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Autore: martadenile    06/09/2023    1 recensioni
[Sorelle Vampiro-]
[Sorelle Vampiro-]
-UNIVERSO 4920D-
Ben sette anni dopo la loro ultima visita, Sylvania e Dakaria Tepes tornano in Transilvania per un compleanno.E se,complice lo spirito nostalgico legato ad avventure passate e la magia che si respira in quella terra enigmatica
Dakaria si innamorasse di una ragazza misteriosa e Sylvania incontrasse l'ex fidanzato di Daka, pronto a tutto per riconquistarla?
E se l'ex fidanzato e la ragazza misteriosa avessero lo stesso sangue? Benvenuti nella sanguinosa ragnatela d'amore delle sorelle Tepes,dove tutto è sempre il contrario di tutto...e buona fortuna!
Genere: Dark | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash, FemSlash
Note: AU | Avvertimenti: Incest
Capitoli:
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                                         {UNIVERSO 4920D}

 

                                   -Transilvania,25 Ottobre 2023 ore 0:03-

Sylvania e Dakaria sedevano all'interno della carrozza, in totale silenzio. Erano sette anni che non tornavano in Transilvania. Entrambe avvertivano la stessa sensazione, estremamente difficile da descrivere: un misto di gioia, nostalgia e terrore. Sylvania sapeva già che tutti l'avrebbero fissata, ma non le importava. Nonostante la sua natura di Dhampyr si era ambientata benissimo nel mondo umano ed aveva una propria boutique in centro, dove vendeva vestiti in stile cottagecore. Per questo aveva deciso di violare il dress code della festa di sua cugina,vestendosi e truccandosi completamente di rosa.L'opposto di Dakaria, che era quasi struccata (se non fosse stato per la matita nera) ed indossava dei jeans skinny di pelle nera, un crop top fatto dello stesso materiale e una giacca in jeans corta del medesimo colore.Erano in viaggio da un po' e sapevano che presto sarebbero arrivate al castello di Sorina, anche conosciuto come "Castello rosso'' per via del suo caratteristico colore. La cugina doveva compiere ventisei anni, mentre loro ne avevano ventuno. Dakaria poggiò la mano su quella della sorella e le lanciò uno sguardo eloquente: non avrebbe lasciato che niente e nessuno la ferisse, a costo di rovinare il compleanno con una bella rissa vecchio stile. Sylvania le sorrise. Dakaria era testarda come un muro e si metteva sempre in un sacco di guai, ma era la migliore sorella che si potesse desiderare. "Chissà perché non si sono ancora motorizzati da queste parti' chiese Sylvania. Dakaria fece spallucce. "I vampiri sono esageratamente melodrammatici, dovresti saperlo meglio di me'' rispose Daka. Sylvania ridacchiò.Sua sorella aveva ragione: i vampiri avrebbero sempre scelto lo stile alla comodità, era così che erano fatti e niente li avrebbe cambiati, nei secoli dei secoli.Qualche minuto dopo, la carrozza si fermò:Erano arrivate a destinazione. Scesero dal mezzo, ringraziando il cocchiere e pagandogli la corsa.Il castello rosso si stagliava davanti ai loro occhi ,con le alte torri dai tetti appuntiti. Fecero qualche passo e raggiunsero la porta. Bussarono tre volte ed attesero che qualcuno aprisse.Si trovarono davanti una donna pallida e allampanata che indossava un tailleur nero, portava gli occhiali e aveva i capelli scuri raccolti in uno chignon. Doveva essere l'organizzatrice degli eventi. "Quali sono i vostri nomi?'' chiese la donna ,con una voce nasale. "Dakaria e Sylvania Tepes'' rispose Daka, leggermente scocciata. I modi di fare di quella donna erano decisamente troppo snob per i suoi gusti.Sylvania abbassò lo sguardo, sperando che Dakaria non ne combinasse una delle sue.La donna si sistemò gli occhiali ed aprì un block notes dalle pagine nere. Lo sfogliò per circa due minuti, poi estrasse una penna rossa e segnò due v sul foglio con fare svogliato."Siete in lista, potete entrare''disse, scostandosi per farle passare.Sylvania fece un sospiro di sollievo e Dakaria le sorrise, dopodiché si presero per mano. Non fu difficile capire dove fosse la festa: l'assordante musica rap di Eminem faceva tremare ogni muro della struttura.Una volta arrivate nella sala principale rimasero senza fiato: nel mezzo della stanza c'era un enorme pista da ballo rossa piena di gente che danzava, circondata da lunghissime tavolate dalle tovaglie del medesimo colore piene di cibo e bevande a base di sangue.Sylvania strinse la mano di Dakaria: la festa era molto più affollata di quando si aspettasse. Dakaria capì e le sussurrò all'orecchio "Tranquilla S, vado a cercarti qualcosa di umano da bere, sono sicura che Sorina avrà fatto preparare qualcosa per noi'' Sylvania annuì. Dakaria si allontanó da lei, dirigendosi ad uno dei tavoli. Ad ogni tavolo c'era un servitore vestito completamente di rosso. Dakaria si avvicinò ad uno di essi e gli sorrise. "Sono Dakaria Tepes, la cugina di Sorina. Come saprà io e mia sorella siamo per metà umane e lei si chiedeva se ci fosse qualcosa da bere di più...umano, magari un alcolico per possa aiutarla a sciogliersi un po' '' disse,facendo l'occhiolino.Il servitore fece spallucce. "Non abbiamo niente del genere qui'' rispose con voce apatica. Dakaria aggrottò le sopracciglia. Stava per montare su tutte le furie, quando qualcuno bussò alla sua spalla. Si girò di scatto, rimanendo a bocca aperta: davanti a lei c'era la ragazza più bella che avesse mai visto. Indossava un top di pelle nero con scollo a cuore ed una minigonna dello stesso colore e materiale,con due fibie sulla destra.Gli occhi erano truccati divinamente: sulla palpebra superiore c'era una linea di eyeliner parecchio alta che finiva con una coda all'insù, mentre il sotto era abbondantemente decorato da della matita nera. Gli occhi erano color verde foglia,enormi. I capelli erano lunghi e mossi, di uno stupendo rosso naturale,sciolti.Anche lei indossava una giacca di jeans nera. Ai piedi portava degli anfibi borchiati. Era più alta di Dakaria di qualche centimetro, complice forse il fatto che quest'ultima indossasse delle semplici converse nere decorate da rose rosse. I lineamenti erano decisamente piacevoli: volto squadrato, sguardo intenso, naso lungo e dritto, labbra leggermente carnose (nonostante il rossetto viola scuro le facesse sembrare più sottili). La ragazza le sorrise. "Hey, mi chiamo Aureliana. Ho sentito quello che hai detto. Capisco perfettamente tua sorella, io mi sono trasferita a New York da piccola per studiare canto, non esco mai senza qualche bevanda umana'' disse con voce sensuale, tirando fuori dalla borsa una bottiglia di vodka panna e fragola: la preferita di Sylvania. Dakaria saltellò ed applaudì. "Aureliana, chiunque tu sia, sei la mia salvatrice!" esclamò."Potresti prestarmela?'' aggiunse poi. Aureliana la guardò dritta negli occhi, facendo un sorriso e mordendosi il labbro inferiore. "Certo che puoi'' sussurrò. Dakaria arrossì, allungando la mano e prendendo la bottiglia.



