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Autore: TheBrainStealer    23/08/2023    0 recensioni
Di storie che raccontano di piccoli aspiranti allenatori ne abbiamo viste, ma cosa accade quando qualcuno ha già seguito un percorso di vita?
la storia ruota attorno ad un ragazzo di nome Adam che, da quando zoppica per motivi noti solo a lui, ha visto spegnersi il suo sogno di essere viaggiatore, ritrovandosi così bloccato in una routine di noia, apatia e ricordi dolorosi. Tuttavia, una serie di eventi inaspettati metteranno a dura prova la volontà già ridotta male del giovane, smuovendo la deprimente quotidianità che ormai da tempo lo affligge.
Genere: Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti, Violenza | Contesto: Videogioco
Capitoli:
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<< abc >> = dialogo.
"abc" = pensiero.
* abc * = telepatia..
 

CAPITOLO 13: alta marea

 

Presente, tre giorni dopo gli eventi accaduti al casinò di Ciclamipoli, mare aperto, nave da trasporto...

Diario di Adam...

Siamo partiti all'incirca una settimana fa da Petalipoli e attualmente mi trovo accanto a Evelyn sul letto della nostra cabina, a bordo della nave salpata da Porto Selcepoli diretta allo scalo di Alghepoli. Lei dorme serena. Pare che basti la mia presenza a farla addormentare senza troppi sforzi, anche grazie a questi sfoghi trascritti su questo quadernino sgualcito che fanno spurgare parte dei nostri pensieri. Lei è davvero un angelo e continuerò a starle vicino in qualunque situazione e qualunque cosa succeda, anche a costo della vita, come del resto sarebbe disposta a fare anche lei...

Era moltissimo tempo che non salivo a bordo di un mezzo come questo, a dirla tutta non mi allontanavo così tanto da casa da un tempo che oramai mi pare immemore.

Ancora adesso mi sembra strano che nelle cabine adiacenti alla nostra ci siano i nostri compagni di viaggio. A volte, quasi mi dimentico come tutto questo sia iniziato. In questo momento mi sento molto lontano da casa, lontano dalle mie cose e dai piccoli gesti che facevo ogni giorno, anche se alcuni di questi erano cose come agganciarsi il tutore alla gamba in maniera corretta o starsene sul divano, aspettando che gli antidolorifici facciano effetto in modo da poter camminare. Ricordo anche la colazione con Evelyn fatta alla terrazza di Swablu durante il giorno del mio compleanno. Credo proprio che, se riuscirò ad arrivare in fondo a questa storia, concederò di nuovo la mia presenza in quel jazz bar. In ogni caso, non riesco a spiegarmi come tutto d'un tratto la mia vita si sia movimentata così tanto. Non faccio in tempo a godermi il mio compleanno insieme a Eve, Horus e Coraline che improvvisamente arriva quello Yacht che attracca al molo del Signor Marino. Adesso, poco più di una settimana dopo, eccoci qui a cercare Red per tutta la regione, alle prese con criminali e malfattori. Devo ammettere che uscire dopo così tanto tempo per così tanto mi fa davvero sentire strano e sono abbastanza sicuro che questa sensazione stia pervadendo anche Evelyn. Siamo tornati in dei posti che abbiamo lasciato quando ero un bambino, e vedere quanto il mondo sia andato avanti anche senza di noi mi ha fatto riflettere moltissimo, anche se non so esattamente su cosa, forse un po' su tutto...a partire dal capopalestra Walter. È invecchiato, ma la sua grinta e la sua etica non sono cambiate per niente. è una grande persona, lo rispetto...al contrario di Brendan, al quale non dedicherei neanche un briciolo del mio buon senso: quel ragazzo ha sporcato definitivamente l'immagine e il prestigio della nostra regione. Mi manca Rocco Petri, lui sì che era un campione dalle buone maniere. Un'altra cosa che ho visto passarmi davanti senza preavviso è la necessità di partire in viaggio con altre persone (anche se avrei preferito non averne bisogno). Ho pensato tante volte a come comportarmi con quegli allenatori, ma non sono ancora riuscito a creare un rapporto tranquillo con loro. Probabilmente mi rispettano, ma dubito fortemente che gli piaccia. Non che mi importi, anche se ogni tanto, quando non c'è nessun altro e posso starmene a pensare in santa pace, mi chiedo se invece dovrei dare importanza alla cosa. Gold è insopportabile, ma devo ammettere che senza il suo aiuto sarebbe stato davvero difficile arrivare fin qui, se non impossibileTra l'altro, mi chiedo ancora come mai si stia portando a giro quel moccioso di Ash. lo sta tenendo sotto la sua ala, ma perché? Forse ha visto in lui qualcosa che nessuno di noi ha notato. Non credo sia il talento, anche perché quello lo aveva notato quando lo ha incontrato sullo yacht per il tour verso il parco lotta. No...deve essere qualcos'altro, ma forse sono troppo distaccato per vedere davvero che cosa sia. Infine abbiamo May, la ricercatrice di Albanova. Non l'ho ancora inquadrata a modo, ma pare stia cercando di superare la separazione con Brendan, che dovrebbe essere avvenuta circa qualche giorno prima della nostra partenza. Devo ammettere che a volte ha dimostrato davvero di aver fegato, anche se la sua situazione sentimentale l'ha portata a compiere alcune cazzate, come quella che ha combinato al casinò di Ciclamipoli...a causa sua siamo dovuti andare nel retro del casinò a scatenare una guerra. Non so se saremmo riusciti comunque a estrarre le informazioni dal campione di Hoenn senza scatenare un inferno, ma avremmo potuto almeno provare. Chissà chi ha ragione tra me e Gold: Ash e May erano o non erano pronti per questo viaggio? Io sono ancora convinto di no, e lo hanno dimostrato sia l'ingenuità di Ash che l'impulsività di May al casinò. Ma chi prendo in giro? potrò avere ragione su tutte queste cose, potrò avere una maggiore serietà nei metodi e forse anche qualche briciolo di buon senso in più, ma rimane il fatto che in questo improbabile gruppo sono la persona più detestata, oltre al fatto che, tra tutte le cazzate che sono volate quando abbiamo discusso tra noi, su una cosa May ha ragione: a parte la mia squadra, non ho nessuno. Forse...sono una persona sola proprio perché vedo sempre le cose in modo diverso. Chissà, forse sono proprio io che sta rendendo questo gruppo improbabile...

...

Scritte quelle parole, Adam mise via il quadernino dalla ruvida copertina in cuoio e lo ripose nello zaino. Guardò poi alla sua destra, in modo tale da assicurarsi ancora una volta che la sua amica stesse dormendo.

Infatti, quella era ancora lì rannicchiata vicino a lui, con gli occhi chiusi in un'espressione piuttosto rilassata.

