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Autore: artemide88    14/09/2009    3 recensioni
Tratto dal primo capitolo. "Correvo, correvo. Nei boschi dei druidi, correvo. Libera come non mi sentivo da tempo, libera per una volta di essere me stessa e non la signora di Avalon. Corsi spensierata senza una meta precisa. Mia madre mi stringeva forte la mano e mi guardava sorridente. Mia madre? È morta tanti anni fa, lo so bene, ero con lei quando...mi sorrise ancora e mi indicò un punto davanti a sé. Guardai ma il sole mi colpì gli occhi. Distinsi solo una figura prima di coprirmi il volto con una mano. Strano, io non avevo mai avuto paura del sole, mio padre, e dei suoi raggi miei fratelli. Pregai le forze della natura mie sorelle perché mi permettessero di vedere. La figura in controluce si volse verso di me. Gli alberi gli chiusero ogni via di fuga e i loro rami allontanarono anche i raggi del sole. L’uomo mi guardò con intensi occhi dorati. Sorrise, sporgendo denti affilati..." Ispirato al romanzo "Le nebbie di Avalon" di M.Z.Bradley. Per conoscere il resto, leggete!!!
Genere: Sovrannaturale, Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Edward Cullen, Isabella Swan
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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cap 6 Hello gente...avete fatto qualcosa di interessante questo week-end? Io ho fatto massacrare i Catari, mi sono dilettata a far litigare Federico II con il papa, un tale antipatico!! Poi, poi...ah, si!!! Ho supervisionato alla reconquista spagnola e per concludere in bellezza ho fatto partire per la Cina Marco Polo!! XD scusate il delirio ma ho un esame importantissimo nei prossimi giorni per cui questo sarà, credo l'ultimo aggiornamento, almeno per un po' di tempo...gli esami non sono finiti ma vanno avanti fino ad ottobre e poi rinizia anche l'università! sigh...e poi come se non avessi già abbastanza cose da fare, la mia mante malata ha deciso di partorire adesso (forse come reazione allergica alla storia medievale, mah) altre due ff (sono in corso di gestazione e prima di pubblicarle passerà qualche mese perchè voglio almeno scriverne almeno metà...), ha deciso di pubblicare una ff sui Tokio Hotel (giuro, è una lunga storia, la ff l'ho scritta quasi un anno fa per una specie di scommessa, è lì nel suo cassettino che bussa insistente per essere pubblicata, secondo voi che dovrei fare???) e mi ha bloccata invece ad un capitolo fondamentale di questa storia....quindi riassumendo, ci sentiamo presto presto, promesso...magari per festeggiare l'esame andato bene (pregate per me, please...) posterò....e ora un piccolo saluto a....

feffira
: Uh uh un'altra adepta... =) scusa mi si è fulminato il cervello a forza di rileggere "Le nebbie di Avalon"....a parte gli scherzi idioti che mi fa la mia mente sono molto contenta che la mia storia ti piaccia e sono ancora più felice che tu la trovi bellissima, ho sempre bisogno di nuove sostenitrici!!! grazie mille, ciao!!!! =)
psawyer414: per me sei un mistero, amica mia!!! sai già come si evolve la cosa... =) se intendi però che vuoi il benedetto nuovo capitolo che ti sto promettendo da un mese, beh, dovrai aspettare perchè proprio non so scriverlo...ah, ciaooooo!!! anche a te, ogni tanto mi prendi troppo alla lettera....hi hi hi...
Isy_264: io adoro i bradipi, soprattutto se recensiscono e mi sostengono...=) e poi sono simpaticissimi (vedi Sid...)...beh la mia Bella ha un carattere forte solo quando vuole lei (perchè è anche fragile e bisognosa di protezione ed Edward sarà lì ad offrirgliela naturalmente...) e i vampiri sinceramente non le stanno molto simpatici, diciamo che ha dei giustificati pregiudizi nei loro confronti, nei precedenti capitoli ho lasciato qualche indizio sul motivo di tanto odio ma per svelare il mistero ci vuole ancora qualche capitolo (sinceramente non so nemmeno io quanti...) cmq i misteri aumentano nel prossimo capitolo giusto per complicarmi la vita!!! ah ah ah...ciao!!!


