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Autore: Minerva1120    01/08/2023    0 recensioni
Jason Morgan è il figlio del presidente degli Stati Uniti, ma non è un ragazzo felice, suo padre lo ingnora nonostante tutti i suoi tentativi di attirare l'attenzione e un giorno furioso con il padre, mentre è in vacanza con dei suoi amici distrugge dei Totem indiani, un'azione di cui si pentirà amaramente
Genere: Horror | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'The Moon'
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Arrested
 
Jason
Silas fece per sparare contro il Wendigo ma sentii un sinistro Click -scarico….- Il Wendigo fece per colpirlo, mi misi istintivamente in mezzo ma poco prima che il Wendigo mi colpisse quello si fermo   -m-ma cosa?-I Wendigo si misero a urlare e scapparono via -Mike!- Mi girai e vidi Dylan che stava per morderlo -Dylan fermati!- Urlò Silas, Dylan si fermo e in quel momento esplose in una marea di sangue, io, Ashley, Sam e Mike urlammo per la sorpresa e vidi che al posto del lupo adesso c’era un ragazzo dai lunghi capelli castani completamente nudo, ricoperto di sangue dalla testa ai piedi e pieno di ferite per lo più superficiali a parte una sul collo, il mio sparo e una al petto -m-ma che…che succede?- Si chiese il ragazzo confuso -Dylan!- Esclamò Silas felice andando ad abbracciare e baciare il ragazzo -S-Silas…il tuo occhio.- -N-Non è niente Dylan.- -Sono…sono stato io non è vero?- Gli chiese Dylan -no…certo che no- -Silas non nascondermi le cose.- -Senti chi parla.- -Come?- -Parli tu che mi hai nascosto per cinque mesi le lettere di quello stupratore di Julian Ortega!- A quelle parole Dylan parve farsi più piccolo -Io…non volevo…non volevo farti arrabbiare.- -Arrabbiare? Ma quale arrabbiare? Sono preoccupato per te Dylan, devi dirmele certe cose, se non le dici a me che sono tuo marito a chi le dici?- Gli chiese Silas accarezzandogli il viso. Mike ridiede la giacca a Dylan e insieme uscimmo di fuori e lì trovammo il cadavere di Tatiana -oh no!- Esclamò Dylan scioccato -ragazzi! Ehi!- Alzai lo sguardo e vidi arrivare Chris -Chris!- Lo chiamai io -ce l’hai fatta! La maledizione è andata….ma dov’è Markus?- -Lui è stato ucciso…da D…da un Wendigo.- Io lo guardai confuso ma poi capii e decisi di non dire niente -siete riusciti a chiamare aiuto?- -si, qualcuno dovrebbe arrivare.- -Bene.- Aspettammo dentro la baita e dopo un’oretta vidi arrivare cinque nativi americani che ci arrestarono e ci portarono tutti a un furgone e ci buttarono dentro -ehi! Posso sapere almeno perché siamo in arresto.- -Non lo so forse perché siamo entrati qua illegalmente.- Propose Sam.- Venimmo portati in una città e chiusi nella prigione del posto che era molto piccola, venni messo separato dagli altri e dopo una mezz’oretta mi raggiunse un uomo, un nativo americano dai lunghi capelli grigi, un capello da Cow boy molto largo e un poncho di colore scuro, aveva in mano una tazza di caffè - la vuoi?- Mi chiese porgendomi la tazza -grazie.- Lui mi porse la tazza e io gli chiesi -tu sei Kuruk, il capo di questo villaggio?- -Si sono io, da quanto ho capito io tu invece devi essere Jason Morgan, il figlio del presidente degli Stati Uniti e quello che ha avuto la brillante idea di distruggere i Totem di protezione.- Io divenni rosso per la vergogna -i-io…non pensavo che succedesse tutto questo…lo so che è colpa mia, è colpa mia se Tatiana, Ellie e Markus sono morti è colpa mia se Silas ha perso un occhio, che mi succederà adesso?