"mmm...non ho ancora sonno. Questi momenti in cui Evelyn dorme senza farsi svegliare dal nostro flusso di pensieri sono davvero rari. Penso che mi farò un giretto per la nave per lasciarla dormire in pace"

Si alzò lentamente in piedi digrignando i denti per il dolore. Si pentì subito dopo di essersi alzato in modo così disinvolto per poi agganciarsi il tutore ai pantaloni. Quando ebbe preso anche il suo fidato bastone da passeggio, guardò fuori dall'oblò della cabina per vedere un po' il mondo al di là di quel vetro rotondo.

Era il crepuscolo, e l'ultimo alone di luce debole e dal colore scuro si adagiava sul piatto mare che si estendeva a perdita d'occhio. Pareva uno specchio poggiato sull'orizzonte e tale visione tranquillizzò un poco il ragazzo.

Ingoiò un paio di pillole antidolorifiche, imboccò le coperte a Evelyn e si avviò verso l'uscita della cabina.

---

Ponte della nave, esterno...

Il ragazzo indossava una giacca a vento, nascondendo la camicia bianca tanto elegante quanto insufficiente per coprirlo dal vento proveniente dal mare aperto che si andava a schiantare direttamente su di lui.

Si appoggiò sulla ringhiera che dava direttamente sull'acqua, fumando la sigaretta elettronica e godendosi la vista della sconfinata distesa liquida. Senza dubbio, quello non avrebbe mai potuto fare a meno dell'acqua e al tempo non gli are certo sembrato fattibile comprarsi una casa lontana dal suo amato oro blu.

Si perse un po' nei suoi pensieri, pensando al momento in cui molti anni prima era stata inaugurata la rotta navale tra Porto Alghepoli e Porto Selcepoli. Nel momento in cui divenne operativa, la tratta era stata vista come una gigantesca novità, anche perché prima di allora si poteva navigare per le acque di Hoenn solo attraverso una barca presa al molo del signor Marino, oppure cavalcando un pokémon che fosse in grado di trasportarti. Quando invece le grosse imbarcazioni furono messe a disposizione, iniziarono i viaggi a scopo turistico e altri tragitti percorsi invece dalle colossali navi mercantili che esportavano e importavano merci con le altre regioni. Quando Adam ed Evelyn si erano messi in viaggio, i grossi traghetti come quello su cui stava al momento lui non c'erano, cosa che gli fece cavalcare le onde grazie alla barca del vecchio marinaio, per poi cavalcare Coraline in seguito. La cosa ironica era che, il motivo per il quale si ricordava perfettamente l'anno dell'inaugurazione dello scalo, è che coincideva con l'anno in cui Brendan era diventato campione della lega pokémon di Hoenn, oltre ad aver fermato il team magma e il team idro prima che scatenassero la fine del mondo.

Il ragazzo sbuffò fuori una nuvola di vapore dalla sigaretta elettronica.

"beh, almeno quel bastardo è riuscito a fare una singola cosa buona..."

Sorrise al suo pensiero, mentre si gustava allo stesso tempo l'aroma al gusto di tabacco scuro.

<< Adam >>

Una voce improvvisa lo fece voltare di scatto.

Il giovane si ritrovò davanti May, vestita in modo lievemente più elegante del solito e coi capelli sciolti al vento.

<< May. Non mi aspettavo di vederti qui >>, disse Adam sinceramente sorpreso. Il sole era già tramontato e la luce del crepuscolo stava man mano sparendo a sua volta, cosa che stava riducendo di molto la visibilità.

<< beh, sinceramente nemmeno io, soprattutto senza Evelyn >>, rispose lei. << eri immerso nei tuoi pensieri? Spero di non aver interrotto niente >>, continuò.

<< Evelyn è rimasta a dormire. Io avevo deciso di farmi un giro, fino a quando non ho deciso di fermarmi qui a vedere il mare...tu invece che ci fai qui? >>, rispose quello girandosi lievemente verso la distesa d'acqua.

<< ero venuta qui per distrarmi un po' >>

<< capisco... >>

Lei notò qualcosa di diverso in quello strano allenatore. C'era sempre quell'evidente tono di freddezza nella sua voce, ma non sembrava irritato. May pareva ancora incredula all'assenza di Evelyn nelle vicinanze dello zoppo e la cosa stava facendo nascere in lei parecchie domande.

"certo che è proprio strano. Ma se Adam e la sua gardevoir usano spesso la telepatia...come funziona adesso che il pokémon è a dormire? In questo momento Adam è più simile a un ragazzo come tutti gli altri?"

Dal momento che cercare di rispondere a quelle domande avrebbe creato solo altri quesiti, la ragazza scacciò via quei pensieri e iniziò di nuovo a parlare.

<< certo che ne sono successe di cose in questo periodo, non è vero? Ammetto che mi state facendo vivere davvero una bella avventura >>, dichiarò la ricercatrice sorridendo. L'altro notò un pizzico di nervosismo in lei.

In risposta, la bocca di Adam si increspò in un sorriso ironico, prima che anche lui iniziasse a parlare.

<< suppongo siano stati gli eventi degli ultimi giorni a spingerti fin qui per riflettere... >>

Ci fu qualche secondo di silenzio.

<< beh, ecco...sì. È così: quello che è successo al casinò mi ha davvero scombussolata. Ho dedicato anima e corpo a Brendan e l'ho amato come nessun altro, ma dopo tutto quel tempo insieme mi ha comunque scaricata come un barile di rifiuti. Poi arriviamo a Ciclamipoli e lo ritrovo affogato dalla fama e dal denaro. Ha buttato via anche l'ultima briciola di bontà che aveva, per non parlare del fatto che abbiamo dovuto anche lottare contro le sue guardie. Mi ha pure umiliata al tavolo verde senza pensarci due volte. Io sono dell'idea che nella vita bisogna andare avanti qualsiasi cosa accada senza farsi fermare da niente e nessuno, ma queste sono cose che davvero mi hanno spezzato il cuore... >>

May aveva gli occhi lucidi e il vento sulla faccia non l'aiutava. Quando però vide che Adam stava continuando a guardare il mare, si sentì un poco imbarazzata.

<< scusami, ti ho vomitato tutta questa roba addosso senza preavviso. Di certo non ti sei messo in viaggio per ascoltare queste cose. Forse è meglio se ti lascio da solo... >>

Non fece in tempo ad incamminarsi che Adam si girò verso di lei.

<< no May, aspetta un secondo >>. Il suo tono era deciso, ma non era furioso.

Prese il bastone da passeggio e fece un passo verso di lei.

L'aveva vista fuggire assieme a lui nei meandri del Tunnel Menferro, affrontare i criminali nel retro del casinò di Ciclamipoli e perfino indagare per trovare degli indizi su Red. La paura in certe situazioni era ovviamente normale, ma così vulnerabile non l'aveva neanche vista alla terrazza di swablu, mentre era seduta al balcone a bere una pinta di birra di prima mattina a causa dello stress dovuto dalla separazione.

