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Autore: lmpaoli94    31/01/2024    0 recensioni
Tsunade, capo del Villaggio della foglia da ormai molti anni, è stufa dei continui fallimenti che i suoi uomini e ragazzi più fidati sono riusciti ad accumulare.
Il Villaggio in questione stava perdendo credibilità e gli invasori erano pronti per invaderlo e distruggerlo definitivamente.
Ma c’era solo una possibilità in cui Tsunade poteva restituire la dignità al suo villaggio.
E nel farlo, doveva tenere nascosto agli occhi di tutti il suo segreto più grande, fidandosi solo esclusivamente di un gruppo ristretto di donne.
Genere: Avventura, Drammatico, Mistero | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Hana Inuzuka, Sakura Haruno, Shizune, Temari, Tsunade
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Mentre imperversava ancora il buio della notte, Temari attendeva impazientemente chi sarebbe stato realmente ad accompagnarla fino al Villaggio della Sabbia.
“Tutto questo è surreale. Non doveva finire così” pensò sbuffando.
Mentre era immersa nei suoi più profondi pensieri, Temari notò che sua madre la stava fissando con sguardo circospetto.
< Perché continui a guardarmi così? > domandò la ragazza con tono abbastanza forte da svegliare tutto il vicinato.
< Non urlare! Vuoi che ti scoprano? >
< Non m’ibteressa più nulla. Ormai non ho niente da perdere. >
< Non hai niente da perdere a parte la tua vita… >
< Certo, come no… Quando dovrò attendere qui da sola come uno stoccafisso? Fino all’alba dio domattina? >
< Domani all’alba sarai già tornata nel tuo Villaggio. >
< Quella non è mai stata casa mia. È il Villaggio della Foglia il mio posto. >
< Ne abbiamo già parlato Temari. Ti prego di non insistere ulteriormente. >
< Insisterò finchè la mia rabbia non si sarà placata. E cioè mai. >
< Devi ancora crescere, ragazzina. Devi capire che lo faccio solo esclusivamente per te. >
< Non è vero. Lo fai più che altro per te. >
< Temari, basta discutere! >
< Ti odio, madre. Più di qualsiasi altra cosa. >
Sentendo le parole piene di rabbia della figlia, Tsunade evitò di pensarci troppo.
Ma non poteva rimanere indifferente per sempre.
Doveva rimediare ai suoi errori facendosi aiutare da qualcuno di cui si potesse fidare ciecamente.
< Ecco la tua compagna > fece Tsunade placando il suo nervosismo < Buona fortuna per tutto, Temari. Scrivimi una lettera appena arriverai al Villaggio della Sabbia, d’accordo? >
< Non ti scriverò proprio un bel nulla > replicl adirata Temari < Starò bene. Non ti preoccupare più per me. >
Una volta che si allontanò di fretta e furia dal Villaggio della Foglia, Temari non si curò minimamente per chi dovesse essere la sua compagna di viaggio.
< Non riesco a capire come il Quinto Hokage ti abbia rifilato una missione così inutile e pericolosa. >
< Il pericolo è il mio mestiere, Temari. >
< Per caso ci conosciamo? >
< Ci siamo visti qualche volta in giro. >
< Posso vedere chi mi ha rifilato quell’insopportabile di donna? >
< Ancora no. la mia identità deve rimanere segreta. >
< Per quale oscuro motivo? >
< Non devo farmi riconoscere da nessuno. Tanto meno da te. >
< Perché scusa? Cosa nascondi di tanto oscuro? E poi qui non c’è nessuno nei paraggi. >
< Lo pensi tu… Le trappole sono all’ordine del giorno in questo territorio. Anche se siamo apparentemente al sicuro perché siamo ancora vicine al Villaggio della Foglia, dobbiamo tenere gli occhi bene aperti. >
< Io non faccio altro che vedere buio e oscurità ovunque. >
< Hai forse paura d’inciampare da qualche parte? >
< Non lo so. Di sicuro non mi preoccupo per così poco. >
< Brava, fai bene. >
Fissando intensamente la sua compagna, Temari capì che poteva essere l’unica che conosceva le reali intenzioni di sua madre.
