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Autore: terryoscar    08/07/2023    4 recensioni
AUTRICI: Aizram e Terry
Un racconto, un e se ...... e se Andrè avesse cercato di impedire ad Oscar di partecipare a quel ballo? Cosa sarebbe accaduto?
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: André Grandier, Marron Glacé, Oscar François de Jarjayes
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Discussioni da osteria
 
 
Abbiamo quasi raggiunto Parigi, André ha portato al galoppo il suo cavallo. Stargli dietro è davvero difficile ma non impossibile! Adesso gli faccio vedere io!
 
Lancio al massimo il mio César, lo affianco, lo guardo, mi ignora, urlo: “SEI IMPAZZITO?! TI RENDI CONTO CHE STAI SFIANCANDO I CAVALLI?”
“IL MIO, SEMMAI! POTRESTI ANCHE RALLENTARE!”
“BASTA ANDRÈ! … LA TUA RABBIA MI HA DAVVERO STANCATA!”
Rallento, pian piano porto al passo il mio cavallo, Oscar mi fiancheggia. La guardo e con tono impertinente ribatto: “Hai detto che sei stanca?! Ho sentito bene?”
“Certo che hai sentito bene! … Hai una strana luce negli occhi, a cosa stai pensando?”
“Penso che è una delle poche volte che parli al femminile! Quindi finalmente riconosci di essere una donna!”
“Co … come?!”
 
 Andrè deve essere impazzito, completamente impazzito!
 
“Hai sentito benissimo!”
“Sei uno sfacciato!”
“Lo so, è tutta la sera che me lo ripeti.”
“Ehm … basta! Ormai siamo alle porte di Parigi, manca poco per arrivare all’osteria …”
“Quindi Mademoiselle vorreste ubriacarvi?! Uhm … mai visto una donna ubriaca.”
“ANDRE?!!!” sbotto ormai esasperata.
“Oh beh  … a Versailles ho visto uomini alticci ma donne ubriache … mai!”
“Grunt … BASTA! Se hai qualcosa da dirmi dimmelo in faccia!”
“Ih ih ih … Certo ma prima voglio bere un bicchiere!”
“Codardo!”
“Lo ammetto. Lo sono, sono un cordato ma solo con te e soprattutto per colpa tua!”
“MIA?! Ma … che cosa stai dicendo?!”
“Dico ciò che è!”
“E allora abbi il coraggio di dirmi il motivo del tuo atteggiamento!”
“Come hai detto, Parigi è alle Porte ed io, come hai appena asserito, sono un codardo e da buon codardo prima mi ubriaco e poi ti dirò tutto ciò che mi passa per la testa! … AHHHHH ….” Incito Alexander al galoppo.
Vedo André allontanarsi, urlo: “ASPETTA! ANDRÈ SEI UN VIGLIACCO! … TORNA INDIETRO!” … uff è tutto inutile. Meglio andargli dietro tanto non è serata! E pensare che in questo momento sarei dovuta essere a Versailles … tra le braccia di … di quel donnaiolo di Fersen! ….” Vedo la figura di André allontanarsi sempre di più, urlo: “ANDRÈ ASPETTAMI!”
 
 
Sento i capelli scompigliati dal vento, non sento più la voce di Oscar, forse ha deciso di tornare a palazzo. Se crede che anche questa volta io le vada dietro si sbaglia. Ho deciso che affogherò i miei dispiaceri e lo farò. Non sono un ubriacone e non intendo diventarlo ma stasera sto troppo male. Urlo: “ED È SOLTATO COLPA TUA OSCAR FRANÇOIS DE JARJAYES!”
Il mio cavallo continua a correre ma all’improvviso sento ancora la sua voce: “COLPA MIA?! DI COSA MI ACCUSI, ANDRÈ GRANDIÈR?”
“AHHH SEI QUI!? CREDEVO CHE TE NE FOSSI ANDATA!”
“NIENTE AFFATTO, VERRÒ CON TE!”
“COME VUOI!”
 
 
 
Parigi
 
Leghiamo i cavalli alla staccionata posta in prossimità della locanda, vedo André che con un gesto provocatorio quasi mi fa l’inchino.

“Prego!”
“Smettila André!” rispondo scocciata, se è la guerra che vuole, guerra avrà!
“Sono o no il tuo attendente?!”
“Non mi hai mai fatto la riverenza e non vedo perché dovresti cominciare da stasera!? … E poi tu per me sei il mio amico e …”
“In effetti siamo amici …”
“Basta!” ribatto mentre entro nella locanda. Mi guardo intorno, è gremita di uomini, alcuni bevono, altri giocano a carte, altri ancora scherzano a gran voce. Vedo alcuni tavoli vuoti mentre mi dirigo nell’angolo più appartato, il garzone si avvicina, domanda: “Signori, cosa desiderate da bere?”
Sento la voce di André: “Due cioccolate calde!”
L’oste ribatte: “Cioccolate calde?! Ma … non preferireste del vino o un liquore?”
“No! Cioccolata calda!” poi guardo Oscar. “Oh beh … io posso decidere per me ma se il Signore qui presente vuole del vino!”
“Per me va bene una tazza di cioccolata!” rispondo sempre più stizzita, con tono un poco acido.
 
