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Autore: AlexV_    23/11/2023    0 recensioni
Buona sera ragazzi, sono tornata dopo un secolo che non scrivevo , con questa fanfiction su Emma e Regina. Non so ancora se sarà una one shot, o se aggiungerò qualche capitolo.. tutto dipenderà da voi, se questa storia vi piacerà , sarò felice di provare a continuarla per voi.
Come potete leggere dal titolo, ho voluto scrivere qualosa di leggero e spero scorrevole, per donarci un po' di gioia e di speranza :D
Aspetto con ansia le vostre recensioni..G.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: FemSlash | Personaggi: Emma Swan, Regina Mills
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Nota dell' autrice: Buongiorno ragazzi! Scusate l'assenza di queste settimane, ma sono stata molto impegnata con il lavoro.. ho deciso di continuare la mia storia, mi andava di darle ancora un paio di capitoli per  cercare di renderla completa.
Spero che ciò che ha partorito la mia immaginazione possa piacervi, e se vi va, fatemi sapere cosa ne pensate con le recensioni. Un abbraccio a tutti , G. 

 

 

E così Emma era andata via, non prima di aver atteso che Regina chiudesse la porta alle sue spalle.

Le aveva lasciato un' ultima occhiata languida e si era diretta verso il suo maggiolino giallo, pronta a tornare a casa. 

Ma persa nei suoi pensieri, nel ricordo di quella bellissima e inaspettata sensazione delle carnose labbra del sindaco Mills sulle sue, non si era resa conto che ormai era più di un ora che vagava per la città.

Si apprestò così a rientrare in quel piccolo e vuoto appartamento in cui abitava , sicura che quella notte non avrebbe chiuso occhio.

Regina invece, dopo un tiepido bagno rilassante e la sua routine di bellezza, si era messa a letto  e incredibilmente era scivolata in un dolcissimo sonno rigenerante .

Quando il mattino seguente si svegliò  si sentì leggera, come forse non accadeva da anni, e pensò tra sè e sè che doveva essere merito di quella biondina impacciata e maldestra, che inciampava continuamente sui suoi stessi piedi, e che oramai da troppo tempo era caduta nel suo cuore.

 

il telefono di una Emma ancora addormentata vibrò per l' arrivo di un sms.

*Regina* : "Sceriffo buongiorno. Che ne pensa di passare a fare colazione da me? Vorrei sdebitarmi per tutti i caffè di questi mesi...e per ieri ovviamente "

 

Emma si stropicciò gli occhi, e sbadigliando rumorosamente rilesse il messaggio. Un sorriso fin troppo grande apparve sul suo viso assonnato.. voleva dirle che certo che le andava.. che si sarebbe teletrasportata lì se fosse stato possibile, forse addiritura si sarebbe catapultata.. ma non poteva farlo, e non poteva nemmeno dirglielo.. doveva mantenere un certo contegno. 

Così si ricompose e le scrisse:

 

*Detective Swan*: "Sindaco Mills buongiorno a lei.. quale  onore. Sente già la mia mancanza? " 

Si pentì il secondo dopo aver inviato quello stupido sms, e poi aggiunse: "Se mi concede 30 minuti, accetto con piacere."

 

 

E così Emma si alzò dal letto e dopo una bella doccia rinfrescante, uscì di casa col suo solito giacchetto di pelle rossa indosso.

Camminava a passo svelto quando guardando l'orologio, si accorse che erano trascorsi poco piu di 20 minuti dall'arrivo del messaggio di Regina.
Lei,Emma  Swan , sveglia e già pronta alle 9:00  di sabato mattina, durante il suo unico giorno di festa? Dio cosa le aveva fatto quella donna?
Un incantesimo?

 

E così pochi minuti dopo, aveva raggiunto il 108 di Mifflin street, bussò al maestoso portone che si ergeva nella villa di Regina, e non potè che spalancare la bocca quando aprendosì le mostrò una versione inedita dell' integerrimo sindaco.

