso tavolo sarà un incentivo per me a marcarti stretto,che non si sa mai!” aggiunge dando un’occhiata ai tavoli.
“ Leonardo si comporterà da cavaliere!” le assicura il mio amore.
“ Sì,ed io sono ancora vergine!” replica la mia figlioccia scettica.
“ Vorrei capire perché tuo padre c’ha fatto questo mettendoci al tavolo con i tuoi fratelli che litigano pure per passarsi l’acqua!” sussurra Carlos alla mia nipotina.
“ Forse perché mal comune,mezzo gaudio?! Avrei dovuto sciropparmeli io da sola? Sono i fratelli anche della tua dolce metà,Mora!” gli risponde Robertina.
“ Più che altro,vorrei sapere,come mai non c’hanno messo al tavolo con gli altri colleghi?” domanda la fidanzata del Bronzo di Riace.
“ Quello che mi domando pure io… Anche se,a voler essere onesto,le loro prese per i fondelli me le risparmio più che volentieri!” borbotta quel ragazzo.
“ La cosa importante è evitare di rovinarci le nozze,quindi niente consigli di stile come per la storia delle calze,niente movimenti bruschi giacché questi vestiti ci sono costati un occhio della testa e non vorremmo buttarli nella pattumiera! Non faccia niente che io non farei!” si raccomanda Robertina con lo stesso tatto del padre. Mi domando se poi Danielino abbia trovato il modo di rivelare a lei e a Cami la verità che mi obbligò a tenere per me tanti anni fa. Sì,per me ci furono ringraziamenti e complimenti,ma sarebbero toccati a lui!
 
La festa di Giulietto era terminata da qualche ora e Daniele si era allontanato per mettere a letto i bambini,mentre io,mia sorella,Michel e Patrizia eravamo di sotto in soggiorno a chiacchierare.
“ Che faccia tosta quello sgorbio…chiederti come stesse il bambino!” esclamò Patrizia.
“ Guarda che ci chiede notizie ogni settimana in merito. Non diverrà mai la mia migliore amica,ma è apprezzabile il fatto che lei e Armando siano stati così carini con noi!” obiettò Marce. Charlotte si era addormentata col capo sul suo seno e le gambe sulle cosce del padre.
“ Apprezzabile come quella sgualdrina che vuole circuire Giulietto e che trova ogni scusa per immischiarsi nella vita di Daniele?” replicò seccata mia cognata.
“ Cami è la mia migliore amica e non è una poco di buono! Lei è davvero dolce con i bambini e non l’ha fatto solo perché Giulietto è figlio di Danielino!” la difesi. Marcella convenne con me con un cenno del capo.
“ Amore,andiamo a casa,così la mettiamo a letto?” propose Michel a mia sorella,la quale acconsentì a tale idea.
“ Potete aspettarmi in macchina? Io vado a salutare Danielino e cerco di capire che fine abbia fatto il mio cellulare!” mi rivolsi a loro,che accettarono. Lasciai il salone per dirigermi al piano superiore in cerca di mio fratello.
La luce accesa nel suo studio mi spinse ad entrare,nonostante fosse a telefono e fossi completamente consapevole di quanto lo infastidisse essere interrotto. A raggelarmi fu il fatto che il mio smartphone,che credevo di aver perso nei cuscini del divano,si trovasse nelle sue mani.
“ Esattamente. Giubba S,pantaloni XS di colore teal e gli stivali 37 color cioccolato. Da parte di Maria Beatrice Valencia. Mia sorella si è dimenticata di questo regalo per la sua figlioccia ed ho pensato di rimediare io,che almeno quella bambina ci guadagna. Grazie,poi passo a saldare domani!” gli sentii dire prima che si accorgesse di me.
“ Che ci fai col mio cellulare?” gli domandai sebbene oramai l’avessi scoperto.
“ Mi serviva un indirizzo e sapevo l’avrei trovato nella tua cronologia di Maps!” mi rispose passandomi il mio smartphone color oro.
“ Perché l’hai fatto a nome mio? Robertina sa benissimo che non avrei mai scelto dei colori così anonimi,ma che le avrei preso una bella tuta gialla! Se ne accorgerà di sicuro che non è opera mia. E pure Cami!” replicai. Mi lanciò un’occhiata minacciosa.
“ E tu confermerai fino alla morte che colori e regalo sono opera tua altrimenti giuro che ti brucio tutte le borsette,Bea! Io non c’entro niente con questo regalo! Non voglio che Camilla si senta in obbligo o in debito con me!” m’intimò perentorio.
“ Pensa al lato positivo: la bambina sarà contenta del fatto che non l’hai fatta conciare come Tweety!” aggiunse beffardo. Scossi il capo rassegnata al suo modo di fare.
“ Roby è brava a cavallo?” mi domandò prima che abbandonassi lo studio. Non ne capivo molto onestamente pertanto cercai nella galleria multimediale del mio cellulare il video inviatomi da Camilla qualche mese prima. Avviai la riproduzione e gli passai il mio smartphone.
“ Ha la postura elegante di Camilla!” borbottò per poi rendermi il cellulare. E anche il carattere pungente di Camilla,la quale non avrebbe accettato di buon grado quest’intromissione di Daniele nella sua vita!
 
“ Zia,che diavolo,ci sei? Mi fai parlare a vuoto?” mi riporta alla realtà la mia figlioccia.
“ Dicevi,Robertina?” le chiedo.
“ Io,la mamma,Clizia e i miei fratelli stiamo organizzando una festa a papà per il suo compleanno e stavo invitando te,il tuo compagno,zio Armando e zia Betty! Zia Marcella lo sa già. E lo sa pure Corral,che estenderà l’invito ai suoi figli,sperando che quella svitata della sua ultimogenita non si metta a filmare per poi postare il video in rete!” mi informa.  
 
[Jean Lou]
“ Che c’entrano quello e i figli?” domando,avendo ascoltato una parte della conversazione per controllare il tavolo dove sono stato collocato. Capisco che sia amico di mio zio,ma che c’entra con una festa di famiglia?
“ Direi che il tavolo a cui sei stato collocato non potrebbe essere più appropriato! Ce la fai a preservare la verginità di mia figlia,anziché quella di zia Marcella,che l’ha perduta da un pezzo?” interviene Roberta. Giulia si porta una mano alla fronte. La guardo in cagnesco.
“ Abbiamo deciso di invitare anche Silvia Palacios con marito e figli,sperando che questo non mi porti sotto un cumulo di macerie! Come potrai intuire verrà alla festa in qualità di amico del festeggiato,non per porre fine all’astinenza di tua madre,cuginetto!” chiarisce. Schiocco la lingua contro l’interno della mia bocca infastidito.
“ Mia madre è al bagno?” domando a zia Bea non vedendola in giro.
“ No,lei e Santi non sono ancora arrivati!” risponde sbigottendomi.
“ Mia madre è in macchina con quello?” domando seccato. Roberta e Clizia alzano gli occhi al cielo proprio come la mia fidanzata.
“ Sì,ma non preoccuparti: ho scelto io la sua biancheria. Direi che è più che adeguata! Non lo traumatizzerà!” risponde zia Bea prima di allontanarsi col suo compagno. Fulmino con un’occhiataccia mia cugina sul punto di scoppiare a ridere.
“ Ti posso parlare un attimo?” mi domanda mio suocero. Annuisco per poi seguirlo lontano da lì dopo aver baciato il capo della mia fidanzata.
Ci dirigiamo verso l’esterno del castello,dove un tempo forse c’erano le scuderie. Tutto questo verde mi ricorda i pomeriggi al parco con papà, quando mi spingeva sull’altalena o quando giocavamo a pallone insieme.
“ Jean,io ho conosciuto tuo padre,anche se non in maniera troppo approfondita per ragioni che potrai immaginare,essendo tu un geloso cronico come me,ed era una brava persona. Capisco che ti manchi perché nonostante,siano passati 14 anni e fossi abbastanza adulto quando è passato a miglior vita,anche a me manca mio padre,proprio come mi manca mia madre!” esordisce.
“ Armando,sappiamo entrambi che sta per arrivare un << però >> e procrastinarlo non è da lei né da me!” rispondo.
“ Però tuo padre ha amato molto tua madre,più di quanto abbia mai amato nessun’altra,credimi. Vederli assieme agli eventi mondani,vederli felici,faceva bene al cuore. Dubito sul serio che tutto questo amore che provava l’avrebbe mai spinto a desiderare di vederla stare da sola per il resto della sua vita. Io amo Betty con tutta l’anima ed impazzisco di gelosia all’idea che un uomo la guardi anche solo da lontano,ma se passassi a miglior vita,non vorrei mai che si chiudesse nella sua solitudine o che si precludesse l’idea di un’affettuosa amicizia. Tuo padre è tuo padre e nessun altro prenderà il suo posto nel cuore di tua madre,ma tu hai la tua vita con Giulia,Charlotte con Hermes e le bambine che stanno per nascere,perché devi costringerla alla solitudine o,peggio ancora,a tollerare solo la compagnia di Bea,quando il suo compagno dipartirà dinnanzi all’ennesimo soprannome proveniente dalla fattoria degli animali?” esclama ironizzando sul finale.
“ Lo so che sembro un bambino capriccioso ed egoista,ma l’idea di un altro che partecipa al mio matrimonio,al battesimo delle bambine e a tutti gli eventi della nostra famiglia al posto di mio padre,di un altro che si muove in casa nostra come faceva mio padre non mi va giù! Poi la figlia di quello non mi rende di certo le cose facili! Lei si immagina cosa potrebbero diventare i nostri Natali,compleanni con quella fra i piedi pronta a filmare qualsiasi defaillance per metterla online?” replico. La sua espressione è eloquente.
“ Immagini una delle sue sfuriate postata su internet e mi dica se è felice della prospettiva di un’affettuosa amicizia fra mia madre e quello!” aggiungo. La sua replica viene messa a tacere dall’uscita da una delle vecchie stalle dei coniugi Mora,che ci guardano imbarazzati quando si accorgono di noi. Zio Daniele e Camilla hanno lanciato il nuovo trend di amoreggiare nel verde!
“ Ecco,immagini se ora qui con noi ci fosse stata Natalia Corral!” sussurro a mio suocero,che si porta una mano al volto.
 
[Junior]
“ Che coincidenza ritrovarci tutti insieme!” trilla Natalia Corral. Almeno non ha aggiunto << bella >> come attributo di coincidenza! L’unica che speravo di intercettare prima di accedere al cancello è Susanna,non loro 4!
“ La tua fidanzata?” mi domanda il coglione che ieri si è imbucato alla festa.
“ Io ed Hildegard ci siamo lasciati. Ora che c’è pure la reporter d’inchiesta,immagino che domani troverò un video online apposito!” borbotto. A Susanna sfugge un sorriso che si affretta a celare.
“ Congratulazioni!” mi felicito col gemello del coglione e col disgraziato che si ritrova Miss Discrezione per sorella.
“ Ehm…grazie,ma non lo sa ancora nessuno!” borbotta il fratello della fan di Temptation Island.
“ Non deve dirlo a me: non sono io che filmo la gente e la posto online. E i gossip non fanno per me!” replico.
“ Senti,Junior,a me dispiace…” farfuglia quella tizia. Chi l’ha mai autorizzata a passare al << tu >>?
“ COME CAVOLO TI PERMETTI? LUI È IL DOTTOR LASCANO! NON È MICA TUO FRATELLO?!” sbotta l’amore della mia vita.
“ Ci manca solo lei in famiglia! Così ci giochiamo papà e zio Armando in un colpo solo! E comunque ,a breve,Mendoza,non Lascano. Quel cognome mi fa schifo!” preciso. Non potrei mai permettere a Susanna o ai miei figli di essere chiamati con quel cognome che porta con sé solo dolore! Perché sì,una volta risolto tutto con Nana,se mi vorrà,sarò suo per il resto della vita!
“ Non che sia meglio presentarsi a tutti come Armando Mendoza!” borbotta Susanna strappandomi il primo sorriso dopo una settimana.
“ Vorrà dire che sarò il solo Armando Mendoza al mondo con i decibel moderati!” ribatto.
“ A me non darebbe fastidio se tu urlassi. Credo sia normale farsi rispettare!” esclama quella specie di idiota che ha perso un’altra occasione per tacere. Alzo gli occhi al cielo.
“ Quindi mio padre e mia madre,siccome urlano poco e niente,non sanno farsi rispettare?!” mi risento. Non c’è mica bisogno per forza di spaccare i timpani alla gente come zio Armando?!
“ No,anzi,tua madre è così carina!” replica quella.
“ Sì,vanno a fare compere insieme!” borbotta Nana sarcastica.
“ No,che poi troviamo online pure mia madre che si prova i vestiti!” rispondo perentorio.
“ Ti dispiace se mi appoggio a tuo braccio? Devo aver preso una storta alla caviglia!” esclama quella scema sbattendo le ciglia.
“ Alla prossima lo troviamo a rimorchiare in classe di Clizia!” brontola Nana. Esulto interiormente per la sua gelosia.
“ Credo sia meglio che si appoggi al caro Billy,visto che siete praticamente cognati! Sarebbe anche un modo per familiarizzare e prendere 2 piccioni con una fava!” la liquido levandomela di dosso e borbottando fra me e me quell’ultima esclamazione. Che zecca!
“ Salve!” esclamano il padre della zecca e la sorella di mio padre. A Jean verrà una sincope!
“ Zia Marce,come va?” trilla Susanna abbracciandola.
“ Bene,tesoro! Junior!” replica la madre di Jean per poi salutarmi.
“ Buongiorno! Mi dispiace per ieri sera…” farfuglio.
“ Non importa,non preoccuparti. Papà mi ha detto di Hildegard…immagino non sarà facile riprendersi,ma ce la farai! In fondo è meglio sposarsi una volta sola e con la persona giusta!” replica.
“ Immagino alluda a ciò che è successo a lei. I suoi timpani c’hanno guadagnato di sicuro da quel mancato matrimonio!” ironizzo strappando una risata a lei e a Corral.
 
[Leonardo]
No,non ci credo che hanno messo me e Clizia al tavolo dei bambini e con Jean Lou Doinel che mi pare pure bello incazzato oggi! Ma perché? Ok,Clizia è minorenne,ma non le ho mai messo un dito addosso da quando la conosco!
“ Mi dispiace!” farfuglia la mia ragazza. Le regalo una carezza sulla guancia.
“ Non importa! A me piacciono i bambini. Anche se non credevo di trascorrere tutto il ricevimento con una buona parte dei commensali di statura inferiore ad un metro!” borbotto. Ridacchia.
“ Spero tu sia preparato sui cartoni animati e sui cani!” sghignazza.
“ Non mi dire che parleranno solo del cane di tuo nonno e dei cartoni animati!” replico. Lo stesso cane che mi sciolse le scarpe la sera della vigilia di Natale!
“ Dubito sia di loro interesse la fluttuazione del dollaro o l’ultimo trend topic del momento,sai?” ribatte strappandomi un sorriso.
“ Sempre la risposta pronta tu!” chioso divertito.
“ Avevi qualche dubbio?” flirta. La voglia di baciarla è inspiegabile,ma devo resistere e pensare ad altro o potrei imbattermi nella furia di 2 genitori incazzati e di 2 nonni altrettanto furiosi.
“ Clizia,che bello che staremo allo stesso tavolo!” trilla uno dei bambini abbracciandole le gambe.
“ Sono contenta anch’io,Stewart!” chinandosi per abbracciarlo. Dev’essere molto affezionata a questi cuccioli,visto che il suo fratellino se fosse venuto al mondo avrebbe avuto circa la loro età!
“ Tu sei il suo fidanzato?” mi domanda. Io e la mia ragazza ci scambiamo un’occhiata preoccupata.
“ Sì!” rispondiamo all’unisono.
“ Mi raccomando a te!” esclama puntandomi il dito contro e con uno sguardo che dovrebbe essere minaccioso,ma che risulta alquanto buffo. Ma l’ha istruito il nuovo cognato di mio padre?
 
[Giulio]
“ Evviva gli sposi!” il grido è corale e veniamo investiti da un altro bagno di coriandoli bianchi,consci che per stasera ce li ritroveremo fin dentro la biancheria intima. Rubo l’ennesimo bacio a mia moglie,che per fortuna sta bene.
“ Scusate il ritardo,ma le strade sono poco asfaltate!” si giustifica mio padre. Alzo gli occhi al cielo. È lui che è super ansioso,volendo proteggere Mirtillino da ogni genere di pericolo! Anche se non gli do torto perché anche io vorrei che stesse bene!
“ Se venivate a piedi,facevate prima!” borbotta Guido Lascano.  È papà ad impedire a Junior di sbottare.
“ E quella che ci fa qua?” domanda mamma a mio padre. Papà le prende la mano. In effetti nella lista degli invitati che abbiamo compilato assieme Rebecca Sierra non ha mai figurato.
“ È la mia compagna! Ed ho colto l’occasione per presentarla ai miei figli. Ma forse sarebbe stato meglio un video hard,come nel vostro caso!” le risponde Guido Lascano.
“ In quel caso sarebbe diventato più un video horror,considerato il protagonista maschile!” interviene Roberta zittendo quel cretino.
“ Quindi diventiamo fratellastri!” trilla Natalia Corral,come se fosse quello l’aspetto fondamentale della faccenda.
“ Io non ho fratellastri di nessun tipo. Ho solo fratelli,figli di mia madre e mio padre. Lei,in compenso,ha acquisito un criminale in famiglia: congratulazioni! Tutto ciò che riguarda quell’essere non è affar mio,visto che con le sue imprese ha già mandato a puttane la mia vita! Quindi glielo dirò oggi per non ripeterlo nuovamente in futuro: niente fratelli,fratellastri,cugini,cuginastri,zii e ziastri provenienti da quel soggetto. Né ora né mai!” la fredda Junior perentorio prima di allontanarsi seccato. Mio padre e mia madre si scambiano un’occhiata che mi preoccupa non poco. Ho imparato sin da bambino a decifrare le occhiate di mio padre e quella di poco fa lascia prevedere un autentico ed enorme disastro.
 
