“Come stai?”

“Be…bene. Cosa faccio qui?”

“Oh, beh. Dimmelo tu, Lan Zhan. Ti mancavo forse?” la voce di Wei WuXian era fredda e amaramente ironica. Proseguì addolcendosi appena “Ti ho avvertito più volte, Lan Zhan, è meglio che tu non venga qui. Non cercare più di convincermi ti prego, non c’è altra via per me, non so come spiegartelo”

Dunque nonostante l’alterazione dei fatti che precedettero la deriva demoniaca di Wei Ying, siamo di nuovo a questo punto. La disperazione che ha colto Jiang Cheng dopo l’incendio deve aver ugualmente condotto alla perdita del suo nucleo e…

Lan WangJi agì d’istinto, prese un lembo della veste di Wei WuXian e aprì ulteriormente il colletto già mollemente incrociato sul suo petto. Il suo timore fu confermato: lungo lo sterno la candida pelle di Wei Ying era marchiata da una brutta cicatrice. Anche in questa alternativa dimensione aveva ceduto il suo nucleo dorato al fratello, con le terribili conseguenze che questo comportava.

“Ehi, Lan Zhan, non scherzare. Molla. Non sono in vena. E non fare lo splendido, nemmeno tu sei in grande forma.. respirare questa merda di aria tossica ti ha già fatto svenire due volte. Ti riaccompagno al villaggio non appena sarai in grado di alzarti. E ti prego.. non tornare.”

“Wei Ying, ti prego, ascoltami…” Lan WangJi si trovava nuovamente in lacrime, sulla gelida pietra di quella cava piena di odio a supplicarlo di seguirlo.

Non di nuovo, no. Possibile che questi eventi siano persino peggiori di quelli realmente accaduti? E’ insopportabile tutto ciò, deve ascoltarmi.

“Wei Ying, ti prego” Lan WangJi decise di giocare una carta che non aveva avuto a disposizione nella realtà “..fallo per me, in nome dell’amore che ci unisce”

Si sentì mancare il terreno sotto i piedi allo sguardo stravolto che Wei Ying gli rivolse.

“Amore? Di che amore parli Lan Zhan? ah, fammi indovinare… di un po' di sesso adolescenziale che mi ha rovinato la vita? Di questo parli?”

“Wei Ying, ma cosa dici? Ti prego, ascoltami..”
“Non ti ascolto Lan Zhan. Le cose sarebbero andate diversamente se fossi rimasto al tuo posto. Mi odiavi all’inizio, giusto? Bene, avresti dovuto continuare a farlo!”
Wei WuXian si era alzato trascinando con sè il suo manto nero, la sua pelle bianca come la morte, il suo viso scavato dalla fame e una quantità di rabbia che fece a pezzi il cuore di Lan WangJi. Non lo guardò nemmeno mentre spiegava cosa gli causava tanto rancore, come se fosse l’ovvia conseguenza di un destino sbagliato.

“Se solo tu mi avessi lasciato in pace, Lan Zhan. Le cose che non devono accadere per destino vanno lasciate andare. E noi non eravamo destino, lo capisci? Se solo tu non mi avessi baciato quel giorno, se solo non mi avessero cacciato da quella galera di scuola che chiami casa… se solo avessi potuto completare l’anno, restare con mio fratello, aspettare ancora un po’... era nell’aria… l’annullamento del matrimonio di Shijie con quel pavone Jin... quel maledetto matrimonio sarebbe stato cancellato, ne sono sicuro, gliel’avremmo fatta pagare per la sua arroganza…”
“Wei Ying, ti prego calmati… stai farneticando… se solo sapessi…”
“Cosa Lan Zhan? Come sarebbero andate le cose? Te lo dico io come sarebbero andate, ascoltami bene e poi per favore vattene. Sarebbe stato brutto per Shijie, ma sarebbe stato un dolore passeggero, sarebbe stata libera e probabilmente non sarebbe stata vincolata da un figlio e da un marito in quella casa data alle fiamme che è diventata la loro tomba. E’ morta Lan Zhan! E’ morto il suo bambino! Capisci cosa è successo? Come si sono concatenati gli eventi? E’ stata colpa mia se sono tutti morti!”
“Cosa dici Wei Ying, non è stata colpa tua!”
“Si invece! Quando tutto è iniziato non ho nemmeno sentito le guardie dare l’allarme… ero con te, per gli dei! E a fare che…? A farmi scopare da uno con cui non avrei mai avuto un futuro perchè mai e poi mai la tua famiglia mi avrebbe accettato! Oh.. ne è valsa proprio la pena, certo. E intanto l’unica casa che io abbia mai avuto è diventata cenere.. l’unica famiglia che io abbia mai avuto è sottoterra!”

Ormai la voce di Wei Ying era uno strazio di lacrime, urla e singhiozzi. Lan WangJi non resistette all’ impulso di alzarsi per raggiungerlo, abbracciarlo, stringerlo a sé cercando di arginare i suoi movimenti convulsi e di farlo calmare.

“Wei Ying, ascoltami, ti prego. La mia famiglia ti accetterà, andrà tutto bene.”
“Svegliati Lan Zhan, hai bisogno di un dannato erede!”
“Noi avremo un figlio, Wei Ying. Noi abbiamo già un figlio in realtà. Porteremo il piccolo A-Yuan con noi, lo porteremo via da qui e…”
 

Sulla soglia, sconfortata e preoccupata, una silenziosa Wen Qing si era fermata ad ascoltare. Quel combinaguai di Wei Ying le stava a cuore e aveva iniziato a preoccuparsi quando aveva sentito le sue urla propagarsi come un sinistro richiamo.

Era stata in disparte per tutto il tempo, ma a quelle ultime parole di Lan WangJi non poté trattenersi.

“A-Yuan?! E tu come lo conosci?”
Lan WangJi si voltò sorpreso.

“Già, cosa ne sai, Lan Zhan? Non eri qui quel giorno, come sai di quel bambino? Lo trovi divertente forse?”
“A-Yuan, quel bambino che….”

“...che i Jin si sono portati via per vendicare la morte del piccolo Jin Ling?” Wen Qing si infuriò “...intendi quel bambino? L’ennesima vittima innocente della vostra stupida carneficina! Fuori, fuori da qui!”