TOMBA
Uccidere era una cosa che Gin adorava. Sentire la pistola rilasciare il proiettile, le ultime urla della sua vittima, prima di finire praticamente nella tomba, il silenzio gelido dopo la fine di tutto. Non importava chi fosse il povero malcapitato, se moriva andava bene. Era anche per questo che con il tempo era diventato uno degli assassini più freddi di tutta l’organizzazione, ma a lui non importava. Uccideva? Sì. E allora andava bene.