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Autore: Dello90    20/01/2024    2 recensioni
Se Rin fosse la sorella maggiore di Kagome e se entrambe venissero catapultate nell'epoca Sengoku dal Pozzo Mangia Ossa, come si approccerebbe Sesshomaru a Rin?
Genere: Azione, Fluff, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Coppie: Rin/Sesshoumaru
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Rin prese lo zaino e ne estrasse il suo kit da bagno, sì giro verso la demone e le disse:

 

“Senza offesa per il Signore, ma oggi si mette il profumo che gradisco io! E vedrai che sarà anche un bagno molto più rapido…”

 

La donna non si oppose, lasciò fare la ragazza. Le si avvicinò solo quando uscì dalla vasca e si sedette sulla sedia per essere pettinata.

 

Rin guardava la demone attraverso lo specchio e le chiese amichevolmente:

 

“ Come ti chiami? Non te lo avevo ancora domandato, scusa, sono una cafona…Io sono Rin!”

 

“ Il mio nome è Sakura” rispose la donna

 

“ È molto che servi Sesshomaru?”

 

“ Secoli. Ero al servizio della Signora Madre e del Generale Cane. Poi ho seguito il Padron Sesshomaru insieme al cuoco del palazzo”

 

“Anche lui è un demone?”

 

“ Certo. Il Signore non apprezza la compagnia degli esseri umani. Infatti ci siamo stupiti quando è arrivata lei”

 

“ Capisco. Posso chiederti che tipo di demone sei? Non ho mai visto qualcuno come te, insomma…senza volto”

 

“ Io e il cuoco siamo due demoni serpente. Ci amavamo molto”.

 

“ Oh” disse Rin sorpresa “ Scusa, non volevo essere impicciona.”

 

“ Non ho finito di raccontare” puntualizzò la demone.

 

“ Ci siamo innamorati quando lavoravamo al servizio dei genitori del Padrone e questo non piacque alla Signora Madre…Non voleva ci distraessimo dal nostro lavoro. Quindi prese i nostri volti e li appese ad un bastone, così nacque il bastone Ninto. Ora non possiamo più vederci, vediamo solo quello che ci occorre per obbedire agli ordini. Sul bastone i nostri visi sono vicini, ma girati in direzioni opposte”.

 

“ Ma è una cosa davvero crudele! Mi spiace davvero” disse Rin sconvolta, portandosi una mano alla bocca.

 

“ Doveva andare così. Abbiamo mancato ai nostri doveri e siamo stati puniti” concluse la donna.

 

“ Sakura, grazie di esserti aperta con me. Avevo capito subito che avevi uno spirito buono e avevo davvero bisogno di parlare con qualcuno. Se potrò farlo, ti aiuterò!”  

 

 

Rin passò il pomeriggio a leggere un libro di fisiologia animale che si era portata dietro, nella speranza di non rimanere troppo indietro con lo studio.

Quando arrivò quel promemoria vivente di Jaken ad avvisarla che la cena era quasi pronta, indossò il kimono e si avviò verso il salone, ormai conosceva la strada.

 

Arrivata di fronte alla porta la aprì. Il banchetto era servito, ma Sesshomaru non c’era.

 

“Eh no!” pensò Rin “ Già ieri mi ha mollato in mezzo alla cena, ora di stare qui da sola come una scema a strafogarmi non ne ho proprio voglia!”

 

Così si giro, fece un passo indietro e BUM!

Non capì contro cosa avesse sbattuto, finché non sentì una mano che l’afferrava con sicurezza dietro la schiena, bloccando così quella che sarebbe stata una rovinosa caduta.

 

Contemporaneamente Rin aveva allungato la mano in cerca di un appiglio e lo aveva trovato! 

Quando sollevò lo sguardo capì che era aggrappata alla spalla di Sesshomaru.

 

La ragazza si rese conto che erano praticamente abbracciati e si sentì in imbarazzo.

Guardò il viso del grande demone per capire se anche lui era nella sua stessa situazione, ma lui la fissava con la sua solita poker face.

 

In quell’istante Rin si perse. 

Non lo aveva mai visto da così vicino, solo una parola le venne in mente: perfetto.

