Capitolo
4
“E’
bellissimo!” pensò Debora guardandolo tra i fiori.
-V-vi
piacciono i fiori in generale o solo le rose?- riuscì a
domandargli.
-I
fiori
in generale. Forse voi non lo sapete, ma fu mio padre che si prese cura
della
serra all’accademia e gli piaceva molto. Ci portava anche mia
madre a vederla
in tutto il suo splendore. Ancora adesso il giardino del nostro
castello viene
curato da lui ed io lo aiutò più che posso e mi
occupò della serra ora. Abbiamo
entrambi l’amore per il giardinaggio e la mia preferenza per
le rose rosse l’ho
ereditato da mia madre- raccontava soprapensiero. Ripensava a quando
era
piccolo e la loro mamma gli metteva una rosa sul petto a lui e una tra
i
capelli della sorella.
*Inizio
flashback*
-Mammina!-
la chiamò il bambino.
-Dimmi
tesoro mio- rispose Fine sorridendogli radiosa.
-Come
mai
ci metti sempre delle rose rosse addosso?-
-Perché
sono i miei fiori preferiti e vorrei che anche voi le apprezziate-
-Capisco-
-E
poi…
donare una rosa significa donare amore a qualcuno. Ed io vi voglio
molto bene,
piccoli miei, e non smetterò mai di dimostrarvelo- disse
abbracciando i
gemelli.
-Papà
dice sempre che l’amore si capisce anche se non lo si
dimostra- disse la
piccola Marion.
-E’
vero.
Ma voi siete troppo carini così!- disse con tono infantile
la madre facendo
ridere lei stessa e i figli.
*Fine
flashback*
Voleva
un
bene dell’anima alla sua famiglia e non avrebbe permesso a
nessuno di
rovinarla.
-Ora
capisco perché vi curate della serra scolastica e
perché guardate la rosa con ammirazione-
-Oh!
Scusate. Forse vi ho annoiato con le mie parole. Avrei dovuto stare
zitto-
disse risvegliandosi dal suo sogno d’infanzia.
-No.
Non
mi avete annoiato. Anzi. Mi ha affascinato molto. Anche a me piacciono
i fiori
soprattutto l’iris bianco-
-Davvero?
Anche l’iris è molto bello, devo ammetterlo-
-Purtroppo
nel mio giardino non ci sono. Abbiamo solo le ortensie e i gigli-
-Se
volete potete venire nella mia adorata serra. Lì ci sono
tutti i fiori che
volete. Compresi gli iris-
-Sarebbe
fantastico-
-Allora
è
deciso. Appena ricomincia la scuola, ve la farò vedere-
disse sorridendogli. Il
fantastico e raro sorriso di Ruy. Durò poco ma era proprio
un sorriso. Era la
prima volta che lo rivolgeva a qualcuno che non era della sua famiglia.
E il
ragazzo non capiva come aveva fatto a uscirgli il sorriso davanti a
quella
principessa conosciuta pochi minuti fa. Forse per il motivo che
condividevano
molti interessi.
Intanto
Alam e Marion stavano ancora ballando.
-Finora
non mi avete ancora calpestato il piede, ve ne siete accorta?-
-Dite
davvero? Wow! Sono migliorata allora- disse lei sorridendo felice.
-Adesso
però non vi montate la testa-
-Avete
ragione ma è una soddisfazione per me-
-Vi
capisco. Ho provato la stessa cosa quando sono riuscito a cavalcare il
mio
cavallo Ulisse senza cadere-
-Avete
un
cavallo?-
-Sì
come
quasi tutti i principi del resto-
-Io
intendevo che praticate l’equitazione-
-Già.
Da
quando avevo cinque anni ma quello che preferisco di più
è la spada-
-La
spada?-
-Sì.
Adoro tirare di scherma-
-Anch’io!-
-Strano!
È la prima volta che sento di una ragazza a cui piace tirare
di spada-
-Eh
eh… è
uno dei motivi per cui mi definiscono la meno principesca di Wonder-
disse
imbarazzata.
-Non
capiscono il vostro essere speciale. Comunque avete un istruttore?-
-Sì.
Mio
padre. Fin da piccoli ha insegnato a me e mio fratello a combattere. Ed
io e
Ruy ci divertiamo a duellare tra noi-
-Ah
sì?
Allora perché un giorno non ci sfidiamo noi due o io con
vostro fratello? Non
sarebbe male. Io mi annoio a duellare sempre con il mio istruttore-
-E
vostro
padre? Con lui non duellate?-
-Ha…
troppo da fare- disse lui. Non voleva confidarsi troppo con una quasi
sconosciuta.
-Capisco.
D’accordo allora! Duelleremo noi due- disse sorridendogli.
