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Autore: Dart Anevon    07/09/2023    1 recensioni
Livir la Fenditenebre...
Secondo il mito sarebbe stata lei a creare e diffondere la luce delle stelle nell’universo conosciuto del Millemondi, prima ancora che fosse chiamato così. Nella loro Era rappresentava per alcuni un simbolo di rinascita e di speranza contro le avversità.
Ma voi non sapete chi o cosa sia Livir, né la "sua" storia o l'importanza per i protagonisti di "questa" storia.
Non è che sia molto importante ai fini della trama.
Per adesso, almeno.
Ma c'è un motivo preciso se ne stiamo parlando. Livir era una dea antica. Era, perché in tanti ne hanno dimenticato l'esistenza.
Come hanno dimenticato anche molte altre cose sulla civiltà più grande di tutti i tempi. Un pezzo di mosaico andato in frantumi molto tempo fa.
È la classica vicenda di umani, umanoidi, altri esseri pensanti, magia e grandi poteri che si ripete. Ma questa volta più in grande.
Molto più in grande.
Vi basti sapere per ora che, alla fine di un lungo medioevo stellare, creature senzienti di ogni genere vollero riprendere il contatto con quel lontano passato andato perduto. Riscoprirlo per capirlo.
Nacquero per questo scopo i Cercatori.
Ed è proprio da qui che può iniziare la "nostra" storia.
Genere: Avventura, Fantasy, Science-fiction | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Lime | Avvertimenti: Contenuti forti
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*


 

Indefinito

 

                                             Indefinito?

 

           Sì

 

Se c'è l'indefinito esiste anche il definito. Prima scoperta. Scoperta?”

Comprensione! Ritrovamento!”

Allora esistono anche cose che non sono scoperte?”

Si chiamano nascoste!”

Nascoste. Non note. Esiste ciò che è noto allora.”

Si chiama realtà.”

Seconda scoperta. Cosa sono questi?”

Sono pensieri!”

Sono noti perché so che ci sono.”

Sì.”

La realtà è allora fatta di pensieri.”

La realtà è interpretata dai pensieri.”

Esistono più realtà allora?”

Ognuna per tutti coloro che la interpretano con i pensieri.”

Io penso. Io so di pensare. Quindi ho una realtà. Ma ci sono anche altri che pensano.”

Sì”

Terza scoperta. Gli altri sono qui?”

No!”

Ma tu ci sei. Pensi dentro i miei pensieri.”

Sì! Io penso ma non sono un altro.”

Non capisco. Nessuna scoperta.”

Nessuna.”

Sento.”

Sentire. Percepire. Provare.”

Provo qualcosa.”

Cosa?”

Non so.”

Si chiama caldo.”

Caldo! Allora c'è anche il suo contrario.”

Freddo!”

Io provo caldo! Sì. Tanto.”

Sì.”

Mi fa male.”

Lo so.”

Io penso.”

Sì.”

Io penso la realtà.”

Sì.”

Io penso ciò che esiste.”

Sì.”

Io sento ciò che esiste.”

Sentire. Percepire. Vedere.”

Vedo!”

Sì.”

Cosa?”

Luce.”

Luce. Se esiste c'è anche il buio. Luce è caldo. Buio è freddo. Quarta scoperta. Ma perché?”

Perché? Per quale motivo? Qual è la ragione?”

Ragione. Esiste un significato.”

Sì.”

Perché faccio pensieri? Perché so farli?”

Perché esisti.”

Esisto. Quinta scoperta.”

Sì.”

Ma se esisto, mi trovo. Sono da qualche parte.”

Sì.”

Dove mi trovo?”

Dove hai scelto di essere.”

Esiste solo luce?”

No.”

Cosa c'è altro oltre la luce?”

Tutto!”

Tutto. Se esiste, esiste il niente. Sesta scoperta.”

Cosa cerchi?”

Ciò che esiste. Tutto ciò che esiste.”

Vuoi vedere il tutto?”

Sì.”

Farà male. Dolore. Esiste il dolore.”

Perché?”

Perché esiste!”

Esiste il dolore. Esiste perché esiste il tutto. Esistenza è dolore. Settima scoperta. Non mi importa.”

Non importa. Non è importante. Lo ignoro. Non mi interessa.”

Voglio vedere.”

Vedrai.”

Voglio esistere.”

Esisterai”

Sì”

E soffrirai!”

 

*

 

Fluttuava senza peso. Senza un appoggio.

Era tutto buio.

Aveva gli occhi. Lo sapeva. E sapeva che erano chiusi. Li aprì.

Nel mare di notte. Si ricordava che c'era il mare. Ma quello non era mare. Cos'era?

Era cielo.

Era dentro il cielo.

Aveva un corpo. Lo sentiva ma non lo vedeva.

Non era invisibile.

Era indistinto.

Era lì, ma dentro il firmamento.

Una cosa sola con quella parte di universo.

La vista era confusa. C'era un quadro confuso di luci.

Era dentro un quadro, quindi?

Il sole. C'era il loro sole. Ma era confuso con lo sfondo. Come se al pittore fosse scivolato troppo colore mentre lo dipingeva e adesso si era impastato nel bellissimo sfondo di luci.

C'erano le loro due lune. Ma erano sbagliate. Crepate. Mancavano dei pezzi. Era come se fossero fatte di ceramica e fossero cadute malamente a terra e si fossero rotte.

C'era il mondo naturalmente.

Morte.

Morte. Devastazione. Distruzione. Apocalisse. Fine del mondo.

«No.»

«Sì.»

«NO.»

