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Autore: EmmaJTurner    07/08/2023    5 recensioni
"Cercasi AMMAZZAMOSTRI
per raccolta di sambuco
la prossima luna piena.
Pagamento 200 nk
50% in anticipo, 50% a lavoro ultimato.
Per info chiedere di Meli"

[REVISIONE COMPLETATA]
Genere: Avventura, Azione, Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Cercasi Ammazzamostri'
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Cercasi Ammazzamostri

Cercasi AMMAZZAMOSTRI

per raccolta di sambuco 

la prossima luna piena.

Pagamento 200 nk

50% in anticipo, 50% a lavoro ultimato.

Per info chiedere di Meli

 

“È tuo questo?”.

Meli sobbalzò. Qualcuno aveva sbattuto un foglio di pergamena sul tavolo della taverna su cui stava finendo il suo pranzo. Riconobbe il volantino con cui aveva tappezzato tutta Berg. Non apprezzò il fatto che ci fosse un lungo coltello infilato dentro.

Meli lanciò un’occhiataccia allo sconosciuto che torreggiava su di lei.

“È mio” confermò. “Sono io Meli. E tu sei…?”.

“Logan” tagliò corto l’uomo. “Sono qui per il lavoro”.

“Lo avevo intuito” sibilò lei, sfilando il coltellaccio dal tavolo e riprendendosi il volantino. “Cosa ti fa pensare di essere adatto?”.

L’uomo la guardò pieno di sdegno. “Sono adatto”.

Meli lo squadrò. L’uomo aveva il trucco degli elfi oscuri: una banda orizzontale di nerofumo che gli attraversava il viso all’altezza degli occhi, mettendone in risalto il colore. Ma non aveva orecchie a punta sotto i capelli neri e ondulati, tagliati corti sulla nuca alla foggia degli uomini del luogo. Un mezz’elfo? Un bastardo?

“La luna piena è tra quattro giorni. Se ti troverò adatto per allora, ti pagherò la prima parte del salario. A lavoro ultimato avrai la seconda parte. Inutile dire che, se muoio quella notte, non avrai il saldo”.

“Tra quattro giorni? Ho bisogno dei soldi ora” ringhiò.

Meli era abituata a tollerare la maleducazione e i modi rozzi degli ammazzamostri di quella regione. E sapeva anche cosa voleva dire avere fame.

“Il pranzo è offerto” disse Meli, facendo un gesto benevolente alla sedia di fronte a sé. Vide il lampo avido negli occhi dell’uomo, che cedette e scostò la sedia per caderci seduto di malagrazia.

Meli ordinò il piatto del giorno “per il suo accompagnatore” e lo guardò divorare il pane e la zuppa di fagioli. Aspettò che si fosse pulito la bocca con l’orlo della tovaglia — non la manica; un vero gentiluomo — prima di riprendere il colloquio.

“Fantasmi, demoni, licantropi?” iniziò, scarabocchiando sul taccuino rosso che aveva aperto sul tavolo.

“Non sono un problema”.

“Incantesimi di protezione?”.

“Ho studiato da incantatore”.

“Hai studiato, ma hai anche imparato qualcosa?”.

L’uomo grugnì il suo fastidio a quella supposizione. Meli lo ignorò.

“Incantesimi di guarigione?”.

“Ho studiato da incantatore” ripeté l’uomo, fissandola con una faccia che diceva prova-a-contraddirmi-se-hai-il-coraggio.    

Meli non si lasciò intimorire. “Non è una risposta. Cosa sai fare?”.

“So guarire ferite di secondo livello, bruciature di terzo, so eseguire una fasciatura e un’amputazione”.

“Ferite magiche?”.

“Livello base”.

“Devono averti buttato fuori presto dalla tua scuola” lo provocò Meli, per nulla turbata.

Gli occhi dell’uomo si fecero due linee sottili e arrabbiate.

“Non ti scaldare, non sei il primo che passa di qui oggi con quel volantino in mano. Devo valutare bene le mie opzioni. Non è un’incombenza facile quella che chiedo di fare”.

L’uomo sostenne il suo sguardo. “Io sono il migliore”.

Meli lo studiò con attenzione. “Cosa te lo fa dire? Ho già un”, Meli sfogliò alcune pagine del taccuino che aveva tra le mani, “ranger di Jauklon, un elfo di Lin e una driade in fila prima di te” elencò.

“Io sono il migliore” ripeté l’uomo.

Meli alzò le spalle e scrisse spavaldo sul suo taccuino. Poi lo richiuse e regalò all’uomo il suo sorriso più insolente. “Grazie mille. Domani ti informerò sulla mia decisione”.

L’uomo la guardò con un’animosità sopita negli occhi. Sembrò voler ribattere, ma alla fine colse il messaggio: si alzò e se ne andò. 

“Ah, per il pranzo? Prego, non c’è di che” mormorò Meli a nessuno in particolare, già persa in altri pensieri.

 

   
 
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