Lei aveva scelto di partecipare alla spedizione senza essere costretta, ma rimaneva il fatto che Adam l'aveva mandata a cercare un ex che forse era meglio per lei se non incontrava di nuovo.

<< senti May...io sono stato molto duro con te. Quando hai perso al tavolo verde stavi uno schifo e io ti ho comunque gridato contro e non so quanto la mia azione sia stata giusta >>

<< avevo fatto una cazzata Adam, me lo meritavo... >>, rispose lei sottovoce.

<< lo so, ma...forse c'era un altro modo... >>, continuò il ragazzo.

<< stai cercando un modo per chiedermi scusa? >>, chiese May. Era sull'orlo del pianto, ma in quel momento la goffaggine di Adam era quasi esilarante da vedere.

<< è probabile...e poi non ero in condizione di giudicarti e non lo sono neanche adesso... >>, spiegò poi l'altro.

<< in che senso? >>

<< anche se ti sbagliavi sul fatto che non so cosa significhi perdere qualcuno, su una cosa hai ragione: se togliamo la mia squadra, io sono davvero una persona sola... >>

Quella si fermò un attimo sul posto: non pensava avrebbe proprio parlato di quella cosa. Qualche giorno prima si era arrabbiata molto con lui, ma adesso che lo vedeva tutto solo a guardare il mare senza neanche Evelyn, iniziò a vedere le cose in modo un tantino diverso.

A dirla tutta, May adesso si sentiva anche in colpa, anche perché non era da lei insultare qualcuno in quel modo, anche nel caso quest'ultimo si fosse comportato male; lei era più tipa da ignorare gli insulti e cercare di avere un buon rapporto con chi le sta intorno.

<< Mi dispiace Adam, io non ero in me quella sera. Ti ho detto delle cose orribili >>

Ormai stava per piangere. erano troppe cose insieme: la notizia di un ragazzo scomparso, la violenza e lo stupro evitato di un soffio al tunnel Menferro, il suo ex-ragazzo annegato in un mondo di soldi sporchi e corruzione e lo scontro al casinò.

Lui si girò verso di lei.

<< perché ti scusi? Hai semplicemente detto la verità: non devi scusarti quando sei sincera, quindi non sentirti in colpa, dico davvero >>, rispose in totale tranquillità.

<< ma tu adesso non sei da solo...ci siamo noi >> riuscì a malapena a replicare la giovane. Ormai le lacrime le stavano scendendo dai lati del viso senza che lei se ne accorgesse.

L'altro era sinceramente confuso.

<< ma May, noi non - >>

Adam venne interrotto da un gesto tanto improvviso quanto inaspettato.

Quella lo aveva raggiunto in un attimo, stringendolo in un abbraccio che lui, con la gamba che si portava appresso, non avrebbe potuto evitare in nessun modo.

May lo stringeva forte e piangeva, liberando tutto lo stress accumulato negli ultimi giorni in un'unica esplosione emotiva.

<< non sei da solo. Nessuno di noi è solo >>, continuava a ripetere la ragazza.

Lo zoppo la abbracciava a sua volta, anche perché altrimenti sarebbe rimasto senza un appiglio, dato che il suo bastone da passeggio era caduto a terra.

La guardava confuso, mentre il vento che soffiava forte tra i suoi capelli cercava inutilmente di schiarirgli le idee.

Aveva la testa dell'altra appoggiata sul suo petto mentre cercava di ricordarsi quando era stata l'ultima volta che qualcuno oltre a Evelyn non lo abbracciava. Per lui era strano ricevere un gesto del genere e forse, in un qualsiasi altro momento, se la sarebbe staccata di dosso senza troppo problemi.

"che cosa strana. Perché ha detto tutte queste cose proprio a me? fossi in lei sarei andato da qualcun altro a sfogarmi e poi questo abbraccio sta diventando sempre più strano. In ogni caso, anche se non li ritengo degli amici che risolvano la mia solitudine, rispetterò la sua opinione"

Il cuore gli pulsava forte: panico. Era così tanto che non si ritrovava in una situazione di intimità con una persona nuova che non sapeva neanche se fosse il caso di muoversi, anche perché per qualche motivo interrompere tutto prima del dovuto sarebbe stato secondo lui un gesto scortese.

Dopo un lasso di tempo che per lui pareva interminabile, la ragazza sciolse la presa che li aveva avvicinati. Nessuno, ma proprio nessuno avrebbe mai avuto il coraggio di abbracciare Adam eccetto i suoi pokémon e/o Evelyn.

May si rese conto di cosa aveva fatto e pareva un poco imbarazzata.

<< io...scusa >>

<< tranquilla...non fa niente >>

La ricercatrice sorrise mentre lo storpio raccoglieva il bastone e provava a ricomporsi.

<< niente facce incazzate o paternali? >>, chiese scherzosamente.

Adam si schiarì la gola.

<< per stavolta te lo lascerò passare >>, disse in maniera provocatoria. La ragazza non riuscì a capire se quello fosse un tono ironico per stare allo scherzo oppure no, ma poco importava.

<< sai Adam, io non credo che tu sia una persona cattiva. Penso solo che tu debba essere capito un poco più degli altri >>

Il giovane rintoccò il bastone a terra ed emise un risolino.

<< cosa te lo fa pensare? >>

<< intuito. Per quanto tu possa sembrare scontroso, alla fine ci hai protetti tutti quanti quando ne avevamo bisogno >>

<< ho fatto solo il mio dovere: tu e Ash siete sotto la responsabilità mia e di Gold. Non possiamo permetterci che vi accada qualcosa >>

<< sia come vuoi, ma comunque ti ringrazio. Ah, a proposito: quando l'altro giorno hai dato a Brendan quella lezione, so che non lo hai fatto per me ma...grazie >>, disse la ragazza prima di iniziare a voltarsi per tornarsene in cabina.

Adam prese il bastone e lo appese alla ringhiera della nave. Subito dopo, iniziò a scavalcarla.

May si era quasi voltata del tutto ma lo vide comunque.

<< ADAM! >>, gridò a perdifiato per poi correre verso di lui.

"che cazzo vuole fare?! finirà per ammazzarsi!", pensò.

Era arrivata a pochi metri da lui quando si rese conto che era troppo tardi: ormai si era buttato.

Si affacciò guardando verso il basso, contemplando quella che ormai, a causa della scarsa luminosità, sembrava più una distesa di petrolio che il mare.

Chiamò di nuovo il suo nome, urlando a squarciagola. Si girò anche attorno per vedere se c'era qualcuno a cui chiedere aiuto, ma niente...

Si portò la mano alla bocca, in preda al panico.

"è morto...si è ammazzato! Perché lo ha fatto?!"