Feci oscillare il dito di rum che avevo nel bicchiere prima di berlo cercando di liberarmi della conversazione con Barbara. Da quando ero andato a letto con Giulia la prima sera non era più successo: era stata troppo sgradevole la sensazione successiva a quell’incontro. Non perché Giulia fosse sgradevole. Il problema era il suo non essere Barbara,la stessa che voleva tornarsene a Zurigo. Non potevo immaginare che da lì ad una settimana i tasselli sparpagliati del puzzle che era divenuto la mia vita si sarebbero rimessi al loro posto grazie ai suoi baci, al suo sorriso luminoso.
Ad interrompere il flusso dei miei pensieri fu il suono del campanello. Posai il bicchiere sul tavolino basso per alzarmi con difficoltà e raggiungere la porta. Trovare mio padre sull’uscio non fu per me un dono del Cielo. Era sicuramente meglio della voce stridula di mia madre,ma non rappresentava comunque un piacere per me vederlo.
“ Dalla puzza d’alcool e dal fatto che sei ancora vestito immagino tu non sia in dolce compagnia!” esordì.
“ Litigato con la mamma? Vuole delle Baleciaga o una Michael Kors?” replicai. Si introdusse nel mio appartamento.
“ Giulia?” mi chiese guardandosi attorno. Si aspettava di trovarla a programmare la lavastoviglie?
“ Dorme a casa sua!” risposi seguendolo verso il divano.
“ Di solito i primi giorni di relazione sono quelli in cui ci si stacca a stento per i bisogni fisiologici!” commentò.
“ Ci sono già andato a letto e non è un’esperienza che ripeterò a breve!” replicai giocando col posacenere di dubbio gusto che mi aveva regalato zia Bea all’inaugurazione della mia casa.
“ È stato così disgustoso? Non sembra così orribile come ragazza! C’è di peggio in circolazione,tipo sua madre quando l’ho conosciuta o tua zia Bea!” ribatté superficiale ed apparentemente non in grado di comprendere il mio dramma. Scagliai quel posacenere contro il muro preso dalla rabbia,dall’ira originata dal non essere compreso da nessuno.
“ SÌ,È STATO DISGUSTOSO,PESSIMO,TERRIBILE! E NON PER GIULIA IN SÉ! ANCHE SE FOSSE STATA MISS COLOMBIA SAREBBE STATO UGUALE! SAI CHE VUOL DIRE ANDARE A LETTO CON UNA DONNA MENTRE AMI UN’ALTRA? SAI LO SCHIFO CHE SI PROVA PRIMA,DURANTE E DOPO? IO MI SENTO SPORCO,COME SE MI FOSSI PROSTITUITO,COME SE FOSSI STATO ABUSATO. UN SENSO DI SPORCO CHE NON RIESCO A LAVARE VIA NEANCHE CON LA DOCCIA. SAI COSA VUOL DIRE AMARE QUALCUNO DI CUI NON CONOSCI NEANCHE IL NUMERO DI CELLULARE,CHE NON HAI FRA GLI AMICI SUI SOCIAL? MA PRIMA DI TUTTO, SAI COSA VUOL DIRE AMARE,PAPÀ? IO NON LO SAPEVO PRIMA DI CONOSCERE BARBARA,MA L’HO VISTA RISCHIARE DI CADERE E DA ALLORA NON ME LA LEVO DALLA TESTA E NON SUCCEDERÀ MAI. CREDEVO CHE QUELLO CHE PROVAVO PER CASSANDRA FOSSE AMORE,MA NON HO MAI PROVATO IN VITA MIA NULLA DI TANTO TOTALIZZANTE COME QUELLO CHE SENTO PER BARBARA! E NON LA DIMENTICHERÒ MAI VISTO CHE GRAZIE AL TUO PIANO GENIALE LA RITROVERÒ SIA NELLA FAMIGLIA DI GIULIA CHE NELLA MIA! COME POTRÒ TOGLIERMELA DALLA TESTA AVENDOLA SEMPRE DAVANTI AGLI OCCHI,EH?” sbottai inferocito. Ad oggi mi pento di avergli gridato addosso dopo tutto quello che ha passato per ritrovare il suo amore,ma allora non lo sapevo. Non sapevo che anche lui amasse una persona di cui non aveva il numero di cellulare e che non aveva come amica sui social,una persona che lo amava a sua volta con tutto il suo cuore!
“ Io e sua madre abbiamo avuto una relazione un po’ di anni fa,quindi sì,so cosa vuol dire amare qualcuno tanto da voler morire senza di lei. Evidentemente però lei senza di me viveva benissimo (e onestamente la capisco perché sono una persona difficile da sopportare) o non avrebbe scelto un altro uomo (se così lo si può definire),il padre di quella ragazza. Io non voglio quel cameriere in famiglia e soprattutto tua madre rischierebbe di farmi esplodere le palle se si ritrovasse ad avere a che fare con Camilla! Sarebbero litigi continui…peggio che ora!” rispose. Restai impietrito. All’epoca né io né lui potevamo sapere che Camilla non aveva vissuto bene senza di lui,tanto da tentare il suicidio,che avevano sperimentato il medesimo struggente dolore!
“ La mamma di Barbara è quella che ti chiamava << biscottino >>? Lo scricciolo?” gli domandai sconvolto.
“ All’anagrafe Camilla,ma sì. È lo scricciolo!” borbottò.
“ La signora gentile dell’oviraptor?” chiesi conferma. Era l’unico giocattolo che avevo conservato e che tenevo nel mio studio.
“ Sì,anche se,detta così,sembra erroneamente che fosse la moglie dell’oviraptor,sebbene il padre della tua adorata sembri sbarcato giusto dall’era dei dinosauri!” rispose con una nota cattiva sul finale. Alzai gli occhi al cielo.
“ Quando eri bambino una volta sei entrato nel mio studio e stavo leggendo un articolo su di lei,hai visto la sua foto e hai detto che avresti voluto sposarla. Magari è solo questo a spingerti verso quella ragazza!” aggiunse. Lo freddai con un’occhiataccia.
“ Ti sei mai innamorato di un profumo tanto da sentirlo nelle narici anche se l’hai assaporato solo una volta nella tua vita? Io il suo profumo lo sento ovunque!” replicai. Distolse lo sguardo da me.
“ Siamo già alle frasi melense…sono arrivato proprio tardi!” borbottò.
“ Quando lei se n’è andata… Insomma tu quando sei riuscito a dimenticarla?” gli domandai. Mi fissò deglutendo a vuoto un paio di volte.
“ Ok,questo silenzio mi fa temere parecchio la risposta alla mia domanda. Non mi rispondere perché non voglio saperlo,grazie. Dopo il suo abbandono,come hai fatto ad andare con altre donne senza pensare a lei?” lo incalzai. Mi fissò di nuovo con quell’espressione dal << chi ti dice che ci sia riuscito? >>.
“ Lasciamo perdere… Non voglio sapere neanche questo! Che cazzo di casino! Anche lei,anche sua madre cadeva in giro?” gli chiesi.
“ No. Un po’ sbadata lo è sempre stata,ma no! E comunque è ancora viva! Non è il caso di parlarne al passato come se fosse… Insomma hai capito!” borbottò alzandosi di scatto dal divano per andarsene.
“ La mamma fa bene a temere la madre di Barbara?” gli chiesi. Si pietrificò.
“ Tua madre dovrebbe preoccuparsi solo di avere qualche argomento di conversazione con Camilla senza spingerla a drogarsi,ma dubito ne sia in grado. Camilla la sua scelta l’ha fatta ed evidentemente non ero io o non staremmo sostenendo questa conversazione. Tu ci saresti e avresti anche il medesimo carattere,ma forse avresti gli occhi blu o i capelli ricci e biondi!” rispose prima di andarsene. Non volevo una vita di rimpianti come la sua,guardare Barbara e pensare a come sarebbero stati i suoi figli se li avesse concepiti con me o i miei e di Giulia se li avessi concepiti con la donna che amavo.
 
“ Dove può sedersi la mia compagna?” domanda quell’essere inqualificabile.
“ Dove meglio crede,no? Tanto questo mica è il banchetto di nozze dei figli delle famiglie più prestigiose del paese?! È la sagra del peperone imbottito,giusto?” sbotta mio padre seccato. Mia moglie e la mamma ridacchiano.
“ Amore mio,ma tu non sei tipo da sagre paesane!” sghignazza mia madre.
“ No,scricciolo,non lo sono! Ma non sono neanche un tipo a cui piacciono gli imprevisti né gli imbucati!” borbotta papà ottenendo un bacio.
“ Vedo che oramai neanche la nascondi la tua tresca!” esclama la madre della nostra segretaria svampita rivolgendosi a Santiago Corral.
“ Secondo te,se me lo tatuo in fronte che siamo soltanto amici,la smetteranno tutti?” domanda l’amico di mio padre a zia Marcella.
“ Vuoi proprio sapere la mia? Come credi! Secondo me,una che ha mollato marito e prole per uno che potrebbe essere suo figlio e che ora si intrattiene con un essere che non si sa bene a quale specie appartenga,dovrebbe evitare di commentare. Fra me e Santiago c’è solo un’amicizia di più di 40 anni,ma anche se ci fosse qualcosa,non dovrebbe di certo darti spiegazioni. Vado al tavolo!” replica zia Marce per poi allontanarsi.
“ Dite al Signor Nessuno che se la tenesse al suo tavolo,che già c’è troppa carne al fuoco e ci manca solo che si metta a litigare con Natalia!” asserisce Santiago Corral prima di andarsene. Mio padre ferma un cameriere che passa da quelle parti con un vassoio di champagne.
“ Al tavolo di 9 posti aggiunga un coperto,per cortesia!” gli intima mio padre.
“ Dottor Valencia,non potrebbe essere più preciso? Non posso contare tutti i coperti di tutti i tavoli!” borbotta quel tale,che di sicuro non brilla per perspicacia. Papà svogliatamente estrae il cellulare dalla tasca e mostra a quel tale la mappa dei tavoli indicandogli quello incriminato.
“ Mi dispiace per Manuel Sinisterra e per i Parra,i quali,oltre al casino con i Bezerra,dovranno sopportare pure l’inqualificabile disadattato e il suo modo indecente di nutrirsi!” brontola mio padre per poi fissare la sua dolce metà. I due si allontanano già provati da questa giornatina.
 
[Bill]
“ Sarai contento,no?!” mi rivolgo a mio fratello. Ma perché? Non bastava il viaggio della Speranza in macchina da casa alla chiesa e dalla chiesa qui? Almeno però,da quello che ho capito,non è un tavolo di tutte coppie dove io e quella siamo gli unici calzini spaiati! Per assurdo l’unica coppia,per giunta clandestina,sono mio fratello e il fratello di Miss Temptation Island!
“ Conosci qualcuno dei nostri commensali?” mi domanda il mio gemello leggendo fra sé e sé i nomi. Scuoto il capo.
“ Devono essere dei colleghi degli sposi. Speriamo solo che non siano delle coppie pucci pucci e che non mi tocchi rapportarmi solo a quella lì per non essere investito da un camion di melassa!” borbotto. Che cazzo,speravo di essere al tavolo con Susanna!
Come se si fosse sentita evocata,la sorella dello sposo si avvicina al tableau de mariage per scrutare la posizione del tavolo a cui è toccata. Il vestito che ha scelto le sta molto bene.
“ Ehi!” la saluto.
“ Ciao! Ah bene…mi aspettavo peggio da questa disposizione! C’è solo il pericolo ambulante con il masochista che se l’è presa!” commenta. La scruto confuso.
“ La modella che va in giro ad azzoppare la gente! Mi sa che la sorpresa peggiore l’avrà il suo fidanzato quando si renderà conto che alla sua dolce metà mancano i basilari per sedurre!” chiarisce. Andiamo bene!
“ Conosci le persone capitate al tavolo con noi?” le domanda Emilio. Si sofferma a fissare l’elenco di persone da me indicato.
“ I modelli dell’Ecomoda,la fan dei reality ed il fratello. Una delle modelle cerca inutilmente di farsi notare da Dodo,ma con risultati peggiori che la fan dei reality!” risponde. Davvero esiste qualcosa di peggio che Natalia Corral che corteggia quel tale?
Faccio per replicare,ma il fidanzato di mio fratello si avvicina al tabellone assieme alla sorella. Alzo gli occhi al cielo spazientito dal fatto che questa tizia sia sempre dovunque.
“ Che fortuna che hai a stare al tavolo col dottor Lascano!” esclama Natalia Corral rivolgendosi a Susanna.
“ Di Lascano qui ce n’è uno solo (e non è neppure benvoluto!) e non credo sia mai entrato in un’università,eccetto che per adescare o assalire qualche fanciulla,quindi non è dottore. Ma dovresti conoscerlo,visto che va a letto con tua madre… almeno qualcosa in comune ce l’abbiamo io e te! In merito al resto né alla sposa né al fratello della sposa piace essere accostati al cognome di quel farabutto!” replica Susanna. Si avvicinano anche altri tizi nostri coetanei oltre ai miei genitori.
“ No,va beh…io ci speravo di capitare al tavolo col dottor Lascano,che cavolo!” esclama una di questi. Capisco che si chiama Ester dal rimprovero corale agito dai tizi che sono con lei. Susanna rotea gli occhi infastidita.
“ Chissà se Aisha sarebbe interessata a cambiare tavolo assieme al suo ragazzo!” aggiunge sempre tale Ester.
“ Non sapevo avessi il sangue dei Valencia! A quel tavolo siamo riuniti noi fratelli! Sei fresca di lobotomia,per questo non ci arrivi? Inoltre questa non è una bettola e i posti non si cambiano! Resta al tuo tavolo e ringrazia di essere stata invitata,ragazzina!” le risponde dietro Susanna. È evidentemente gelosa di quel tale!
“ Susanna,cara,come stai? Congratulazioni per il tuo ruolo da testimone!” esclama mia madre.
“ Grazie! Sto bene! Anche a voi come tavolo è andata bene,da quello che leggo…avete evitato il peggio,insomma! Il peggio che può capitarvi è che Armando Mendoza si incazzi e cominci a sbraitare!” replica Susanna. Le altre 2 figlie di Daniele con i loro partner ci raggiungono.
“ Tua figlia è nera! L’hanno messa a fare da animatrice al miniclub assieme alla sua crush!” commenta Susanna alla sorella maggiore.
“ Meglio nera che madre fra 9 mesi! Vuole la sua crush vicino? Ottimo,ma circondata da minori così che non possa metterle mezza mano addosso! Tu e Raga…Junior cercate di non dare i numeri,please! Siamo nei pressi del tavolo degli sposi e saremo nell’occhio del ciclone!” replica Roberta.
“ Aisha,tutto bene?” le domanda una delle modelle.
“ Sì,Carla. Vorrei sapere solo quando aprono il buffet!” risponde la sorellina minore di Susanna lasciandoci senza parole.
 
[Guido]
“ Non ci credo che siamo stati relegati qui!” borbotta come una pentola a pressione la mia coinquilina. Effettivamente praticamente siamo finiti nel dimenticatoio,lontanissimo dalla famiglia. Ma è meglio che il becchino non canti vittoria perché gli ho preparato una bella sorpresa!
“ Conosci almeno la gente capitata al nostro tavolo?” le domando.
“ I genitori di Cassandra,Manuel Sinisterra e i Parra: Mariano,sua moglie Berenice,i figli Fabio e Fausto. Fabio ha mandato a puttane (nel senso più letterale possibile dell’espressione) il matrimonio con Lucrezia Bezerra. Naturalmente piazzarli tutti qui,vuol dire averli emarginati ed essersi schierati palesemente dalla parte dei Bezerra!” mi spiega.
“ I genitori di Cassandra posso anche capire il motivo per cui siano finiti al nostro tavolo degli appestati,visto che la figlia ha rischiato che questa unione non si celebrasse (e la cosa sarebbe stata solo un bene!) ma questo Sinisterra,invece?” le chiedo interessato ai loro criteri assurdi per sistemare la gente.
“ Non saprei! Lui è uno tranquillo e non ha mai subito il fascino di quella troia,quindi non è inviso a Daniele!” risponde. Io lo dico da una vita che ciò che provano l’uno per l’altra è da DSM!
 
Ero rincasato da poco mentre mia moglie si era intrattenuta ancora al lavoro. Era rientrata da un mese da Bogotà e diceva di dover recuperare il lavoro arretrato. Il suo ritorno,per fortuna,aveva fatto sì che i miei suoceri levassero le tende per andare a conoscere i nuovi nipotini che aveva dato loro Armando. Il loro soggiorno a casa mia mi aveva reso la vita un inferno,visto che mia suocera e Roberta avevano fatto comunella contro di me!
Mi alzai dal divano spazientito per rispondere al cordless. Odiavo dovermi scomodare quando ero a casa dopo una giornata di lavoro,visto che avevo 2 ragazzi pimpanti e attivi adatti a ciò.
“ Pronto!” risposi scazzato.
“ Eppure credevo avesse un maggiordomo...almeno mi sarei imbattuto in qualcuno di meno incivile! Devo parlare con Camilla subito! E no,non sentirai mai dalla mia bocca un << per favore >> o un << grazie >> rivolto a te,che per me resti uno scarto della società,un signor Nessuno,dopo che mi hai rovinato la vita,morto di fame che non sei altro!” esclamò la voce di quel damerino raggelandomi. Si sentivano? Avevano ripreso la loro melensa relazione nel periodo che aveva trascorso a Bogotà?
“ Mia moglie è al lavoro,puoi dire a me!” ribattei. Sentii uno sbuffo dall’altra parte.
“ A te? Camilla non ha bisogno di intermediari e neppure io,onestamente. E poi non sono affari tuoi quello che devo dirle!” rispose con un tono derisorio nei miei confronti. Che cazzo avevano da spartire tutti e due? Che faccia di bronzo aveva quello a cercarla a casa,visto che avrebbe potuto prendere la chiamata Junior o Roberta!
“ Lo sono,visto che sono suo marito!” obiettai.
“ Passami Camilla,cameriere! Non ti hanno insegnato ad ubbidire quando i damerini come me ordinano qualcosa? Prendi il tuo bel vassoio e lavati dalle palle!” esclamo altezzoso come sempre.
“ La tua boria del cazzo ti è arrivata fino alle orecchie e non ci senti? Camilla non c’è! E anche se ci fosse,dubito vorrebbe confrontarsi con te e con le tue cattiverie mettendo a rischio la salute sua e di nostro figlio!” replicai inventando una gravidanza di mia moglie affinché la lasciasse in pace. Possibile che né lui né Camilla riuscissero ad evitare di cercarsi e che io e quell’altra povera disgraziata della moglie di lui dovessimo metterci a fare i cani da guardia ogni volta?
“ Camilla è incinta?” balbettò.
“ Che credevi? Che giocassimo ai giochi di società di notte? O pensavi che mia moglie avesse determinate voglie solo quando stava con te,eh? Mi dispiace deluderti,ma con me si diverte parecchio,sai? Non fa che ripetermi quanto sia contenta di avermi al suo fianco e di aver incrociato il mio cammino o sarebbe finita con uno triste e grigio come te!” lo provocai.
“ Stai mentendo! Camilla non vuole il terzo figlio!” rispose quello. Aveva parlato con quello stronzo dei fatti nostri?
“ Sei mal informato,evidentemente! Era da te che non voleva figli… Non ti sei mai chiesto come mai non si sia fatta pregare a dare seguito alla specie con me? Forse temeva degli ipotetici figli vostri fossero noiosi come te!” lo freddai. In realtà la sua cara figliola era una piaga!
“ Lo sappiamo tutti e 2 come sei riuscito ad avere Camilla: da ubriaca o non ti avrebbe mai considerato. E se non ci fosse stata una gravidanza di mezzo,lei non avrebbe mai scelto una nullità come te,potendo avere me! Sei e resterai sempre un cafone ripulito! E ti assicuro che se farai soffrire Camilla,Roberta e Junior te la vedrai con me e te lo leverò a suon di bastonate questo viziaccio di ribattere come se noi due fossimo alla pari. Non lo saremo mai,figlio di puttana!” rispose iracondo per poi riagganciare. 
 
L’arrivo di alcuni tizi mi fa tornare al presente,che mi vede emarginato e trattato da appestato da parte dei miei figli. I tali salutano Patrizia con un cenno del capo. Credevo fossero amici!
“ Guiduccio,loro sono i signori Parra e i loro figli Fabio e Fausto!” trilla Patrizia. Rivolgo loro un sorriso costruito.
“ E costui sarebbe?” domanda il capofamiglia.
“ Amore,è il cameriere che cercò di rovinare la storia di Camilla e Daniele…si è visto com’è finita! Grande stratega,complimenti al genio! Bello stronzo! A proposito,amore,dobbiamo informarci riguardo un’eventuale lista nozze! Sono stati così carini ad invitarci al loro matrimonio,che non possiamo sfigurare!” esclama la consorte del tizio cercando di tenere la voce bassa,ma non riuscendo comunque ad evitare di starnazzare. Evviva la delicatezza!
“ Eccoli! Camilla,Daniele!” squittisce quella tizia che mi ha già fatto venire un gran mal di testa. I due si avvicinano riluttanti al nostro tavolo.
“ Immagino che valga il detto << via il dente,via il dolore >>. Non per voi,Mariano,ma a questo tavolo ci sono esseri indesiderati,quindi per noi non è un’esperienza gradevole avvicinarci a loro!” brontola quel becchino.
“ Volevamo ringraziarvi per l’invito alle vostre nozze e a queste. I vostri figli sono molto belli insieme!” si congratula l’anatra da cortile. I due ipocriti si sorridono melensi.
“ Ci dispiace che sia per queste nozze che per le nostre il preavviso sia stato così minimo,ma la nostra dolorosa storia la conoscete e non volevamo aspettare troppo. Finisce che questo signore meraviglioso ci ripensa e non mi sposa più!” esclama Camilla. Io e Patrizia ci scambiamo un’occhiata disgustata quando i due bigami cominciano con le loro leziosaggini.
“ Naturalmente scherza! Beh noi continuiamo una parte del… No,andiamo al nostro tavolo,così prima diamo un’occhiata al tavolo bomba! Menomale che ci sono Puledrino e Aisha perché piazzare Bea lì è stato totalmente inutile e deleterio!” esclama il Vampiro per congedarsi.
“ Appunto! Sarebbe capace di ragguagliare l’intera tavolata su come si sono svolti i festeggiamenti privati del genetliaco del suo opossum traumatizzando tutti,Gamberetto incluso!” replica Camilla. Quello alza gli occhi al cielo. Li raggiunge pure la loro figlioletta.
“ Mamma,guarda!” esclama passandole il cellulare. Camilla sfiora lo schermo con l’indice dal basso verso l’alto.
“ Mi piace davvero molto,tesoro. Lo dici tu ai tuoi fratelli e vediamo quando sono disponibili?” replica lei.
“ Per andare dove? Dove andiamo?” domanda quello.
“ Tu da nessuna parte. Te ne stai buono buono e non indaghi,papà! Ce la fai a lasciare che ti organizziamo questa festa in pace? Gli altri anni Giulio,Susanna,zia Marcella,come facevano a non farti immischiare nei preparativi?” ribatte quell’altra. Quello china lo sguardo.
“ Ok,da quanto tempo non festeggi il compleanno,papà?” chiede la loro adorata figliola.
“ L’ultima volta tu eri nella pancia della mamma! Ma quest’anno ho la mia famiglia riunita ed ho un ottimo motivo per festeggiare!” risponde quel paraculo ottenendo un abbraccio. Sua figlia veramente era un ottimo motivo per spararsi più che per festeggiare,ad essere sinceri!
“ Torno al patibolo prima che per colpa della vecchia fattoria che sciorina zia Bea quando si rivolge al suo compagno,finiamo per dover risarcire pure i 2 uragani seduti al nostro tavolo. Lui la guarda come fosse un alieno!” esclama Roberta prima di allontanarsi.
“ Diamogli torto!” borbotta il becchino.
“ È molto carina vostra figlia: un mix perfetto fra voi 2! Camilla,scusa,prima che andiate,volevamo chiedervi se avete pensato ad una lista nozze o una cosa del genere…” trilla la papera. I due si fissano per poi scambiarsi un bacio.
“ Non ancora,Berenice. Abbiamo tutto per la casa,quindi vogliamo pensarci e decidere con calma dove fare la lista nozze!” risponde Camilla per poi allontanarsi con il marito becchino.
“ Stanno bene insieme!” commenta uno dei 2 figli della coppia.
“ Dev’essere perché il loro amore ha resistito alle intemperie non vacillando dinnanzi alla prima cocotte!” commenta il padre del ragazzo.
 