Sylvania prese un lungo respiro. Dakaria sarebbe stata lì a momenti, doveva soltanto aspettare.Murdo Dako era appoggiato con la schiena contro al muro, gli occhi verdi fissi sull'orologio. Sua sorella aveva insistito molto per farlo andare a quella festa ed aveva promesso di tornare subito ,ma ci stava mettendo più del previsto. Quello era il party più noioso al quale avesse mai partecipato. Almeno finché non la vide: una macchia rosa che spiccava in mezzo al rosso e al nero.Erano passati parecchi anni, ma Sylvania Tepes era facilmente riconoscibile. Il volto a forma di cuore, il naso all'insù, gli occhi azzurri leggermente a mandorla, i lunghi capelli biondi.E ovviamente il suo stile nel vestiario, così umano. I capelli erano lasciati sciolti tranne per due ciocche davanti che erano legate sulla nuca, lasciando un ciuffo libero sul davanti.Il vestito sembrava uscito da una fiaba: completamente in tulle, color rosa cipria.Le maniche erano a sbuffo, lo scollo a cuore e la gonna lunga fino alle caviglie. Esso era stretto nella parte superiore e si apriva nella parte inferiore, diventando sempre più largo, era completamente ricoperto di brillantini argentati ed aveva un piccolissimo fiocco nero a livello del ventre.La presenza di Sylvania al party poteva significare solo una cosa:Dakaria era tornata: dopotutto, quelle due non si separavano mai. Murdo aveva dei grandi rimpianti nei suoi confronti: avrebbe voluto scegliere lei alla musica e seguirla nella città umana in cui si era trasferita, eppure non aveva avuto il coraggio di deludere così i suoi genitori e i fan. Ma se le Tepes erano tornate significava che aveva un'occasione per recuperare. Si riscosse quindi dal proprio torpore, dirigendosi verso di lei.Sylvania aveva sempre avuto un carattere affabile, era sicuro che se le avesse spiegato la situazione lei avrebbe deciso di darle una mano a riconquistare la sorella.