Qualche secondo dopo però, vide l'acqua vicino alla prua della nave ribollire. Cercò di aguzzare la vista per osservare meglio, sperando che da un momento all'altro risbucasse il ragazzo che aveva parlato con lei fino al momento prima.

Improvvisamente, la milotic di Adam saltò fuori dall'acqua compiendo un balzo altissimo, arrivando quasi all'altezza della ringhiera dalla quale si era affacciata la ricercatrice. In groppa al pokémon vi era il suo rispettivo allenatore, ovviamente zuppo dalla testa ai piedi. May tirò un sospiro di sollievo e scacciò dalla testa il pensiero di dover correre a perdifiato alla cabina di Gold o di buttarsi in mare per salvare lo zoppo.

Continuò invece a osservare come quelli si muovevano tra le onde quasi nere, colpiti da quella pochissima luce che ormai adornava il cielo. Era stata una cosa completamente inaspettata, soprattutto da una persona come Adam, che non era certo tipo da azioni avventate. L'allenatore e Coraline continuarono a immergersi e riemergersi, mentre la ricercatrice notava quanto fosse veramente grande quel serpente marino che si avvicinava ai sette metri di lunghezza: per quanto non l'avesse vista lottare per molto, quella milotic era stata davvero un'alleata utile durante lo scontro al casinò.

Dopo quasi un venti di nuotate e piroette, la creatura balzò così in alto da riportare lei e lo storpio sul ponte, vicino alla ricercatrice che guardava sorpresa.

Lo zoppo si riavvicinò alla ringhiera e riprese il suo bastone. Si massaggiò la gamba, forse per qualche dolore dovuto al suo handicap. Subito dopo però, si voltò verso il suo pokémon e allungò la mano. Coraline in risposta appoggiò la sua testa su di essa e si fece accarezzare.

<< Adam! Mi hai fatto venire un infarto! >>, gridò May. La sua voce però era più intrisa di ammirazione che di rabbia.

Quello fece spallucce.

<< pensavo fossi andata via... >>, disse con disinvoltura.

<< siete stati incredibili, dico davvero! Non pensavo che voi due fosse così coordinati >>

Adam continuò ad accarezzare la testa della milotic.

<< Coraline ogni tanto ha bisogno di farsi una bella nuotata, in onore dei vecchi tempi... >>, rispose lui mentre sorrideva al suo pokémon prima di farlo tornare nella sua sfera.

<< vedo che hai un buon rapporto con la tua squadra >>, notò la ragazza.

<< loro non sono la mia squadra...sono la mia famiglia. Ora, se non ti dispiace, avrei proprio bisogno di farmi una doccia calda: sono tutto zuppo e questo vento non aiuta. Ci vediamo May >>

<< immagino. Ci vediamo Adam >>, concluse la ricercatrice prima che entrambi si avviassero alle proprie cabine.

...

Cabina di Adam e Evelyn.

Una volta uscito dalla doccia, il ragazzo vide la sua amica che ancora dormiva sul letto, anche se si stava muovendo in maniera scoordinata con una faccia spaventata.

Adam si stese accanto a lei e le dette una carezza sulla guancia. Poco dopo, Evelyn si rilassò di colpo per poi riaprire gli occhi.

<< buonasera mia cara, dormito bene? ho visto il tuo incubo, ti va di parlarne? >>, chiese lui con sguardo dolce.

<< hai visto tutto dico bene? >>, rispose lei ancora mezza assonnata.

<< beh sì, sappiamo entrambi come funziona >>

<< immagino di sì... >>

<< tranquilla Eve, non devi vergognarti di niente. Se ne hai bisogno possiamo parlarne alla vecchia maniera >>

<< come ben sai...ho sognato te e May. Eravate sul ponte della nave e ridevate assieme. Improvvisamente vi siete abbracciati e.... >>

Malgrado entrambi vedessero pensieri, sentimenti e intenzioni l'uno dell'altra, Evelyn sembrava un po' preoccupata per continuare a parlare: col carattere che aveva, le era difficile dire una cosa che la faceva preoccupare per Adam con la propria voce. Un comportamento decisamente molto più da umano che da pokémon.

<< e poi? >>, continuò Adam.

<< andavate via...e lei ti portava via da me... >>, concluse poi con faccia triste.

Lui le avvolse un braccio intorno alla spalla.

<< Eve, io sono andato sul ponte e ho incontrato May >>

<< lo so... >>

<< e come vedi sono ancora qua. Laggiù non è successo niente...niente e nessuno potrà mai dividerci. Non devi aver paura >>, rispose Adam in maniera rassicurante.

Si abbracciarono e smaltirono la tensione accumulata.

<< ehi Eve, che ne dici se andiamo a fare un giro per la nave come ai vecchi tempi? Solo io e te >>

Lei sorrise.

<< questa mi sembra un'ottima idea! >>

----

Circa due ore dopo, nella cabina di Gold...

<< ma quindi se faccio balzare Pikachu posso fargli scagliare fulmine? >>

<< non esattamente: puoi farlo se ha balzato per una schivata, altrimenti , se salti subito a mezzaria senza un buon motivo, sarebbe un bersaglio facile, anche perché il nostro amichetto giallo non è un pokémon volante. Ricorda: a meno che non abbia le ali, è meglio farlo muovere più agilmente possibile a terra. Spesso gli allenatori che hanno un minimo di esperienza preparano pure degli attacchi più superflui in modo da far schivare l'avversario e aspettare che si sbilanci per la schivata...per poi colpire con maggior forza. Quindi ricorda anche di scegliere bene i movimenti da far fare al tuo pokémon: usa questo trucchetto contro gli altri e farai faville contro un sacco di gente! >>

<< perfetto, perfetto... >>

Il ragazzino da Kanto annotava meticolosamente sul proprio taccuino ogni parola che il campione di Johto diceva. Non importava se fossero cose nuove o che già sapeva, anche perché il ragazzo più grande le spiegava sempre in modo dettagliato e ogni volta scopriva quindi qualcosa di nuovo.

Gold ghignò.

<< sei forte Ash e ti vedo ogni volta migliorare di più. Non è che un giorno mi vieni a soffiare il titolo di campione? >>, chiese facendo l'occhiolino.

<< chi lo sa? Haha >>

Continuarono a ridere, fino a quando qualcuno bussò alla porta.

<< avanti >>

May si affacciò da dietro l'uscio.

<< ma salve, vedo che stiamo facendo delle lezioni sulle lotte pokémon qui >>

Ash drizzò la testa.

<< ciao May! Eh sì, Gold è davvero un grande insegnante! >>

<< penso che qualche lezione farebbe bene anche a me, non sia mai che un giorno io ricominci a fare l'allenatrice come si deve >>, scherzò lei in modo ironico.

Il ragazzo dagli occhi dorati sorrise.