Ma cosa vuole dimostrare adesso?
 
L’oste domanda: “Vi mando due belle femmine da compagnia?”
Guardo André, sorrido e con espressione sarcastica, sussurro: “Oh beh per quello che mi riguarda non desidero alcuna compagnia ma se il Signore …” indico André. “Lo desidera …”
André ribatte: “Per stasera non voglio impegnarmi con nessuna donna, è una serata per soli uomini!” Vedo l’espressione infastidita di Oscar, e con atteggiamento rabbioso raggiunge il tavolo. “Su, portaci ciò che ti ho chiesto!”
“La cioccolata calda arriva subito!” Ribatte il garzone. “Bah … dove si è mai visto che due uomini vengano in un’osteria per bere una cioccolata calda!? … Bah … certo che in questo posto accadono cose strane!”
 
 
 
Oscar è seduta di fronte a me, mi guarda in malo modo, sussurro: “Qualcosa che non va? Forse volevi del vino? … Beh … se è così potevi dirlo!”
“Ma tu, non sei venuto qui per ubriacarti?”
“Ho cambiato idea! … Voglio tornare a casa sobrio e soprattutto nel pieno delle mie facoltà mentali! … Ma perché mi guardi come se volessi …”
“Ti guardo e basta! … André, sinceramente non pensavo che tu venissi in questo posto per intrattenerti con le donne!”
“Cosa te lo fa pensare?”
“Ma se poco fa hai detto al garzone che per stasera non vuoi impegnarti con nessuna donna perché questa è una serata per soli uomini!”
“Però! Perbacco! Vedo che fai molta attenzione alle mie parole!”
“Dunque ammetti che vieni in questi posti per spassartela!”
“….”
“Non rispondi?! E così, vero?”
La guardo dritto negli occhi e ribatto: “Siamo amici, e tra amici possiamo parlare apertamente …”
“Dunque è così?”
“Sei strana! Ma perché ti da fastidio che un amico possa intrattenersi con le donne mentre non sei affatto gelosa se Fersen è l’amante della … beh … sai di chi!?”
Le parole di André mi irritano, scatto in piedi e digrigno: “Cosa c’entra Fersen?!”
“Scccc … meglio abbassare i toni, lo sai che i nobili non sono ben visti in certi posti!”
Vedo arrivare l’oste con il vassoio, dentro ci sono le due tazze colme di cioccolata fumanti. Le posa sul tavolo e sussurra divertito: “Ecco qua! Spero che siano di vostro gradimento. Se in qualsiasi momento cambiaste idea, vi mando le più belle ragazze di cui disponiamo.”
Oscar ribatte stizzita: “Ho detto che non ci servono!”
L’oste sorride e continua: “Beh … non è il caso di alterarsi tanto e poi secondo me proprio Voi avreste bisogno di compagnia … siete strano, agitato. Ecco un poco di compagnia non Vi farebbe male!”
Vedo André sghignazzare divertito e con tono perentorio digrigno: “Ancora un’altra parola e ti cambio i connotati!”
Alzo le braccia in segno di resa e dico: “No, no, ritiro tutto ciò che ho detto! … Se permettete torno al mio lavoro.”
“Sparisci!”
 
Mi allontano in tutta fretta e mormoro tra me: “Accidenti! Chi l’avrebbe detto che un gracilino simile avesse tutta questa grinta!? Ed io che pensavo a tutt’altra cosa! … Uhm … credo che tra i due, il maschio dominante sia il biondo e non il moro. Meglio che mi allontani, non voglio che il padrone si arrabbi con me a causa di una rissa.”
 
 
“Ah ah ah ah …”
“André, si può sapere perché stai ridendo? Ti stai divertendo vero?”
“Ad essere sincero, si, molto, mi sto divertendo moltissimo! Ed è tutto merito tuo ih ih … è tutta la sera che sono di buon umore.”
“Ah ma davvero?! Quindi io ti avrei messo di buon umore, giusto?” domando con tono un poco inquisitorio.
“Giusto! … Ih ih ih …”
“La tua risata mi da fastidio!”
“Beh se ti davo fastidio, potevi rimanere a casa, io non ti ho costretto a seguirmi! Comunque …. Ah ah ah …”
“Piantala!”
“No, aspetta! Tu davvero non hai capito perché il garzone ha insistito soprattutto con te?”
“Perché … cosa avrei dovuto capire?”
“Ah ah ah … Oscar!! Ah ah ah …”
“Smettila di ridere e dimmi a cosa stai pensando!”
 