Una volta presa la bottiglia, Dakaria aveva deciso di presentarsi e fare due parole con Aureliana.Dopotutto le stava facendo un grande favore, mostrare un po' di cortesia era il minimo. Inoltre quella ragazza era così...magnetica.La guardava direttamente negli occhi, senza abbassare mai lo sguardo. Aureliana aveva una vita a dir poco straordinaria: si era trasferita a New York da piccola insieme alla madre per imparare a cantare, ed una volta cresciuta aveva cominciato a lavorare all'ospedale per potersi mantenere da sola gli studi e procurarsi il sangue.Nonostante fosse una vampira ,ella nutriva un certo interesse per gli umani ed adorava il loro cibo e le loro bevande ,specialmente quelle dolci ed alcoliche.Dopo qualche minuto Aureliana si riscosse, ridacchiando. "Non dovresti tornare da tua sorella?'' mormorò, fissando nuovamente i suoi occhioni in quelli di Dakaria, che abbassò gli occhi per nascondere l'effetto che la ragazza aveva su di lei."Potremmo cercarla insieme'' propose Daka, alzando nuovamente gli occhi e puntandoli in quelli di Aureliana.Successivamente le prese la mano.Dakaria non era per nulla timida e quella ragazza la intrigava molto:Perchè avrebbe dovuto nasconderlo? Aureliana la seguì .Le due arrivarono nel punto esatto dove Daka aveva lasciato Sylvania. Tuttavia,di Sylvania non c'era traccia. "Vuoi che ti aiuti a cercarla?'' chiese Aureliana. Dakaria sospirò. Sapeva che cercare Sylvania era la cosa migliore da fare, ma Aureliana era davvero bella ed erano molti anni che non sentiva le farfalle nello stomaco ... "Sono sicura che starà bene'' disse quindi. Aureliana fece spallucce. "La beviamo noi questa?'' esclamò,indicando la bottiglia. Dakaria annuì, con un grosso sorriso dipinto in volto.

                                     -Qualche minuto prima-

Sylvania aggrottò le sopracciglia. "Murdo?'' disse poi. Il ragazzo dai capelli corvini annuì. "Vieni con me sul tetto, c'è qualcosa di cui ti vorrei parlare'' aggiunse. Sylvania si guardò attorno: sapeva che la cosa migliore sarebbe stata cercare Dakaria, ma Murdo aveva uno sguardo malinconico, quasi disperato. Sylvania era troppo buona per negare aiuto a qualcuno, specialmente qualcuno che conosceva. "D'accordo'' sospirò.Salirono le scale che portavano al tetto,senza dire una parola. Una volta arrivati, Murdo inspirò profondamente, poi disse: "Senti, so che sono passati sette anni ma...io non ho mai dimenticato Daka. Avrei dovuto rinunciare al mio gruppo per lei, avrei dovuto seguirla...'' gli occhi verdi del ragazzo si riempirono di lacrime. Sylvania poggiò una mano sulla sua spalla. "Murdo, so che questo è un ricordo molto doloroso per te, ma se non mi spieghi cosa hai in mente non potrò aiutarti...'' Murdò chiuse gli occhi, cercando di calmare le proprie emozioni: Sylvania aveva ragione. "Voglio che tu mi aiuti a riconquistarla'' disse ,seccamente. Sylvania strabuzzò gli occhi. Che COSA? Dakaria l'avrebbe uccisa se avesse saputo una cosa simile, ma lei e Murdo erano stati una coppia così bella e lui sembrava davvero pentito..."E va bene'' rispose Sylvania "Ti aiuterò. Da dove cominciamo?''.

Dakaria e Aureliana avevano iniziato a bere. Quando la bottiglia arrivò alla metà le due ragazze decisero che era ora di saltare nella mischia. Si ritagliarono uno spazio al centro della pista da ballo,cominciando a muoversi a ritmo.Aureliana aveva poggiato il proprio corpo su quello di Dakaria, muovendosi sinuosa. Dakaria aveva caldo, molto caldo, ed il cuore batteva talmente forte che pareva esplodere. Aureliana continuava a muoversi e a ridere e Dakaria fece lo stesso. 

"Voglio che tu dica a Dakaria che siete entrambe invitate a casa mia per cena. Tu non ti presenterai,Daka sì'' spiegò Murdo. Sylvania non credeva affatto che quella fosse la strategia migliore, ma se Murdo era così convinto del suo piano chi era lei per fermarlo? "Credo che si possa fare'' rispose quindi. Aveva un debole per le persone in difficoltà e Murdo sembrava davvero preso da Daka, come se fosse passato soltanto un giorno dalla loro separazione e non sette anni. 

Mentre Daka e Aureliana ballavano la musica cambiò: da rap a reggaeton. Certo che Sorina aveva proprio dei gusti strani in fatto di musica. Sentendo quel ritmo Aureliana si scatenò, muovendo i fianchi e il sedere più forte di prima e continuando a strusciarsi su Dakaria,portando le mani dietro al suo collo. Daka era completamente ipnotizzata, rapita dal suo sguardo e dalle sue movenze. E fu così che tra un sorso e l'altro, tra una mossa e l'altra, le mani di Aureliana finirono ad accarezzare i corti capelli castani di Dakaria, le loro labbra si unirono e le due cominciarono a baciarsi appassionatamente davanti a tutti.

   
 
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