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Autore: So_Vi_Potter    28/09/2023    1 recensioni
Blue vede un mondo in bianco e nero, senza saperlo. Quando però incontra Gray, tutto cambia...
Genere: Drammatico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Passano le ore. Aspetto. Passano i giorni. Aspetto ancora. Sono in attesa di una notizia. La signorina Brown non fa che ripeterci che andrà tutto bene, ma io non posso fare a meno di sentirmi apatica.

Un giorno, la signorina Brown entra in classe vestita di nero.

- Gray non ce l’ha fatta - dice. Io sento le mie labbra tremare e chiedo frettolosamente di andare in bagno. Scoppio a piangere, le lacrime scendono ininterrottamente sulle mie guance. Non riesco a fermarmi, la prospettiva di un mondo senza Gray è terribile. Nel bagno non posso fare a meno di vedere azzurro ovunque. Lo stesso azzurro dei suoi occhi. Lo stesso azzurro che mi ha insegnato a vedere il giorno in cui ci siamo conosciuti. “Hai vinto tu, Blue. La tua acromatopsia ha perso” aveva detto. E io avevo risposto: “No, Gray. Abbiamo vinto. Tu ed io. Insieme. Non ce l’avrei mai fatta senza di te”. Non ero stata con lui mentre lottava per la sua vita. E ora lui non c’era più. I colori erano vivi adesso, sì, ma ognuno di essi mi scatenava il ricordo di un giorno felice con Gray. Scappai da scuola e corsi via, piangendo. Andai al funerale di Gray due giorni dopo.

- Non ci sono parole per descrivere questa terribile perdita… - singhiozza la madre, prendendo la parola di fronte a tutti. Un velo nero le copre la testa. - …ma vorrei leggervi questo biglietto che la sua ragazza ha lasciato sul comodino dell’ospedale. 

Sempre piangendo, apre un cartoncino di colore azzurro. Lo riconosco con un tuffo al cuore. Legge:

- “Gray, grazie per avermi insegnato i colori. Non so come avrei fatto senza di te. Non ci sei, e il mondo a colori sembra triste. Ti amo con tutta me stessa. Blue”. Mio figlio…

Si interrompe per singhiozzare.

- Ha risposto. E vorrei chiamare Blue a ritirare la risposta.

Rimango impietrita per qualche istante, poi mi avvio lentamente verso la signora, con passo incerto e il cuore a mille. Ritiro il biglietto con mani tremanti e ringrazio con un cenno della testa.

Do un’occhiata alla bara con il coperchio trasparente in cui Gray riposa, il viso bianco e rilassato, alcune ferite con ancora del sangue raggrumato intorno. Porta su di sé ognuno dei colori che con lui avevo amato e ognuno assume un significato triste ora che lui non c’è più. Se prima il bianco significava neve e mi ricordava il nostro primo bacio, ora è il colore della sua pelle, abbandonata dalla vita. Se il rosso era il colore dell’amore, ora è il colore del sangue che ha perso. Se verde voleva dire speranza, ora è il colore dei gambi dei fiori appoggiati sulla bara. Non riesco a trattenere le lacrime e torno al mio posto piangendo sommessamente. Leggo il biglietto e ad ogni parola che leggo il mondo diventa più grigio.

“Cara Blue, sto male, molto male. Non so se ce la farò, ma voglio che ricordi tutto quello che ti ho insegnato. Ti prego, continua a vedere i colori. Ti porto sempre nel mio cuore e, se vinceremo, sarà anche grazie a te. Se invece dovessi andarmene per sempre, avremo perso insieme. Ti amo anche io. Gray”.

Alzo lo sguardo e i colori esplodono di nuovo in tutta la loro vivacità, ma questa volta non in modo allegro e dolce. Questa volta esplodono con la violenza della consapevolezza che sono sola. Questa volta esplodono come esplodo io, fuggendo dal funerale con le lacrime che mi rigano il volto. Esplodono, crudeli, come per onorare le ultime volontà di Gray. E per ricordarmi ogni istante, ogni minuto, ogni giorno che lui non è più qui con me.

 
   
 
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