[Diana]
“ Amore,tu sei sicura che ti fa piacere stare qui?” domando ad Aida,che mi risponde con un cenno affermativo del capo. Le sembrerà di essere all’asilo,ma ha visto poco questi bimbi e non vorrei scoppiasse a piangere per la mia mancanza.
“ Non ti preoccupare! Ci pensiamo noi a lei!” risponde un bambino poco più grande di mia figlia strappandomi un sorriso intererito. Leggo sul suo segnaposto che si chiama Filippo.
“ Grazie,Filippo! Allora mi fido!” replico carezzandogli la testa. Arrivano al tavolo la presidente,il suo fidanzato,la nipotina di Aisha e un tale che non ho mai visto prima.
“ Diana,non ti preoccupare! Il tuo tavolo è sullo stesso piano del castello e ci siamo noi,Aida starà bene!” mi rassicura Giulia Mendoza. Annuisco cercando di fidarmi.
“ Allora la mamma va al suo tavolo,pulcina!” saluto mia figlia.
“ Ciao mamy!” replica schioccandomi un bacio con la manina. La presenza di Giulia e del suo ragazzo mi rassicura parecchio perché so che terranno d’occhio l’allegra brigata. E anche la nipotina di Aisha mi sembra abbastanza assennata.
Mi allontano da quel tavolo in cerca del mio,che,per ironia della sorte,è lo stesso del nipote del signor Calderon. Almeno però ci saranno anche Charlotte,Pilar e i loro mariti.
“ Ehi! La pulce?” esclama Maximilian Mayer Calderon facendomi sobbalzare,dato che non l’avevo visto.
“ Al tavolo dei bambini. Spero solo che non scoppi a piangere nel bel mezzo del ricevimento per via della mia assenza!” rispondo preoccupata.
“ Ma no! Aida è una bambina in gamba!” mi rassicura.
“ E poco pericolosa senza palloni  in giro,per fortuna!” aggiungo strappandogli un sorriso divertito.
“ L’unico pericolo che correremo oggi sarà quello di non toccare cibo,visto il tavolo a cui siamo capitati!” borbotta. Corrugo la fronte confusa.
“ Nicola Mora è un pozzo senza fondo e anche Pilar e la moglie di Hermes da quando sono incinte non si fanno molto pregare per mangiare! In più Nicola è pure incazzato perché i figli l’hanno fatto passare per uno affetto da demenza,quindi avrà ancora più fame!” mi spiega. Bene…
“ In fondo un po’ di dieta non può che farmi bene,come mi hai fatto notare molte volte da quando ci conosciamo!” ribatto beffarda.
 
[Giulio]
“ Papà,possiamo parlare un attimo in privato? Immagino che mamma e la mia bellissima moglie sapranno tenersi compagnia!” propongo a mio padre. Lui si scambia uno sguardo e un bacio con la sua compagna di vita per poi acconsentire. Rubo un bacio alla mia Babi prima di guidarlo verso il giardino lontano dalla bolgia,sebbene oggi faccia più freddo che nei giorni precedenti.
“ Che succede? Questa non è la faccia di uno che ha appena sposato l’amore della sua vita!” esclama.
“ Ti sbagli! È la faccia di uno che ha appena sposato l’amore della sua vita e che ha capito che i suoi genitori gli nascondono qualcosa. Tu e mamma avete fatto una faccia strana quando Junior ha detto quella cosa di non volere fratellastri da quell’essere obbrobrioso!” replico. Gli sfugge un sorriso intenerito.
“ Mi piace quando la chiami << mamma >>. E piace tanto anche a lei!” esclama contento. Mi sfugge un sorriso.
“ Non cambiare discorso! Papà,c’è un’altra bomba sul punto di esplodere e rovinare tutto?” gli domando spaventato.
“ Mirtillino non prevede bombe!” risponde. Lo fisso truce.
“ Senti,Giulio,io ti voglio bene e lo sai,ma proprio per questo affetto,non posso metterti nella condizione di avere segreti con la persona che ami e che aspetta mio nipote,un nipote che abbiamo aspettato,voluto. L’esito della gestazione precedente è stato doloroso per tutti e questa volta non permetterò a nessuno di fare del male al mio nipotino,che potrebbe anche essere una mini Camilla!” asserisce. Sospiro rassegnato alla sua testardaggine e al fatto che se Mirtillino dovesse essere una mini Camilla potrei ritrovarmi la villa piena di giocattoli.
“ Puoi stare tranquillo perché questa famiglia che abbiamo tanto anelato,io e la mamma abbiamo intenzione di difenderla con le unghie e con i denti!” aggiunge. Ringrazio ogni giorno il Cielo per aver messo Babi sul mio cammino e per averci aiutati a ricostruire la nostra famiglia.
 
Mi guardavo intorno nel suo residence,ancora spaesato. 24 ore prima credevo di essere spacciato,che la mia vita fosse già decisa,che non sarebbe mai stato possibile vivere il mio amore per lei; invece ero lì con Barbara che cercava nel frigo cosa preparare per cena. Non era stato complesso accantonare l’orgoglio,quando era venuta nel mio ufficio a cercarmi,dopo aver saputo del fiasco della cena a casa dei miei con conseguente fine della breve relazione con Giulia. Avevo finalmente la possibilità di essere felice con la donna della mia vita!
“ Giulio,ci sei?” mi chiese ponendo fine ai miei pensieri. Annuì incantandomi a fissarla.
“ Mia sorella direbbe che mi fissi come se fossi un quadro. Preferisci pasta lunga o corta?” esclamò divertita. La raggiunsi per strapparle un bacio,l’ennesimo da quando ci eravamo messi insieme qualche ora prima.
“ Il condimento sarebbe?” le domandai abbracciandola da dietro.
“ Olive,capperi e pescespada. Ma non ti azzardare a fare la scarpetta. Lo fa sempre mio padre e la odio come cosa. Mia madre va su tutte le furie per questo. È cattiva educazione e poi finiscono tutte le molliche nel condimento!” ribatté schifata. Sorrisi perché anche mio padre odiava quella cosa e neanche a me e a Susy faceva impazzire tale modo di fare.
“ Non corri il rischio che faccia mai una cosa del genere. Mio padre potrebbe disconoscermi. E,semmai dovessi compiere tale gesto,dovresti portarmi da un medico perché potrebbe essere una demenza la mia!” risposi. Rise. La sua risata era il suono più bello dell’intero universo.
“ Allora? Amore,l’acqua bolle e devo pesare la pasta!” mi esortò. Sorrisi per quell’appellativo strappandole ancora un bacio.
“ Corta. E tuo padre com’è?” le chiesi. Ero curiosa di sapere come fosse colui che aveva strappato il grande amore a mio padre. Dalla conversazione che avevamo avuto una settimana prima,era evidente che l’altra metà della mela di mio padre fosse quella che da qualche ora era diventata mia suocera. Fece per rispondere,quando il suo cellulare squillò. Glielo passai e vidi lampeggiare la scritta << Mamma >>.
“ Puoi metterla in vivavoce,per favore? Ma non dire una parola,ok?” esclamò. Annuii eseguendo la sua richiesta.
“ Mamy,come va?” esordì la mia fidanzata afferrando un pacco di pennette.
“ Amore mio,tutto bene! Tu? Sento qualcosa sfrigolare…stai cucinando?” chiese una donna con la voce dolce come quella della mia ragazza. Quella donna sarebbe potuta essere la mia mamma,se lei e papà non si fossero lasciati? Sarei stato diverso se fossi stato figlio suo? Mi avrebbe dimenticato anche lei all’asilo o sarebbe stata affettuosa con me come lo era con la mia principessa?
“ Olive,capperi e pescespada!” rispose la mia piccola poggiando un piatto sulla bilancia per poi versare la pasta.
“ Questa è telepatia. Anche noi abbiamo cucinato questo ieri! La mamma si è fermata a cena con me e Clizia ed è rimasta per la notte! Mancavi solo tu,ma vedrai che ci riuniremo presto!” intervenne la voce che mi aveva scioccato durante il consiglio d’insediamento.
“ E tuo marito?” le chiese Barbara.
“ Congresso. Non ha avuto una settimana facile,ma domani lo raggiungo per un weekend e lo faccio riprendere…insomma hai capito! Nel suo hotel c’è anche la piscina riscaldata in camera!” le rispose la sorella con una nota di malizia sul finale. Mi grattai la tempia imbarazzato.
“ Dio,Bibi,ti prego,ho già traumi pregressi con te e Joseph,per pietà!” farfugliò col viso in fiamme.
“ Mica è colpa mia se mio marito è uno di quegli uomini che con l’età migliorano da ogni punto di vista?” replicò la sorella. Speravo di dimenticare quella cosa prima di arrivare a conoscere lei e il marito onde evitare di ridere loro in faccia. Tanto più che la tipa nelle conversazioni sembrava più tagliente delle canzoni di Shakira dopo la fine della storia con Piqué!
“ La smetti? Joseph ha ancora problemi col capo?” le chiese Barbara tutta rossa in volto trafficando nei mobili per cercare un mestolo per girare la pasta. Ne approfittai per stringerla a me e baciarle la guancia. La sentii tremare fra le mie braccia.
“ Sì. Un po’ lo capisco: io sono fortunata perché mi gestisco da sola,ma Joseph sai com’è,no? Vorrei tanto fare qualcosa per lui!” le confessò Roberta. Mi sentivo uno spione ad origliare le loro confidenze. Io con Susanna non avevo un rapporto simile e un po’ le invidiavo.
“ Amore,per il resto come va?” chiese sua madre.
“ Bene. Ho ultimato la collezione e spero abbia successo!” rispose Barbara.
“ Lo sai a cosa alludo! Guarda che i giornali li leggo anch’io,tesoro! Riesco a capire come ti senti e quanto faccia male vedere la persona che ami con un’altra sulle riviste di cronaca mondana,ma devi farti forza,ok? Giulia è tua cugina e non l’ha fatto di proposito!” replicò mia suocera. Sottovalutai quel pezzetto di verità che mi stava regalando riguardo la sua sofferenza attuale e passata.
“ Si sono lasciati,mamma. Ieri la cena a casa Valencia è stata un disastro! Il padre di Giulio e zio Armando hanno litigato!” le spiegò a grandi linee la mia ragazza. La cena della sera prima mi aveva lasciato una pesante emicrania.
“ Ieri sera erano a cena da Daniele Valencia? Va beh… meglio così: Armando e Daniele che portano i nipotini al parco sarebbe stato un misto fra fantascienza e film horror e non mi piace nessuna delle due categorie,onestamente! Anche se sarebbe peggio vedere tuo padre e Daniele al parco con un nipote: un esperimento sociale con l’esito del carcere per uno dei due e traumi infiniti per quella povera anima innocente! Amore,ti lascio cucinare! Ci sentiamo più tardi!” la salutò sua madre. Mi scappò un sorriso. Era così diversa da mia madre!
“ Avrei dovuto dirglielo,vero? Mia madre non sopporta la tua!” farfugliò la mia fidanzata dopo aver posto fine alla telefonata. Sua madre non sopportava la mia per via della storia con mio padre?
“ Direi che è in ottima compagnia,visto che non la sopporto neanch’io e mio padre la tollera a stento!” borbottai.
 
“ Torniamo dalle nostre dolci metà?” mi propone. Annuisco.
“ Secondo te,Venezia non è un po’ troppo lontana per le condizioni di…” la mia domanda viene interrotta da quell’altra piaga d’Egitto che mi ha dato la vita,ma che di madre ha sempre avuto poco sia con me che con Susanna.
“ Oddio! Ed io che pensavo che oggi fosse il mio giorno fortunato!” borbotta mio padre già stressato per via di questa giornata impegnativa.
“ TU E QUELLA AVETE RELEGATO ME E GUIDUCCIO AL TAVOLO DEGLI SFIGATI! GIULIETTO L’HO PARTORITO IO!” sbotta maciullando i timpani a me e al povero papà. Entrambi ci massaggiamo l’orecchio concentrandoci sull’elice. Niente: non riesco ad evolvere in << Giulio >> neanche dopo il grande passo! Sarò << Giulietto >> pure a 60 anni esattamente come papà che è ancora << Danielino >>!
“ E giusto e solo quello hai fatto perché non potevi delegarlo. Il resto l’hai felicemente affidato a me (per fortuna,o chissà cosa sarebbe venuto fuori!). Ha fatto più per lui Camilla che tu. Stesso discorso vale per quell’altro che già solo il modo che ha usato per concepire Junior e Barbara è abominevole e disgustoso! Quindi sai che ti dico? Tu e quello dovreste ringraziarci per non avervi messi nelle scuderie a nutrirvi dalle mangiatoie. E no,non l’abbiamo fatto perché siamo affezionati allo schifo di persone che siete,ma per non offendere gli animali,che meritano molto più affetto di voi due messi assieme! Vattene al tuo tavolo e strafogati di cibo tenendoti lontana dalla mia famiglia o ti giuro che puoi pure scoparti il Presidente della Repubblica,ma un modo per rovinarti lo trovo!” replica mio padre irato. La storia del concepimento di mia moglie e Junior fa male a me e non oso domandarmi come si senta lui,quanto possa essere furioso ed addolorato per ciò che l’amore della sua vita ha dovuto vivere ed affrontare. La sua dolce metà ci raggiunge.
“ Amore,tutto bene?” le chiede mio padre.
“ Sì,ti cercavo! Ma se ti disturbo,me ne vado!” risponde lei ottenendo un bacio.
“ Tutto bene? Non hai la faccia di un novello sposo,sai?” mi domanda la mamma. Ma che si sono messi d’accordo?
“ Ho la faccia di un novello sposo che non ha accanto sua moglie! Dov’è Babi?” ribatto.
“ Tesoro,lei e le vostre sorelle sono al bagno a ritoccarsi il trucco. Le vostre promesse hanno fatto danni! Tu che ne pensi,Valencia?” mi rassicura mia madre. Sarebbe stato bello crescere con lei e mi dispiace non ricordare nulla della telefonata di quando ero bambino!
“ Che se non la smetti di prendermi in giro,ti faccio vedere io di cosa è capace Daniele Valencia,scricciolo dispettoso!” replica mio padre per poi strapparle un bacio. Scuoto il capo divertito.
“ Andiamo?” mi domanda papà. Annuisco sperando che questa giornata termini alla svelta e nel modo più indolore possibile per me e per la mia dolce mogliettina.
“ Sei preoccupato?” mi domanda mia madre.
“ Quando ho conosciuto Babi ed ho iniziato a pensare al matrimonio,tutto credevo tranne che avrei vissuto questa giornata sperando terminasse alla svelta; ora l’unica cosa che desidero è vedere l’ultimo invitato andare via senza traumi e tornare a casa con mia moglie!” mi sfogo con i miei genitori. I due si scambiano uno sguardo per poi concentrarsi su di me.
“ È così dalle nozze di Bob e Pilar: ad ogni matrimonio ne succede una e non è giusto. Non è giusto che quello che dovrebbe essere il giorno più bello della vita per due persone  che si amano,diventi qualcosa da temere,tanto da anelare che termini alla svelta!” aggiungo.  
“ Filerà tutto liscio!” mi assicura mio padre,ma non riesco ad affidarmi pienamente alle sue parole.
 
[Barbara]
“ Come se una frasetta del cavolo potesse cancellare il fatto che mi ha trattato da prostituta minorata mentale dall’inizio alla fine!” borbotta Susanna alla fine di un monologo in cui non ha dato modo a nessuna di noi di controbattere. Bibi alza gli occhi al cielo spazientita.
“ Anche quando ha creduto nel tuo talento? O quando ti ha difeso da Smeaton e da quell’altro tuo ex rimediandoci una stecca? O quando ti ha protetta dalle critiche di zio Armando e di Bob?” le rammenta la nostra sorella maggiore.
“ MA TU DA CHE PARTE STAI?” sbotta Susanna.
“ Dalla mia: la parte di una che gradirebbe evitare un TSO per colpa vostra! E ti assicuro che l’esito potrebbe essere questo,visto l’andazzo! Sì,Raganella non si è comportato bene con te e siamo d’accordo,ma che ti costa ascoltare almeno i suoi motivi? Così gli dai del coglione senza sapere cosa possa averlo spinto ad agire in tal senso,mentre dopo una coerente spiegazione potresti continuare a disprezzarlo mettendo a tacere le tue insicurezze e rendendoti conto magari che il problema non sei tu! Non pensi staresti meglio riuscendo a stabilire che è lui lo stronzo e non tu quella che se l’è cercata? È questo che pensi di te,no? Di aver meritato questo trattamento per aver agito con gli uomini da donna facile in passato,giusto?” - Susanna annuisce- “ Pensa che magari,dopo un chiarimento con lui,potresti finalmente acquietare definitivamente ciò che ti spinge a credere di aver decretato tu l’esito di questo disastro e potrai dire a te stessa che non è colpa tua e che,se al posto tuo ci fosse stata un’altra più casta,sarebbe finita nella stessa maniera!” replica saggiamente Roberta. Aisha alza gli occhi al cielo.
“ Dì qualcosa,ti prego! L’ultima volta che ti abbiamo sentita parlare è stato quando hai pronunciato le promesse nuziali!” esclama la mamma del mio futuro nipotino. Io e Giulio non vediamo l’ora di vedere Gamberetto e Mirtillino interagire.
 
A svegliarmi fu il rumore di un clacson. La lampada era ancora accesa,mentre il televisore della mia camera era morto dopo essere stato ignorato per diverse ore. Feci per girarmi verso il comodino e guardare l’ora sulla sveglia,ma la stretta di due braccia forti me lo impedì. Ci eravamo addormentati dinnanzi ad una puntata di una serie tv demenziale. Mi fermai a fissarlo per qualche attimo. Solo il giorno prima davo tutto per spacciato poiché credevo si sarebbe sposato con Giulia ed invece aveva scelto me,nonostante il parere avverso della sua famiglia. Era bello e con me era stato così dolce. Se non si fosse creato quell’equivoco,so che non sarei mai stata vittima delle sue ingiuste accuse.
“ Da quanto tempo mi fissi così?” mugugnò con gli occhi ancora semichiusi.
“ Un po’. Sono le 3!” risposi carezzandogli la guancia. Ero stata io a proporgli di fermarsi a cena da me. Ci eravamo messi assieme quel giorno e non mi sentivo pronta a congedarmi da lui con un casto bacio della buonanotte in auto. Volevo tentare di recuperare almeno un po’ di quelle settimane perse a rincorrerci fra equivoci e fraintendimenti.
“ Ci siamo addormentati! Questo materasso è meraviglioso!” bofonchiò stringendomi a sé e baciandomi la guancia.
“ Mi piace restare a fissarti!” gli confessai.
“ Anche a me. Sono stato un’ora a fissarti il mattino dopo la sbronza che ti ha condotto nel mio letto. Credevo che non ti avrei rivista mai  più,che il mio destino fosse segnato! Ed invece sei qui,per fortuna!” rispose carezzandomi i capelli. Gli strappai un bacio.
“ Che io possa andarmene e lasciarti solo è l’ultima cosa di cui devi preoccuparti,amore!” lo rassicurai.
“ Meglio così. Il tempo di riprendermi e torno a casa!” annunciò. Non volevo che guidasse a quell’ora! E poi mi sarebbe piaciuto trascorrere un’altra notte fra le sue braccia,visto che la prima non la ricordavo.
“ No,resta qui. Fra 4 ore dobbiamo alzarci per andare in Ecomoda. Non voglio che guidi a quest’ora e che perdi altre ore di sonno!” lo supplicai stringendomi a lui. Sorrise.
“ Speravo me lo chiedessi,amore. Però domattina impostiamo la sveglia mezz’ora prima: se mi presento in Ecomoda con gli stessi vestiti di oggi,finisce che tuo cugino mi prende in giro a vita. Va bene che la mia famiglia non naviga più nell’oro,ma non voglio che pensino che non ho altri completi o che non curo la mia igiene!” mi sussurrò cingendomi forte. Risi.
“ Impossibile: la tua acqua di colonia arriva fino in atelier!” replicai ottenendo una dose di solletico.
“ Dì piuttosto che ti piace avere il mio olezzo attorno e che lo cerchi! E comunque accetto la tua proposta perché è bellissimo svegliarsi ed avere te come prima immagine dinnanzi agli occhi!” rispose prima di baciarmi. Non avevo mai provato nulla di simile per nessuno!
“ Ad ogni modo,a me piace davvero il tuo profumo!” chiarii. Mi rubò un bacio provocandomi le farfalle allo stomaco e il batticuore.
“ Ed io adoro il tuo,amore. E adoro anche i tuoi ricci. Ti dà fastidio se ci gioco?” replicò. Negai con fermezza.
“ Ci stavo pensando oggi: non mi hai più detto quali case hai adocchiato a parte quella che si trova dietro casa dei miei. Amore mio,per cortesia! Lo dico anche per le tue orecchie: quando i miei litigano,le grida di mia madre le odono fino in Alaska e non voglio traumatizzarti! Sono disposto ad accompagnarti in giro a visitare anche tutte le case del catalogo,ma non prendere quella casa,per favore!” mugugnò facendomi accoccolare fra le sue braccia. Ridacchiai.
“ Magari se diventassi la loro vicina potrebbero anche imparare a conoscermi e a volermi bene!” ipotizzai carezzandogli i capelli.
“ Magari regaliamo loro una tua gigantografia per sperimentare la tua idea,ma senza che tu rischi la pelle,tesoro!” scherzò.
“ Cosa credi li renda così ostili nei miei confronti? Insomma sono la nipote di Armando Mendoza,ma se erano favorevoli alla tua storia con Giulia che è sua figlia,perché con me no?” replicai seria.
“ Mio padre e tua madre hanno avuto una storia,ma lei gli ha spezzato il cuore perché si è innamorata di tuo padre. Credo che ciò sia avvenuto dopo la loro rottura. Mio padre non ne parla volentieri!” mi rivelò. Era lui l’amore giovanile della mia mamma?
“ Non c’ha perso molto tuo padre. Mia madre non è propriamente affettuosa a livello amoroso. Con noi figli è splendida,ma per il resto è un pezzo di ghiaccio. Ama mio padre a suo modo!” gli raccontai.
“ Quindi sono simili fra loro! Se si fossero sposati anziché fare figli avrebbero aperto una ditta di surgelati o messo al mondo dei cubetti di ghiaccio!” ironizzò strappandomi un sorriso.
“ Beh tuo padre può stare tranquillo perché il mio amore io l’ho trovato e non ho intenzione di spezzarti il cuore né di lasciarti per un altro!” lo rassicurai ottenendo un bacio.
 