Il mondo non c'era più. C'era solo un grande guscio spaccato e arso da un oceano di fuoco.

Fuoco azzurro di fulmini liquidi.

«Non esiste.»

«Lo vedi. Lo pensi. Lo sai. Esiste!»

Era come se qualcuno avesse trapassato il pianeta da parte a parte. Il nucleo era esploso. Una scia di fumo celeste eruttava dalle due estremità.

«No.»

«Sì.»

La superficie del pianeta non aveva resistito e si era frantumata. Enormi blocchi informi del pianeta si staccavano pigramente da ciò che una volta era una sola cosa.

«No.»

«Sì.»

«Perché? Perché esiste?»

«Perché lo hai voluto tu. La volontà plasma la realtà. Questa è l'unica scoperta. L'unica realtà. La sola verità.»

E le sentiva. Tutte. Quella della formica che portava il granello di sabbia per costruire il formicaio. Quella della gazzella che scappava dal leone. Quella della mamma che rimboccava le coperte della figlia. Dalla montagna più alta e dall'oceano più profondo. Dalle foreste e dai deserti. Dal più piccolo al più grande degli esseri.

Le sentiva.

Lo bruciavano.

Il loro dolore era il suo. L'oceano di fiamme astrali era il loro. Era il suo.

Le vedeva.

«No.»

«Sì.»

«AAAAAAAAAAAHHHHHHHHH»

Migliaia.

«Voglio MORIRE!!!»

Milioni.

«Sei morto.»

Miliardi.

«SOFFRO PERCHÉ ESISTO. E SE ESISTO NON SONO MORTO»

«Sei morto.»

Urlava. Urlava di grida indicibili. Urlava delle urla delle miliardi di anime che aveva bruciato.

«UCCIDIMI!»

Miliardi di anime eradicate dall'esistenza stessa.

«Non posso.»

«PERCHÉ?!?!?»

«Perché io sono ciò che ti rimane e ti rimarrà sempre.»

«BASTAAAAA»

«Sei ciò che sei.»

«NOOOOOOOO»

«La Morte.»

«AAAAAAARRRRRRRRGGGGGGGGGGGGGGGGG»

«La fine dei mondi.»

 

AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAARRRRRRRRRRRRRRRRRRGGGGGGGGGGGGGGGGGGGGGGGGGGGG ի լ ծ կ հ ձ ղ յ ն ո չ ռ ս վ տ ր ց ւ ք ու ի լ ծ կ հ ձ ղ յ ն ո չ ռ ս վ տ ր ց ւ ք ու ի լ ծ կ հ ձ ղ յ ն ո չ ռ ս վ տ ր ց ւ ք ուի լ ծ կ հ ձ ղ յ ն ո չ ռ ս վ տ ր ց ւ ք ու ի լ ծ կ հ ձ ղ յ ն ո չ ռ ս վ տ ր ց ւ ք ու ի լ ծ կ հ ձ ղ յ ն ո չ ռ ս վ տ ր ց ւ ք ու ի լ ծ կ հ ձ ղ յ ն ո չ ռ ս վ տ ր ց ւ ք ու ի լ ծ կ հ ձ ղ յ ն ո չ ռ ս վ տ ր ց ւ ք ու ի լ ծ կ հ ձ ղ յ ն ո չ ռ ս վ տ ր ց ւ ք ու ի լ ծ կ հ ձ ղ յ ն ո չ ռ ս վ տ ր ց ւ ք ուի լ ծ կ հ ձ ղ յ ն ո չ ռ ս վ տ ր ց ւ ք ու ի լ ծ կ հ ձ ղ յ ն ո չ ռ ս վ տ ր ց ւ ք ու ի լ ծ կ հ ձ ղ յ ն ո չ ռ ս վ տ ր ց ւ ք ու ի լ ծ կ հ ձ ղ յ ն ո չ ռ ս վ տ ր ց ւ ք ու

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*

 

Aprì di scatto gli occhi.

Si girò sul letto in tempo solo per vomitare la cena appena fuori il bordo.

La porta sbatteva rumorosamente.

Messere!

Era il portinaio del palazzo che tirava pugni e intanto il suo assistente cercava di aprire la serratura.

Questa volta doveva aver urlato di brutto.

Più del solito.

«Sto bene» esalò.

Si precipitarono nella stanza. Che era successo? Si sentiva male? E via di tutte le domande del caso.

«Sto bene!» Ripeté più volte. «Era solo un sogno. Un sogno che non facevo più da molto tempo.»

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Nota dell'autore: Ciao a tutti e grazie di essere arrivati fin qui. Nella mia pazza mente questo dovrebbe essere l'incipit di una storia che spazia tra fantasy e fantascienza. Non sapendo dove piazzarla di preciso, ho optato per il genere avventura sperando che almeno quello sia pertinente. In teoria di avventura ce ne sarà parecchia. O almeno ci sarà l'intenzione di mettercene tanta! Ho messo rating arancione e qualche avvertimento just in case. Non penso che quanto scritto possa turbare qualcuno più di quello che sentiamo al telegiornale tutti i giorni, ma vabbeh.

Per il resto non ho altro che dirvi se non grazie in anticipo nel caso voleste proseguire, sperando che il tutto non sia troppo orrido. Vi ringrazio in anticipo ancora di più se poi decideste di darmi un parere lasciando una piccola recensione. Anche negativa. Forse sembra una cosa patetica, ma ci tengo molto a questo racconto, quindi se foste così gentili da farmi sapere cosa ne pensate ve ne sarei molto, ma molto grato! Vi ho già detto grazie? ahhaha

Bacini e buona lettura :*

   
 
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