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Autore: TheLastReader    16/11/2023    0 recensioni
A seguito di un terribile cataclisma, che ha portato la terra sull'orlo dell'estinizione, gli esseri umani hanno risvegliato un potere andato perso ormai da tempo immemore.
50 anni dopo, Ryu Ozaki, in seguito alla distruzione di Okinawa perde entrambi i genitori, verrà abbandonato e derubato dai famigliari del padre, rischiando di morire a causa della fame e del freddo, e salvati infine da Jin Masaru, amico di famiglia dei suoi defunti genitori;
In seguito a questi avventimenti, Ryu deciderà di vendicarsi contro tutto e tutti: riuscirà nel suo intento?
Genere: Avventura, Azione, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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P.O.V di Ryu 
 
"Ciao Jin... Sono passati due anni dall'ultima volta che ci siamo visti... In questi due anni, sono successe molte cose: Innanzitutto, sono riuscito a risvegliare il mio force! Entrambi, credevamo che non sarei mai diventato un reaper, visto il referto dei medici, ma c'è l'ho fatta! Ovviamente, ho usato un metodo poco "ortodosso", ed il dolore che ho provato è stato inimmaginabile, però alla fine, credo che ne sia valsa la pena, visto che appunto, ti ho rivisto, anche se, al dire il vero, non abbiamo proprio parlato..."
 
Mi accovacciai verso la sua lapide, appoggiando dei fiori ed accendendo qualche incenso; feci una lunga preghiera per l'anima di Jin, per poi finalmente alzarmi; credevo che trovarmi di fronte alla sua lapide sarebbe stato terribile, invece, nonostante sentissi un senso di disagio e di tristezza, reggevo bene il colpo.
 
"Beh, come dicevo, sono successe molte cose in questi due anni: Haru, la sorella di papà, mi ha salvato da morte certa, e d'allora, si prende cura di me, senza mai farmi mancare niente, ed è per questo che le sarò sempre riconoscente. Zia Haru è una donna forte, con un carisma unico ed un'empatia davvero grande per le persone, dato che tutte le persone all'interno della gilda hanno avuto un passato traumatico, molto simile al mio...Oh, non te l'ho detto, ma mia zia non è nient'altro che Madame Noire! Incredibile, vero? I suoi poteri dal vivo sono incredibili, letteralmente fuori di testa, e sono sicuro che pure te saresti ammagliato dinanzi ai suoi poteri... e forse anche davanti alla sua bellezza, eheh

Comunque, da quando mi sono risvegliato , non sono rimasto con le mani in mano, ed ho iniziato ad allenarmi duramente per poter diventare sempre più forte; In realtà, questa è stata un'idea di zia Haru, che per farmi migliorare velocemente, mi dato in affidamento a tre membri della sua gilda di prim'ordine: Raelle Ozaki, Okimoto Takeshi e Gedeon Petrov;
Raelle, come avrai intuito, è la figlia di Haru, nonché la primogenita, e mi da delle dritte su come controllare il force all'interno del mio corpo e mi aiuta nella meditazione e nello sviluppo del mio nucleo; Al contrario della madre, lei è una guaritrice, ed il grado di purezza del suo force è estremamente alto, il che la rendono tra le migliori guaritrici al mondo, sebbene lei non faccia parte di alcun ranking; Poi c'è Okimoto, il mio maestro di arti marziali: lui è il braccio destro della zia, e quando lei non c'è, è lui che comanda nella gilda. Rispetto a Haru, Okimoto non ha un force così puro, ma con anni di allenamento, è riuscito ad ottimizzare l'utilizzo del suo force in modo spaventoso e tremendamente efficace; inoltre, ha allenato duramente il suo corpo ed i suoi sensi a dei livelli estremi, ed in giappone, secondo zia Haru, non c'è nessuno abile come lui nel corpo a corpo. Gli allenamenti con lui sono un vero e proprio inferno, dato che più che un'allenamento, sembra un pestaggio vero e proprio. Però, ogni volta che finisco di allenarmi con lui, sento di migliorare poco a poco quindi non posso lamentarmi. Oltre a questo, è una persona molto seria che non parla molto, però è una brava persona, ha un debole per i bambini ed ha addirittura un orfanotrofio a suo nome! 
Infine c'è Gedeon; Gedeon invece è un maestro d'armi, che mi insegna semplicemente ad utilizzare gli strumenti a mia disposizione. Incredibilmente, che oltre ad essere un maestro d'armi, è pure un noto fabbro, ed ho scoperto che nel mondo il 25% delle attrezzature per Reaper portano il suo marchio! il che lo rendono una delle persone più ricche del pianeta, anche se si veste in un modo completamente trasandato!
Detto questo, Gedeon ha una personalità... unica; spesso si dimentica delle sessioni d'allenamento, altre volte invece sparisce nel bel mezzo degli allenamenti per lunghe ore, altre invece mi fa provare dei prototipi, e non sempre le cose vanno bene per me! Ed ha un modo molto sgarbato di comunicare con chiunque, tranne ovviamente per Haru, per cui sembra avere una cotta. 
Ovviamente ti potrà sembrare uno stronzo... beh, un po' lo è, però in fondo è una brava persona!