- -Ora..- In quel momento sentimmo il suono di alcuni elicotteri -ora credo che devi venire con me.- Disse -non avete elicotteri qui vero?- Lui scosse la testa, uscimmo fuori e vidi l’elicottero presidenziale -tuo padre si è mosso in fretta.- -Commento Silas-be di certo non l’ha fatto per affetto nei miei confronti.- Dissi io l’elicottero atterrò e vidi uscire mio padre e cinque uomini vestiti in nero -buongiorno Signor Morgan, vedo che si è mosso in fretta.- Disse Kuruk -avete arrestato mio figlio! Sono stato informato da un nostro elicottero del fatto e sono venuto qui di corsa! Quello che stata facendo qui è illegale!- -Illegale? Ti ricordo che questa è la mia nazione e tuo figlio era entrato qua illegalmente, sto solo facendo rispettare la legge.- -Sentilo il muso rosso, parla di legge e ospita due assassini ricercarti! Se ci tenessi veramente alla legge me li consegneresti entrambi e visto che siamo qui! Prendeteli!- Gli uomini in nero fecero per prendere Silas ma io rapido mi misi in mezzo -Fermo!- -Jason che cazzo fai?!?- -Io…Papà Silas mi ha detto che sei stato tu a farli imprigionare e sei stato tu a permettere che torturassero Dylan…è vero?- Gli chiesi -Non è il momento Jason.- -Dimmelo papà!- -Ok! Ok l’ho fatto! Ma tanto che ti interessa a te?- -Ti ricordo che sono tuo figlio, sai…ho fatto una stronzata ieri, quella stronzata l’ho fatta perché tu non mi cagavi, tu pensi più alla tua dannata carriera che ha a me ma quando Silas mi ha detto quelle cose io non ci ho creduto! Ho pensato che mi stesse dicendo delle stronzate! E invece era tutto vero?!?- -Su figliolo non fare tante storie! Tanto stiamo parlando di un mostro, mica di un…- Io tirai fuori il cellulare e schiacciai il pulsante per interrompere la registrazione e rapido la postai su faceboock -che cazzo hai fatto?!?- -Niente, ho solo postato l’audio su Faceboock, lo hanno ascoltato già una cinquantina di persona.- -Merda! Torniamo indietro presto! Dobbiamo fare qualcosa prima che scoppi uno scandalo!- Mio padre se ne andò via di corsa sotto lo sguardo sorpreso di tutti -ma ti ha lasciato qui!- Esclamò Silas divertito -perché hai messo quell’audio sui social?- Mi chiese Dylan-perchè quando mi hai raccontato quello che vi aveva fatto io non ci ho creduto! Ma dopo che l’ammesso non potevo non fare niente...ora rimarrò in prigione?- -Per almeno un mese.- Disse Kuruk -mi…mi sta bene…me lo merito, dopo tutto quello che è successo a causa mia dovrei stare di più in prigione.- -Jason ci sei già dentro in prigione.- Disse Silas -non vedi le sbarre ma la prigione c’è, deve essere la stessa in cui alloggia il nostro amico Charlie, salutacelo se lo vedi- Disse Dylan -stai parlando del tuo amico, quello che ha rotto il furgone?- Dylan annui -si.- -Ora noi andiamo a casa, Dylan hai bisogno di riposo.- -Sto bene Silas, qui quello che ha bisogno di riposo sei…- Dylan sbadigliò e Silas sorrise divertito -va bene, abbiamo entrambi bisogno di riposo.- I due si allontanarono e io seguii Kuruk -che succederà a Sam? Ora che è diventata un Lupo mannaro -temo che lei non potrà tornare a casa, la faremo rimanere qui, avrà una sua casa e per sua fortuna ci sono Silas e Dylan che la potranno aiutare a convivere con la maledizione.- Disse Kurkur riportandomi in cella e chiudendomi dentro.- 
   
 
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