Non sopporto Andrè quando fa così! Con quel sorrisetto … accidenti a lui!
 
“Ih ih ih … l’oste ha pensato che io e te … ih ih ih …”
“Io e te cosa?” domando sempre più furiosa e scocciata.
“Che io e te ce la intendiamo ovviamente non come uomo e donna ma come uomo e uomo ah ah ah …”
“Ehm … ma dico …”
“Ah ah ah … su non fare quella faccia e beviamo la cioccolata calda! Ih ih ih …”
“Non la voglio più!” rispondo scioccata mentre sposto la tazza della cioccolata.
“Sei proprio sicura?” domando mentre sorseggio la mia. “Uhm … buona!”
“Sicura!”
“Beh allora se non ti dispiace bevo anche la tua!” allungo la mano e tiro a me la tazza ma Oscar mi blocca e se la riprende.
“Lascia! Ci ho ripensato!”
La sua mano è sopra la mia, la guardo e con tono sarcastico continuo: “Attento Monsieur, il garzone ci guarda scandalizzato!”
“Scandalizzato?!”
“Ti ha visto accarezzare la mia mano! Ih ih …”
La ritiro immediatamente e ribatto: “Che sciocchezza!” sorseggio tutto d’un fiato la cioccolata. “Bene, possiamo andare!”
“Dove?”
“A casa!”
“Niente affatto! Voglio rimanere ancora un po' e poi io non ho ancora finito, voglio gustarmela molto lentamente!”
“Accidenti André, ti stai divertendo vero!? E poi mi hai detto che ti saresti ubriacato per dirmi tutto quello che pensi di me. Vorresti farlo con la cioccolata?”
“Oscar, Oscar, non ti conviene che mi ubriachi …”
“Ah no?!” domando sarcastica. “Figuriamoci! Voglio, esigo, pretendo … ordino che ti ubriachi!”
“Altrimenti …”
“Altrimenti cosa?”
“Lascia stare!” finisco di sorseggiare il liquido, mi alzo, tiro fuori una moneta e la lascio sul tavolo. ”Meglio andare, è stata una serata molto particolare.”
Lo seguo, usciamo dalla taverna, vedo André mettere il piede nella staffa della sella e dico: “Prima di tornare, voglio sapere cosa pensi di me!”
 
La guardo intensamente negli occhi, non resisto, le rubo un piccolo bacio.
 
Il garzone li segue con lo sguardo, li osserva, si affaccia fuori la porta e con tono canzonato dice: “Lo sapevo!! Voi due siete una coppia!”
 
Sento la voce dell’oste, mi allontano dalla bocca di André, lo spingo con forza e con uno slancio monto a cavallo, dico: “André sei impazzito?! Giuro che te la farò pagare!”
“Oscar aspetta!” la vedo sfrecciare con il suo cavallo, la inseguo, urlo: “ASPETTA! LASCIAMI SPIEGARE …. IO TI AMOOOO …”
 
Il Garzone ironicamente conclude: “Lo sapevo, il biondino domina e il moro subisce! Ah ah ah ….”
 
 
 
Sono fuori di me, sento il cuore esplodere nel petto, non ho mai provato una sensazione simile! Ma cosa mi è successo? … Anzi cosa è successo ad André!? E’ pazzo e se crede che io l’assecondi, si sbaglia di grosso!
Porto al galoppo il mio César, sento i capelli scompigliarsi, la rabbia, la confusione si impadroniscono delle mie emozioni. Corro corro …
André mi ha baciata … ma cosa gli passa per la testa?! … E poi ho sentito le sue parole: ti amo … ma è uno scherzo? Beh con me non si scherza, nessuno deve burlarsi di me! …. Appena l’avrò di fronte mi dovrà spiegare cosa gli passa per la mente! …. Devo precederlo, l’aspetterò nelle scuderie e non mi sfuggirà! … Imbocco la scorciatoia che mi porterà a palazzo Jarjayes.
 
 
 
 
 
“CORRI, CORRI ALEXANDER … CORRI!”
Ma cosa ho fatto?! Ho baciato Oscar! … Io ho avuto il coraggio di baciarla! … Devo essere ubriaco … ma no, ho bevuto solo della cioccolata, non sono ubriaco! … E adesso come farò a guardare Oscar negli occhi!? … Come farò ad affrontarla? Che pessima serata, è successo di tutto, forse sono davvero impazzito!?
Ma no, se l’amo è naturale che ho perso il controllo! La sogno tutte le notti, anche ad occhi aperti, la vorrei sempre con me e invece devo bramare e … soffrire perché quella sciocca si è invaghita di quel … donnaiolo?!
Basta, adesso non nasconderò più i miei sentimenti e se a lei non le starà bene, me ne andrò!
 