Quindi, in generale, le cose non vanno poi male, anche se in verità, ho qualche problema con il secondo genito di Haru, ovvero Neruh; in teoria, io e lui dovremmo allenarci insieme nel corpo a corpo sotto la supervisione di Okimoto, ma spesso e volentieri salta le sessioni d'allenamento, mentre quando ci alleniamo finisce sempre in rissa! Ovviamente, Neruh è nettamente migliore di me, non conosco altri risvegliati della nostra età, ma paragonandolo con alcuni Reaper della gilda, mi rendo conto di quanto sia speciale... sono sicuro che tra pochi anni sarà tra i migliori non del giappone, ma del mondo, anche se credo che il suo carattere di merda gli provocherà non pochi problemi.

E poi... c'è Ariel."
 
Feci un breve respiro, cercando di farmi coraggio ed aprire un discorso che cercavo di evitare da tempo; da quando Ariel era stata ingannata e rapita, covavo un enorme senso di rabbia, ma anche un grosso senso di vergogna: avevo promesso che avrei protetto mia sorella il giorno della morte dei nostri genitori, invece, non solo ero diventato egoista da non pensare ai suoi problemi, ma era anche causa mia se oggi Ariel non era qui con me. In quel momento, ripensando a tutto ciò, un'impeto di rabbia avvolse la mia mente, e per una breve frazione di secondo, mi lasciai andare. 

"MALEDIZIONE! MALEDIZIONE! VI UCCIDERO', DANNATI BASTARDI IO....!!"
 
una volta resomi conto di quanto fatto, ripresi goffatamente controllo delle mie emozioni e feci una breve preghiera, per scusarmi del mio comportamento poco consono in un luogo sacro come quello. 
Ancora oggi, il solo pensare a Yoshiro ed a quel dannato di Azaki, mi creava delle emozioni simili a quelle che provai allora... E sapevo che esisteva un solo modo per guarire da questo male...

"Ho fatto tanti, troppi errori, zio...Per colpa mia, Ariel è stata rapita e Dio solo sa cosa starà passando. Ma è tutto ok... da anni zia Haru sta lavorando ad un piano per radere al suolo gli Ozaki... Come ho già detto a mamma e papà, dovrete pazientare prima di vedere Ariel, ma ve lo giuro, io la riporterò a casa, nella sua vera casa, per questo mi sono allenato come un folle, rischando a più riprese di farmi molto male...
Quindi vi prego di pazientare, ma fino ad allora però, non mi rivedrete più qui. Ovviamente non è un'addio, ma ritornerò qui solo con Ariel. Quindi... beh, ciao Zio, a presto..."

Guardai con occhi lucidi per l'ultima volta lapide di Jin, per poi allontanarmi dal cimitero senza mai più voltarmi: ero determinato, più che mai, a radere al suolo con le mie stesse mani gli Ozaki, ed il mio passaggio qui al cimitero era una sorta di rito di passaggio: un rito di passaggi che avrebbe segnato la mia totale dedizione verso la causa, una sorta di giuramento tra me ed i miei defunti cari che, nel caso .non avessi rispettato, avrei pagato con la morte
 
 
FINE P.O.V di Ryu.

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*Diversi minuti dopo....*

"Eccomi, scusatemi per il ritardo..." disse Ryu, che entrò nell'ufficio di sua zia Haru; nella stanza, oltre alla donna, erano presenti Okimoto e Gedeon; Okimoto, come era suo solito fare, non disse una parola al ragazzo, se non un piccolo cennò con la testa come segno di saluto, mentre Gedeon, guardava con occhi infastiditi Ryu, visto che oltre ad essere un maniaco della puntualità, oltre ad essere un reaper aveva molti lavori da svolgere come fabbro e artigiano. 

"Fottiti, dannato marmocchio..." bisbigliò a bassa voce il fabbro, facendogli il dito medio e lanciando altri insulti non udibili da Ryu, che imbarazzato e perplesso dal comportamento di quello che doveva essere un'uomo adulto, abbozzò un piccolo sorriso di circostanza. 

