Anime & Manga > Haikyu!!
Segui la storia  |       
Autore: Cesca_Haibara20    31/08/2023    0 recensioni
[Kagehina] [⚠️I personaggi sono +18⚠️ La storia contiene solo alcuni personaggi di "Haikyuu", il contesto in cui sono è totalmente diverso⚠️]
{Due perché siamo noi. Due lottatori, due reduci, due canzoni d'amore comunque io e te. Se amore, amore vedrai di un amore vivrai.}
Tobio Kageyama è un ragazzo incazzato e incattivito dalla vita, poteva avere tutto ma non ne ha avuto la possibilità a causa di una malattia diagnosticatagli alla giovane età.
Shoyo Hinata è un ragazzo dal sorriso pronto e trova sempre un modo per vedere il lato positivo delle cose senza farsi trasportare dalla negatività.
I due ragazzi finiranno per incontrarsi in un contesto che è stato e sarà un tasto dolente per entrambi, ma alla fine riusciranno a dare voce ai loro pensieri più intimi e profondi.
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Shouyou Hinata, Tobio Kageyama
Note: Lime | Avvertimenti: Tematiche delicate
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
«Perché hai lasciato che mi comprassero…?»

È tutto quello che dice Shoyo con la voce indebolita e stanca.
Il respiro di Tobio si fa corto costringendolo a boccheggiare per cercare disperatamente aria.
Il cuore batte con forza e agitazione facendolo sentire come un pesce fuor d’acqua.
Le pareti intorno a lui si stringono sempre di più facendolo sentire piccolo e impotente.

«No.»

Si guarda intorno cercando una via d’uscita.

«No! No! NO! NO! N-...»

Proprio sul culmo di urlare Tobio apre gli occhi trovandosi col respiro affannato, sudato e nella sua stanza d’ospedale.

«Ehi, ehi...»

Kahori, che era tornata per avvisarlo della cena, gli accarezza i capelli aiutandolo a calmarsi.

«Respira Tobio, respira con me.»

Prende entrambi le sue mani e fa dei profondi respiri aspettando che il ragazzo la segua. Ce lo ha scritto in faccia che quell'incubo lo ha turbato.

«Cosa stavi sognando?»
«Si notava che era un incubo…?»
«Ti muovevi di continuo nelle coperte, respiravi affannosamente, eri tutto sudato e ti contorcevi la faccia. Sono sicura che non stavi sognando unicorni e arcobaleni.»
«… Scusa...»
«Vuoi raccontarmelo o preferisci mangiare prima?»
«Posso scegliere l’opzione dove mangio senza parlarne?»
Kahori lo guarda con una punta di dissenso negli occhi.
«Andiamo, non dargli peso. Sarà stato uno di quegli incubi febbrili che fanno tutti.» minimizza.
«Sei sicuro? Magari ha un significato.»
«Naah, gli incubi non hanno mai senso.»

Anche se poco convinta Kahori non insiste ed accompagna Tobio a cenare dove lo attende un delizioso piatto di… pastina in brodo con tanto di formaggino.
Belli i tempi in cui Shoyo portava il sushi…” pensa con un sospiro osservando il suo piatto.
Prende il cucchiaio ed inizia a mangiare senza accorgersi che una persona si è seduta di fronte a lui a tavola.

«Che sorpresa. Il misterioso e tenebroso Tobio Kageyama si è finalmente unito a cenare con noi comuni mortali.»

Una voce altezzosa rompe il silenzioso che si era appena calato fingendo di dare un annuncio.

«Come mai si è unito a noi? Il suo amato fidanzatino l’ha lasciata come un’animale abbandonato?»

Non ci sono dubbi.
Non può essere altri che lui: Kei Tsukishima.
Kei è un ragazzo della stessa età di Tobio, occhi ambrati circondati da occhiali stretti, corti capelli biondi e con perenne tono disinteressato.
Si trova in ospedale da un anno perché soffre di autolesionismo, era stato portato d’urgenza dalla donna delle pulizie che lo aveva trovato svenuto sul pavimento del bagno e con le braccia ed i polsi pieni di tagli. Lo hanno preso per i capelli, se la donna avrebbe tardato di qualche minuto, non si sarebbe salvato.
Shina aveva provato a convincere Tobio a fare amicizia con Kei, e sembrava aver funzionato, ma dopo qualche mese hanno smesso di colpo di parlare a causa di un litigio.

«Che cosa vuoi?»

Domanda Tobio senza alzare lo sguardo.

«Sono solo curioso.» finge innocenza mangiando dal suo piatto. «Non succede spesso che mangi alla sala comune.»
«Stronzate. Mangio qui tutti i giorni.»
«Sì, ma non da quando hai il “piccoletto” tra i piedi.»
Tobio alza i suoi occhi blu incontrando quelli ambrati di Kei.
«E lui cosa c’entra adesso?»
«No niente, dico solo che da quando lui è entrato nella tua vita, mangi sempre in camera e state sempre appiccicati. Sembrate uniti con la colla.»
«Ti rode così tanto che, dopo anni di sofferenza, possa essere felice? Se Tadashi po-...»
«No…!» lo interrompe duro. «Non osare nominarlo mai più...» conclude con la pelle d’oca.
«Ti da ancora fastidio che qualcuno prova a nominarlo? È per questo che abbiamo litigato, Kei, non riesci ad andare avanti.»
«Non sei nella posizione di farmi la predica, Tobio. Se perdessi Shoyo in un incidente saresti devastato quanto me.»
«Lo so e ti do ragione ma non puoi continuare a tormentarti, non l’hai investito tu.»
Per qualche minuto cala il silenzio e nessuno dei due sembra voler proferire parola.
«Lo so…»
La voce di Kei interrompe il silenzio rivelando i suoi occhi lucidi.
«Lo so che non è colpa mia ma di chi guidava il camion...» fa un profondo sospiro. «Ma sono stato io a consigliarli quella strada per venire prima da me… aveva appena vinto una borsa di studio e volevamo festeggiare.»
«Incolparti non ti farà stare meglio, ti logorerà dentro.»
«Io voglio solo che questo dolore passi.»
«Devi solo pazientare, combattere con tutte le tue forze e vedrai che il dolore della ferita passerà e ti lascerà una cicatrice.»
Il biondo ragazzo alza una manica del pigiama scoprendo i segno dei tagli e ci passa lentamente una mano sopra.
«Saranno come queste?»
«Sì, con la differenza che rimarrà sul tuo cuore e ti ricorderà che ti sei piegato, ma non ti sei spezzato.»