 
 
Dopo una lunga corsa entro nelle scuderie, lego César, questa volta non attenderò André per liberarlo dalla sella, lo farò io! …
Mi siedo su una panca, ma l’emozione è tale che non riesco a restare seduta a lungo. Mi alzo, vado avanti indietro, vedo in un cesto alcune mele ne prendo due una l’addento e l’altra gliela porgo al mio cavallo.
“Uhm … vedo che la gradisci! Soprattutto dopo una folle corsa che abbiamo fatto… ed è tutta colpa di André!” sento il cuore battere all’impazzata. “Nessuno ha mai osato farmi una cosa simile, nessuno! André ha osato baciarmi … mi ha rubato il … primo bacio…” sento le guance riscaldarsi, il cuore continua a battere forte. “Accidenti a te André Grandièr!” sento lo scalpitio di un cavallo, si avvicina sempre più, deve essere lui. “Non voglio che si accorga di me, potrebbe scappare!” mi nascondo dietro una trave, attendo. Eccolo, sta entrando.
 
 
 
Sono sceso dal cavallo ed entro nelle scuderie, mi guardo intorno, mi accorgo che Cesar è legato, mormoro: “E così Madamigella Oscar è arrivata prima di me! … Uhm …” scruto ogni angolo delle scuderie. “OSCAR … OSCAR SEI QUI? …. Non c’è… sarà in camera sua.” Mi rassegno a non trovarla ma la luce della luna riflette in un angolo, vedo appena la sua ombra, si è nascosta. E così vuole giocare?! Bene, io starò al suo gioco! Lego Alaxander e a voce alta dico: “Mio caro amico hai mai avuto a che fare con una donna? Beh io si, e ti assicuro che portano solo guai!
 
 
 
Accidenti no, anzi, maledetto a te Grandièr! Quindi hai avuto molte donne!? Grrrr…. Come hai osato baciarmi?! Questa me la paghi!”
 
 
“Alexander, sapessi, per poco il garzone non vuotava il sacco, se solo Oscar avesse saputo che io lì vado spesso a divertirmi con ….”
 
Basta, non resisto … adesso saranno guai!
Esco dal mio nascondiglio, avanzo verso di lui e a con tono altero e fiero irrompo. “André Grandièr!”
Fingo di sorprendermi dalla sua presenza, sobbalzo, mi giro e balbetto: ”O … Oscar …. Co … cosa fai qui? Credevo che fossi solo!”
“E invece sono qui e non sei solo!” avanzo. “Quindi sei un assiduo frequentatore di quella maledettissima taverna?”
“IO?! Ma cosa dici?”
“Avanti, confessa che sei un maledetto donnaiolo!”
“IO? Ma Oscar sei forse impazzita? Io … io … a me le donne non piacciono!”
“BUGIARDO!” rispondo decisa e sempre più furiosa.
“Bugiardo io?! Ma cosa ti fa pensare che io … vada con le donne?”
Arrossisco, sento le gote calde, abbasso lo sguardo e ribatto: “Ti ho appena sentito, l’hai detto! Tu vai a donne!”
“Ehm …? E anche se fosse? Non sono forse un uomo libero?”
Mi avvento con l’intento di colpirlo ma lui mi afferra il braccio, mi blocca, siamo naso contro naso, sguardo contro sguardo. Mi ritrovo tra le sue braccia, sussurra: “A me le donne non piacciono … mi piaci solo tu!” e mi bacia ancora …
Mi divincolo con forza, con le mani spingo contro il suo petto, digrigno: “Come osi baciarmi dopo esserti … insulsato con altre donne?”
“Insulsato? Ma che termine sarebbe?”
“Non fare il finto tonto, hai capito benissimo!” con il braccio mi pulisco la bocca.
“Ti fa ribrezzo che un servo ti abbia baciato?”
“Mi fa ribrezzo che un uomo che si sollazza con le altre donne mi abbia baciato!”
“E Fersen? Lui non ti avrebbe fatto ribrezzo?”
Le parole di André mi feriscono, sollevo il braccio e lo colpisco in pieno volto ma lui non demorde, mi afferra per la nuca, mi porta a se e mi bacia con fervore.
“Ti amo! Sappi che un maledetto servo ti ama più della sua stessa vita!” La bacio ancora fino a buttarla sul fieno. Sento Oscar sciogliersi tra le mie braccia, non riesco a crederci, si arrende. Sento il suo cuore palpitare, sussurro: “Tu … tu mi ami, lo so, lo sento.” La bacio ancora e ancora ….

 
 
 
   
 
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