“ Penso alla reazione di Junior alla relazione di quell’essere con l’ex moglie di Santiago Corral!” le spiego. Sì,quel mostro ha rovinato la vita di tutti noi,in special modo la sua,ma quei ragazzi non c’entrano nulla e non sarà una passeggiata di salute neanche per loro averci a che fare! Io non lo vorrei mai come patrigno!
“ Di sicuro non poteva dire a quella tizia,che ci prova spudoratamente con lui,qualcosa del tipo << Benvenuta in famiglia! >> o quella tizia sarebbe venuta a commissionarti il suo abito da sposa!” replica Susanna. Aisha ridacchia.
“ Povero Daniele: rischierebbe un malore per una cosa del genere! In realtà però la cosa potrebbe risolversi tranquillamente senza morti né disgrazie nella nostra famiglia,visto che i gemelli le hanno dato un passaggio all’andata in chiesa e anche per arrivare fin qui. Magari sarà la loro famiglia a bearsi di questo felice e discreto ingresso!” commenta Aisha con lo stesso sarcasmo di mio marito e di papà.
“ Non è per quello che pensi tu,credimi! I gemelli l’avrebbero lasciata volentieri a piedi,se avessero potuto!” smentisce Susanna.
 
[Santiago]
“ Ti ha dato fastidio?” mi domanda Marcella. Scuoto il capo.
“ No. Meglio che se la sciroppi quel tipo,piuttosto che cerchi di rivendicarmi come fossi un oggetto! Possibile che debba avere la valenza di un centrotavola?” mi lamento. Scuote il capo divertita.
“ Purché il centrotavola non sia quello in casa di Marcella,che è osceno!” borbotta Armando raggiungendoci al tavolo assieme alla moglie.
“ Regalo di Bea,immagino!” ne deduco.
“ Il gusto è inconfondibile purtroppo!” replica Marcella. In realtà è il cattivo gusto che è inconfondibile nel caso di Maria Beatrice!
“ Certo che la tua ex ha un pelo sullo stomaco…” chiosa Armando facendo accomodare la moglie fra me e lui,come disposto dai segnaposti.
“ A me basta che tenga quell’energumeno lontano da mia figlia!” osservo. Potrei necessitare di un analista se le due finissero di nuovo con lo stesso uomo!  Che poi è un complimento pure definirlo << Uomo >>. Lo odio per il male che ha fatto al mio migliore amico per 40 anni!
 
“ Giulio e Camilla si sono conosciuti!” sganciò la bomba dopo una serie di interazioni sulle nostre vite in generale. A momenti mi cadde il cellulare di mano per la sorpresa.
“ In che senso? Tu e Camilla vi siete rivisti e Giulio era con te?” chiesi curioso.
“ No. I nipoti di Camilla vanno all’asilo con Giulio e Charlotte. I bambini hanno partecipato alla festa di compleanno di mio figlio un mese fa e Camilla ha telefonato a Bea per evitare che i nipotini facessero indigestione di cibi spazzatura. Bea,neanche a dirlo,è lontana anni luce dal pianeta bambini e me l’ha passata. Ha lasciato gli auguri a Giulio e visto che era in vivavoce… Sentirli interagire mi ha fatto sciogliere. Era tutto così spontaneo,naturale,come si conoscessero da sempre. Giulio la adora. Le ha anche fatto un disegno!” mi narrò emozionato.
“ Se ha la tua attitudine per il disegno,mi sa che non l’adora,ma la odia per regalarle una cosa del genere!” ironizzai.
“ E lei gli ha mandato l’oviraptor che tanto desiderava. Quel giocattolo se lo porta dovunque! È stata così dolce e materna con lui!” rispose ignorando la mia battuta.
“ E con te?” replicai.
“ Che c’entra? Camilla non è mia madre! Non deve essere materna con me!” obiettò. Emisi un mugugno di frustrazione.
“ Ho capito cosa vuoi sapere e la risposta è sì. La amo ancora. Non ho mai smesso e vorrei solo invecchiare con lei. Mi piacerebbe vederla cullare Susanna,raccontare la favola della buonanotte a Giulio,così come desidero giocare ai soldatini con Junior e assistere alle gare di equitazione di Roberta! Non è difficile figurarmi una famiglia composta da noi 6!” sbottò.  
“ E allora fai un dannato passo verso di lei! Cazzo,è una vita che te lo dico: l’hai fatta partire per Zurigo senza neanche provare a parlarle e accontentandoti di 2 parole in croce in una lettera. Ora lei un passo l’ha fatto: ha regalato il dinosauro a Giulio! Fai qualcosa tu!” lo incitai.
“ Sì,come no! Mi faccio dare il suo numero da Roberto e Margherita e la chiamo!” replicò sarcastico.
“ Vedi che quando vuoi ragioni? La chiami e le dici che la ami…cosa che avresti dovuto fare da tempo oltre che 15 anni fa!” risposi. Scoprii qualche giorno dopo di avergli dato il consiglio sbagliato e che averlo messo in pratica gli aveva fatto scoprire la nuova gravidanza di Cami.
 
“ Credo tua figlia sia interessata a qualcun altro,ma sarebbe meglio perdesse le speranze!” commenta Marce alludendo ai commenti in chiesa.
“ Con tutto il bene per Camilla come consuocera,ma neanche io miro a vederla accasata con il nipote di Armando!” rispondo.
“ Non corri il rischio: tua figlia ha sotterrato ogni possibilità di essere presa sul serio da Junior o da chicchessia quando ha cominciato a curare il suo look in quel modo strambo,a guardare programmi trash e,ultimo ma non per importanza,quando l’è passato per la testa di filmare Daniele e Camilla per postarli online!” replica Armando. Silvia e il marito ci raggiungono a quel tavolo,accomodandosi accanto ad Armando.
“ Puoi tenere tua figlia lontana da mio figlio,Santi?” esordisce lei senza peli sulla lingua spiazzandomi.
“ Che c’entra Natalia con i tuoi figli?” replico cadendo dalle nuvole.
“ Spero niente,ma permettimi di avere qualche dubbio,vista che ieri è uscita da casa mia con una gonna che sembrava una fusciacca e che stamani hanno deciso di viaggiare tutti assieme. Credi che vedendosi 2 volte in croce siano diventati tutti e 4 magicamente amici? Io non sono nata ieri e c’è qualcosa sotto!” ribatte lei. Ieri Natalia è stata a casa loro?
“ E che ci faceva ieri mia figlia a casa vostra?” domando preoccupato. Per carità,i suoi figli mi sembrano dei bravi ragazzi,ma Natalia è capace di rovinare amicizie longeve,legami parentali e molto altro pure solo con un << Ciao >>! Non vorrei si mettesse in testa di sedurre entrambi i suoi figli e finisse come fra Romolo e Remo senza però la fondazione di alcuna città millenaria!
“ Se non lo sai tu! Bill ha già avuto i suoi grattacapi amorosi e tutto voglio per lui meno che tua figlia. Per carità,saresti un consuocero decisamente migliore di Guido Lascano per Daniele,ma ciò non toglie che la madre di tua figlia sia Jessica Rabbit dei poveri e che dalla stessa tua figlia abbia ereditato fin troppo! E poi non voglio in famiglia una che ha sputtanato 2 miei cari amici,che cavolo!” risponde lei.
 
[Daniele]
Prendo posto al tavolo previsto dopo aver fatto accomodare mia moglie. Nonostante qualcuno sia un po’ scontento del tavolo a cui è capitato, siamo riusciti a sistemare tutti senza che quel sadico finisse al tavolo con la figlia sbadata e queste nozze andassero a puttane come le altre che le hanno precedute!
Io e mia moglie ci scambiamo uno sguardo innamorato e le mie dita si intrecciano con le sue. Almeno per ora sembra filare tutto liscio,ma riuscirò a tirare un sospiro di sollievo solo quando anche l’ultimo ospite sarà andato via e questa festa non avrà arrecato danni alla psiche di nessuno (e sarebbe già tanto,onestamente!).
“ Come mai avete fatto accomodare i figli nostri e quelli di Santiago allo stesso tavolo?” mi domanda Silvia. Perché è meglio che ti abitui all’idea che sarete consuoceri,visto che di sicuro non ho obbligato io tuo figlio a mettersi proprio col figlio di Santiago!
“ Erano tutti single e quindi abbiamo pensato di farli sedere assieme,visto che hanno fatto pure amicizia!” interviene quell’angelo che fra 102 giorni diventerà agli occhi del mondo mia moglie,sebbene lo sia già da 44 anni.
“ E così pare che Bill e Susanna stiano uscendo assieme!” commenta Tide. Pare solo a lui questa cosa,visto che mia figlia non è interessata a Bill da quel punto di vista!
“ Come amici. Non credo diverremo consuoceri!” la butto sullo scherzo. Pure perché avere lui come consuocero vorrebbe dire dover raccogliere col cucchiaino l’altro mio figlio e sinceramente Susanna e Junior vorrei vederli felici insieme quanto prima!
Afferro il mio menù chiuso con la ceralacca come le partecipazioni inviate agli invitati. Quando lo srotolo,all’interno trovo un foglio che non era previsto e lo spiego per bene. È la spilletta di un quadernone con i righi di quarta o quinta elementare. Sembrerebbe un tema,la cui consegna è di scrivere una lettera ad un personaggio che non si è riusciti a conoscere. La scrittura è chiara e pulita,ma ancora acerba come quella di un bambino degli ultimi anni di scuola primaria. Somiglia molto alla mia grafia quando andavo alle elementari,ma la data conferma che tale componimento non è opera mia.
 
{ 10 marzo 2006
 
Caro papà che non mi hai voluta (il << caro >> non è per dire,ma lo sei davvero per me in quanto nonna Margherita dice sempre che la mia mamma era felice con te,quindi non puoi che essere un uomo gentile e buono),
quando la maestra ha dato come traccia di scrivere una lettera ad un personaggio che non ho mai conosciuto,ho subito pensato a te e spero che non trovi molesto ed inopportuno questo mio atto e che non ti sia dispiaciuto essere chiamato << papà >> all’inizio della mia epistola.
Mi chiamo Roberta (mi avresti dato lo stesso nome se avessi scelto di essere il mio papà?) ed ho quasi 10 anni (li compio il 10 agosto,se te lo stai domandando). Ho gli occhi scuri un po’ all’ingiù e i capelli nerissimi lunghi e lisci,ma quando vado a scuola la mamma preferisce che li porti legati così non mi danno fastidio,quindi me li raccoglie in varie pettinature molto carine. Frequento l’ultimo anno di scuola primaria e la mia materia preferita è la matematica. La tua qual era quando andavi a scuola?
Mi piace molto fare equitazione ed occuparmi di Atena,il mio cavallo,alla quale voglio molto bene. Quando vado a cavallo mi sento libera e contenta. A te piacciono i cavalli? Però adoro anche leggere e mi piacciono tantissimo i libri di Geronimo Stilton,un topo che si cimenta ogni volta nella risoluzione di casi molto complicati. A te piace leggere? Se sì,che tipo di romanzi?
A Carnevale mi sono mascherata da Marcoledì Addams,approfittando anche della somiglianza fisica,ma il mio papà vero (che so che si chiama biologico,anche se non so il perché) ha detto che mi mancava solo la pala per sembrare un becchino. Non era un complimento,se te lo stai chiedendo! Tuttavia a me non importa perché come personaggio mi piace e anche alla mamma è piaciuto il mio travestimento. Tu hai mai seguito << La Famiglia Addams >>? Se sì,qual è il tuo personaggio preferito? Ti sarei piaciuta vestita da Mercoledì?
Non so se sei preoccupato per la mamma perché vive lontano da te,ma ti posso assicurare che mi prendo cura io di lei,anche se pensi che sono cattiva e per questo non mi vuoi bene! Tu ce l’hai qualcuno che si prende cura di te? Se cambi idea,io,la mamma e Raganella siamo disponibili a volerti bene e a regalarti tanto affetto!
Già,nel tenere compagnia alla mia mamma non sono sola,ma ho un fratellino che si chiama Armando,ma che tutti chiamiamo Junior (anche se io dalla nascita gli ho affibbiato il nomignolo << Raganella >> perché era molto zigrinato). Quando è nato non ero molto contenta perché temevo mi portasse via la mamma e poi piangeva e dormiva sempre,ma poi mi sono rassegnata ed ho imparato a volergli bene,anche se non sa ancora contare bene e non vuole giocare mai a prendere il tè con le mie bambole. A lui piacciono i soldatini e a volte guardiamo insieme i cartoni animati,ma non ci accordiamo mai su un genere comune. Tu hai fratelli o sorelle? Spero nulla di traumatizzante come Junior quando voleva il cane…anche se,per fortuna,le scene imbarazzanti sono finite giacché adesso non ci pensa più!
Mi è sembrato doveroso presentarmi,visto che non sai come sono perché non mi hai voluta,forse conscio di quanto sarebbe stato difficile per te volermi bene sia perché non sono tua figlia,sia perché ho un brutto carattere. Non conosco il motivo di questa tua scelta né ti giudico per questo perché la mia mamma dice che non possiamo obbligare le persone a volerci bene. Spero di non essere stata cattiva con te mentre ero nella pancia di mamma; in ogni caso ti chiedo scusa per una mia eventuale scortesia nei tuoi confronti e ti assicuro che non era intenzionale.
A volte mi domando se avrei ricevuto affetto incondizionato da te,qualora fossi nata dal tuo semino e tu fossi stato il mio papà. Sappi che sono disponibile ad incontrarti,semmai lo vorrai. Spero che un giorno tu decida di volermi conoscere,anche se non sono nata dal tuo semino,e spero anche di piacerti. Sono certa che mi starai simpatico. Prometto di essere gentile con te,come tu lo sei stato con la mia mamma quando eravate fidanzati. Sono sicura che con te non piangesse mai!
          Con affetto
         Il tuo Puledrino (so che il nomignolo è opera tua!) }
“ Daniele,che succede? Amore,tutto…” interrompo la domanda di mia moglie passandole quel foglio ancora sotto shock. Lo sguardo del mio scricciolo scorre riga per riga fino alla valutazione della maestra: 10. Ha gli occhi lucidi come i miei.  Vorrei solo raggiungere il tavolo della mia piccolina,abbracciarla e dirle una volta di più che le voglio bene da sempre,da prima ancora di sapere che fosse parte di me.
“ Giuro che non sapevo avesse scritto una cosa del genere. Perché me l’ha nascosto?” farfuglia basita sottovoce.
“ Che succede?” domanda Armando. Eh no,pure lui no! Ora la pubblichiamo questa lettera,che cazzo!
“ Niente. Io e Daniele andiamo a dare una controllata generale ai figli prima che ci ritroviamo qualcuno di loro in galera! Andiamo,tesoro?” replica Cami per poi rivolgersi a me. Accetto la mano che mi tende seguendola come un automa verso l’ala più remota del castello e accertandomi che nessuno ci abbia seguiti,visto che qua hanno tutti la passione per 007 e Mata Hari.
“ NON C’È NEANCHE BISOGNO DI FARE NOMI,NO?” esclamo infuriato.
“ Non credo sapesse di questo tema,visto che non ne ero a conoscenza nemmeno io e giacché non si è mai interessato del rendimento scolastico dei bambini! Però questo spiega come mai le maestre fossero tanto interessate alla nostra storia familiare!” replica.
“ CI MANCHEREBBE PURE: È UNA CAPRA CHE A STENTO SA SCRIVERE IL SUO NOME! COMUNQUE CIÒ È UN’AGGRAVANTE: VUOL DIRE CHE SI È MESSO A FICCANASARE FRA LE COSE DA BAMBINA DI NOSTRA FIGLIA,COSE CHE,AL LIMITE,POSSIAMO TOCCARE SOLO IO E TE,VISTO CHE È NOSTRA FIGLIA,NON SUA. ROBERTA ANDRÀ SU TUTTE LE FURIE,E CON RAGIONE! CHI DIAVOLO L’HA AUTORIZZATO A METTERE LE MANACCE NELLE COSE DI PULEDRINO?!” sbotto su tutte le furie. Avrei voglia di spaccare tutto,soprattutto le facce di quei due pezzi di merda!
Le braccia di mia moglie mi cingono e mi strappa un bacio delicato. Sfioro dolcemente la sua guancia con la punta del naso prima di tempestarle la fronte di baci.
“ Non è colpa tua,Dan: nostra figlia ha origliato i discorsi di mia madre e si è fatta un film mentale assurdo non aderente alla realtà! In una delle tue lettere hai scritto: << Ti aspetterò sempre perché so che prima o poi tornerai >>. Ho pianto tanto quando l’ho letto,ma avevi ragione: io e Roby siamo tornate e per sempre,pronte a ricevere il tuo amore e a donartene altrettanto. Adesso Puledrino sa che l’hai sempre amata,che hai sempre pensato a lei!” mi rassicura accogliendo il mio viso fra le mani. Porto le mani sulla sua schiena per attirarla contro il mio corpo.
“ E non solo a lei!” soffio contro le sue labbra.
“ Davvero? Devo essere gelosa,Valencia? A chi altro avresti pensato in questi anni?” flirta sfiorando le mie labbra con le sue.
“ Alla madre dei miei figli,colei che fra 102 giorni giurerà di amarmi per tutta la vita!” replico mordicchiandole il labbro inferiore.
“ Hai pensato anche a me? Non l’avrei mai detto da tutte quelle lettere!” replica fra un bacio e l’altro sulle mie labbra.
“ Abbiamo fatto male a pensare di regalare una notte in questo posto solo ai nostri figli senza emularli! Avremmo potuto concepire qui il nostro principino o la nostra principessa…quale luogo migliore se non un castello?” le sussurro sfamandomi dei suoi baci.
“ Valencia,non farti venire strane idee,per favore! Ricordati com’è finita l’ultima volta che c’era Natalia Corral nei paraggi!” replica.
“ Barbara mi ha rivelato che quando hai scoperto di chi fosse figlio Giulio hai asserito che conoscermi è stato un privilegio per te!” cambio argomento carezzandole il viso. Annuisce per poi strapparmi un bacio.
“ A me ha detto che avevi confessato a Giulio che la nostra era stata una grande storia d’amore. E comunque conoscerti è un privilegio! Anche se il privilegio più importante è essere amata da te,avere il tuo cuore. Il nostro amore è la cosa più importante che ho!” mi risponde.
“ Anche per me è così. E quello fortunato,in realtà,sono io!” preciso rubandole un bacio. Potrei tranquillamente vivere solo dei suoi baci,dei suoi sorrisi luminosi,del calore della sua pelle. Un colpo di tosse divertito ci fa staccare imbarazzati.
“ Siete fortunati entrambi perché avete 6 figli meravigliosi,due dei quali dovrebbero usufruire del bagno. Sapete dov’è?” esclama Puledrino ridacchiando assieme ad Aisha. Io e Cami siamo destinati alle figure di merda!
Guardarla negli occhi,dopo aver letto il suo tema,mi rende impossibile non immaginare lei piccola che scrive quelle cose,che si rivolge a me, credendosi rifiutata per chissà quale ignota ragione.
“ Prima che tu vada al bagno,posso avere un mega abbraccio?” domando a Puledrino.
“ Dovrebbero essere gli ormoni della mamma quelli instabili per via dei lavori per il fratellino,non i tuoi!” borbotta per poi abbracciarmi. Le passo il suo tema quando sciogliamo quella stretta. Spiega il foglio curiosa per poi leggere fra sé e sé quella specie di lettera con aria malinconica. Una volta finito,fissa me e sua madre.
“ L’ho trovata nel menù di nozze. Immagino sia inutile fare nomi!” chiarisco.
“ Spero che questo sproloquio di una bambinetta scema non ti faccia mettere in dubbio tutto quello che abbiamo costruito in questi mesi o mi arrabbio sul serio! Sarebbe stato meglio se avessi scelto Napoleone o Garibaldi come destinatario di questa lettera!” farfuglia mortificata.
“ No. E tu non eri scema allora come non lo sei ora. Questa lettera è uno dei componimenti più belli che io abbia mai letto. Vuoi sapere qual è il mio personaggio preferito della famiglia Addams? Mercoledì. Specialmente incarnata da una bambina bellissima di 9 anni e mezzo a cui piacevano i libri di Geronimo Stilton! Adesso sai come stanno le cose,quindi sei a conoscenza del fatto che quando ti ho conosciuto ed ho ascoltato il battito del tuo cuore sono praticamente impazzito di gioia,che immaginavo come fossi anno dopo anno e che mi dispiace tanto per quel vuoto che sentivi da bambina e che ti faceva sentire triste e rifiutata da me! Io non avrei mai potuto rifiutarti!” la rassicuro.
“ Quel vuoto è sparito quando ho saputo della tua paternità,quando ho conosciuto Giulio,Susanna (anche se con lei mi è quasi preso un colpo!),Aisha,zia Marcella,Charlotte,Jean… Che fossi un bravo papà l’ho capito quando ho saputo di Aisha perché non avevi problemi ad accettarla,sebbene questo mettesse a rischio la famiglia che avevi costruito. Avresti potuto fregartene e continuare la vita infelice che avevi, ma hai preferito infliggere una delusione momentanea a Susanna e Giulio,invece che rinunciare a fare il padre. Quando ho saputo di Aisha, prima di sapere di essere tua figlia,l’ho invidiata un po’ per la fortuna che l’era capitata: non sapevo cosa volesse dire avere un padre affettuoso,non avendone mai avuto uno. Poi però hai accettato anche me e la mamma; lo so che la ami da sempre,ma non è da tutti stravolgere così la propria vita,e tu l’hai fatto riaccogliendoci e facendoci sentire amate! Lascia perdere questo tema e cerchiamo di pensare positivo fino a che qualche altra bomba non esploda!” replica la mia bambina. Aisha ha le lacrime agli occhi.
“ Roberta!” l’ammoniamo io e sua madre per quell’ultima frase mentre accarezzo il capo della mia ultimogenita.
“ Lo smodato ottimismo è controindicato,specialmente con certa gente in giro! E soprattutto smettetela di amoreggiare in ogni dove prima che quei due o la fan dei reality vi filmino proiettandovi magari al taglio della torta!” replica Puledrino. Io e il mio scricciolo ridacchiamo.  
 
