Crossover
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Autore: Sayman    30/01/2024    0 recensioni
Salve a tutti mortali! Benvenuti nelle cronache di Enoch. Sono Enoch, il Guardiano dell'Omniverso. In queste cronache vi racconterò della mia caduta e di tutte le avventure che ne sono scaturite.
Genere: Avventura, Azione, Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Cartoni, Film, Telefilm
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Le cronache di Enoch'
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Capitolo 1
 
 

Salve a tutti mortali! Benvenuti nelle cronache di Enoch. Sono Enoch, il Guardiano dell'Omniverso. In queste cronache vi racconterò della mia caduta e di tutte le avventure che ne sono scaturite. Vedrete le avventure di me, di me e di me, capirete poi il perché di tutti questi me.

Questa storia iniziò all'interno di un diner americano che si trovava su un deserto di un pianeta giallo formaggio. Infatti, questo mondo si chiamava proprio Formaggio 14. I formaggiani sono una razza piuttosto allegra e pacifica, un po' strana, ma chi non lo è?

Il dinner non era veramente un dinner, ma una nave spazio temporale consciuta come TARDIS appartenente ad una simpatica e affasciante signorina di nome Clara Oswald. Clara era una delle compagne più famose del Signore del Tempo conosciuto come il Dottore, ma dopo che i due si erano salutati, la ragazza si era fatta un nome proprio.

Purtroppo, la povera Clara era tesa e preoccupata. Aveva viaggiato in lungo e in largo per tutto lo spazio e per tutto il tempo per molti e molti anni, quindi erano poche le cose che non aveva visto o che la spaventavano. Tuttavia, in quel momento non riusciva a scrollarsi di dosso quel senso di disagio. C'era qualcosa nell'aria, qualcosa di grosso, di terribile forse. Il suo istinto l'avvertiva che stava accadendo qualcosa, ma non stava accadendo nulla. I vari clienti alieni andavano e venivano e non combinavano nulla di strano.

In quel momento una voce richiamò la sua attenzione, la voce proveniva da una rossa di mezza età dall'aria peperina. Clara conosceva quella donna, lei era Donna Noble, una compagna del Dottore, più precisamente del Decimo Dottore, una versione che Clara aveva incontrato un paio di volte, ma che le piaceva. La ragazza bloccata nel tempo conosceva bene la storia di Donna, soprattutto il suo tragico finale. Il Dottore era stato costretto a toglierle i ricordi per via di un problema che riguardava Davros, i Dalek, pianeti nel cielo e blah blah blah... voi mortali avete una mente delicata e ora non mi va di divagare troppo. Donna era una delle compagne del Dottore, punto. Ovviamente anche Clara conosceva la sua storia e sapeva bene che sei lei era lì allora anche il Dottore, più precisamente nella sua decima incarnazione, non doveva essere lontano.

Infatti poco più in là, un sorridente Dottore saltellava sul posto mentre aspettava che il cliente prima di lui prendesse la sua bevanda. Dieci era proprio come Clara lo ricordava: un bell'uomo con i capelli castani ribelli e un vestito gessato blu coperto da un lungo cappotto marrone. Ovviamente la sua caratteristica più distintiva erano le converse rosse che stonavano con il resto del suo Look.

Clara lo guardò con nostalgia e con malinconia, non poteva negare che gli era mancato, era bello viaggiare con lui. Per tutti i suoi difetti era un buon uomo, purtroppo però quell'uomo era il suo passato e già il solo fatto che lui si trovava nel suo dinner era un bel problema temporale.

<< Mi piacerebbe provare questo panino... e come bibita... che cos'è la Cascata Frizzante Gialla? >> le chiese Donna interrompendo i suoi pensieri.

<< E' una bibita frizzante che viene dal pianeta Crespalion, viene prodotta all'interno di una larva gigante >> le spiegò lei.

<< Ew... non credo che sia per gli umani, allora la Coca-Cola va bene >> disse disgustata Donna.

In quel momento il Dottore si avvicinò a loro con la sua bibita e si sedette davanti a Donna, poi guardò Clara:

<< Mi piace il tuo Diner! >> le disse con il suo solito sorriso. Poi, tornarò serio << c'è una cosa che non mi convince. Sulla Terra adesso c'è l'impero Romano, quindi sei una viaggiatrice del tempo, ma sembra che sia proprio il tuo diner a viaggiare nel tempo, questo posto sembra quasi un... nah! Il mio TARDIS è l'ultimo, non ce ne sono altri >> concluse mesto lui.

Questa versione del Dottore era reduce della terribile Guerra del Tempo, una guerra che lo aveva segnato nel profondo. Alla fine del conflitto, infatti, era rimasto l'ultimo della sua specie. Ovviamente, miei cari mortali, questa guerra si concluse con una nota più positiva, ma il povero alieno non lo sapeva ancora. Era convinto di aver spazzato via la sua gente, compiendo un genocidio.