< Allora, che cosa dei nostri nemici? Perché vogliono distruggere il Villaggio della Foglia? >
< Perché il nostro Villaggio è ancora ricco di risorse che fanno gola a molti stranieri e nostri nemici… Acqua, cibo, oro e quant’altro… La carestia di molti anni fa’ ha messo in ginocchio molti villaggi, costringendoli ad invadersi a vicenda. È quello che purtroppo è successo anche a noi… Essendo uno dei Villaggi maggiori, ci siamo dovuti guardare bene le spalle. Ma con le nostre ultime missioni fallite, siamo diventate un bersaglio troppo vulnerabile. >
< Quindi dobbiamo solo riprendere la nostra credibilità? Per così poco… >
< Credi davvero che sia facile, Temari? Tu non puoi immaginare come possono essere agguerriti i nostri nemici. Soprattutto le donne… >
< Cara amica mia, all’età di soli cinque anni ha fatto fuori da sola dieci guerrieri ninja del Paese della Nebbia che avevano tentato di aggredirmi. Pensi che io non abbia misurato la mia paura? >
< Ecco perché hai così molta fiducia in te stessa. I miei complimenti. >
< Sono sempre stata portata per le arti marziali. E non c’è niente che mi spaventa. A dirla tutta, se dovevo torbare nel Villaggio della Sabbia, ci sarei potuta tornare da sola. Era inutile che Tsunade potesse scomodare anche te. >
< E chi ci garantisce a me e Tsunade che avresti adempito ai suoi ordini? Sappiamo tutti e due quanto tu possa essere ribelle. >
< Mi piacerebbe smascherarti, sai? >
< Non so se ci riusciresti. Sono molto rapida più di quanto tu possa immaginare. >
< Posso fare una prova? >
< Non credo che adesso sia il momento. >
< Perché no? ormai l’alba sta spuntando dietro l’orizzonte > replicò insistente Temari.
< Già, l’alba… Era da molto tempo che non si vedeva il sole. È davvero bellissimo. >
Mentre Temari cercò di toglierle la visiera che teneva nascosto il volto della sua compagna, quest’ultima prese il suo braccio storgendolo visibilmente.
< Ti avevo avvertito, ragazzina. Con me non si può scherzare. >
< Ahi! Così mi fai male! >
< Avevi a pensarci prima, non ti pare? >
Mentre la compagna di Temari si stava difendendo dalle sue grinfie, dei passi felpati risuonarono dentro le sue orecchie.
< Qualcuno sta provando ad attaccarci. >
< Che cosa stai dicendo? Io non vedo nessuno nelle vicinanze. >
< Perché non ascolti con il cuore… Prova a stare zitta per alcuni secondi. Vedrai che sentirai anche tu. >
Capendo che si stava avvicinando, la giovane ragazzina si levò il velo e la visiera che gli tenevano nascosto il volto.
< Ma tu sei Hana Inuzuka. >
< Felice che tu mi abbia riconosciuto, Temari. >
< Non dirmi che ti sei fatta convincere dal Quinto Hokage! >
< Ebbene sì. Ero stufa di starmene rinchiusa nella mia casa insieme a mio fratello e al suo cane. Quindi mi sono fatta avanti per aiutare il nostro Capo Villaggio. Non sei contenta? >
< Non so se sei più stupida o più sciocca di quello che credevo. >
< Pensa pure quello che vuoi… Hai intenzione di aiutarmi? O devo fare tutto da sola? >
< E va bene. Ti farò vedere di cosa sono realmente capace. >
Chiudendo gli occhi per cercare di captare ogni singolo movimento dei nemici che si stavano avvicinando, Temari andò subito all’attacco scovandone proprio uno.
< Dannata spia! Che cosa volevi fare? Farci un’imboscata? Ancora non sai di cosa siamo realmente capaci. >
Per nulla spaventato, l’assalitore si riunì agli altri suoi compagni per evitare di fare una brutta fine.
Appena furono tutti riuniti, non esitarono ad attaccare le due donne con le tecniche di magia oscura.