[Pilar]
“ Dino,che dici? Ti ispira il buffet o aspettiamo gli antipasti? Un calcetto se vuoi il buffet e 2 se vuoi aspettare gli antipasti,ok?” domanda mio marito al mio pancione. Il nostro piccolino non si muove e credo stia dormendo. Non so come,ma mi sembra di riuscire a percepire pure la posizione rannicchiata in cui si trova.
“ Dorme,amore. Ieri sera ha fatto le ore piccole con lo spuntino post festa ed ora dorme!” gli spiego ottenendo un bacio sulla tempia. L’arrivo di mio padre e mia madre al tavolo però mi rende chiaro che mio figlio a breve sarà bello sveglio,visto che,a quanto pare,sente nitidamente ciò che accade fuori dalla pancia e pare gradire i dibattiti animati (direi che è finito nella famiglia giusta!). Con loro c’è anche Manuel Sinisterra.
“ Ma sei sicuro che non vuoi una mano a sederti o che vada io a prepararti il piatto al buffet?” si offre quel tale rivolgendosi a mio padre,che mi fulmina con un’occhiataccia. Hermes e Charlotte assistono alla discussione da lontano,preferendo non avvicinarsi,forse per evitare che le bambine ascoltino tutte le parolacce che mio padre potrebbe rivolgere a mio cognato.
“ Senti,Manuel,sai qual è il mio unico problema? Non riguarda la salute,ma il fatto che i miei figli dovrebbero continuare a guardare sempre e solo film di animazione e cartoni animati! La prole degenerata che mi ritrovo ha pensato per settimane che avessi un’amante e ha pensato bene di farmi passare per uno affetto da demenza senile per poter appurare i loro sospetti!” sbotta mio padre saturo. Bob si copre la bocca con la mano per celare una risata ottenendo un’occhiata torva di mio padre.
“ Come sarebbe un’amante?” domanda sconvolto Sinisterra.
“ Non ho nessuna amante! Non sono io quello che allieta le nottate di Patrizia Fernandez e che mira a portarla a New York! Direi che preferisco investire il mio denaro in maniera più costruttiva,onestamente. Oltre al fatto che chiunque l’aiuti diventa in automatico un nemico del mio neo consuocero e non ci tengo proprio a comparire nella sua blacklist! Lo sappiamo entrambi com’è fatto!” chiarisce mio padre.
“ Sono contento che non soffri di demenza,sai? Avevo già pronti i contatti di alcuni geriatri e di una struttura adatta alle terapie!” replica Sinisterra. Mia madre si passa una mano sul volto.
“ In realtà ho saputo per vie traverse che vuoi investire negli Stati Uniti. Di solito mi chiedi sempre consiglio e mi è parso strano!” cambia tema mio padre. Quel tale si gratta la nuca.
“ Immagino sia stata mia nuora. Sì,non ho voluto disturbarti per una cosa tranquilla e fidata,visto anche che la tua famiglia è destinata ad aumentare,no?!” replica Sinisterra.
“ Pure la tua. Abbiamo saputo di Lorenzo!” risponde papà.
“ In realtà sarebbe stato preferibile aspettare dopo le nozze per mettere un cantiere un nipotino,ma in fondo il prossimo settembre saranno marito e moglie,quindi vorrà dire che alle nozze dei genitori parteciperà anche il bambino o la bambina!” chiosa lui senza troppo entusiasmo.
 
[Theresa]
Quando raggiungiamo il nostro tavolo,troviamo già seduto il dottor Lascano piuttosto seccato. Non è una novità vederlo leggermente nervoso da circa una settimana,ma né io né il mio ragazzo ci aspettavamo sbottasse alle nozze della sorella.
“ Buongiorno!” borbotto.
“ Buongiorno! Mi dispiace per la scenata di prima,ma se potessi cambiarmi il sangue nelle vene e il DNA lo farei volentieri senza pensarci 2 volte!” brontola seccato.
“ In effetti non è stato il massimo presentarsi qui con la nuova compagna mettendo tutti a disagio!” conviene Bryan. Il dottor Lascano emette un sorriso amaro.
“ Se le dicessi che questa non è la cosa peggiore che ha fatto in vita sua,mi crederebbe? A me non importa un fico secco che abbia deciso di presentarci la masochista che si porta a letto né che questa tizia abbia generato la reginetta del trash oltre che videocamera più veloce del web. Vorrei solo non rivederlo mai più in vita mia,ma a quanto pare è chiedere troppo!” replica quel tale strofinando pollice ed indice di entrambe le mani. L’arrivo della signorina Valencia mette a tacere la discussione.
“ Sempre al centro della scena quel gorilla! Ci mancava solo che si mettesse con la madre di quella che ti fa il filo! Tutto in famiglia vorrebbero fare!” esclama lei mettendosi a sedere con riluttanza dove indica il segnaposto,ossia vicino a lui.
“ Quell’essere non è la mia famiglia e a trascorrere il resto della vita a vedere reality trash e demenziali proprio non ci tengo!” risponde lui.
“ Qualcosa mi dice che più che trascorrere il tempo a vederli,potresti passare il tempo a parteciparvi con una del genere!” replica Susanna Valencia strappandogli una risata divertita.
“ Almeno ti libereresti della mia presenza molesta!” la stuzzica lui.
“ Veramente ci libereremmo solo di papà,al quale prenderebbe un infarto. E non ci tengo proprio,onestamente!” risponde lei. Lui sorride.
“ Che intendevi dire prima con la storia che le prodezze di quell’essere,ascrivibili solo ad un determinato ambito,ti hanno già mandato a puttane la vita?” gli domanda Susanna Valencia.
“ Mi stai dicendo che sei finalmente pronta ad ascoltarmi?” replica lui speranzoso. Lei alza gli occhi al cielo spazientita.
“ Non mi pare di aver detto questo!” ribatte lei seccata incrociando le braccia al petto. A quel tavolo a cui mi sento un pesce fuor d’acqua,per fortuna,arrivano anche Aisha e il suo fidanzato,che lancia un’occhiataccia a Bryan prima di mettersi a sedere. Aisha si accomoda di fianco al dottor Lascano e Carlos accanto a lei.
“ Temevo mi toccasse tua zia nelle orecchie,invece c’è Roberta vicino a me,per fortuna…bene!” borbotta Carlos ad Aisha facendola ridere.
“ Anche perché il favorito sono io!” brontola il mio fidanzato fra sé e sé.
“ Posso farle una domanda?” domanda Bryan al dottor Lascano.
“ Immagino che a spaventarla sia il mio costante pessimo umore,il sangue umano non è la mia bevanda preferita,quindi mi faccia questa domanda…” replica lui.
“ Pensa che questa sia la sede e la giornata adatta per chiedere un favore a suo padre,visto che ha accompagnato la sposa all’altare,deve sopportare quel tale…” gli chiede consiglio il mio fidanzato.
“ Mio padre anche preferisce il vino bianco o rosso al sangue umano,quindi sì,può chiedergli un favore oggi,domani o quando le pare! Tanto finché ci saranno quei 2 in giro nessun giorno sarà immune dai problemi!” risponde il dottor Lascano. Evviva l’ottimismo!
 
[Jean Lou]
Io e la mia fidanzata vagliamo cosa inserire nei nostri piatti,valutando nel contempo tale catering per le nostre nozze. Fra meno di 6 mesi la donna che mi ha folgorato all’aeroporto di Bogotà diventerà mia moglie.
“ Credi che a tua madre farà piacere ospitare il nostro ricevimento di nozze a casa sua?” mi domanda la mia Giulia. Le strappo un bacio.
“ Perché non dovrebbe?” replico sicuro che la mia mamma sarà onorata. Mentre provo a ferrare l’ultimo canapè,la mia pinza si scontra con quella di un’altra persona con la stessa idea. Sollevo lo sguardo e non mi sorprende che sia quel tale che ronza attorno a mia madre.
“ Prego! Aspetterò che venga rifornito di nuovo il buffet!” si tira indietro.
“ Non c’è bisogno. Può prenderlo! Mia madre immagino apprezzerà!” borbotto cercando di celare la mia insofferenza. Prima agli eventi mondani era mio padre ad occuparsi di queste cose.
“ Era per me. Tua madre ha detto che c’avrebbe pensato lei a prendere da mangiare al buffet. È andata alla toilette con tua zia,che doveva sistemarsi il trucco. A mio parere andava rifatto daccapo con altri colori,ma contenti lei e quel tale…” chiarisce. A Giulia sfugge una risatina.
“ Beh vi conoscete da anni…dovrebbe essere subentrata la rassegnazione con la signorina Maria Beatrice. Come fate lei e mio padre a non esservi tuttora adattati?” ribatte Giulia.
“ Se ogni volta è peggio,come facciamo a rassegnarci? Neanche Daniele si è mai rassegnato! Piuttosto,mi dispiace che vi sia stata imposta Natalia in azienda. Le cose come vanno?” replica.
“ Male: continua a non fare nulla che non riguardi sbavare a tempo perso su Junior,che ha altro per la testa che pensare a lei e con il quale inanella una serie di figure barbine!” rispondo rude. La mia fidanzata mi ammonisce con una gomitata.
“ Ma anche Susanna era così pre Camilla,quindi direi che c’è speranza di una conversione!” aggiungo aggiustando il tiro.
“ Spero tu non mi stia suggerendo di soffiare Camilla a tuo zio per raddrizzare Natalia perché vorrei arrivare vivo agli 80 anni almeno e perché non c’è proprio chimica fra me e Camilla,onestamente!” borbotta quel tale. Mi auguro non fosse una battuta la sua perché non faceva ridere.
“ Mentre con mia madre c’è chimica,no?” ribatto sulla difensiva. Giulia mi ammonisce con lo sguardo. Al buffet giungono anche mia sorella e mio cognato. Mi chino a baciarle la pancia.
“ Come stanno le principesse dello zio?” chiedo per poi posare un bacio sulla tempia di mia sorella.
“ Alla fine del banchetto saranno affamate,visto che siamo capitati al tavolo con zio Nicola,che già quando è sereno mangia per 3,figuriamoci ora! Manuel Sinisterra si è persino offerto di preparargli il piatto al buffet,ci credi?” replica Hermes. Io e Giulia ci scambiamo un’occhiata divertita per poi scoppiare a ridere.
“ Prenderei te e Carlos per il collo per questo casino! La storia della demenza è opera vostra!” lo ammonisce la mia dolce metà. Al gruppo si aggiungono anche zio Daniele e Camilla.
“ Amore,se vuoi faccio io!” si offre zio Daniele. La replica della sua compagna viene interrotta dall’arrivo di Susanna e Junior. Sarei tentato di farmi il segno della croce,onestamente.
“ Cos’è? Gli studenti della San Marino sono più bravi di me a comporre i piatti dal buffet e per questo non hai accettato la mia proposta di mettermi in coda al buffet per entrambi? Magari mi è rimasto qualcosa da cameriere per genetica…hai visto mai che quella parte di DNA nefasta sia utile a qualcosa e non sia solo un agglomerato di difetti!” esclama Junior,il quale penso seriamente debba trovarsi qualcuna con cui avere una vita sessuale perché sta diventando più acido che zio Daniele pre ritorno di Camilla.
“ Vorrei evitare uno shock anafilattico,grazie,visto che a momenti uccidevi la tua ex precedente a Miss Manga prendendole cose a cui era allergica!” replica mia cugina. Un’altra che dovrebbe seriamente fare qualcosa per quel caratteraccio!
“ Credi che una vacanza alle nostre figlie e qualcosa di meno impegnativo per l’uragano e il fidanzato basterà per risarcirli per la giornata di oggi?” domanda zio Daniele alla compagna facendola ridere. I due si sbaciucchiano poco prima che ci raggiunga mia madre.
“ Santiago,non dovevi disturbarti! Ti avevo detto,che avrei fatto da sola! Lo schiavismo è superato,ma grazie!” esclama levando il piatto da mano a quello,che rimane a fissarla incredulo come un salame.
“ Di niente…” borbotta quel tale evitando di chiarire l’equivoco per poi rivolgere lo sguardo a mia sorella. Lo emulo notandola riempirsi il piatto di verdurine pastellate,canapè e tartine varie.
“ Che c’è? Guardate che le verdure posso mangiarle!” esclama Charlotte. Veramente avremmo voluto mangiarle pure noi!
“ Speriamo che all’altro tavolo non sia già arrivato il tuo consuocero,Valencia,o finisce davvero che faremo la fame,visto che alla rimpatriata,a momenti mangiava pure le sedie! Ma è vero che soffre di demenza? Io però credevo che fra i sintomi figurasse l’inappetenza non la polifagia!” si rivolge quel tale a mio zio. Hermes reprime una risata con un colpo di tosse.
“ E ride! Ascoltami bene,piccolo Mendoza: se Nicola Mora,per via della rabbia sacrosanta,si spazzola tutto,tu e Carlos me la pagate! Le vostre prossime paternità non vi salveranno!” si urta zio Daniele.
 
[Giulio]
Ci siamo accomodati qualche minuto al tavolo prima di cominciare il giro di rito fra gli invitati,sperando che la permanenza al gruppo del mostro duri il meno possibile e sia indolore. I nostri baci vengono interrotti dall’arrivo di un cameriere con 2 piatti abbondanti di tartine e finger food provenienti dal buffet.
“ Grazie,ma c’avremmo pensato noi!” borbotto verso quel tale.
“ Suo padre si è raccomandato: dice che sua moglie deve mangiare tutto!” risponde quel tizio prima di lasciarci soli. Barbara fissa il suo piatto sconcertata per l’ingente quantità di cose.
“ Nove mesi passano in fretta,vero?” mi chiede conferma. Lo spero! Non vedo l’ora di conoscere Mirtillino,di sapere se avrà i suoi occhioni blu,di vederlo sorridere!
 
Svegliarmi accanto a lei,con i suoi baci,era stato il paradiso,nonostante non fossi nel mio letto,ma in quello del residence che la ospitava. La mia Barbara mi aveva preparato una colazione degna di un re e per sdebitarmi mi ero offerto di lavare i piatti mentre lei si concedeva una doccia. Tenermi occupato era l’unico modo per non seguirla in doccia e sfamarmi di lei. Stavamo assieme da meno di 24 ore e volevo andarci piano,volevo che fosse lei a scandire i ritmi della nostra relazione.
Il suono del mio cellulare mi fece quasi cadere il piatto bagnato di mano. Lasciai perdere le poche stoviglie rimaste da asciugare e riporre per rispondere a quella chiamata,sebbene fossi quasi certo del mittente.
“ Pronto!” esordii.
“ SI PUÒ SAPERE DOVE DIAVOLO SEI? VUOI FARMI MORIRE D’INFARTO,VISTO CHE NON È RIUSCITA A FARMI SECCO LA BREVE PARENTELA CON ARMANDO MENDOZA? TI HO CERCATO NEL TUO APPARTAMENTO E NON CI SEI,POSSO SAPERE,DI GRAZIA,DOVE DIAVOLO HAI TRASCORSO LA NOTTE?” sbottò mio padre furioso come se avessi 16 anni e non 29.
“ Buongiorno anche a te,papà. Ho dormito fuori e sto benissimo,tranquillo!” replicai sarcastico.
“ Non fare lo spiritoso con me! Dove diavolo sei? La tua storia con la Mendoza non è finita neanche da 2 giorni,porca troia! Non credi che, essendo anche il tuo capo,meriti almeno un po’ di rispetto se non altro per conservare il lavoro?” ribatté.
“ Non che Giulia ed io stessimo assieme da una vita o che fosse l’amore della mia vita…” borbottai.
“ L’hanno capito pure le pietre che non la amavi,ma non pensi possa restarci male,visto che è sempre stata corretta con te? Non vorrei che il padre cominciasse a fracassarmi i cosiddetti per colpa della figlia! Non immagini quanto possa gridare ed essere pedante quel soggetto! Hai ripreso a frequentare donne di dubbia morale? Ma perché devi fare così?!” esclamò sfiduciato.
“ Nessuna donna di dubbia morale. Ho una relazione alla quale è meglio che ti rassegni perché Barbara è la donna della mia vita!” risposi.
“ Era quasi meglio se andavi a puttane! Almeno non mi sarei ritrovato quel macaco per consuocero! Non ti fa impressione che,se le cose fossero andate diversamente,avresti potuto avere per madre la mamma della tua ragazza? Lo capisci che quello lì non ha rispetto di nulla? Lo scriccio…Camilla era la mia fidanzata,dovevamo sposarci,ma a lui non è importato!” replicò seccato. Scossi il capo sfiduciato. All’epoca non potevo sapere che qualche mese dopo avrei avuto un quadro chiaro dei fatti,comprendendo le sue ragioni e la loro sofferenza.
“ Ma io non vedo perché le colpe di suo padre debba pagarle Barbara!” obiettai.
“ Perché è come il padre: lei si è messa in mezzo fra te e la cugina come suo padre fra me e Camilla!” rispose deciso. Alzai gli occhi al cielo.
“ Quando la conoscerai ti ricrederai! Ora ti lascio che devo andare al lavoro!” lo liquidai per poi riagganciare. Non capivo come i miei potessero rifiutarla senza neppure conoscerla. Non riuscivo a concepire di quale colpa potesse essersi macchiata una divinità simile. Era impossibile non amarla. E non lo pensavo perché offuscato dalla passione o dall’amore,ma per esperienza personale: c’avevo provato a non innamorarmi alla follia di lei,a smettere di desiderarla,a convincermi che il mio destino non fosse con lei,ma era stato uno sforzo vano.
“ Prometo que no pasarán los años. Arrancaré del calendario las despedidas grises. Los días más felices no han llegado. Te prometo olvidar mis cicatrices Y devolver lo que he robado A tus dos ojos tristes. Te prometo que nos mudaremos pronto Del fracaso y desconcierto A la calle del silencio. Te prometo que vamos a volvernos eternos…” la sentii canticchiare entrando in cucina.
“ Oltre ad essere bellissima,abile nel disegno,modesta,gentile ed un usignolo nel canto,hai qualche altro talento nascosto,per caso?” esclamai ammaliato. Sussultò spaventata.
“ Scusa,amore! Non volevo metterti paura!” mi scusai.
“ Scusa tu. È che sono abituata a canticchiare per tenermi compagnia e non sentirmi sola…” farfugliò arrossendo. Le strappai un bacio sollevandola leggermente da terra. Allacciò le braccia attorno al mio collo infilando le dita curate fra i miei capelli. Adoravo quel gesto da parte sua. Mi faceva rabbrividire anche quell’innocuo contatto con lei.
“ Ho detto a mio padre di noi. Non l’ha presa bene! Non è un fan di tuo padre per i motivi che immagini!” borbottai.
“ Anch’io dirò alla mamma di noi e di sicuro resterà un po’ scioccata per via del clamore mediatico di qualche giorno fa! E poi anche lei non è entusiasta di questa parentela!” mi ragguagliò. Non stentavo a crederlo: di certo la poveretta m’immaginava come un misantropo degno figlio di suo padre. Chi avrebbe mai anelato un fidanzato col caratteraccio di mio padre per la figlia? Solo una sadica.
“ Anni di analisi non le basteranno. Ma se è sopravvissuta alla liason con mio padre,direi che può tranquillamente superare lo shock senza strascichi!” risposi piuttosto serio. Scosse il capo divertita per poi rannicchiarsi tra le mie braccia.
“ Secondo te…lascia stare!” mugugnò. Le sollevai delicatamente il capo per poi strapparle ancora un bacio.
“ Amore,a me puoi dire tutto…” la esortai.
“ Secondo te,erano come noi? Tu come te li immagini? E come ti figuri il loro incontro quando si rivedranno per la prima volta dopo anni?” mi chiese. Le sfiorai la nuca.
“ Credo di aver visto una volta tua madre in una foto nel portafogli di mio padre,ma ero bambino e non ricordo bene. Erano insieme e lui sembrava un altro. Credo di non aver mai visto quel sorriso sul volto di mio padre,eccetto che in quella foto. Quando mio padre mi beccò con quel ritratto tra le mani,si arrabbiò molto. Non ha preso così male neppure il mio interesse nei tuoi riguardi,e questo è tutto dire. Mi tolse la foto di mano e si chiuse nel suo studio. Come mi figuro il loro incontro? Credo che il giorno prima lo trascorrerò in chiesa in posizione genuflessa ai piedi di qualche santo. Non so te,ma io voglio vivere e mio padre non credo sarà mai pronto ad incontrare tua madre senza che ci crolli la stanza in testa!” le risposi tenendo le mani strette alle sue.
“ Magari non è lei il problema per lui,ma mio padre!” ipotizzò la mia principessa.
“ Appunto: a meno che tuo padre non passi malauguratamente a miglior vita,il loro incontro prevede anche la presenza di mia madre e tuo padre. Già l’idea di imporre mia madre alla tua lo interpreto come un insulto gratuito a quella poverina di tua madre…come ingraziarsi la suocera in poche semplici mosse! Ma i nostri genitori devono per forza incontrarsi?” mugugnai contro il suo collo. Rise.
“ Lo considero un po’ prematuro,ma se vuoi una storia seria con me,credo di sì,amore. Pensiamo al lato positivo: magari,essendo passati più di 4 decenni,tuo padre e mia madre punteranno più sugli aspetti caratteriali che li hanno attratti reciprocamente rispetto a quelli che li hanno spinti a lasciarsi; il problema sarebbero tua madre e mio padre. Non credo tuo padre sia molto simpatico al mio! E da ciò che mi hai detto, tua madre pare poco propensa ad accettare di vedere mia madre!” rispose.
“ E vuoi chiudere mia madre e tuo padre in una cantina perché si incontrino solo mio padre e tua madre? Senza offesa,amore mio,ma non mi pare un’idea brillante lasciare tua madre nelle grinfie di mio padre. La odi per qualche azione passata? E comunque,la nostra storia è molto seria,amore!” replicai.
“ Mia madre non è un innocuo coniglietto,te l’assicuro! Tuo padre avrebbe pane per i suoi denti!” mi rassicurò.
 