Era la prima volta che Emma vedeva Regina Mills così, come dire, al naturale. 
Non che non fosse bellissima come sempre.. era solo diversa.
Il viso, senza il trucco scuro che era solito adornarlo, appariva più delicato e gentile, quasi sbarrazzino.

E sembrava anche più giovane ora che non era avvolta da quei completi attillatissimi che indossava in municipio.
Quella mattina la mora i
ndossava un Jeans  chiaro, e un candido maglione bianco con lo scollo a V. Stranamente non indossava i tacchi, aveva invece delle  Sneaker blu a completare l'outfit.
La scollatura, profondissima, era invece sempre presente.

Regina: " Miss Swan, benvenuta, si accomodi  pure"

 Le fece spazio e le indicò la strada verso la cucina,  dove un' enorme tavolo di marmo nero era imbandito con ogni ben di Dio. 

Emma spalancò la bocca davanti a quella visione, inebriata dal profumo dei croissant, e delle crostate alle mele . 

Pensò di trovarsi in paradiso .

 "Regina, se volevi fare colpo.. ci sei riuscita...ma mi avevi già conquistata ieri.. " Accennò un sorriso timido,  e con  gli occhi luminosi e azzurrissimi
 si rivolse a Regina. 

"Quanto tempo ci hai messo per preparare tutto questo?"  
Disse agitando le mani come una bambina impaziente, e il sindaco si ritrovò a pensare che era bellissima così impacciata e sfrontata al tempo stesso.

 Mangiarono con gusto le prelibatezze che Regina aveva preparato con maestria,
o meglio, il sindacò mangiò elegantemente la sua crostata,
Emma invece divorò tutto quello che aveva sotto mano.
Quella donna doveva avere un pozzo al posto dello stomaco, eppure aveva una linea invidiabile.

"Vedo che ha gradito la colazione" sussurrò la mora, con un sorriso malizioso sul viso."Non è che la troverò fuori dalla mia porta ogni mattina ?"

"Come se le dispiacesse, signor sindaco" Rispose sfacciatamente Emma, con ancora lo zucchero a velo attorno alle labbra.

Regina scoppiò in una fragorosa risata, lasciando interdetta Emma, che si domandava se stesse ridendo per quello che aveva detto, o per qualcosa che aveva fatto senza neanche accorgersene.

In tutta risposta Regina si era avvicinata a lei, accentuando lentamente il suo ancheggiare , fino a raggiungere la bionda .

Si chinò a un soffio dal suo viso, e con un tovagliolino le pulì le labbra, sussurrandole  "forse..."

 

Emmà per poco non cascò dalla sedia, assalita dalla troppa vicinanza del sindaco, dal soffio del suo respiro sulla pelle e dal suo inconfondibile profumo alle mele. 

Regina, divertita dalla reazione della donna di fronte a sè , si allontanò ancheggiando come pochi minuti prima, sicura che gli occhi della ragazza adesso stessero vagando un po' più in giù del dovuto.

Ben presto  quelle colazioni divennero davvero una routine per le due donne. Nei giorni lavorativi, Emma continuava a portarle il caffè in ufficio, mentre il sabato Regina cucinava per lei ogni tipo di prelibatezze.

E con il tempo alle colazioni si erano aggiunte le pause pranzo,ora al diner di  Granny, ora nell'ufficio dell'una o dell' altra, a seconda di quanto erano state impegnative le loro giornate.

E spesso cenavano anche insieme, a casa di Regina, perchè Dio quella donna era un portento in cucina.
Adorava le sue lasagne, e tutti i manicaretti che la mora le preparava, ma il suo momento preferito veniva dopo, quando  potevano mettersi sul divano insieme a guardare qualche serie tv . 

Emma  si appoggiava contro il bracciolo , e Regina , nella maniera più naturale possibile si accoccolava tra le sue gambe. 

E al diavolo le serie tv, i film o qualsiasi altro programma televisivo fosse trasmesso , quella donna, forte, bellissima e fiera, appoggiata su di sè, era per Emma lo spettacolo più bello sui cui si potessero posare i suoi occhi.

   
 
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