CAPITOLO 6 – SOLUZIONE
POV BELLA
Entrai nella radura sotto lo sguardo vigile e arrabbiato di Jacob, la mia fedele guardia mi girava attorno irrequieta. Mi avevano costretto contro la mia volontà ad allontanarmi, non mi volevano nello stesso posto con dei vampiri, secondo loro ostili. La conversazione di prima mio malgrado mi era piaciuta. Ero rimasta colpita da lui e in qualche modo mi affascinava. Avevo scelto apposta lui, non sapendo del suo potere, in teoria non avrebbe potuto vedere nella mia mente senza un dono speciale. Se il suo viso aveva tormentato le mie notti doveva esserci un significato. Mi ero dimostrata, anche perché lo volevo fortemente, che la mia fiducia in loro era stata ben riposta. Aprii la mente per toccare quella di mio padre che urlava come un ossesso perché avevo osato tornare e mi lanciava lampi di avvertimento con gli occhi. Bene se fossi sopravvissuta, quella sera la predica sarebbe stata doppia. Non ritenni necessario spiegargli che l’affascinate vampiro dei miei sogni poteva leggere nel pensiero la qual cosa un po’ mi aveva sorpreso. Non credo possibile che quegli esseri potessero avere poteri. Forse l’errore era alla base, in un piccolo e semplice pregiudizio verso i vampiri. Tutti stavano pensando che degli esseri guidati dall’istinto non meritassero di vivere, soprattutto perché si cibavano di vita umana. Non eravamo tanto migliori degli uomini...come loro ci ritenevamo superiori, anche se a ragione, i nostri poteri non erano indifferenti. Tornai ad osservarlo, era ancora più bello che nel sogno. I suoi occhi dorati che avevano seguito ogni mia più piccola mossa, mi guardavano indagatori. Si stava sforzando di capire cosa mi passasse per la mente, ma per il momento non gli avrei permesso di sondarla. Mi alzai in piedi, era il mio turno. Presi una grande boccata d’aria, sperando per il meglio.
“il mio pensiero è di permettere loro di rimenere in vita.” Mi ero aspettata proteste, ma il silenzio assoluto proprio no. Era meglio combattere contro urla feroci che contro il nulla, almeno sapevo contro cosa stavo andando. Mi imposi di restare calma, la tempesta sarebbe scoppiata tra poco, stavano solo registrando le mie parole. Trascorse qualche minuto di un silenzio tanto profondo da risultare innaturale e inquietante, nemmeno la pioggia faceva rumore e sugli alberi gli uccelli avevano perso la loro voce, prima che come previsto si scagliarono contro di me con tutto il fiato che avevano in corpo e tutti insieme. Galline starnazzanti!!! Sentivo i licantropi ringhiare furiosi, Jake addirittura ululava come se le mie parole gli avessero provocato un dolore fisico, era straziante. La mia parola non era decisiva ma in qualche modo vincolante, nessuno voleva avermi come nemica e quindi tenevano sempre in considerazione ciò che dicevo. Sperai che anche quella volta fosse così. Mio padre, per fortuna, mi stava venendo mal di testa, impose il silenzio. Mi guardò con occhi di fuoco. Ecco, ci siamo. La sfuriata non se la terrà per dopo.
“avete sondato le loro menti, non è così?”
“potreste parlare come se noi non fossimo presenti?” borbottò uno dei vampiri dagli occhi dorati. Era grosso e un po’ buffo, nei ricordi di suo fratello stava cacciando un orso. E un po’gli assomigliava. Io risi, per la sua innocente ingenuità e per la sua tenera spontaneità, ma come al solito quel vecchio bacucco che mi ritrovavo come padre non aveva senso dell’umorismo.