“ Pensiamo al lato positivo: i nostri genitori c’hanno procacciato il cibo prima che arrivasse al buffet il signor Mora o non avremmo trovato neanche un’oliva!” replico prima di assaporare un vol-au-vent ai carciofi.
“ Amore,così mi sembra che siamo nell’era dei dinosauri  e che i nostri genitori abbiano la loro residenza in una grotta! Papà con la clava non ce lo vedo!” sghignazza mia moglie facendomi ridere.
“ Effettivamente potrebbe usarla per bastonare Leonardo Uribe se si avvicina troppo a Clizia!” replico incrementando le sue risate.
 
[Patrizia]
“ Patrizia,puoi evitare? Un tavolo è un tavolo,su!” mi esorta Elisa Delgado. Facile per lei,visto che la figlia si è sposata in mezzo all’oceano Atlantico! Che ne sa lei di cosa voglia dire l’esilio e l’emarginazione sociale alle nozze del proprio primogenito? Penseranno tutti che mi odia!
“ Roberta,ti prego,fermati!” sentiamo dire dalla voce della rossa,prima che quella specie di selvaggia cresciuta da quella sgualdrina raggiunga come una furia il nostro tavolo,assestando un potente ceffone sulla faccia del mio coinquilino.
“ Puoi calmarti? Giulio e Barbara potrebbero non gradire!” cerca di calmarla quell’altra bastarda.
“ Perché papà ha gradito il menù con effetto sorpresa,no?!” s’infuria la versione femminile di Daniele. La rossa alza gli occhi al cielo.
“ Chi cazzo ti ha dato il diritto di ficcanasare nelle mie cose,eh? Non lo permetto a mio marito,figuriamoci a te,che vali quanto gli escrementi dei piccioni sui monumenti! Da quanto avevi preparato questo scherzetto a mio padre? Pensi che questa cosa ci abbia allontanati o abbia deturpato la nostra famiglia? Hai fatto male i conti,idiota: quel componimento,fin troppo aulico per un buzzurro come te,ha messo in luce solo quanto tu abbia sempre fatto schifo. Una persona con un po’ di amor proprio,dopo aver letto quel tema,si sarebbe chiuso in un eremo per il resto della vita…non che a te ne resti molta!” sbotta verso il povero Guiduccio. La vita con questa iena dev’essere stata un incubo e sono quasi contenta che la mia storia con Daniele sia finita in concomitanza della scoperta della paternità di questa strega o sarei finita al manicomio!
“ Roberta,ti prego! Giulio sa essere tagliente quanto te,per favore!” cerca di portarla via la rossa.
“ Sai quanto me ne frega? Io non permetto a nessuno di cercare di ferire il mio papà! Stai in campana,feccia della società,perché con questa hai passato il segno! Strafogati di cibo e non ti azzardare ad alzarti da questa sedia o finisce male!” replica quella specie di invasata.
“ Riguardo lei,cosa credeva? Di pregiudicare mia madre ieri sera? L’unica cosa che ha evidenziato è la sua totale mancanza di cervello oltre che la sua mediocrità! Si domandi come mai i suoi figli,pur consapevoli del fatto che abbia rischiato e rischi tuttora di contrarre una malattia venerea,non siano preoccupati per lei tanto da non farle neanche presente tale problematica. Glielo spiegherò io,visto che i suoi esigui neuroni si sono estinti assieme ai dinosauri: i suoi figli la odiano…si preoccupi di questo invece di affaccendarsi a tentare di infangare una donna infinitamente migliore di lei!” si rivolge poi a me quella stronza prima di allontanarsi assieme alla sorellastra. Malattia venerea?
“ Cos’è questa storia della malattia venerea? E poi che hai combinato a quella tipa?” gli domando curiosa dopo qualche attimo di shock.
“ MAI PEGGIO DI CIÒ CHE HAI FATTO TU IERI SERA,NO?” tuona la voce di mia figlia raggelandomi.
“ Susy,tesoro!” esclamo.
“ Susanna,come stai?” le chiede Elisa.
“ Bene,grazie. Ma spero proprio tu non voglia spezzare una lancia in favore del cognato di Cassandra,perché abbiamo chiuso. Se vuoi sapere cosa è riuscito a combinare l’ultima volta che ho avuto la disgrazia di vederlo,puoi chiederne conto al tuo vicino di posto! Signor Sinisterra,mi dispiace ancora per la festa di Natale,ma come avrà modo di constatare oggi,non tutte le scimmie sono allo zoo!” replica mia figlia.
“ Vuoi sapere cosa ti nasconde il tuo coinquilino? Ha una malattia venerea. Coloro che hanno la sfortuna di essere nati dal suo seme lo sanno, ma se ne infischiano altamente…forse perché il premio << Padre del secolo >> direi che non sarà suo! Ora posso sapere io come ti è passato per la testa di rovinare la festa delle gemelle raccontando a Roberta quello che è successo a Cami? Ti pare che questo faccia perdere punti a Camilla? No! Hai ottenuto solo di rovinare la festa delle gemelle,le figlie di una ragazza che conosci da quando era piccola! Presa dalla tua smania di rivalerti su papà e Camilla non l’avevi notato?” sbotta nei miei riguardi.
“ Susy…” mi interrompe.
“ SUSY UN CORNO! Quello di Camilla non è stato un gesto di egoismo,ma di protezione verso una vita: l’avrei fatto anche io nei suoi panni, dinnanzi alla prospettiva di lasciare mia figlia,una parte di me,con quest’essere che non si sa se appartenga alla flora o alla fauna! Sai cosa deve aver pensato alla sola idea che sua figlia potesse essere allevata da questo tizio e diventare come lui? Sai cosa voglia dire provare un amore viscerale per qualcuno anziché per qualcosa avente il talloncino d’acquisto attaccato? No! O non c’avresti lasciati soli per un mese senza venirci a trovare solo per fare dispetto a papà! Vuoi sapere cosa mi succede? Mi sono innamorata di una persona senza guardare il portafoglio,lo status e tutte quelle stronzate per cui tu impazzisci,ma lui non mi vuole perché sono solo una troia come te!” risponde.
“ Che vuol dire che non hai guardato lo status? Vuoi dire che è un poveraccio? Non puoi amare un clochard! Ti ricordo che hai frequentato 8 semestri di Finanza alla San Marino!” mi allarmo. Non avrei apprezzato il figlio di quella,ma tantomeno voglio uno straccione per mia figlia!
“ Semestri che avrei potuto investire in una facoltà più attinente al mondo della moda…almeno avrei terminato l’università!” ribatte.
“ Puoi sempre farlo,Nana!” asserisce il figlio del mio coinquilino arrivandole alle spalle e facendola sobbalzare.
“ Non ti avevo sentito arrivare! Che ci fai qui?” domanda lei.
“ Nana,quando inveisci,non senti neanche il corriere che suona al citofono! Cercavo papà. Tu cercavi mia madre?” replica lui. Lei annuisce.
“ Immagino siano insieme!” borbotta Susy.
“ Speriamo solo che Natalia Corral si stia ingozzando da qualche parte lontano da loro!” esclama quel tizio. A mia figlia sfugge un sorriso.
“ Tu sei il figlio di Camilla e di Guido?” domanda la compagna del mio coinquilino.
“ Sì,sono il figlio di Camilla Mendoza,ma non di questo soggetto,per fortuna. Pertanto,no,non può chiamarmi << figliolo >>,non diventerà la mia matrigna e non desidero che sua figlia,il Pulitzer di quest’anno,diventi la mia sorellastra,grazie! Come potrà dedurre,la sua attitudine a riprendere anche le rondini in volo non me la rende simpatica,soprattutto dopo aver fatto finire i miei genitori su internet! Non vorrei essere io il prossimo a finire in rete!” risponde quel tale irriverente.
“ Tua figlia beve?” domanda Guiduccio alla sua compagna.
“ Sarà la genetica: una persona sobria non uscirebbe mai con uno che pensa che il Pulitzer sia un cocktail!” replica suo figlio. Perché cos’è?
“ Mi sa che il prossimo a finire online non sarai tu,ma il fratello…pare andrà a vivere con lui!” borbotta mia figlia.
“ Sei identico a tua madre,sai?” esclama Berenice Parra.
“ Loro sono Mariano Parra,sua moglie Berenice e i loro figli Fabio e Fausto!” li presenta sbrigativamente Susanna.
“ Sì,quello che è andato a puttane e che ha mandato altrettanto a puttane il matrimonio con Lavinia Bezerra?!” replica quel maleducato.
“ Lucrecia!” lo corregge Fausto.
“ Ed io non sono andato a puttane! Susanna mi conosce: sa che non sono così!” si difende Fabio. Fosse rimasta con lui,si sarebbe assicurata un futuro invece che innamorarsi di un poveraccio!
“ Io e Fabio abbiamo avuto una storia quando andavo alla San Marino!” borbotta mia figlia piena di vergogna.
“ Uno di quelli che ti faceva da cameriere… L’arringa difensiva mi fa pensare che il territorio largamente esplorato che Indiana Jones ha pensato di battere mentre aveva un piede sull’altare sia presente oggi! Ascoltami bene,ragazzino,perché di pazienza ne ho poca e Babi è la mia sorellina,quindi tieni la tua ex e la tizia con cui hai copulato lontane e soprattutto sedale,perché se sento anche solo uno starnazzo,la tua carriera di esploratore di territori già ampiamente conosciuti,finisce oggi,chiaro? Tieni fucile e munizioni a riposo!” sbotta quella cafone.
“ Ma davvero quella ragazza è qui?” domandiamo all’unisono io e Berenice.
“ L’angolo della parrucchiera me lo risparmierei volentieri! Torni con me al tavolo o ti aspetto? Non ho intenzione di lasciarti in balia di persone pericolose!” replica quel tale. Mia figlia se ne va abbandonando il tavolo,mentre quello la segue.
“ Patrizia,se non ti ho detto nulla è perché quando è successo quello che è successo,tempo fa,siamo stati attenti. Vedrai che non è successo nulla!” esclama Guiduccio.
“ Sì,Guido non l’ha fatto per male!” interviene la sua compagna.
“ Ma che vuoi che mi importi? Lo capisci che mia figlia ha adocchiato un morto di fame? Ed io che temevo la vicinanza con tuo figlio… almeno lui è figlio di una sgualdrina,ma è ricco!” esclamo allarmata.
 
[Camilla Senior]
Io e mio marito abbiamo deciso di approfittare del fatto che gli sposi siano affaccendati nel loro giro di tavoli per organizzare al meglio assieme allo staff la nostra sorpresa per questa notte.
“ No,il cestello dello champagne va sul tavolino di cristallo!” ordina mio marito. Resterei per ore ad osservarlo impartire ordini. Mi fa impazzire il suo tono autorevole. È sempre stato così da quando eravamo ragazzini!
Si spazientisce lasciandomi la mano per spostare il cestello argentato in una posizione più centrale,visto che l’inserviente l’aveva messo proprio sul bordo del tavolo,rischiando che cadesse. Il cameriere fa una foto per riprodurre la scena quando sarà il momento e col cestello pieno di ghiaccio e con la bottiglia che abbiamo scelto.
“ Non ci credo che ha fatto una cazzo di fotografia! Ma è lobotomizzato?” mi sussurra infastidito. Gli accarezzo la mano per calmarlo.
“ Ma c’è un gradino per accedere al bagno?” domandiamo allarmati al cameriere.
“ No,è piano,non preoccupatevi!” ci rassicura. Facile a dirsi! Nostra figlia è incinta e ci manca solo che si faccia male!
“ Al resto pensiamo noi,grazie! Direi che potete andare!” li liquido. Tanto comunque il grosso è stato fatto e rischio che mio marito mandi al diavolo qualcuno di questo passo!
Gli addetti ci lasciano soli,quindi estraggo dalla pochette il biglietto che io e Daniele abbiamo scritto ai nostri figli e lo posiziono sul letto poggiandolo ai guanciali. Ne approfitto per rubare uno dei cioccolatini a forma di cuore poggiati sul piumone al posto dei petali. 
 
Quella chiamata di mia figlia mi aveva insospettito,visto che ci eravamo sentite solo svariate ore prima e il suo chiedermi della temperatura di Zurigo era un chiaro segnale che ci fosse qualcosa di grosso in pentola.
“ Finite le previsioni meteo,c’è qualcosa che vuoi dirmi o passiamo allo sport per chiudere il notiziario?” le domandai piuttosto spazientita.
“ Ieri sera a cena non ero da sola quando ci siamo sentite!” borbottò. Sperai che non fosse con chi pensavo io! Daniele non meritava di averci nella sua vita dopo avermi ritenuta un giocattolino e dopo non aver pensato nemmeno una volta a sua figlia! Non meritava di conoscerla neanche in veste di cognata di suo figlio! Roberta aveva patito molto la mancanza di un padre amorevole ed era una cosa che non avrei mai perdonato a Daniele,nonostante i miei sentimenti ancora dirompenti nei suoi confronti!
“ Dimmi che non è vero,ti prego!” farfugliai preparandomi già al terremoto di quella relazione sulla mia vita.
“ Io e Giulio ci amiamo. E comunque avresti dovuto dirmelo che tu e suo padre aveva avuto una storia tempo fa! Ti pare bello che abbia dovuto saperlo da lui?!” obiettò piuttosto contrariata. Perché Daniele aveva raccontato a suo figlio della nostra relazione se per lui non aveva significato nulla?
“ Daniele ha detto a Giulio che siamo stati insieme?” domandai sbalordita. Si era vantato di avermi sedotta per noia e di avermi usata come diversivo? C’era davvero qualcosa di cui andare fieri nel modo orribile in cui aveva riso di me?
“ Non ha detto così: ha asserito che la vostra era una grande storia d’amore,almeno da parte sua!” mi narrò. Mi cascò quasi il telefono di mano,la cui presa divenne fragile come le convinzioni che avevo avuto dopo la sua mancata risposta alla lettera e dopo il confronto con quell’oca della moglie agli 80 anni di mia madre. Avevo le idee totalmente confuse! Magari l’aveva edulcorato per non passare da stronzo!
“ Daniele lo sa già?” domandai sebbene immaginassi la sua reazione alla sola idea di incrociare Guido. E non gli davo torto perché dava la nausea persino a me quell’essere che aveva mandato all’aria i nostri progetti.
“ Sì,Giulio gliel’ha detto stamattina. Non l’ha presa bene!” rispose abbattuta.
“ Perché io ti sembra l’abbia presa meglio? Tuo padre gli ha fatto del male e neanche poco!” replicai seccata all’idea di imbattermi nella minorata che aveva sposato il mio Daniele.
“ Mamma,tu e quell’uomo dovete smetterla di proiettare su me e Giulio i vostri rancori inerenti al vostro passato! Io e Giulio non siamo te e lui!” ribatté urtata.
“ A tuo padre l’hai detto?” le domandai.
“ Mi mancano solo le sue paranoie,che magari ti vedono in camera da letto col padre di Giulio! No,grazie. È la mia storia d’amore e voglio vivermela serena! Ci sentiamo perché devo lavorare!” rispose per poi riagganciare.
 
“ Amore mio,un cioccolatino nel mezzo del ricevimento? Mi stai preparando qualche bella sorpresa?” mi sussurra mio marito abbracciandomi da dietro e posando un dolce bacio sul mio collo. Lo imbocco con metà dolcetto. M’intristisco.
“ Vorrei tanto dirti di sì,invece devo deluderti ancora!” balbetto pensando a quanto tempo c’hanno rubato e al fatto che probabilmente il nostro desiderio di diventare nuovamente genitori resterà solo un sogno. Mi volta verso di sé.
“ Amore,non devi dirlo neanche per gioco: tu non mi hai mai deluso! Hai sentito cosa ha detto il tuo ginecologo,no? Puledrino II ha bisogno di un po’ di tempo per arrivare,ma le premesse sono tutte a nostro favore!” mi rassicura prima di rubarmi un bacio. Mi stringo forte a lui.
“ Credo che Giulio non ritenga più opportuno partire per Venezia con Mirtillino in viaggio!” mi rivela. In effetti questo l’avevo capito anch’io!
“ L’unica è organizzare con gli altri nostri figli un viaggio di nozze alternativo ai novelli sposi: qualcosa di poco faticoso,facilmente raggiungibile e memorabile!” affermo beandomi del profumo del suo dopobarba.
“ Se non avessimo una famiglia così incasinata,potremmo anche pensare di beneficiare noi del viaggio di nozze mancato dei ragazzi,ma non me la sento di lasciarli soli: Junior e Susanna che si beccano di continuo,Aisha che divora tutto il commestibile…” borbotta. Sorrido.
“ Amore,ma la colpa è di Gamberetto!” obietto.
“ No,Gamberetto è un’anima innocente: la colpa è di Nicola Mora! E sia chiaro che dello svezzamento del nostro nipotino se ne occuperà lui, visto che la fame smisurata gliel’ha trasmessa lui!” replica strappandomi una risata.
“ Ti faccio ancora quel genere di effetto quando do gli ordini?” mi chiede sornione facendomi arrossire. Gli tiro un buffetto sulla spalla.
“ Immagino sia un sì!” soffia sulle mie labbra. Sfioro dolcemente il suo naso col mio. È naturale per me cercare le sue labbra con le mie.
“ Amore,ti ricordo che c’è Natalia Corral a piede libero e che sembra avere una passione per le nostre effusioni!” gli rammento cercando di far appello al buonsenso quando il suo abbraccio diventa qualcosa di più.
“ Uno dei motivi per cui non diverrà mai nostra nuora!” osserva divertito. Sfioro il suo naso con il mio. Un colpo di tosse secco ci fa separare.
“ Questa è la camera degli sposi e qui non puoi stare!” la redarguisce mio marito. Sbuffo infastidita.
“ MENTRE NOSTRA FIGLIA PUÒ INCAPRICCIARSI DI UN MORTO DI FAME SENZA CHE TU MUOVA UN DITO,DANIELE? BELL’EFFETTO HA SU DI LEI LA VICINANZA DI QUESTA QUI,COMPLIMENTI! ALMENO PRIMA PUNTAVA IN ALTO!” sbotta quell’oca maciullandoci i timpani e assodando l’antisismicità della struttura.
“ A Susanna non piace nessun morto di fame. Con mia figlia ci parlo e,se così fosse,lo saprei!” la fredda Daniele.
“ Immagino quanto ti interessi la sua vita,no? Ora il tuo mondo è tutto per la figlia avuta da questa! Susanna ha detto che le piace uno senza aver considerato il suo portafoglio e il suo status! Io non mi imparenterò con un morto di fame,Daniele!” replica quell’oca,che come al solito non ha capito niente. Mi domando se ci sia qualcosa di diverso dalla segatura nella sua scatola cranica!
“ Quello che Susanna voleva dire è che non si è avvicinata a questo ragazzo per il suo rango,ma per altre cose,cose che una come te non può capire! Ora se te ne vai con le tue gambe è un bene,altrimenti finisce che ti faccio mettere alla porta!” intervengo urtata dalla sua idiozia e dal fatto che una come lei,che non ha mai fatto la madre in 30 anni,si sia messa ad insinuare che Daniele sia un pessimo padre.
“ E IMMAGINO CHE IN QUESTA SCELTA MELENSA C’ENTRI TU,NO? NON SEI RIUSCITA A PRENDERTI GIULIETTO CON QUEL DINOSAURO DEL CAZZO 25 ANNI FA E ADESSO GIOCHI A FARE L’AMICA DI MIA FIGLIA!” replica quell’oca.
“ Eh sì,mi hai scoperta: governo il cuore di Susanna con una specie di telecomandino da videogiochi perché l’arco e le frecce sono oramai demodé! Sono la versione femminile di Cupido,molto lieta!” la irrido porgendole la mano sul finale.  Quell’idiota se ne va sbattendo la porta.
“ Questo posto è antisismico: dovrebbero aggiungerlo sul sito web! E comunque ha ragione: tu sei davvero la dea dell’amore!” mormora Dan.
 