<< in realtà sei stata davvero grande in questi giorni. Se un giorno avremo la possibilità di fare una lotta amichevole ne sarò molto felice. In ogni caso...dicci tutto >>

<< volevo solo avvisarvi che tra poco arriveremo al porto. Quindi forse è meglio che raduniate le vostre cose prima che vi chiedano di liberare la cabina. Comunque, l'idea della lotta amichevole non mi sembra affatto male. vedi però di andarci piano va bene? >>, rispose lei cinguettando.

<< tranquilla, sarà solo uno scontro amichevole. Sentito Ash? tra poco sbarchiamo. Meglio radunare le nostre cose >>, concluse l'allenatore guardando tutte le cianfrusaglie attorno a lui e al suo più giovane amico.

<< Adam è pronto? >>, continuò mentre cercava di comprimere come poteva le cose nel proprio zaino.

<< beh...sì, credo. Non saprei. L'ho visto solo due ore fa sul ponte. Se l'ho inquadrato bene però, sarà sicuramente pronto da almeno mezz'ora haha >>, rispose la ricercatrice.

<< ah ma senti, hai incontrato Adam sul ponte. Non ti ha rifilato qualche paternale vero? >>

<< ma no, ma no. Anzi...è stato più gentile del solito. Mi ha addirittura chiesto scusa per quello che ci siamo detti al casinò >>

Gold era divertito da quelle parole.

<< questa poi me la devo segnare >>, risero un po' tutti. << sei seria May? >>

<< giuro haha. Poi stavo andando via e lui ha creduto di essere da solo >>

<< continua, sembra divertente >>

<< si è buttato in mare >>

<< ma che cazz... >>

<< si lo so. Stavo di morire di crepacuore quando l'ho visto volare di sotto, ma poi ha iniziato a nuotare assieme a Coraline in mezzo al mare: l'aveva tirata fuori mentre cadeva >>

Il campione di Johto credeva invece di morire dal ridere.

<< signore e signori...Adam: l'unico stuntman zoppo! >> esclamò.

Risero ancora, a tal punto che dovevano aggrapparsi da qualche parte. Del resto, dopo tutto il casino che stavano vivendo negli ultimi giorni una risata di certo non guastava.

<< comunque... >>, continuò << quel ragazzo non ce la racconta giusta. Appena sbarchiamo voglio proprio vedere una cosa >>.

<< che vuoi fare? >>, chiese Ash curioso.

<< lo vedrete appena arriviamo al molo: credo di aver avuto un'idea >>

---

un'ora dopo, Porto Alghepoli...

Finalmente, i cinque erano arrivato alla città marittima di Porto Alghepoli, uno dei più grandi e importanti navali nella regione di Hoenn e anche al di fuori di essa. Infatti, assieme alle scogliere e il meraviglioso paesaggio costiero, dentro quest'ultimo sembravano incastonati un numero impressionante di zone dedicate agli sbarchi e cantieri navali, fiancheggiate da una zona per imbarcazioni civili, mentre appena si guardava verso la terraferma si poteva notare un'intera zona composta dalla città in sé, piena di vegetazione e pokémon che svolazzavo per i tetti e per gli alberi delle navi. Ormai si era fatta sera e tutta la zona era illuminata dalle luci artificiali della città marittima.

<< eccoci qui arrivati. Che dite, iniziamo ad avviarci verso il centro pokémon? >>, chiese Adam.

<< quanta furia... >>, rispose Gold in maniera provocatoria.

Lo zoppo si girò. Erano appena scesi dal traghetto e gli altri passeggeri stavano ancora andando via, spostandosi tra loro sul pavimento di legno del molo come se il gruppo fosse intrappolato in un fiume di persone.

<< mmm...qualcosa mi dice che stai per dirmi qualcosa di molto particolare, dico bene? >>, chiese Adam.

<< proprio così... >>

<< avanti, spara... >>

<< prima di andare al centro pokémon...pretendo una lotta con te. Una lotta vera, proprio su quella spiaggia, proprio adesso >>

Lo storpio si mise una mano sulla fronte mentre Evelyn aveva una faccia stranita: di certo non si aspettavano quella domanda.

<< dì un po' Gold: è stato Ash a darti questa idea grandiosa? >>

Ash si fece vedere.

<< non guardare me! >>

<< capisco...allora saprai già che sto per chiederti il perché. Come mai vorresti lottare contro di me? Sei il campione della lega di Johto, un pezzo grosso...perché perdere tempo con uno zoppo che odia le lotte? >>

L'altro si aggiustò il cappello.

<< perché ormai è un pezzo che sto viaggiando con qualcuno che non conosco appieno. Te l'ho detto altre volte Adam: non so a cosa pensino gli altri, ma io non ho creduto a una minima parola che hai detto sul tuo conto fin dall'inizio. L'ho capito subito che non sei un "tizio qualunque", da quando ti vidi per la prima volta sulla spiaggia vicino a Petalipoli, quando hai letteralmente spazzato via il pikachu di Ash >>

<< lo sai che questo non cambia le cose vero? Il fatto che non mi credi non implica che debba per forza lottare con te. E comunque non mi sembra di averti mai dato prova della mia inaffidabilità >>

<< lo implica il fatto che non viaggio con chi non conosco. Ti ho visto fare troppe cose strane in questo viaggio...tutti ti abbiamo visto >>

<< e quindi volete vedermi lottare con te? >>

<< non loro...io voglio! >>

<< desolato Gold...quasi apprezzo lo sforzo ma rifiuto l'offerta... >>

<< codardo >>

Adam si fermò sul posto.

<< come hai detto prego? >>

<< hai sentito benissimo: affronti tutta quella gente al tunnel Menferro e al casinò e poi rifiuti una lotta con me...e poi non sopporto quell'arietta che ti porti appresso. Perché non scendi dal tuo piedistallo e la smetti di fare il prezioso? Me hai detto tu stesso...in questo contesto siamo solo dei poveracci che cercano un altro poveraccio: nessun campione della lega, nessuno zoppo proveniente dai bassifondi. E poi smettila di prendere tutto sul personale: per quanto mi riguarda, quello che vale per te vale anche per gli altri, quindi perché per una buona volta non tiri fuori le palle e fai vedere davvero chi sei? >>, continuò il ragazzo con aria così risoluta che pareva far brillare con un bagliore dorato i propri occhi.

<< non dirmi quello che devo fare. E comunque perché allora non ti scontri anche con gli altri? >>

<< perché sei l'unico di cui ancora non ho capito un cazzo e che si comporta da vero stronzo >>

<< non cederò alle tue provocazioni. Ti sembra questo il momento di fare lo scemo? Per una volta che abbiamo capito di essere sicuramente sulla pista giusta sarebbe il caso di muoverci! >>

<< è proprio perché siamo sempre più vicini a Red che voglio capire se sei la persona giusta per questa impresa, anche se sei stato tu a chiedermi aiuto. Se non avrò capito entro stasera con chi cazzo ho a che fare, ti assicuro che di provocazioni da parte mia non ne sentirai mai più, non so se mi spiego... >>

Lo storpio stringeva nervosamente il bastone con la mano.