“non siete stati interpellati...” lo rimproverò duramente. Anche il biondo che sembrava il padre famiglia gli disse di stare zitto. La situazione mi stava fuggendo di mano. Sfruttai il mio potere per parlare in privato con il capo druido escludendo dalla conversazione tutti i druidi e i licantropi. Il vampiro, invece, avrebbe potuto ascoltare la trattativa ma non i miei pensieri.
“padre, so che non ti piacciono. Ma ho scrutato nei loro cuori e non c’è cattiveria. Si cibano di animali, non di uomini.”
“non è questo il problema...devo proteggerti! Anche da te stessa se necessario! Sono idee non adatte a una persona del tuo rango!” che c’entrasse il fatto che fossi la Signora di Avalon, non lo capivo. A maggior ragione dovevo impegnarmi per loro! Quando mia madre era viva, spesso mi parlava dell’amore che noi sacerdotesse dovevamo nei confronti della vita, in tutte le sue forme. Tentai un’ultima pericolosissima carta, il baratto.
"lasciali liberi e io celebrerò il mio compleanno, compirò il rito.”
Mancava ancora quasi un anno intero. Sicuramente avrebbero fatto di tutto per farmelo celebrare il prima possibile forse addirittura tra due mesi, i due mesi necessari per i preparativi. Il che voleva dire che avevo solo otto settimane per digerire la cosa se avesse accettato la mia proposta. Ma come mi era venuta un’idea del genere?? Avrei dovuto mordermi la lingua. Ero stupita di me stessa, io non cedevo mai davanti alle imposizioni altrui, e il rito lo era, era un’imposizione del mio essere la Signora di Avalon. Quegli occhi fissi ancora su di me, perforandomi l’anima, mi avevano totalmente stregato. Pur di poterli rivederli stavo andando contro ogni mio principio. L’importante era che mio padre in quel momento riflettesse sulla mia proposta. E infatti era taciturno da quasi due minuti, era una proposta troppo allettante per  farsela sfuggire, mi avrebbe potuto comandare senza difficoltà, ricordandomi che l’idea era venuta da me. Maledirsi in mille modi era inutile, come del tutto vano e controproducente tentare di tornare sui miei passi...e poi c’era lui in pericolo...
“perché?” ops, questa domanda non era prevista e adesso come rispondo?? Perché l’ho sognato e perché mia madre me lo indicava sorridendo in una visione? Perché in lui c’è qualcosa di tremendamente famigliare? Oppure perché i suoi occhi mi stanno facendo impazzire e se va avanti così potrei anche cedere a pensieri non proprio casti? Meglio tenersi su qualcosa di generico...
“il compito di una sacerdotessa di Avalon è proteggere la vita che merita di essere protetta. Non sono pericolosi come gli altri esemplari della loro specie, si confondono con gli umani molto meglio di alcuni di noi, sono portati alla comprensione della vita e alla compassione, hanno cura degli altri e si amano tra di loro...” volente o nolente il vampiro dai capelli ramati mi aveva fornito molte accurate informazioni, come il rapporto che intercorreva tra i vari membri della sua famiglia, le sue due lauree in medicina (questo particolare era del tutto inutile e superfluo oltre che per me insignificante...), la professione medica che il capo famiglia, Carlisle, se avevo capito bene il nome, esercitava con passione e con in modo caritatevole, la immensa forza d'amore di cui era capace la madre Esme...
“come vuoi, se ne sei sicura, anche se non capisco perché ti sacrifichi per loro...non dopo quello che ti hanno fatto. Io non perdono e ho troppe riserve, preferirei che se ne andassero lontano da qui ma su questo punto non voglio discussioni, dovranno andarsene. E tu non credere di poter tornare indietro, hai promesso che celebrerai il rito e la festa dell’unione si svolgerà nella data pleaseche deciderà il consiglio.”
Bene, mi ero scavata la fossa con le mie stesse mani, ma lui almeno aveva una possibilità. Naturalmente aveva ascoltato attento tutto il nostro scambio di battute. Mi guardava perplesso, non capendo su cosa avevo ceduto, ma finalmente rilassato.
“grazie.” Mi disse solo prima di voltarsi a comunicare velocemente agli altri la soluzione.
   
 
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