[Emilio]
“ Dimmi che non sarà così tutti i giorni quando tua sorella si trasferirà da te,ti prego! A momenti mi innamoro pure io di Junior Lascano,ma che cazzo! In più ci si è messa pure quella modella!” sussurro al mio ragazzo. Fer mi lancia un’occhiata gelosa per la storia di Junior Lascano.
“ Pensaci! Non vuole imparentarsi con me perché ciò renderebbe impossibile un eventuale flirt!” esclama quella pazza rivolgendosi a Memo,che scuote il capo spazientito da questa benedetta ragazza.
“ O magari semplicemente non vuole imparentarsi con te,che stai ancora scontando il video sui suoi genitori postato online! Nat,fattene una ragione,a quel tale non piaci!” esplode il mio ragazzo.  
“ Non ringrazierò mai abbastanza mamma e papà per avermi dato un solo fratello e non una sorella!” borbotta Memo. Io invece credo che mi farò risarcire da Daniele per questa sistemazione!
“ Mica è colpa mia se non ti hanno messo al tavolo con Susanna Acidume Valencia?! Avresti potuto chiedere a Junior Lascano di cambiarvi di posto!” replica Natalia. Emetto un mugugno di frustrazione.
“ Sì,così la morte per dissanguamento dovuto alla castrazione fisica non me la sarei risparmiata neanche appellandomi al mio santo protettore!” borbotta il mio gemello.
“ Non sapevo che il dottor Lascano fosse così protettivo con la sorellastra!” esclama l’altra fan di Junior Lascano. A momenti fondano un fan club per quel tale!
“ Lo so per certo io,visto che tra la festa di Natale e quella di ieri sera delle gemelle,a momenti ci lasciavo le penne!” bofonchia Memo. Mia madre viene a trovarci per la quarta volta per tenere sotto controllo quella che considera una minaccia,ergo l’accoppiata Memo-Natalia.
“ Mamma,ti ricordo che la sposa sarebbe un’altra!” osservo beccandomi un pizzicotto sulla guancia in grado di farmi morire d’imbarazzo.
“ Non posso controllare che i miei tesori stiano bene?” domanda retorica.
“ Papà lo sa che siamo noi i tuoi tesori?” la punzecchia Memo.
“ E non è geloso,pensa!” ironizza mia madre strappandomi un sorriso.
“ Mio padre è al tavolo con lei?” chiede Natalia Corral. Io e Fer ci scambiamo un’occhiata preoccupata perché sua sorella è imprevedibile.
“ Di sicuro non è nella stalla,sebbene questo sia il periodo del presepe!” le risponde mia madre urtata dalle domande idiote.
“ Lui e Marcella Valencia le sembrano una coppia?” le domanda la sorella del mio ragazzo.
“ Povera Marcella,le manca solo questa! Non tanto per il povero Santi,quanto per l’eredità che le porta in dono,che non è di certo composta da oro,incenso e mirra. Altro che corredo di nozze…” risponde mia madre per poi andarsene.
 
[Barbara]
“ Stai scherzando?” domando al mio neomarito sbigottita. È il nostro viaggio di nozze! Capisco davvero che sia preoccupato per il nostro piccolo Mirtillino,ma non possiamo chiuderci in una campana di vetro per i prossimi 9 mesi!
“ Amore,questo pulcino è un miracolo ed io vorrei lo preservassimo!” risponde poggiando la mano sul mio ventre.
“ Possiamo almeno consultare prima un ginecologo?” controbatto. Mi ammonisce lievemente con lo sguardo.
“ Amore,anch’io voglio vada tutto bene e voglio sottopormi a tutti gli esami previsti,ma già bastano i nostri genitori che da quando gliel’abbiamo detto,sono super ansiosi! Papà andava a 2 km all’ora oggi: si è beccato una serie di suonate di clacson e anche qualche parolaccia!” aggiungo. Gli sfugge un sorriso. Peccato che a me non faccia ridere come cosa!
“ Vorrei solo una vita normale,la nostra vita. Almeno noi 2 dobbiamo conservare un minimo di salute mentale o finisce davvero che Mirtillino appena nato lo portiamo in processione per Bogotà! Già immagino te o papà che lo sollevate in alto fra le braccia tipo << Re Leone >>,solo che,con tutto il bene,nostro figlio non sarà il re proprio di un bel niente! ” asserisco. Mi strappa un bacio.
“ Come faccio a resisterti?” replica baciandomi la punta del naso.
 
Stavamo assieme da poco più di 24 ore e non mi era mai successo di sentire la pelle formicolare per la mancanza di carezze o di non riuscire a staccarmi dalle labbra del ragazzo di turno,ma con Giulio era tutto nuovo,travolgente,intenso.
“ Tesoro,se continuiamo così,finisce che battezziamo il tavolo ed i tuoi cartamodelli! Non che non ne abbia voglia,ma non voglio che la nostra prima volta sia qui col rischio di scandalizzare le tue colleghe!” ansimò mordicchiandomi il lobo dell’orecchio. Quasi senza pensarci allacciai la gamba destra al suo fianco sentendo una fitta al basso ventre. Giulio mi attraeva come una calamita. Era una sensazione nuova che non riuscivo a spiegare e che mandava all’aria ogni forma di autocontrollo e la mia lucidità. Tuttavia fu la vibrazione del suo cellulare contro la coscia a farmi staccare da lui. Sbuffò prima di afferrarlo dalla tasca e si scusò per poi accettare la chiamata.
“ Che altro c’è?...E si vede che Pinocchio si è stancato del Grillo Parlante,che nella storia non faceva neppure una bella fine,se ben ricordi! Dovresti,visto che me la leggevi tu prima di andare a dormire!...Come fai a sparare sentenze su qualcuno che neppure conosci?...A me i tuoi feedback interessano poco,visto che non sono te e Barbara non è la tua ex,ma solo sua figlia! Devo andare!” gli sentii dire.
“ Mio padre. Ricordami di staccare il cellulare quando sono con te o la famiglia Valencia non avrà altri discendenti,amore mio!” scherzò strappandomi una risata. Mi rubò un bacio per poi rabbuiarsi.
“ Amore,che hai?” gli domandai preoccupata carezzandogli il viso. Il suo sguardo s’illuminò.
“ Mi piace un sacco quando mi chiami così,angelo mio!” replicò facendomi arrossire per poi tempestarmi le labbra di baci. Risi.
“ È che qui ti ho detto cose orribili!” mi spiegò il suo malumore precedente. Mi strinsi a lui che prese a depositare tanti brevi baci sul mio collo. Carezzai dolcemente i suoi capelli.
“ Qui mi hai detto di amarmi,ti ho detto che ti ricambiavo e c’è stato il nostro primo bacio! E al resto non devi più pensare,per favore! Avremmo dovuto dirci chiaramente di provare dei sentimenti l’uno per l’altra ed amen. No,non credo ce l’avrei mai fatta ad essere così sfacciata con te…sarei morta di vergogna!” replicai. Rise contro il mio collo stringendomi più forte.
“ A me piace tanto la tua timidezza. Amo quando arrossisci,quando balbetti e…quando entri nel mio ufficio scalza!” rispose. Gli tirai un buffetto scherzoso sulla spalla.
“ Ho qualche difficoltà a guardarmi allo specchio per averti trattata male ed ho paura che tu vada via,amore mio! Tu mi completi ed io non voglio perderti!” mi confessò con gli occhi lucidi.
“ Credo che se me ne andassi,peggio di te ci resterebbe solo Giulia: non credo prenderebbe bene la perdita della stilista della nuova azienda!” scherzai fra un bacio e l’altro sulle sue labbra. Mi rubò un bacio a dir poco bollente.
“ No. Nessuno la prenderebbe peggio di me e ti ritroveresti questo soggetto pazzo d’amore alle calcagna,quindi attenta!” rispose.
“ Guarda che è una promessa,eh? E comunque puoi dormire sereno perché da quando ti conosco,so qual è il mio posto!” replicai. Mi strinse a sé carezzandomi la nuca.
“ Ed io il mio. Ti amo da morire!” ribatté per poi tornare a baciarmi.
 
“ E comunque Mirtillino sarà il re del nostro cuore e non è poco! Papà impazzirà quando nascerà!” asserisce. Non vedo l’ora di poterlo conoscere,di vederlo sorridere,di poter ascoltare la sua voce.
“ Amore,stavolta andrà tutto benone,vedrai!” mi rassicura come se mi avesse letto nella mente. Faccio appena in tempo a posare le labbra sulle sue prima i nostri genitori ci interrompano.
“ Come ti senti?” mi domandano quasi all’unisono. Ed io che credevo che il piatto stracolmo di cibo fosse il peggio!
“ Bene! Ma voi come mai non siete al tavolo per mangiare?” domando confusa.
“ Ci siamo stati,ma volevamo sapere come stessi! Queste sedie non sono un po’ scomode? Vuoi un cuscino?” mi domanda papà. Ma è serio?
“ No,non sono scomode,davvero!” rispondo incredula.
“ Bene! Allora anche lei,come Aisha,si trova bene su queste sedie!” esclama mia madre. Io e Giulio ci scambiamo un’occhiata perplessa.
“ Senza offesa,ma io credo che il problema di Aisha al momento siano i timpani e non la sedia! Ma perché l’avete messa al tavolo con Junior e Susanna,zia Bea e Roberta,la quale se c’è un incendio ci versa la benzina invece che l’acqua?” replica Giulio. Mi passo una mano sul volto.
 
[Bryan]
Da quando sono qui,mi pare di essere in << Animal Farm >> di Orwell! Ma questa tizia guardava solo documentari sugli animali da bambina? I suoi la portavano solo allo zoo? O semplicemente non ricorda più il nome di battesimo del suo compagno?
“ Non sapevo che tu ed Ester foste così tanto amiche! Si preoccupa molto per Gamberetto!” esclama il dottor Lascano rivolgendosi ad Aisha. Lei e la sorella maggiore si scambiano un’occhiata che non riesco a decifrare.
“ Raganella,sarò molto soft per non traumatizzarti proprio come fui cauta nello spiegarti l’inesistenza di  Babbo Natale! Quella lì del nostro nipotino se ne frega altamente! L’unica cosa che vuole è denudarti e non per un esame di anatomia. Meglio lei che Miss Pulitzer,ma qualcuno dovrebbe spiegare alle 2 che non accettiamo minorate mentali in famiglia perché per 40 anni io ho già dato,papà pure e onestamente la nostra famiglia sta già diventando il circo equestre. Dopo la nostra permanenza a tale tavolata,devo esplicitarti anche chi si occupa della parte faunistica di tale circo o lo sai da te?” sbotta quella tizia strappandomi un risata,che reprimo a stento. E menomale che voleva essere delicata!
“ Meglio il circo che il lunapark. Anche se tuo fratello preferisce l’ottovolante! La prossima volta portaci loro,che,vista l’età,mi sa che se lo ricordano meglio com’era salire sulle giostre!” interviene Susanna Valencia. Theresa li scruta confusa.
“ Cazzo,Susanna,smettila! Pensavo avessimo archiviato la faccenda,che potessi almeno darmi modo di spiegarti! Le persone intelligenti lo fanno,sai?” replica il dottor Lascano. Non so come li sopportino ai piani alti,ma li esilierei su un’isola sperduta,onestamente!
“ Beh oltre che troia sono anche oca,non lo sapevi?” sbotta quell’altra. In tutto questo Carlos Mora continua a mangiare indisturbato.
“ Susannina,ti prego! Siamo ad un ricevimento! Danielino non sarebbe contento!” interviene la zia che,per una volta da quando ho avuto la disgrazia di conoscerla,ha detto una cosa sensata e senza citare animali.
“ Scusa!” borbotta quella tizia.
“ Non voglio le tue scuse. Vorrei solo che mi ascoltassi!” replica lui. Io e la mia ragazza ci squadriamo incapaci di capirci qualcosa.
 
[Daniele]
“ Allora,Armando,com’è diventare nonni?” domanda Silvia a mio cognato,al quale sfugge un sorriso.
“ Bello. Se non fosse che i miei nipoti ieri,quando sono arrivati,non mi hanno chiesto come stessi,non hanno detto a me e a Betty di aver sentito la nostra mancanza,ma mi hanno domandato come prima cosa in assoluto le condizioni di salute di Cookie,il loro cane!” replica Armando. Trattengo una risata solo per non diventare sordo,ma afferro il mio cellulare per chiedere ad Anita come stiano i nostri cagnolini. Spero solo che non abbiano troppa paura dei fuochi d’artificio!
“ Amore,c’ho già pensato io! Lucky ha spodestato Cookie della sua cuccetta e quindi il nostro tesorino ha pensato bene di addormentarsi sul nostro tappeto del soggiorno di fronte all’albero di Natale!” mi ragguaglia mia moglie. Mi pareva strano che non c’avesse pensato,accudente com’è! Ho sempre pensato sarebbe stata una mamma eccezionale e vederla in azione è meglio di tutti i miei sogni ad occhi aperti!
 
Mancavano poco più di 20 minuti alle 2 e stavo tentando di lavorare nel mio studio,ma mi sentivo come una specie di liceale distratto dai social. A distrarmi era il suo profilo Facebook. Era quasi blindato…o almeno lo erano le foto con i suoi bambini. Aveva reso pubbliche solo le sue e mi accontentavo,sebbene fossi curioso di vedere i suoi bimbi. Junior doveva avere 9 anni e mi domandavo se ancora le somigliasse,se i suoi voti a scuola fossero buoni. Di Puledrino conoscevo solo il nome e i colori,ma la immaginavo come una fanciulla bellissima al pari della madre. Nonostante avessi due figli,non smettevo di immaginare e di anelare di occuparmi anche dei suoi. Io,lei e i nostri figli ad addobbare l’albero di Natale,a guardare i cartoni animati in tv. Ma erano sogni solo miei,per via dei quali avevo già combinato sufficienti casini rischiando di non vedere più i miei bambini. Lei a Zurigo era felice ed al lancio mi aveva ignorato come fossi un moscerino fastidioso.
Delineai il profilo della sua foto ingrandita sullo schermo del mio pc cercando di chetare la mia voglia di accarezzarla,di abbracciarla,di prendermi cura di lei. Fu un piccolo colpetto alla porta del mio studio a farmi chiudere quella finestra.
“ Avanti!” esclamai. Mi accorsi di chi fosse l’autore quando la porta non si aprì. La maniglia era posta troppo in alto perché giungesse ad aprirla,così mi alzai e spalancai la porta. Non poteva essere che lui dato che sua madre a bussare prima di entrare non ci pensava proprio. Giulio era la mia fotocopia da bambino,il figlio che sognavamo io e Cami.
“ Papino,ti disturbo?” mi chiese facendosi largo per entrare. Più che disturbarmi,mi sorprendeva che non fosse addormentato da almeno 4 ore. Che diavolo ci faceva sveglio a quell’ora?
“ No,orsetto. Papà stava cercando di riposare un po’ gli occhi dopo tante ore al pc. Che ci fai scalzo? Hai fatto un brutto sogno?” replicai prendendolo in braccio per portarlo con me alla mia scrivania. Da dopo il soggiorno dal nonno per via della ripicca di sua madre al mio tradimento,era ancora più attaccato a me e faceva spesso incubi e pipì al letto.
Lo feci accomodare sulla mia coscia e gli passai dei fogli A4 bianchi ed un mio vecchio timbro con l’inchiostro. Si divertiva in quel modo e mi domandavo se anche i bambini di Camilla fossero più attratti da giochi poco convenzionali che dai normali giocattoli.
“ No,papà. Stavo vedendo Doraemon. La mamma mi ha promesso di farmelo guardare se non la disturbavo durante la pedicure. È andata a fare un bagno rilassante ed è chiusa dentro quindi non posso prendere le mie ciabattine!” mi spiegò come fosse ovvio toccando il mouse. Cercai di non fargli notare quanto fossi urtato da tutta la faccenda. Quella gallina sapeva benissimo che desideravo che i miei figli facessero almeno 8 ore di sonno,che andassero a dormire al massimo alle 22 e che non fossero parcheggiati per giornate intere davanti a tv,tablet, cellulari,pc e videogiochi,ma era come parlare al muro. E poi necessitava rilassarsi dopo quale fatica? Il suo ozio era risaputo!
“ Giulio,lo sai che le repliche di Doraemon vanno in onda anche nel weekend la mattina e che non voglio che tu stia sveglio fino a tardi! Poi fra un po’ cominceranno le vacanze natalizie e vedrai le repliche la mattina!” gli rammentai accorgendomi troppo tardi che il suo smanettare col mouse aveva fatto aprire sul mio pc la foto di Camilla che avevo chiuso.
“ Chi è,papà? Sembra una principessa! Quando divento grande me la posso sposare?” mi chiese indicando il desktop del mio computer.
“ Quando sarai grande sarà troppo adulta per te!” risposi con un nodo in gola e gli occhi pieni di lacrime. Richiusi di nuovo quella scheda.
“ Papy,sei triste? Ho trovato una soluzione per una cosa!” esclamò. Lo fissai curioso.
“ Zia Bea è sempre sola,papà. Non è giusto. Lei è un po’ strana,ma ci vuole bene!” esordì.
“ Tesoro,il tuo pensiero è molto nobile,ma se noi rimediamo un fidanzato a zia Bea,finisce che papà a questo signore dovrà dare tanti soldini come risarcimento e non potrà comprare a te e a Susy i giochi che vi piacciono tanto!” obiettai. 
“ No,non voglio trovarle un fidanzato. Poi si sposa e fa dei bimbi che piangono come Susy!” rispose. Quegli ipotetici bambini avrebbero avuto tutte le ragioni del mondo per piangere con una madre come Bea!
“ E anche un animale da compagnia lo escluderei perché tua zia scorderebbe di lasciargli l’acqua facendolo morire di sete!” aggiunsi.
“ Noi qui siamo tanti e lei è sola,ma se le regaliamo Susy,non sarà più sola e sarà contenta. Lei i soldi per comprarle i giocattoli scemi che usa ce li ha!” mi propose. Lo fissai interdetto. Immaginai la faccia di Camilla se un figlio nostro avesse fatto una proposta simile e le sue risate. Avrebbe riso per poi mettere a tacere la sua gelosia per il nuovo arrivo con tutto il suo affetto. Ma purtroppo la madre di mio figlio era troppo impegnata nei suoi rituali estetici per occuparsi delle sue insicurezze. Neppure si era accorta degli strascichi che aveva lasciato a Giulio l’esilio forzato di un mese mentre lei si scopava Nicola Mora!
“ Ometto,io non credo sia il caso. Finiremmo entrambi in carcere per una cosa simile,sai? E in carcere non ti permetterebbero di costruire il modello della nave vichinga con papà. Ti va se usiamo le vacanze di Natale per dedicarci al modellismo io e te da soli?” mi opposi. Mi allacciò le braccine al collo baciandomi la guancia.
“ Sì,papà. Sai avevo paura che non tornavi mai a prendermi dal nonno. Io voglio stare sempre con te!” mi rivelò. Gli accarezzai i capelli.
“ Ti ho fatto una promessa,no? Papà non permetterà più a nessuno di portarti via e di separarci!” lo rassicurai. Mi sciroppavo sua madre per questo motivo: evitare che lui e Susanna fossero cresciuti da quel clown di Nicola Mora! La porta del mio studiò si spalancò di nuovo lasciando entrare colei che per pura disgrazia era mia moglie. Era impossibile stabilire se fosse meno coperta di giorno o di notte.
“ Giulietto,ma tu sei qui! Ti ho cercato in salone!” esordì. Il bambino si massaggiò il padiglione auricolare per il tono stridulo. Quel vizio l’aveva ereditato da me.
“ Giulio,vai in camera. Poi papà viene a leggerti la favola e a darti la buonanotte!” intimai a mio figlio cercando di contenere la collera crescente verso Patrizia.
“ Quella dei pirati?” mi chiese entusiasta.
“ Giulio,papà te l’ha spiegata la differenza tra fiaba e favola,la ricordi?” gli rammentai. Sorrise.
“ Nella fiaba ci sono le persone; nella favola gli animali e alla fine c’è quella cosa…il molare!” rispose prontamente. Ridacchiai.
“ La morale. Papà stasera ti legge una bella favola di Esopo!” lo corressi.
“ Dormi con me,papà?” mi chiese. Annuì baciandogli i capelli.
“ Aspettami in cameretta. Lava bene i denti e metti le pantofole,tesoro!” mi raccomandai.  Lui eseguì chiudendo la porta dietro di sé.
“ Ti piace? L’ho comprata ieri!” trillò facendo una piroetta per mostrarmi la sua nuova nuisette.
“ SAI COSA MI PIACE? ESSERE ASCOLTATO E CON TE NON ACCADE MAI! SAI CHE NON VOGLIO CHE GIULIO E SUSANNA VADANO A LETTO DOPO LE 22 E CHE TANTOMENO DESIDERO CHE PARCHEGGI MIO FIGLIO DINNANZI A TV, TABLET O DIAVOLERIE SIMILI PER FARTI GLI AFFARI TUOI. NON TI BASTA AVERLI MOLLATI DA TUO PADRE UN MESE PER FARTI SCOPARE DA NICOLA MORA O LASCIARLI CON LA TATA PER OZIARE TUTTO IL GIORNO? NON VOGLIO CHE GUARDI LA TV DA SOLO,VISTO CHE POTREBBE CAMBIARE CANALE E FINIRE SU QUALCHE SCENA POCO CONSONA AD UN BAMBINO DI 3 ANNI! PERCHÉ GIULIO HA 3 ANNI,NON 30! NON PUOI LASCIARLO DA SOLO O SCENDERE A PATTI CON LUI CONSENTENDOGLI DI FARE DI TUTTO PURCHÈ NON TI DISTURBI,CHIARO? CHE RAZZA DI EDUCAZIONE PENSI DI DARGLI?” sbraitai.
“ OZIARE? IO ACCUDISCO SUSANNA! CREDI SIA FACILE BADARE AD UNA NEONATA DI 10 MESI?” schiamazzò.
“ Povera stella,peggio di un turno di 12 ore in miniera! LE HAI TOLTO PURE IL TUO LATTE PUR DI LIBERATI ANCHE DI TALE INCOMBENZA! E PURE PRIMA TI TIRAVI  IL LATTE E DI NOTTE MI SVEGLIAVO IO O LA PICCOLINA SAREBBE MORTA DI FAME. LO TESTIMONIANO AMPIAMENTE LE MIE OCCHIAIE! E SEI TU CHE NON HAI VOLUTO UNA BALIA. VOLEVO TOGLIERTI ANCHE QUES’ONERE! COS’È? TI SEI ACCORTA CHE I NEONATI NON SONO COME DEI BAMBOLOTTI INTERATTIVI A CUI TOGLI LE PILE E SI ZTTISCONO? UN PO’ TARDI! SEI STATA TU A VOLERE DEI FIGLI,QUINDI SE SEI IN GRADO DI OCCUPARTENE,BENE; ALTRIMENTI FAI LE TUE VALIGIE E I MIEI FIGLI ME LI CRESCO DA SOLO,COME STO GIÀ FACENDO!” sbottai inferocito.
“ LA TUA CAMILLA SAPREBBE FARLO,NO? LEI È BELLA,INTELLIGENTE,SA FARE LA MADRE,È ACCULTURATA! IMMAGINO CHE SE ME NE ANDASSI,LI CRESCERESTI CON LEI,NO? PUOI SCORDARTELO! SONO IO LA MADRE!” strepitò spappolandomi un timpano. Roba da matti: aveva torto marcio e voleva pure avere ragione!
“ E ALLORA COMPORTATI DA MADRE,MALEDIZIONE! E ora levati dai coglioni che devo chiudere una pratica prima di mettere a letto mio figlio!” replicai infuriato. Uscì dal mio studio sbattendo la porta.
Tornai alla mia scrivania estraendone una foto di me e Cami. Mi sfuggì una lacrima. Non era quella la vita che avevo sognato per noi.
 