"figlio di puttana...riesce a tutti con un ricatto..."

* Adam...che cosa facciamo? *

* non lo so Eve...non credo di volerlo fare...*

Gold sorrise in modo ancora più provocatorio.

<< beh? Allora che cosa mi dici? Vuoi darmi una risposta o vuoi ancora chiedere un'opinione a Evelyn? >>

<< QUESTO È TROPPO! NON AZZARDARTI AD INCLUDERLA NEI NOSTRI DISCORSI! >>

<< stai temporeggiando? >>

<< Fanculo! Andiamo a quella maledetta spiaggia e facciamola finita una volta per tutte con questa storia del cazzo! >>, tuonò Adam prima di zoppicare velocemente verso il posto in cui sarebbe avvenuta la prima lotta tra lui e il campione di Johto.

Nel frattempo, Gold sorrise di nascosto: era finalmente riuscito a trovare un modo per confrontarsi col misterioso allenatore che aveva conosciuto all'inizio di quel viaggio.

Circa dieci minuti dopo...

Sulla spiaggia di Porto Alghepoli, circondati da sabbia, mare, città e natura, i due si erano disposti l'uno di fronte all'altro, distanti tra loro di circa quaranta metri. Per quanto ci fosse un cielo completamente nero tappezzato di stelle, la distesa di sabbia era colpita da dei lampioni così grossi che pareva fosse giorno.

Ash osservava sorpreso quella scena: quella situazione gli ricordava molto cos'era successo tra lui e il ragazzo col bastone vicino Petalipoli. Per quanto però avesse perso in circa dieci secondi, era molto fiducioso nei confronti del suo amico, in quanto campione della lega e allenatore più forte che avesse potuto conoscere da vicino.

I capelli dello zoppo svolazzarono in balia della brezza di mare.

<< bene Gold...finiamo questa storia una volta per tutte... >>

<< a me sta benissimo Adam. Voglio farti il favore di dirti subito che il pokémon che manderò in campo sarà Exbo >>, disse l'altro col sorriso sulla bocca prima di far uscire il typhlosion dalla sfera. Exbo comparve sulla sabbia con un'espressione feroce, anche se vedendo Adam davanti a sé per un attimo parve confuso. Il suo proprietario invece era tutto fuori che confuso: Il suo obbiettivo era chiaro, ovvero avere una risposta alla domanda "chi è davvero Adam?".

Il diretto interessato osservò il pokémon che avrebbe dovuto affrontare.

"Non c'è che dire: si vede che è il componente principale di un campione della lega. È davvero mostruoso", rifletté mentre Evelyn se ne stava accanto a lui con aria preoccupata, cercando di ricordare quando fosse l'ultima volta in cui il suo amico avesse effettivamente affrontato una lotta così seria.

Lo zoppo tuttavia non si scompose.

<< che dici Adam...vuoi mandarmi contro Evelyn? Magari ne uscirebbe fuori uno scontro decente! >>, lo provocò Gold cercando di sbilanciarlo.

<< Evelyn è troppo pura per abbassarsi a uno scontro nato da un capriccio. Il pokémon che scelgo è Horus... >>

May e Ash si guardarono confusi.

<< perché mandare un tipo acciaio contro un tipo fuoco? >>, chiese la prima.

<< tra le scelte che aveva a disposizione proprio il suo metagross... >> continuò il secondo.

L'allenatore lanciò il dispositivo davanti a sé. Mezzo secondo dopo che questo ebbe toccato terra, da una luce rosso vermiglio uscì fuori la bestia d'acciaio. Aveva l'aria molto tranquilla e pacifica e si voltò subito verso lo storpio per salutarlo allegramente.

<< ciao Horus, vecchio mio. Oggi ti devo chiedere un grandissimo favore: vedi Exbo? Oggi sarà il nostro avversario >>, disse Adam con tono pacato.

Gold si mise a ridere.

"non ricordo bene i pokémon di Hoenn, ma se non mi sbaglio..."

<< sei impazzito o cerchi di provocarmi? Un tipo acciaio...in ogni caso siamo pronti quando vuoi! >>

<< e sia...iniziamo >>

Il ragazzo dagli occhi dorati fu il primo a dare l'ordine.

<< Exbo, fuocobomba! >>

Il pokémon aprì la bocca e caricò il suo attacco. Subito dopo, il proiettile incendiario fu scagliato nella direzione avversaria. Man mano che percorreva la distanza tra i due, quella palla di fuoco si stava aprendo sempre di più come se fosse una rosa color rosso acceso.

Adam allungò il palmo della sua mano verso Horus, il quale concentrò il suo potere psichico e concentrando le sue capacità telecinetiche verso l'attacco. Dallo sforzo che stava compiendo, la sabbia attorno a lui si era messa a fluttuare in aria.

Pochi istanti dopo, il fuocobomba lanciato dal typhlosion si fermò a pochi metri dal metagross, sono la faccia sorpresa degli altri.

<< come ha fatto? >>, chiese Ash a May,

<< i metagross sono pokémon acciaio e psico. Grazie al loro secondo tipo, hanno molte capacità che in molti non si aspetterebbero. Ammetto che però non ho mai visto usare la mossa psichico in questo modo... >>, rispose la ricercatrice.

"sarà meglio rispedire l'attacco al mittente...", pensò Adam.

Non ebbe tempo di finire quel pensiero che invece l'attacco esplose sul posto, scoppiando quasi in faccia ad Horus. Quest'ultimo si ritrovò spinto all'indietro per l'onda d'urto, lasciando dei profondi solchi sulla sabbia.

"cazzo, quasi mi ero scordato quanto potesse essere forte quell'affare..."

Gold rise di gusto.

"non pensavo che il bastardo usasse la telepatia anche con Horus. Questa lotta deve ancora iniziare per bene...sarà divertente!", pensò mentre le fiamme dell'attacco appena lanciato si stavano ancora dissipando.

Si vide lo zoppo fare un gesto e la bestia metallica partì alla carica. Invece di correre normalmente, si trascinava rasoterra con i suoi poteri psichici a destra e a manca, lasciando altri solchi sul terreno e sollevando scie di sabbia.

<< Exbo, non farlo avvicinare troppo! Usa lanciafiamme >>

Il pokémon obbedì, sputando fuoco come un ossesso. Malgrado quel quadrupede metallico fosse molto più veloce del previsto, alla fine riuscì a prenderlo a pochi passi da lui, facendolo rotolare rovinosamente a terra.

<< Credo che tu abbia scelto il pokémon sbagliato! >>, dichiarò Gold soddisfatto.