< Hana, non riesco più a vedere niente! >
< Cerca di mantenere la calma, Temari. Dobbiamo superare questo ostacolo. >
< Voglio proprio vedere come. >
Senza accorgersi di venire colpite, Temari crollò sotto i duri colpi dei suoi nemici, mentre Hana riusciva in maniera incredibile a rimanere in piedi.
< Lasciatela stare immediatamente! >
< Le tue parole non ci fanno paura, Hana Inuzuka. >
< Chi sei? Chi ha parlato? >
< Chi sono non ha minimamente importanza. Voglio proprio vedere se riesci a difenderti da sola contro tutti noi. >
< Il numero di nemici che devo affrontare non mi fa minimamente paura. >
< Forse perché non sai di cosa siamo capaci. Stai molta in guardia! >
Con rapidità fulminante, Hana Inuzuka fu colpita in tutte le parti del colpo senza che se ne potesse accorgere.
< Hai visto? Ti ho messo al tappeto in pochi secondi. >
< Maledetta… Chi sei veramente? >
< Una vecchia conoscenza del Quinto Hokage… Il vostro Capo Villaggio credeva che sarei rimasta a guardare mentre sua figlia potesse nascondersi in un luogo sicuro? >
< Che cosa stai dicendo? >
< Hana, non sai che Temari è la figlia nascosta di Tsunade? Me lo immaginavo… Perché non torni nel tuo Villaggio e te lo fai spiegare personalmente da lei? Ah, giusto! Sempre se riuscirai a rimanere in vita dopo il nostro scontro. >
Mentre la nemica di Temari e Hana stava per dare il colpo do grazie proprio alla protettrice della figlia del Quinto Hokage, quest’ultima si alzò di scatto ferendola alle ginocchia.
< Pensavi di avermi tolto di mezzo con questo trucco da quattro soldi? Allora sei tu che non mi conosci minimamente, stupida donna. >
< Come osi rivolgerti a me in questo modo?! Non sai chi sono realmente. >
< Non m’interessa. Lasciaci immediatamente andare, altrimenti… >
< Via di qui Temari! È il momento! > gridò Hana.
< Ma cosa… >
< Meglio se ascolti la tua protettrice. I miei uomini vi stanno fissando e se gli darò il consenso di attaccarvi, non avrete nessuna possibilità di rimanere in vita dopo questa notte. >
< Non mi fai paura! >
< Adesso basta fare la coraggiosa, Temari. Dobbiamo andare. >
< Ma non abbiamo ancora finito con lei! Voglio capire chi si cela dietro il suo volto nascosto. >
< Non la toccare! Potrebbe davvero essere l’ultima cosa che farai in vita… Dobbiamo andarcene alla svelta da qui. >
Una volta portata via con la forza, Hana e Temari si nascosero dietro le montagne non molto distanti al Villaggio della Foglia, attendendo che il territorio potesse essere meno impervio e pericoloso.
< Indra, perché non ci avete dato il consenso di attaccarle? Potevamo toglierle di mezzo in pochi secondi. >
< Non ti azzardare mai più a chiamarmi con il mio nome > replicò la donna con il volto coperto < E Comunque voglio rendere la nostra missione ancora più interessante… Anche se Temari farà ritorno al Villaggio della Sabbia, questo non riuscirà ad evitare la fine del Quinto Hokage. È solo questione di tempo e finalmente il Villaggio della Foglia sarà nostro. >
< Va bene. Scusatemi ancora, mia Signora. >
< Presidiate le montagne. Voglio che l’intero Villaggio sia completamente circondato. >
< Ma se ci vedranno, ci ucciderebbero all’istante mia Signora. >
< Dobbiamo immergerci tra la gente in maniera graduale. >
< Ma non sarà troppo pericoloso? >
< Il pericolo è il nostro mestiere. Non dimenticatelo… Nessuno di volo lo deve fare! Sono stata abbastanza chiara? >
< Sì, mia Signora! >
< Lasciate pure andare Temari e Hana. Per ora non saranno un ostacolo per noi… Mi avete capito? Non osate ad attaccarle, o dovrete risponderne a me. >
< Sì, mia Signora. >
< Molto bene. In posizione! >

   
 
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