“ Che volevi dire con la storia di Maggie?” mi domanda mio cognato mentre bacio la mano di mia moglie per scacciare quel ricordo orribile.
“ Armando,è tua figlia,quindi la conosci meglio di me. Non so cos’abbia,ma ieri,quando stavamo parlando di bambini,si è intristita. Magari il marito vuole un altro figlio e lei non vuole o il contrario. Forse hanno provato ad avere un altro figlio e non ci sono riusciti. Non saprei dirti, ma tua figlia ha qualcosa!” cerco di spiegargli offrendogli anche un ventaglio di teorie.
“ O magari quel cane italiano del marito ha fatto un figlio con un’altra! Giuro che se così fosse,a Milano ci torna in sedia a rotelle e può pure dimenticarsi di mia figlia e dei bambini!” s’infervora mio cognato. Io,Marcella e Camilla ci scambiamo un’occhiata eloquente.
“ Tuo fratello dovrebbe fare più uso di camomilla o di tranquillanti! Oltre che guardare solo cartoni animati!” sussurro alla mia dolce metà.
 
[Giulio]
I miei genitori stanno ridacchiando fra loro quando io e mia moglie (mi sciolgo ogni volta che la definisco in questo modo!) arriviamo al loro tavolo. Lo zio di Babi però sembra arrabbiato e spero onestamente non abbia litigato con papà!
“ Eccoli qua! Come sta andando questo ricevimento? Avete scelto un menù prelibato!” si complimenta l’amica dei miei genitori.
“ Molto bene,grazie! Voi? Vi state divertendo?” replica la mia principessa.
“ Sì. Tu come ti senti? Sei comoda con queste scarpe?” domanda mamma a Babi. E prima la sedia,ora le scarpe…per fine giornata le domanderanno se provi fastidio col reggiseno che indossa?
“ Sì,mamma. Per fortuna,io e Susanna calziamo lo stesso numero!” risponde mia moglie con un sorriso. E,fortunatamente,hanno in comune solo quello!
“ Al tavolo esplosivo avete dato un’occhiata o andiamo noi?” domando loro.
“ No,per carità di Dio! Non vi avvicinate a quel tavolo,ok?” si allarma mio padre. Chi l’avrebbe mai detto che sarebbe stato così accudente con la mia Babi? Aveva solo bisogno di sapere che quell’amore enorme per Camilla non era unilaterale! Anche se pensare a tutto quello che hanno passato fa male anche me. Mi distraggo da quella riflessione triste ripensando alla mia storia con mia moglie.
 
Stavamo assieme da 3 giorni e per la prima volta da quando ero entrato nell’età adulta,avevo iniziato ad apprezzare la domenica per il solo fatto di poter trascorrere la giornata con lei. Prima che entrasse nella mia vita trascorrevo quel giorno della settimana ciondolando per casa senza sapere bene cosa fare e cercando di riprendermi dalla serata e dalla notte di fuoco precedente. Da bambino,invece,quel giorno lo trascorrevo con il mio papà a costruire modellini: era il nostro giorno speciale!
“ Giulio,tu sei sicuro che questa cosa non ti creerà problemi?” mi domandò impaurita prendendomi la mano per farmi desistere dall’aprire la portiera della mia auto. La fissai confuso.
“ Piccola mia,stiamo solo andando a prendere un gelato al bar! Mica stiamo andando a fare una rapina in banca come Bonnie e Clyde?!” replicai piuttosto perplesso dai suoi timori.
“ Sì,lo so,ma non è un bar qualsiasi,amore! È il bar del club che frequentano i tuoi genitori,tua sorella,le tue zie,i tuoi cugini,i miei zii e pure mia madre quando viene qui!” precisò tormentandosi le dita.
“ Non c’è bisogno che mi fai la lista del parentado,tesoro! Non è colpa mia se il bar del club fa i gelati migliori di Bogotà! E poi mica vado in giro con una terrorista,scusa? A meno che…hai compiuto qualche agguato a qualcuno a Zurigo?” replicai ironizzando sul finale. Ottenni un sorriso divertito,che accarezzai con le mie labbra.
“ Ma mi hai detto che tuo padre non…” la interruppi con un altro bacio.
“ Mio padre non è una persona facile da apprezzare,ma neanche lui è un terrorista o un gangster! E soprattutto non è il padrone del club,ok? È iscritto come tua madre,i tuoi zii,ma nessuno di loro è il proprietario,quindi io e te possiamo andare dove vogliamo,amore!” la rassicurai.
“ Forse però sarebbe meglio se ti aspettassi in auto!” borbottò. Sorrisi intenerito.
“ Magari con un dito di finestrino aperto visto che è il 29 giugno?! Amore,sai che è illegale anche lasciare gli animali in auto? Figuriamoci se lascio qui te che sei quanto di più prezioso abbia nella vita. No,amore! Andremo insieme io e te,mano nella mano!” replicai. Annuì non del tutto convinta.  Scesi dalla mia auto per poi aprirle lo sportello per farla scendere.
Ci dirigemmo al club mano nella mano,sebbene la mia ragazza si guardasse attorno spaventata durante tutto il tragitto. Volevo solo si risolvesse quella faccenda con i miei e i suoi genitori,che tutto andasse bene.
“ I miei non sono tipi da passeggiata in tandem (anche perché mia madre farebbe pedalare solo mio padre) e le loro auto nel parcheggio non ci sono!” la rassicurai. Il suo respiro tornò ad essere regolare abbandonando l’apnea che l’aveva caratterizzato nei pochi minuti precedenti.
“ A mia madre piace andare in bici!” mi raccontò.
“ Magari tua madre e mio padre ci andavano pure in tandem,ma i miei genitori no. Credo che mio padre,pur di non sopportare il fastidioso tono di voce di mia madre,sarebbe capace di farsi investire da un tir per una cosa del genere!” replicai facendola ridere.
“ Gli vuoi bene?” mi chiese.
“ A volte ha delle uscite leggermente infelici,ma sì. Se dovesse accadermi qualsiasi cosa,so che potrei contare sempre su di lui!” le spiegai sebbene non fosse facile per me parlare di sentimenti.
“ Ti capisco perché è quello che provo anche io per la mia mamma e per Bibi. Anche loro non hanno sempre uscite felici,ma so che su di loro e su Junior posso sempre contare!” rispose con un sorriso che mi fece innamorare ancora di più di lei.
 
“ E poi ero io quello che necessitava di camomilla!” mormora lo zio di mia moglie alla sua dolce consorte facendola ridere.
“ Tu ti sei fatto un film mentale sulla vita di tua figlia con tanto di recensioni,direi che sei messo peggio di me che non voglio un matrimonio rosso sangue per i miei figli!” si difende mio padre. Ma perché diavolo si sono messi allo stesso tavolo? Io e Babi fissiamo la mamma,che trattiene a stento una risata. Non credo che da giovane assistesse a questi teatrini fra papà e il signor Armando!
“ Va beh…noi andiamo dagli altri invitati!” mi congedo per evitare un’emicrania portando con me mia moglie.
“ Visto? Li hai fatti scappare!” sentiamo dire da papà. Io e mia moglie scoppiamo a ridere.
 
[Junior]
Tiro lo sciacquone dopo essere andato al bagno e tiro su la zip dei pantaloni. Abbandono il water per poi avvicinarmi ai lavandini,che per fortuna hanno tutto basato sui sensori dal dispenser del sapone al rubinetto che si apre da solo.
Quando qualcuno accede all’antibagno sbattendo la porta,mi auguro solamente non sia quel buzzurro che ha rovinato la vita di mia madre ed anche la mia. Potrei non rispondere di me dopo una cosa del genere! E spero non sia né la modella gattamorta né l’amante dei reality perché neanche loro sono gradite!
Mi volto verso la porta con un atteggiamento fra il preoccupato e l’incuriosito,sperando in cuor mio che non mi attenda alcuna brutta sorpresa. Per fortuna,però,non è nessuna delle persona che il mio pessimismo aveva contemplato!
“ Questo sarebbe il bagno degli uomini!” borbotto nervoso.
“ Almeno a questo ci arrivo,grazie!” risponde la mia Nana non propriamente in modo pacifico.
“ Cercavi qualcuno?” le chiedo sperando non cercasse né il suo ex che favoreggia il reato di prostituzione né quel tale che le fa da cicisbeo.
“ Te.” Pronuncia. Quelle due lettere hanno un impatto devastante su di me. Faccio per avvicinarmi,ma indietreggia.
“ A distanza di sicurezza,grazie. Non ho intenzione di farmi un altro giro sulle montagne russe facendo la collezione dei post-it! Hai detto di volermi raccontare la tua verità ed io sono disposta ad ascoltarti,ma non farti illusioni: per come hai agito,tu rimani uno stronzo!” chiarisce. Emetto un respiro profondo prima di cominciare a raccontarle tutta la verità.
 
[Clizia]
“ Clizia,non sta succedendo a te! Questo è solo un incubo,da cui a breve ti sveglierai per partecipare alle sospirate nozze dei tuoi zii!” borbotto fra me e me all’ennesimo ammonimento di Stewart a Leonardo quando  poggia la mano sulla mia.
“ Lo zio Daniele ha detto che non la devi toccare perché tu hai i pestativi e li vuoi usare con Clizia!” afferma somigliando quasi a zio Armando. A zia Giulia sfugge una risata.
“ Beh i preservativi li ho lasciati a casa,quindi zio Daniele può stare sereno!” lo tranquillizza il mio ragazzo. Nascondo il viso tra le mani imbarazzata. Se dovesse scegliere di lasciarmi dopo queste nozze,lo capirei!
“ Lo zio Daniele dice che non la devi toccare! E anche la zia Roby e lo zio Joseph hanno detto che tu…” Leonardo interrompe Filippo.
“ …non la devo toccare! Lo so! Ho capito! Zia Camilla,invece,che dice? Lei che ne pensa? La posso toccare?” esclama il mio ragazzo rassegnato alzando le mani in segno di resa.
“ No! Lei e zio Daniele pensano sempre tutto uguale perché sono anime gemelle,proprio come il nonno e la nonna,e quindi anche lei pensa che tu non la devi…” Leo interrompe la piccola Rory.
“ …Toccare! Credo che questo mantra mi perseguiterà anche stanotte nel sonno!” borbotta il mio ragazzo.
“ Ed io che mi lamentavo di tuo padre!” borbotta zio Jean a zia Giulia. Appunto! Zio Armando sembra quasi moderno rispetto a mia madre, mio padre e nonno Daniele!
L’arrivo di sua sorella e suo cognato pone fine a quel clima imbarazzante. Conosco entrambi solo di vista,sia perché abito da poco a Bogotà sia perché io e Leo abbiamo iniziato da poco a frequentarci.
“ Ehi! Come sta la mia sorellina preferita?” domanda Leonardo alla sorella.
“ Il fratello di Bea per qualche ragione ci odia: c’ha piazzato al tavolo con una che ha ragguagliato tutta la tavolata su come ha conosciuto il marito e sul fatto che Daniele Valencia e la compagna hanno regalato agli sposi la prima notte di nozze qui!” spiega Stella. Anche se non ha fatto nomi, la descrizione aderisce perfettamente alla figura di Melania.
“ Zio Giulio apprezzerà lo spoiler!” borbotto.
“ Stellina,lei è Clizia! Clizia,loro sono Stella e Lorenzo,coloro che fra qualche mese mi renderanno zio! Inutile dirti che Bea immagina già una bambina da vestire con fiocchi e…” lo interrompo.
“ …Lustrini. Lo so! Ha provato a conciare così anche me,ma mia madre non mi ha mai fatto indossare i suoi accessori. E poi anche da bambina i fiocchi non mi piacevano!” esclamo.
“ Ha scandalizzato pure quel tale e la fidanzata in chiesa. Io sono molto contenta che papà sia felice e Bea mi è pure simpatica,ma almeno evitassero lo zoo: a me non interessa come si chiamino nell’intimità e cosa facciano!” aggiunge la sorella del mio ragazzo.
“ E neanche a me,visto che è la zia di mia madre!” rispondo.
 
[Barbara]
Io e mio marito ci scambiamo un’occhiata complice che conferma quanto sia stata pessima l’idea di recarci al tavolo del padre di Joseph e consorte,dove siedono i Bezerra (i due coniugi e Lucrezia),José Sinisterra e consorte,Olga Uribe,Stella Uribe e il suo futuro marito. Di sicuro i nostri genitori li hanno piazzati assieme perché sono gran parte logorroici!
“ Io non ci credo che la matrigna di nostro cognato c’ha spoilerato la sorpresa che c’hanno fatto i nostri genitori,che ha scoperto per caso origliando! Se si chiama << sorpresa >> un motivo c’è!” mormora mio marito indispettito. Mamma e papà sono stati carini a regalarci la prima notte di nozze qui al castello!
“ Amore,forse credeva lo sapessimo! Sono certa che non ci sia malafede dietro questo suo gesto!” cerco di rabbonirlo sebbene non ci siano giustificazioni,purtroppo. Questo vizio di origliare è snervante!
“ Comunque anche Clizietta ha dei bei gusti! Ho visto il suo ragazzo,tesoro!” commenta Melania a suo marito.
“ Il quale potrebbe non permanere per molto al mondo,giacché tra papà,Roby e Joseph vorrebbero farlo fuori!” borbotta Giulio. Sono costretta ad abbandonare il tavolo e a correre in bagno quando un flotto di nausea mi risale lungo la gola. Giulio mi segue per starmi accanto.
 
“ Mi dispiace!” borbottai affranta e imbarazzata stringendo a me la borsa dell’acqua calda che mi aveva preparato. Stavamo assieme da 3 giorni,soli 3 giorni e si era convertito nel mio infermiere per colpa dei miei dolori da ciclo.
“ Amore,ma stai scherzando? È normale che io mi occupi di te! Piuttosto,è sempre così doloroso per te?” replicò carezzandomi il capo e facendomi accoccolare a sé. Annuii.
“ Anche mia madre aveva questi dolori così forti. Si chiama << dismenorrea >>. È che eravamo stati così bene oggi ed ora sembro un’ottantenne con la borsa dell’acqua calda mentre fuori fanno 30°!” mi mortificai. Ridacchiò.
“ Non dire così! Per somigliare ad un’ottantenne avresti dovuto domandarmi la pastina in brodo!” scherzò facendomi ridere.
“ Cosa posso fare per farti stare meglio?” mi domandò con dolcezza. Gli strappai un bacio.
“ Resta a dormire qui con me!” gli chiesi ottenendo un suo assenso.
“ Questo era implicito,amore. Intendevo qualcosa di più concreto: un farmaco,un cibo,qualcosa che ti aiuti a contrastare i dolori!” specificò baciandomi la tempia.
“ Coccole e cioccolata bianca!” mugugnai.
“ Per le coccole direi che posso fare qualcosa,ma la cioccolata bianca dovrei andare a comprarla,in quanto,in frigo non ne hai,amore mio!” rispose strappandomi un sorriso.
“ Allora basteranno le coccole!” replicai stringendomi nel suo abbraccio.
 
Mi fiondo nel primo bagno libero per dare di stomaco. Mio marito mi segue per chiudere la porta e tenermi il capelli rimasti sciolti nella mia acconciatura. Mi poggia una mano sulla fronte baciandomi la tempia.
“ Amore,non…” un gemito proveniente dal bagno ci zittisce.
“ Hai sentito?” domanda una voce maschile ansimante. Non è una voce che conosco. Io e Giulio abbandoniamo il bagno esterno il più celermente e silenziosamente possibile dopo aver tirato lo sciacquone. Vorrà dire che mi rinfrescherò nel bagno interno (sempre che non sia stato usato per i preliminari pure quello!).
“ Cerchiamo un altro bagno! A momenti Mirtillino veniva a conoscenza di come nascono i bambini e vorrei che credesse alla cicogna per un po’…soprattutto se dovesse nascere femmina!” borbotta mio marito facendomi ridere. A me basta solo che quei due siano una coppia ufficiale e che non scoppi nessuno scandalo a queste nozze!
 
 
Capitolo terminato! Perdonate la lunga attesa,ma impegni di lavoro mi hanno trattenuta. Però alla fine ce l’ho fatta,anche se vi ho lasciato la curiosità di sapere come andrà una certa conversazione!
Veniamo a noi: in questo capitolo avete avuto qualche spiegazione sugli eventi passati e anche un assaggio di ciò che sarà il resto del matrimonio. Finalmente ha avuto senso l’acredine di Daniele nei riguardi di Barbara,anche se la cosa sarà sviscerata a fondo nei prossimi capitoli. Guido ha dato il peggio di sé,ma non sarà il solo,ve l’assicuro! Susanna avrà le spiegazioni a cui avrà diritto,ma come la prenderà? Sarà la fine delle disgrazie per lei e Junior o qualcos’altro li allontanerà ancora?
  
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