<< taci lingua lunga! Horus...sai cosa fare >>

Questo era ancora a terra a incassare il fiume cocente che gli era stato puntato addosso. Per quanto si stesse surriscaldando da credere di fondere da un momento all'altro, si spinse via con le zampe e riatterrò accanto a Exbo. Subito dopo, si sollevò fluttuando a due metri da terra ritirando gli arti, per poi scagliarsi a tutta velocità sul suo avversario come se fosse una sorta di palla di cannone vivente.

<< Exbo, incassa! >>

Il typhlosion mise le zampe anteriori davanti a sé cercando di parare l'urto. Tuttavia, la cozzata zen fu così violenta che il tipo fuoco venne lanciato all'indietro.

La bocca di Adam sembrò quasi sorridere prima che il suo pokémon spiccasse un balzo per atterrare di colpo sull'avversario, schiacciandolo col proprio peso.

Horus poteva vedere Exbo sotto di sé, col la faccia praticamente piantata nella sabbia in balia dei lamenti che emetteva.

Gold urlò un altro ordine.

<< eruzione! >>

Ash ricordava l'ultima volta che l'amico aveva fatto eseguire quella mossa. Si era scatenato l'inferno.

E infatti fu proprio così: Horus era ancora sopra la schiena di Exbo quando questo la fece brillare. Il metagross si ritrovò immerso in una gigantesca colonna di fuoco che lo colpì in pieno. I rispettivi allenatori non vedevano niente: solo fiamme.

<< Continua Exbo...cuocilo! >>

Il pokémon eseguì, continuando ad alimentare quel terrificante vortice mortale per quasi mezzo minuto.

Poco dopo, il campione di Johto vide il suo avversario mettersi due dita vicino alla tempia.

"questa cosa non mi piace...". << Exbo, basta così >>

Le vampate color cremisi si dissolsero ed il pokémon si rimise in piedi. Tuttavia, del tipo acciaio-psico non vi era traccia.

Attorno al pokémon vulcano vi era vetro ovunque. Una grossa distesa cristallina che contornava tutto, proprio com'era successo vicino a Petalipoli.

Il campione era confuso.

"dov'è finito? Non dirmi che l'ho fatto sparire dall'esistenza...", pensò scherzosamente.

Adam strinse forte il bastone tra le mani, sintomo evidente di rabbia e stress.

La terra vicino al typlosion vibrò. Improvvisamente delle zolle di terreno sulle quali stava si divisero e tutto iniziò a tremare ancora più forte. Dalla distesa vetrificata, Horus uscì frantumando tutto ed emettendo un verso metallico tanto rumoroso tanto terrificante. Il pokémon era così rovente da brillare di un colore rosso acceso, facendo fumare il terreno di scontro a ogni passo. Si era riparato sotto la sabbia, scavando subito dopo essere colpito da quell'incredibile vampata bollente. Adesso, a causa del suo attacco terremoto, la zona stava collassando.

"porca puttana non si ferma! Come fa a muoversi ancora?!". << cazzo! Exbo vai con ruotafuoco! >>

Quello si avvolse di fiamme e caricò l'avversario mentre la sabbia collassava in zolle sempre più distanti.

Il tipo fuoco provò a prendere velocità, ma i pochi metri a disposizione e il terreno semovente e sconnesso non erano certo di aiuto. Riuscì comunque a compiere un buon attacco grazie alla sua esperienza.

Adam diede l'ordine e il metagross guardò con sguardo fermo il rivale per poi usare psichico. L'altro fu di conseguenza scaraventato al suolo con immane violenza, sotto gli occhi della creatura metallica ancora così rovente che fumava da tutto il corpo.

Subito dopo, Horus caricò un martelpugno con tutta la forza che aveva, prendendo in pieno il typhlosion che aveva bloccato a terra. Si sentì un boato prima di vedere Exbo volare fuori da quel delirio tettonico che era diventato l'arena. Riuscì comunque ad atterrare sulle zampe, prima di iniziare ad ansimare per la legnata disumana che aveva appena preso. Intanto, per il bambino e la ricercatrice, seguire quello scontro si stava dimostrando sempre più difficile.

Entrambi i pokémon si guardarono: entrambi avevano preso delle botte da orbi e nessuno dei due aveva la minima intenzione di arrendersi.

La ricercatrice guardò il bambino.

<< devono fermarsi! Alla fine quei due finiranno per ammazzarsi! >>

Ad ash vennero in mente le parole di Adam dopo il loro unico scontro sulla spiaggia di Petalipoli, quando lo zoppo parlava dei rischi che si prendono i pokémon durante le lotte ad alto livello. Adesso poteva vedere il suo discorso realizzato nelle facce delle due creature che si stavano massacrando con colpi dalla potenza devastante.

<< Exbo, iper-raggio! >>

Exbo caricò una grossa quantità di energia e la espulse dalla bocca. In risposta, sotto ordine di Adam, Horus scagliò un cannonflash.

I due attacchi si scontrarono tra loro, generando una violenta e lucente esplosione che fece sbalzare all'indietro entrambi i concorrenti, i quali stettero qualche secondo a terra prima di rialzarsi, a causa della stanchezza che li stava divorando e dal dolore causati dalla lotta. In mezzo a loro, un cratere era andato a formarsi.

I due allenatori stavano per dare un altro ordine, quando qualcuno iniziò a gridare contro di loro.

<< fermatevi subito! Questa è una zona vicina al molo di Porto Alghepoli, qui non possono avere luogo scontri per motivi di sicurezza! Non avete visto i cartelli al molo?! Fermatevi immediatamente o sarò costretto a chiamare le autorità! >>.

Quello che aveva parlato era un uomo vestito con dei lunghi pantaloni grigi e un'uniforme blu scuro, il tutto adornato con un semplice berretto da marinaio dello stesso colore. Sicuramente si trattava di un addetto alla sicurezza portuale.

Per quanto però potesse apparire risoluto, pareva che i due allenatori non lo avessero neanche sentito, continuando invece a guardarsi negli occhi, esattamente come stavano facevano i due pokémon che si erano malmenati fino a quel momento: l'adrenalina nell'aria era troppa.

<< fermatevi ho detto! >>

Passarono dieci secondi di stallo prima che la situazione iniziasse gradualmente a calmarsi.

Quando Gold e Adam si resero conto della situazione in maniera più lucida, squadrarono il tizio che aveva appena interrotto un evento così importante.

"al diavolo...mi serviva ancora un po' di tempo. Perlomeno però ho avuto modo di capire abbastanza cose da essere più o meno soddisfatto. Adesso è il momento di portare il mio amico al centro pokémon", pensò Gold prima di attivare la sfera e far sparire il bestione di fuoco in un lampo di luce.

Lo zoppo fece lo stesso.

"scusa per lo sforzo che ti ho chiesto, amico mio..."

Finalmente i due concorrenti potevano finalmente avere un po' di pace.