-Guarda
che non ci andrò leggero solo perché siete una
ragazza-
-Non
temete. Non vi farò tanto male-
“Mi
piace
la ragazza! Finalmente una principessa che non è una
oca” pensava con un
sorrisino Alam.
-Interessante.
Vedremo chi sarà il migliore. Cambiando discorso,
smettiamola di darci del voi.
Preferirei essere vostro amico e tra amici non si usa un tono formale,
giusto?-
-Giusto,
Alam- rispose sorridendo radiosa.
-Ok,
Marion- disse rispondendo al sorriso.
-Mi
fa
sempre piacere avere altri amici-
-Io
invece ho solo Debora e Cedric, un amico d’infanzia. Ma
adesso sono contento di
avere anche te. La più carina di tutte-
-Non
è
vero. Ci sono ragazze molto più carine di me-
-Per
me
no. E a quanto pare… nemmeno per gli altri- disse guardando
i principi che la
osservavano di sottecchi.
-E
proprio
per questo che non vi capisco a tutti quanti. Ci sono principesse
più
principesche di me. Io al loro confronto non sono niente. Non ho
grazia,
pratico cose da maschi e non ho il senso dell’eleganza e
della moda-
-E
allora? Che c’è di male a praticare cose da
maschi? Ognuno è libero di fare
quello che gli piace. Non fa differenza se sei maschio o femmina. E poi
hai
altre qualità. Hai un carattere solare, allegro, pieno di
vita, un sorriso da
favola e ho sentito dire che ti piace leggere libri di ogni tipo.
Secondo te,
non è niente tutto ciò?-
-Grazie
per le tue parole, amico mio- disse commossa per poi abbracciarlo.
Quell’abbraccio
sorprese molto il principe. Era la prima volta che una ragazza lo
abbracciava
ed era una sensazione stupenda sentire il suo corpo premuto sul suo.
Arrossì e
rispose tremante al gesto.
-Di
niente… Marion- sussurrò lui.
-Ma
guarda te quello! Come si permette di abbracciare la principessa
Marion? Noi la
stiamo corteggiando da molto più tempo di lui. Si mettesse
in fila!- dicevano
gelosi gli altri ragazzi.
-Come
al
solito, tutte le fortune alla principessa meno principesca di Wonder.
Che ci
troverà Alam in lei, non lo capisco- spettegolavano le
ragazze.
-Ops!
Scusami. Non dovevo- si scusò staccandosi da lui
imbarazzata. Aveva agito di
istinto e si era ritrovata tra le braccia del principe di Lunaria.
-N-non
è
niente-
-Se
ci
avesse visto mio padre o mio fratello se la sarebbero presa con te-
-Sono
molto gelosi eh-
-Già.
Se
fosse per loro mi rinchiuderebbero in una torre lontana dal mondo
esterno ah
ah…-
-Ah
ah…
Addirittura? Allora dovrò stare molto attento- e
continuarono a ridere e a
scherzare come buoni amici ma loro non sapevano che presto la loro
amicizia si
sarebbe trasformata in qualcosa di più grande.
Nel
frattempo, il re Shade era prossimo ad una scenata di gelosia ma teneva
stretti
i pugni pur di non cedere. Fine invece si divertiva con quel re appena
conosciuto. Lo trovava simpatico.
-E’
un
vero peccato che siate già sposata. Sapete, ci eravamo
già conosciuti
all’accademia anni fa. Non vi ricordate di me
perché ero talmente timido e
impacciato nel rivelarvi i miei sentimenti che mi nascondevo sempre-
-E-eravate
innamorato di me?-
-Già.
Eravate la ragazza dei miei sogni… e lo siete ancora-
-Mi
dispiace ma io ho sempre amato mio marito-
-Lo
so.
Ma non ho mai perso la speranza di rivedervi, mia cara Fine- disse
stringendogli la mano.
-Non
dovete dire queste cose ad una donna sposata. Io non tradirò
“Non
addio ma arrivederci. Ci rivedremo molto presto, mia adorata. E
finalmente avrò
la mia rivincita su re Shade che vi ha rapito il cuore”
pensò Jack vedendola
andare via.
Fine
andò
a cercare i suoi figli per andarsene via dalla festa. Si sentiva scossa
dalle
parole del re di Savenio e non vedeva l’ora di ritornare a
casa.
-Marion!
Sbrigati che torniamo a casa- la chiamò la madre vedendo a
ballare con un
principe. All’inizio ne fu sorpresa ma poi si riprese.
-Di
già?-
chiese ma poi si accorse dello sguardo affaticato della madre.
-Sì
tesoro. Non mi sento tanto bene. Oh! Scusate. Piacere di conoscerla
principe.