Ora... a me i Signori del Tempo fanno cagare, sono solo degli alieni arroganti e boriosi, però posso capire il dolore del Dottore, forse... ok, forse no, ma dettagli.

<< Spoiler >> gli disse Clara con un sorriso e il Dottore non poté fare a meno di pensare all'enigmatica professoressa River Song, che usava fin troppo spesso questa parola. Sia Clara che Donna ridacchiarono leggermente, sapendo a chi stava pensando il loro amico.

In quel momento una luce sempre più brillante si avvicinò sempre di più, per poi schiantarsi contro il tardis.

La macchina del tempo si azionò per poi tremare tutta e spegnersi d'improvviso. Clara si guardò intorno scioccata, tesa e preoccpuata. Dieci era intento a soccorrere Donna che aveva battuto una testata sul tavolino.

La ragazza impossibile notò che i clienti erano spariti nel nulla, forse erano stati lasciati indietro dal diner alieno. Poi notò che per terra vi era un uomo di mezza età, con i capelli castani tirati all'indietro e un abito elegante color crema. Il damerino stava letteralmente emettendo del fumo dal suo corpo, una cosa di per se poco normale.

<< Enoch? >> Il Dottore ovviamente mi aveva riconosciuto. Io e lui ormai siamo amici da davvero diverso tempo. Il Signore del Tempo provò ad alzarmi, ma non appena mi toccò si ustionò le mani. Intanto la bella e intraprendente Clara era andata a prendere un kit medico futuristico per curare la ferita della povera Donna e le ustioni del Pretty Boy. Il Kit non era una scatola piena di nanogeni, che guarirono in pochi secondi entrambi.

<< Chi è questo damerino color panna? >> chiese Donna mentre mi indicava.

<< Enoch >> le ripose serio il suo amico.

<< Chi? >>

<< Solo Enoch, aiutatemi a metterlo su quel divano, state attente a non ustionarvi... servono dei guantoni da cucina >> Il Dottore era stato un po' brusco con le due, ma non lo si poteva davvero biasimare. In primis sapeva che se io ero lì i guai sarebbero arrivati molto presto e secondo aveva sentito il rumore che aveva fatto il dinner di Clara quando si era smaterializzato. Era il suono di un TARDIS, una cosa di per se impossibile. Il Dottore avrebbe indagato.

Con l'aiuto dei guantoni mi misero su un divano arancione, un colore che onestamente non mi dona per niente. Io sto bene con il bianco, il nero e l'azzuro cielo, non con l'arancione! Sono un Eone, un essere primoridale, non un'arancia! Anche se... una volta mi ero finto un'albero di arance per spiare... lasciamo stare che è meglio.

Intanto, altrove nel multiverso, in un altro TARDIS, la nona versione del Guardiano guardava preoccupata il suo desktop. Non aveva mai visto un'anomalia del genere, nemmeno durante la guerra del multiverso. Il Guardiano, anche lui un mio vecchio amico. Anzi no, non siamo amici, al massimo siamo solo conoscenti. Questo Signore del Tempo da strapazzo mi ha rubato il titolo. Io sono Enoch, il Guardiano dell'Omniverso, e in molti mi chiamano semplicemente Guardiano. O meglio, lo facevano prima che questo bimbetto da due cuori mi rubasse il titolo! Sto divagando? Forse, ma sono indignato.

Comunque, la nona versione del Guardiano era una bellissima donna dai lunghi capelli neri e gli occhi di un azzurro glaciale. Indossava degli abiti vittoriani completamente neri, tanto da farla sembrare una tata gotica. Accanto a lei vi erano i suoi tre compagni di viaggio, tre ragazzi che avevano sofferto molto, o almeno due di loro. Mercoledì Addams era solo Mercoledì Addams: era difficile capire cosa le passasse per la testa, anche per uno come me che vede e sa tutto. Gli altri due erano Hope Mikaelson e Mark Grayson, conosciuto anche come Invincible. Hope sembrava seriamente preoccupata, mentre Mercoledì era impassibile e pensierosa.

<< Sono solo io che non ci sta capendo niente? >> Chiese un ironico Mark.

<< Nessuno sa cosa sta accadendo >> gli rispose severamente Hope.

<< il continuom spazio temporale del multiverso è stato... Come dite voi giovani? Fottuto >> spiegò loro l'aliena.

<< Cosa è successo esattamente? >> chiese Mercoledì sempre con il suo tono apatico.

<< E' questo il problema, non lo so, il TARDIS non lo riesce a capire >> mentì spudoratamente la donna vittoriana. Lei sapeva benissimo che cosa aveva causato quell'anomalia o almeno lo sospettava. Essendo una viaggiatrice del tempo e del multiverso, vi erano ben poche cose che non le erano note << in questo mondo l'anomalia è piuttosto forte, andiamo ad indagare >> disse lei indicando il monitor. 

 

   
 
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