<< ma cosa vi salta in mente? Volete distruggere tutta la spiaggia? Questo è un luogo turistico. Se un vostro attacco andava per sbaglio a finire sui cantieri? Non pensate alle conseguenze? >>, continuava l'addetto.

Ai due non importava di cosa stesse dicendo e di certo non avevano voglia di dare spiegazioni. Sicuramente però erano abbastanza bravi da non colpire altre zone con attacchi pokémon tirati a casaccio, ma non sarebbe certo bastata come argomentazione. E poi, con la tensione che vi era tra i due in quel momento, nessuno aveva voglia di parlare.

Fortunatamente, Ash si avvicinò a tizio.

<< scusaci tanto, avevamo così tanta voglia di lottare che non abbiamo fatto caso ai cartelli. Prometto che non faremo più lotte qui, glielo assicuro! >>, disse con la faccia innocente.

May si aggiunse al coro.

<< perdonaci, siamo dei turisti che non sono del posto. Avremmo dovuto fare più attenzione ai cartelli >>

Quello si calmò un poco.

<< d'accordo, per questa volta farò finta di non aver visto niente. però non voglio vedervi più lottare in questa spiaggia. Posso chiudere un occhio...ma la prossima volta sarò costretto a prendere provvedimenti, capito? >>

<< certo >>, risposero entrambi all'unisono.

L'uomo se ne andò per la sua strada: il bambino e la ricercatrice avevano evitato un mare di scocciature ai due che si erano scontrati (e forse anche alcuni guai).

Gold e Adam si erano appena riuniti con loro, senza però dire una sola parola. Ci fu infatti silenzio, fino a quando questo non fu rotto dallo storpio.

<< se non vi dispiace, vorrei andare al centro pokémon. Credo che Horus abbia particolarmente bisogno di cure >>, spiegò prima di avviarsi con Evelyn in fretta e furia, mentre sfilava dal taschino la sigaretta elettronica.

<< guarda che vengo anche io >>, rispose Gold. L'altro continuava a zoppicare, come se non avesse sentito.

"beh, penso che adesso debba sbollire un poco quello che è successo", pensò il campione soddisfatto.

<< lasciamolo raffreddare un po' >>, disse poi agli altri con tono scherzoso.

<< cavoli Gold, quella lotta è stata fantastica! Eravate così incredibili che in dei momenti non riuscivo a seguirvi! >>, dichiarò Ash estasiato.

<< sono contento che ti sia piaciuta campione! >>

May toccò la spalla al ragazzo.

<< dunque Gold, suppongo che questa fosse l'idea che avevi detto di avere >>

<< esattamente, hehe >>

<< scommetto che questa lotta ti aiutato a capire almeno qualche dettaglio, dico bene? >>

<< proprio così e scommetto che qualcosa lo avete notato anche voi due. Quello lì ha tenuto testa al membro più forte del mio team con un pokémon di tipo svantaggioso. Non so come sarebbe potuta finire se quel poco simpatico ometto non ci avesse interrotto. Forse con nu po' di tempo in più avrei vinto, forse...ma una cosa è certa: non ricordo l'ultima volta che ho incontrato qualcuno che riuscisse a fare una cosa del genere >>

<< caspita. Comunque quel metagross è davvero grosso per la sua specie. Non so che razza di dieta o esercizi abbia fatto per diventare così. In ogni caso, ti assicuro che normalmente i membri della sua specie non potrebbero neanche lontanamente assorbire tutto quel calore. L'unica spiegazione è che Adam lo abbia allenato per resistere a delle temperature altissime, ma anche in quel caso sarebbe una cosa folle.Tuttavia, credo che la vostra sia stata davvero una gran lotta >>, spiegò la ricercatrice sorridendo.

<< grazie May! A proposito...scommetto che i metagross sono anche di tipo psico, giusto? >>

<< indovinato. Perché me lo chiedi? >>

<< non avete visto come dava gli ordini Adam? >>

<< no scusa, il frastuono era troppo >>

<< usava la telepatia, ma con i tipo psico è una cosa comune >>

<< non questa volta >>, continuò lei incrociando le braccia.

<< in che senso? >>

<< quei bestioni metallici hanno quattro reti neurali super sviluppate collegate tra loro. Sono praticamente dei supercomputer. Se si prova a usare la telepatia con quei pokémon per troppo tempo andiamo in contatto con una quantità di dati incredibile, qualcosa di così complesso da rischiar di impazzire in pochissimo tempo. è una mente troppo complessa e troppe informazioni da gestire >>

<< eppure li dava in quel modo... >>, insistette l'allenatore.

<< è una cosa pazzesca. Se avrò modo di estrargli qualche informazione saranno dati preziosissimi. Ma se ricordo l'ultima volta che ho provato a chiederglielo, temo sarà dura >>

<< vorrei che Adam amasse di più le lotte. A me sembra così bravo >>, disse il bambino sinceramente dispiaciuto.

May lo guardò con compassione.

<< forse Adam potrebbe aver mentito su quanto sia bravo in realtà, ma temo che sia sincero sul fatto che non gli piacciano le lotte. È una cosa che dobbiamo accettare. Magari un giorno chissà, le cose potrebbero andare diversamente >>, rispose poi facendo l'occhiolino.

"certo che la ragazza ci sa fare coi bambini", pensò Gold osservando la faccia del piccoletto che tornava a sorridere.

"ha davvero tanta grinta, anche per uno che ha solo undici anni"

<< ok ragazzi, appena arriveremo al centro pokémon faccio curare Exbo. Nel frattempo che guarisce, andrò per la città a farmi un giro: ho davvero bisogno di una stramaledetta birra. Ash, May...vi unite a me? >>

<< a me la birra non piace, ma ti accompagno comunque. Magari mi prendo una gazzosa >>

<< vengo anch'io. Sono esausta e un rinfresco mi ci vuole proprio >>

<< ottimo! Adam tu che fai? Vieni a bere qualcosa con noi? >>, disse a voce alta il ragazzo dagli occhi dorati.

Vide Adam poco più avanti alzargli un dito medio senza neanche voltarsi.

Il campione di Johto si mise a ridere.

<< suppongo sia un no >>.

Note dal BrainStealer.

Lo so che è passata un'era geologica dall'ultima volta che ho pubblicato, ma mi serviva veramente una pausa. Ormai è da parecchio che lavoro a questa storia e preferisco aspettare un po' di più per riordinare le idee piuttosto che pubblicare ad ogni costo e buttarvi addosso un capitolo orrendo. Adesso però posso ho finalmente riiniziato a scrivere con più voglia e spero di poter mantenere un ritmo più decente. Spero che questa parte di storia vi sia piaciuta. In ogni caso, non esitate a commentare anche nel caso in cui non sia così: tengo molto alle critiche costruttive, anche perché se prese nel modo giusto sono un gran mezzo per migliorare e vedere le opinioni degli altri.

Un saluto 😉 

 
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