Senza accorgersene fece scivolare la sua mano dalla spalla al petto di Sesshomaru, era un fascio di muscoli. La ragazza sentì i battiti del cuore accelerare e calore al basso ventre, quindi arrossì e distolse lo sguardo.

 

Sesshomaru sorrise soddisfatto. Allora anche lui non era indifferente a quell’umana, grazie al suo istinto aveva percepito perfettamente lo stato di eccitazione della ragazza.

 

Le tolse la mano dalla schiena e le chiese: “ Vai via? Non hai fame?”

 

Rin gli rispose ancora un po’ imbambolata: “ No, è che…Io…Non c’era nessuno…Quindi…”

 

“ Non devi parlare se non vuoi. Ceniamo?” la interruppe il grande demone , facendole segno di accomodarsi a tavola.

 

Rin si riprese e andò a sedersi. 

 

 

Una volta sistemati, Sesshomaru domandò: “ Senti ancora dolore?”

Rin si alzò dalla sedia, prese il suo piatto e le sue posate e andò a sedersi nel posto accanto al demone, che nel frattempo assisteva alla scena sconcertato.

 

“ Che c’è?” esordì Rin “ A me di urlare da una parte all’altra della stanza per far conversazione non va…Non ho più dolori comunque! Domani direi che potrò tornare da Kagome, Inuyasha e Shippo”.

 

Il demone annuì : “ Domattina dirò a Jaken di preparare Ah-Un, così nel pomeriggio ti riporteranno dai tuoi compagni”.

 

Rin ringraziò e poi aggiunse: “ Ma tu non mangi?”

 

Sesshomaru rispose: “ No, non mi piace il vostro cibo”

 

“Ma lo hai mai assaggiato?” proseguì la ragazza.

 

“ No, ma so che è c”

 

Il demone non riuscì a finire la frase che si ritrovò una ciliegia in bocca e una Rin divertita a un palmo dal naso.

 

“ È buona?” domandò Rin curiosa.

 

Sesshomaru la fissava sempre più esterrefatto…Avrebbe dovuto ucciderla all’istante, questo gli suggeriva la testa! Invece si limitò a sussurrare un “Sì”

 

Rin fu entusiasta : “Vedi! Finché non provi, non puoi sapere se una cosa ti piace o no!”

 

 

Quella ragazza cominciava ad avere un po’ troppi effetti su di lui, così il demone decise che era il momento di guadagnare un po’ di terreno:

 

“ Rin, non hai lo stesso odore di ieri. Cosa hai fatto?”

 

La ragazza rispose: “ Già! Ho usato i miei prodotti, la linea al miele, la mia fragranza preferita!”

 

“Miele?Cos’è?” 

 

“Forse in quest’epoca ancora non si usa come lo usiamo nel mio tempo. Lo producono le api, è la  loro scorta di cibo! Poi lo mangiamo anche noi e lo usiamo per tante altre cose, compresa la produzione di saponi” 

 

Appena finì la frase, Rin venne attraversata da un brivido di piacere, perché Sesshomaru le aveva messo una mano dietro la nuca le si era avvicinato in modo da poterle annusare il collo.

 

 

“ Mi piace” disse suadentemente il grande demone attorcigliandosi una ciocca di capelli di Rin intorno all’indice “ Fossi in te andrei a dormire ora, sai non vorrei non riuscire al trattenermi dal…Mangiarti?”

 

La ragazza uscì velocemente dalla sala, lasciandosi un divertito Sesshomaru alle spalle.

 

 

 Una volta in camera Rin iniziò a camminare avanti e indietro borbottando: “Maledetto, mi ha messo in imbarazzo di proposito… Certo che è davvero bello, sa anche essere spiritoso a suo modo…e poi quando sto con lui mi sento al sicuro, anche se il buon senso dovrebbe suggerirmi esattamente l’opposto…”

 

 

Anche Sesshomaru era rientrata nelle sue stanze, ma non riusciva a prendere sonno. Ora, oltre agli occhi nocciola di Rin a tormentarlo, c’era anche il suo particolare profumo che gli inebriava i sensi…Aveva urgente bisogno di un bagno freddo!

 

   
 
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