Kei chiude gli occhi facendo un profondo sospiro ed incassando il colpo.

«Da quando sei diventato così filosofico?» domanda con tono sarcastico.
Tobio alza gli occhi iniziando a mangiare la sua cena.
«Lo sono da quando ho capito che la vita non fa poi così schifo.»
«E bisogna ringraziare qualcuno suppongo.»
«Perché non lo fai domani? Viene nel primo pomeriggio, magari ti farebbe comodo un amico in più.»
«Ma senti da che pulpito viene la predica.» sorride. «E comunque, non me la sento di fare la candela a due piccioncini come voi.»
«Andiamo. Non stiamo così appiccicati.»
«No, no, infatti.»
Lo prende in giro con tono sarcastico.
«È Shoyo che ha la fissa del contatto fisico...» borbotta leggermente imbarazzato.
«Io dico davvero Tobio, non mi va di interferire tra di voi. Siete un duo perfetto, non avete bisogno di un terzo.»
«Se proprio non ti va...»

Dopo quella insolita chiacchierata i due, appena finita la cena, si sono diretti nelle loro camere per passare il resto della serata.
Tobio cerca di distrarsi dall'incubo di prima leggendo o provando qualche nuovo videogioco ma tutti i suoi pensieri tornano lì e su Shoyo senza anima. Quell'immagine gli fa venire i brividi.

«Certo che non mi faccio mancare niente.» sospira. «Pure gli incubi febbrili mi perseguitano adesso.»
Si passa una mano sul viso cercando di scacciare dalla sua testa quella visione.
«Forse è meglio che me lo scriva prima che me ne dimentichi.»

Scende dal letto, si avvicina all’armadietto e dopo averlo aperto estrae da esso un quaderno ad anelli nero con la scritta “Think outside the box” insieme ad un astuccio a tubo nero. Avvicina il tavolo mobile al letto, poggia il quaderno insieme all’astuccio e lo sfoglia fino a trovare delle pagine bianche da riempire con un nuovo sfogo.
Da quando è in ospedale ha come hobby scrivere i suoi sfoghi o avvenimenti importanti su dei quaderni; è stata Shina a dargli il suo primo quaderno un mese dopo il suo arrivo. Fino ad ora ha completato dieci quaderni e li conserva tutti in uno zaino dentro l’armadio. Qualche mese prima di incontrare Shoyo aveva smesso perché sentiva che la sua vita era incredibilmente grigia e monotona.
Prende la prima matita che gli capita, fa partire una playlist di musica lofi dal cellulare, indossa le cuffie e dopo un lungo sospiro inizia a scrivere dimenticandosi dell’ambiente circostante.

Svariato tempo dopo, una nuova infermiera che sta facendo il turno di notte, nota la luce accesa nella sua stanza e va a controllare.

«Permesso…? Va tutto bene?»

Domanda bussando prima di entrare e, appena lo vede concentrato a scrivere, sorride.
Si avvicina a lui e gli picchietta delicatamente la spalla facendolo sobbalzare.

«Scusami, scusami, non volevo spaventarti.»

Si affretta a dire mentre il ragazzo sfila le cuffie.

«No, è tutto okay. Ero un po’ sovrappensiero.» chiude il quaderno portando l’attenzione su di lei. «È successo qualcosa? Stavo dando fastidio?»
«Oh no, certo che no. Stavo facendo il mio giro notturno, ho visto la luce accesa e volevo accertarmi che fosse tutto okay.»
«Giro notturno...»
Interrompe la musica controllando l’orario e rimane sorpreso della quantità di ore che ha passato a scrivere.
«Porca-…! È già l’una e mezza?!»
«Da quanto tempo sei piegato a scrivere su quel quaderno?»
«Più o meno quattro ore e mezzo...»
«Ti sei proprio lasciato andare, eh?»
«Non me ne sono nemmeno accorto.» sbadiglia.
«Forse è anche ora che riposi.»
«Già, domani mattina ho un po’ di esami da fare.»
Concorde riponendo la matita nell'astuccio e chiudendolo.
«Allora ti do la buonanotte.» gli da un bacio sulla fronte. «Buonanotte Kageyama.»
«’Notte.»

Prima di addormentarsi imposta la sveglia e risponde al “Buonanotte amore<3” di Shoyo ricevuto qualche ora fa.

Sono passati vari mesi e finalmente la primavera sta indietreggiando per lasciare lo spazio al caldo dell’estate.
La stagione di lavoro per Shoyo è terminata ed ora può organizzare meglio la sua settimana inventando anche degli appuntamenti fuori dall'ospedale con Tobio.
Oggi Shoyo ha la sua solita visita di controllo ma non ha detto nulla a Tobio per fargli una sorpresa ed attenderlo in camera.

«Grazie Dottor. Abe, arrivederci e buona giornata.»
   
 
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Haikyu!! / Vai alla pagina dell'autore: Cesca_Haibara20