"Non ti preoccupare, nipote" - disse intanto Haru, con il mento appoggiato sul palmo di entrambe le mani ed il suo solito sorriso - "Siediti pure". 

Ryu, in questi due anni, aveva imparato a leggere il force delle persone, ed ora era abbastanza bravo nel leggere il livello generale delle persone; per questo, quando si ritrovò dinanzi ai tre, rimase per un'attimo paralizzato dalla pressione che innarvertitamente i tre ai vertici di Neverland emanavano; nonostante ora vivesse praticamente con loro, non si era ancora abituato alla loro presenza. 

"Bene, Ryu, grazie per essere venuto, Ryu. Come ben saprai ormai, sono passati due anni da quando sei entrato nella nostra famiglia; d'allora, dacché eri un pulcino, ti sei via via trasfrmato, raggiungendo ottimi rislutati in così breve tempo; So che hai chiesto ai tuoi due maestri di poterti assegnare delle missioni a più riprese in questi ultimi mesi, così, qualche giorno fa, sono venuti a parlarmene." 

"E?" 

"Beh, all'inizio ero contrario a darti una missione per una serie di ragioni: primo, sei ancora un novellino con un livello basso, per quanto tu possieda un'enorme potenziale; secondo, non hai nessuna esperienza nel mondo dei reaper e potresti rimanerci secco; terzo, non voglio metterti nei guai con l'associazione facendoti fare dei lavori illegali, e non voglio nemmeno che tu ti esponga troppo, con il rischio di farti notare da mio padre."  

"Quindi mi stai dicendo che non mi dai l'ok, giusto..." disse con voce leggermente delusa; in effetti, sapeva che bene o male le cose sarebbero andate così, ma sentirsi comunque negare la possibilità di iniziare a distruggere la famiglia di suo padre lo rendeva al quanto triste e leggermente nervoso; 

"Beh, di certo non ti manderò in missione da solo."

"Eh? Che vuoi dire?" rispose spiazzato Ryu, non aspettandosi in quel momento una risposta del genere

"Beh... sinceramente, il livello che hai raggiunto in così poco tempo è assurdo, quasi spaventoso, ma come ti ho detto prima, ti mancano l'esperienza di vivere con dei reaper; in una gilda, è tutto molto più facile perché tutti qui siamo una famiglia e ci proteggiamo a vicenda, un'altro conto invece è vivere a 360 gradi la vita di un risvegliato, quindi interagendo con altri reaper e con altre gilde... beh, capirai prima o poi la differenza, così è difficile pure per me da spiegare. Quindi, pensando a come aiutarti, abbiamo deciso di darti una missione condivisa adatto al tuo stato attuale."
 
"COSA?! SI!!" 
 
Ryu urlò di gioia in mezzo alla stanza, sotto gli occhi perplessi di Haru che non l'aveva mai visto così felice in due anni, sotto gli occhi impassibili di Okitomi, e sotto lo sguardo inorridito di Gedeon, il quale avrebbe voluto lanciare qualcosa al ragazzo per farlo smettere di comportarsi come un bambino. 

"Grazie! Vi ringrazio con tutto il mio cuore!" - esordì Ryu, facendo un rapido inchino a tutti e tre - "Non vi deluderò! Quando parto per la missione?"

"Beh, p-pensavamo di farti partire domani mattina insieme a Neruh..." 

"I-Insieme a Neruh...." disse a bassa voce Ryu, che di certo non amava stare in compagnia di suo cugino; era riluttante all'idea di passare del tempo con lui, ma poi penso alla missione, ed in quel momento il suo "odio" verso il cugino passò in secondo piano.

"Ecco, qua ci sono i dettagli di tutta la missione e dei compiti che dovrai svolgere!" disse la zia, che consegnò un foglio a Ryu. 

Il ragazzo, una volta preso il foglio, si accorse che la sua missione era davvero corta; pensò che fosse normale, visto che era la prima volta che gli veniva affidato un compito, ma quando  cominciò a leggere il foglio, se prima il suo volto era pieno di gioia, il suo volto, mentre leggeva i suoi compiti, divenne via a via sempre meno radioso, fino al punto che sul suo volto apparve un'espressione di sgomento mista ad irritazione e perplessità;

"M-Ma che diavolo è questo?! C-Ci dev'essere un errore!" Sbraitò il ragazzo, che nervosamente, sbattè la mano sul tavolo, scattando in piedi;

"No che non ci sono errori, ragazzo" - rispose la zia, facendo un piccolo sorriso malizioso, aspettandosi la reazione del ragazzo - "Questa è la tua prima missione: entrare nell'accademia per giovani Reaper di Tokyo!" 

FINE CAPITOLO 1 - Prima Missione?





 
   
 
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