Sono la regina Fine del regno della luna- disse accorgendosi del
ragazzo. Non
voleva essere maleducata non presentandosi.
-Piacere
mio, regina. Io sono il principe Alam Shadow di Lunaria- disse
facendogli il
baciamano.
-Il
famoso pianeta Lunaria? Quello dove si produce la maggior
quantità di energia
lunare?-
-Esatto-
-E’
davvero un bellissimo posto-
-La
ringrazio-
-Di
niente. Dico solo la verità. Su! Vieni bambina mia!
Arrivederci principe Alam-
disse lei facendo per andare a cercare il figlio.
-Ciao
Alam- salutò a malincuore Marion andando con la madre.
-Arrivederci-
salutò Alam ad entrambe rimanendo poi da solo. Non lo
avrebbe mai ammesso ma
quel distacco dalla principessa lo rattristò. Si doveva
essere affezionato
davvero a lei. Strano per uno come lui.
Madre
e
figlia andarono in terrazza e così trovarono anche Ruy ad
ammirare le rose
insieme ad una principessa. Ma che serata era quella? Tutte questi
eventi
strani in una volta. Lei che veniva corteggiata da un uomo, la figlia
che
ballava con un ragazzo e per finire il figlio che sta con una ragazza.
Che
altro doveva succedere?
-Che
c’è,
mamma? È successo qualcosa?- chiese Ruy vedendo la madre e
la sorella.
-N-no
niente di grave. Però ritorniamo a casa. Mi sento poco bene-
disse lei. In
effetti era un po’ pallida e sudava. Ruy era sicuro che ormai
era prossima a
svenire.
-D’accordo.
Comunque principessa Debora, lei è mia madre, la regina
Fine. Mamma, lei è la
principessa Debora di Vinus-
-Salve
principessa. Scusate se vi ho interrotto ma dobbiamo proprio andare ora-
“Interrotto?”
pensavano all’unisono Ruy e Debora.
-Non
fa
niente. Vi capisco e spero di rivedervi presto- disse inchinandosi.
-Anche
a
me. Allora a presto- salutò Fine.
-Arrivederci,
principessa Debora- salutò Ruy per poi andare via.
-Ciao-
salutò Marion sorridendo dolcemente.
-Arrivederci-
salutò Debora vedendoli allontanare.
Shade
si
stava cominciando a preoccupare. Non aveva mai visto la moglie scossa
come in
quel momento. Se non fosse che quel re da strapazzo era sparito glielo
avrebbe
chiesto a lui che cosa era successo con Fine. Poi la vide. Venire verso
di lui
con i ragazzi. Ma aveva qualcosa che non va. Aveva una brutta cera.
-Andiamo
a casa. Subito- disse lei distaccata. Non si era dimenticata il litigio
di
prima e il fatto che si sentiva male non cambiava le cose.
-Ok.
Però
prima salutiamo tutti- disse anche lui distaccato.
-D’accordo-
I
gemelli
erano confusi. Come mai i loro sdolcinati genitori erano
così freddi nei
confronti dell’altro? Forse era una delle solite scenate di
gelosia del padre.
Così
andarono a salutare tutti quanti arrivando al turno di Rein e Bright.
-Ma
come?
Ve ne andate di già? E’ soltanto mezzanotte e
mezza- si lamentava Rein. Dopo
tanto tempo che no vedeva la sorella, lei se ne andava già
via.
-Lo
so,
sorellina. Mi dispiace ma non sono in vena di rimanere. Se vuoi
possiamo
vederci domani-
-Va
bene.
Allora a domani- salutò Rein lasciando la famiglia della
luna ad andare a casa.
-Ti
sei
accorta anche te di come stava Fine?- chiese Bright alla sua regina.
-Sì,
Bright. Si vedeva che stava male e spero con tutto il cuore che
guarisca presto
a casa sua-
-Scommetto
che avresti voluto farla medicare qui da noi pur di averla vicina, non
è così?-
-Già
ma
vedendo come Shade e i ragazzi la guardavano premurosi, mi sono
convinta che è
meglio che stia tra loro. Tanto noi ci saremo domani. Ma se solo Shade
non la
farà guarire per quando arriviamo noi, dovrà
vedersela con me-
“Povero
Shade” pensò Bright preoccupato sia per Fine che
per l’amico.
Fine
quarto capitolo
Il
caratterino di Rein si fa sentire a quanto pare ma nn preoccupatevi. Nn
ho
intenzione di uccidere Shade almeno nn ancora XD … cmq come
vedete ce l’ho
fatta ad aggiornare subito ma nn vi ci abituate. Con la scuola
sarà molto
difficile per me scrivere altri capitoli velocemente. Spero mi
perdoniate ç_ç
bye bye e buon anno scolastico a tutti^^