Mille
fremiti
percuoto il mio corpo, e non posso farli cessare, non riesco a farli
cessare.
Mi scuoto, accelerano i battiti del mio cuore, che batte come ali di
farfalle.
Fa male.
I margini delle ferite che crudelmente lei mi aveva procurato pian
piano si
sono risanate, fino a
scomparire.
Fa male, ma non per il dolore, bensì per la
felicità. La consapevolezza di
essere ad un passo da lei. Di guardare i suoi occhi vivi, il marrone
impenetrabile delle sue iridi, le pagliuzze verdi intorno alle pupille,
le gote
rosee, la pelle vellutata e piena di vita… che ora non
aderisce più alle sue
ossa.
Quanto è passato?
Un anno? Due anni? No, tre anni.
Ed io amore mio, ti ho aspettato. Io
amore mio, sono tornato qui ogni settimana.
Qui, per te.
Ed impaziente voglio accarezzare il tuo viso, passare le mani fra i
capelli
lunghi e castani che hanno riacquistato la lucentezza di una volta,
quella che
ho visto solo nelle foto che tu mi hai mostrato.
Le mani mi prudono,
desiderose di
sfiorare la tua pelle, di avere la certezza che tu sei reale, che sei
qui ed
accanto a te… due valigie.
E’ finita, Meg.
Sei libera. Di vivere, di esultare… di amare.
Il cuore batte troppo
velocemente per essere controllato. Batte e quasi ne sento dolore.
Esulta. Ama. Vive.
Tre anni. Tre anni sono passati da giorno in cui capì che la
mia vita non
sarebbe mai più stata la stessa. In cui capì che
lui mi aveva cambiata
irreparabilmente. In cui capì che se non restavo non avrei
potuto amarlo come
volevo. In cui capì, soprattutto, che ogni mio gesto gli
causava… dolore,
sofferenza.
Lui non doveva soffrire. Lui era il mio angelo.
Ti guardo e il sole illumina il verdazzurro
dei tuoi occhi. Gioca con le tue ciglia lunghe, con i capelli chiari e
setosi.
E rivedo ogni tuo particolare, quei particolari che ogni settimana mi
si
prostravano davanti, quelli che mi hanno dato la forza di attendere
sette
giorni per rivederli. Quei particolari che fanno parte di te, che mi
hanno
rapita piano, che, ora, fanno accelerare il battito del mio cuore.
E il desiderio di baciare le tue labbra si fa sempre più
vivo.
Tu mi hai salvata, Robert.
Sorride.
Quanto mi è mancato il tuo sorriso?
Un
sorriso vero, sincero. Di qualcuno che ha ricominciato a vivere. Un
sorriso
nato dal cuore, un semplice eco della sua felicità.
I riflessi rossastri dei suoi capelli la rendono simile ad
una Dea, nella
sua imperfezione…
totalmente perfetta.
Infiniti sono gli attimi in cui i suoi occhi indugiano sui miei e i
miei nei
suoi.
Non c’è creature
più bella.
Si avvicina, titubante. Con una falcata la raggiungo
circondandole le
spalle con le braccia e stringendola al mio petto.
Sono qui.
Mi culla fra le sua
braccia, stringendomi a se, come se il vento potesse portarmi via.
Non vado da nessuna parte, vorrei
dirgli, ma la voce mi muore in gola dell’emozione.
Mi allontano da suo petto per guardarlo meglio, perdermi nel mare dei
suoi
occhi.
Quanto ho atteso questo momento? Ho
tenuto duro, per te, per me.
Il cuore sembra che debba esplodermi di gioia. Attendo il fatidico, bum, ma non arriva.
Tutto questo è vero, reale, ed è merito tuo.
“E’ finita.”, mormora carezzandomi la
guancia con la sua e sento la leggera
barba solleticarmi la pelle.
Un risolino esce dalle mie labbra, “Grazie.”, mormoro al tuo orecchio.
“Grazie a te.”. L’intensità
del suo sguardo mi scuote, mi mozza il respiro e
sento le gambe molli.
“Ti amo.”, e lo ripeterei
mille volte,
amore mio.
“Sempre.”
“Più di ogni cosa?”, chiede con occhi
luminosi.
“Scherzi?”,
chiedo dilatandogli occhi.
Corrugo la fronte confuso ed il mio sguardo perde un battito. Poi
sorride e mi
bacia con dolcezza le labbra.
“Di più.”
Sul mio viso si fa largo un sorriso
L’idea di questo sguardo Meg, mi ha
dato
forza.
E mi avvento sulle sue labbra.
Calde. Mie, solo mie.
E mi baci, come da tempo non fai.
Con passione.
Con desiderio.
Con dolcezza.
Con amore.
E se le sento, le tue labbra, morbide, vellutate e
finalmente… calde.
“Ti amo, Meg.”
“Ti amo, Robert.”
Un
bacio può rovinare un’esistenza o semplicemente
renderla divina.
Un amore può cambiare due vite.
Amore, ciò di cui l’umanità ha bisogno.
Amore… lui, che rende le persone irrazionali… lui
che fa fare cose pazze.
*
E molti di voi diranno: “oh, è finita!”
Ebbene si, con questo terzo capitolo tutto finisce, per vostra grande
fortuna.
Bene, voglio ringraziare di cuore tutti coloro che hanno letto i
capitoli
precedenti e che ha messo la fiction fra i preferiti, ma soprattutto
chi ha
recensito gli scorsi capitoli e chi lo scorso.
Come potete notare il capitolo è narrato da entrambi i
personaggi, prima
Robert, poi Megan.
Ringrazio
di cuore alle due mie “sostenitrici”, che mi hanno
dato la giusta
ispirazione per continuare, per te Patt, per te Kia.
Nessie93: ciao, tesoro!
Potrò mai
ringraziarti abbastanza? Nah, non credo. Con le emozioni spero di
migliorare e
poter comunicare come vorrei. Sono contenta tu l’abbia letta,
ci tengo al tuo
parere, oramai non ne potrai davvero più di me. Mi sa che mi
dovrai sopportare
per un bel po’, eh! A presto cara e grazie davvero di tutto!
=*
A voi,
Panda.