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Autore: Raphaelgirl87    07/02/2024    0 recensioni
Un piccolissimo esperimento! Ho sempre una long da finire, mannaggia a me, ma ho deciso di usare questa storia h/c per dare il la a un ideuzza che mi è venuta in mente: ma se le tartazze avessero dei figli in futuro?
In particolare in questa storia, il mio adorato Raf, ormai adulto, ricorda una notte della sua gioventù in cui fece un incontro molto speciale....
Per maggiore fruibilità, l ho divisa in tre parti! La parte puramente h/c viene un pochino più avanti!
Fatemi sapere che ne pensate! Buona lettura!
Genere: Fluff, Generale, Hurt/Comfort | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Donatello Hamato, Leonardo Hamato, Michelangelo Hamato, Nuovo personaggio, Raphael Hamato/ Raffaello
Note: Raccolta, What if? | Avvertimenti: Spoiler!
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Avete presente i viaggi spazio- temporali?

Mio padre ci credeva tantissimo in queste cose, lui è sempre stato davvero convintissimo che, essendo la mia famiglia di religione shintoista e credendo alla reincarnazione, talvolta la nostra anima possa viaggiare nello spazio e nel tempo e che talvolta si possa addirittura intravedere il futuro....

Io, lo confesso, non ci ho mai creduto granché, sono sempre stato un po' scettico su queste cose astratte ....

Ma, una notte di molti anni fa, quando io e i miei fratelli eravamo dei pischelli ninja appena diciannovenni e vivevamo ancora con nostro padre, il maestro Spilnter, almeno sulle visioni del futuro mi sono dovuto ricredere....

Era una notte di pattuglia come tante altre a casa nostra a NYC e, come tante altre notti, io e mio fratello maggiore, Leo, ci eravamo appena presi per i capelli su come gestire la ricognizione della zona, per la gioia dei nostri fratellini, Donnie e Micky, che amavano scommettere su chi di noi ed due cedeva prima....Impresa decisamente ardua, visto che io e Leo, per quanto bene ci vogliamo e ci siamo sempre voluti, abbiamo entrambi la testa dura e le nostre litigate sono spesso molto accese.... È che abbiamo due diverse visioni di battaglia, io sono più per l attacco diretto, il buttarmi in mezzo alla mischia, menando fendenti a destra e manca, mentre lui è più per la strategia, l attesa, il buttarsi quando la situazione lo consente.... Capisco che fa così perché è il nostro leader e non può permettersi dei colpi di testa, ma sai che palle a volte!

Arrivati al culmine di quella litigata, dove ci eravamo abbastanza coperti di miserie, l avevo appena sfanculato malamente, poveraccio, quando siamo stati letteralmente accerchiati da un nugolo di quei maledetti ninja del Clan del Piede guidati da quell' infame traditore di Shredder, colui che ha tradito nostro padre ormai molti anni fa....Sensei ha sempre avuto un conto aperto con lui e spesso loro due si affrontavano, ma siccome anche noi non abbiamo mai tollerato le.ingiustizie di nessun tipo, soprattutto quelle ai danni della nostra famiglia, anche noi abbiamo fatto e facciamo.la.nostra parte per vendicare il nostro maestro e impedire che quel pezzente espanda il potere del Piede su tutto il mondo.... In ogni caso quelle bestie ci hanno subito colpito e noi abbiamo contrattaccato immediatamente, ma dopo poche mosse di combattimento ci siamo resi conto di essere in difficoltà seria, in quanto noi eravamo solo in quattro e quegli stronzi erano circa una trentina.... Lo so, non avrei dovuto, ma ho agito come sempre di impulso....Con la coda dell' occhio ho visto la strada aperta dietro di me....Se mi fossi offerto come esca, forse qualcuno di loro mi sarebbe venuto dietro e i miei fratelli avrebbero avuto meno ninja da fare fuori....

Dovevo almeno provare.

Mi sono messo al centro del marciapiede e ho urlato loro

"Ehi! Luridi cani senza onore! Provate a prendermi!"

E ho iniziato a correre nell altra direzione, ignorando letteralmente i richiami dei miei fratelli, specie quello di Leo, accorgendomi con soddisfazione che una quindicina di quei ninja mi stava venendo dietro....

Sapevo dove portarli, c'era un incrocio poco distante di vie, li avrei battuti li....ma mentre ragionavo e correvo, una stilettata di dolore mi giunse fino al cervello....Traballai e mi appoggiai al muro....dove improvvisamente ne sentii arrivare un altra e un altra ancora....Credetemi,il dolore era insopportabile e mi tolse letteralmente il fiato, me lo ricordo ancora adesso....volli toccarmi sulla schiena per capire che cazzo fosse a farmi così male, ma non feci in tempo, mi trovai circondato da quei cani ....Facendo appello alle ultime forze che mi rimanevano,li feci fuori uno per uno e solo quando vidi i loro corpi robotici per terra con scintille da una parte e dall altra, completamente disattivati, trovai la forza di trascinarmi nel vicolo li vicino e cadere letteralmente a terra a peso morto....il mio ultimo pensiero, prima di chiudere gli occhi, per un lungo tempo, non so quantificare quanto, fu rivolto ai miei fratelli....chissà se stavano bene, chissà se erano in salvo.....

Ma la vocetta di una bambina poco distante mi risveglio da quel torpore

"Andate! Andate via! Se non mi lasciate in pace, vi faccio il sedere a strisce, parola mia!"

"Ah però, ha coraggio la piccola- pensai- ma devo aiutarla.... "

Mi rialzai perciò veramente a fatica e giunsi dove proveniva la voce, vedendo, nella via chiusa poco più in là da dove mi ero accasciato, uno scricciolo di poco più di 8/9 anni che mi lasciò senza fiato....avete presente quella sensazione di conoscere quella persona ma di non ricordare ne come.ne quando?

Ecco, io quella bambina non l.avevo.mai.vista, ne ero sicuro....ma avevo quella sensazione di conoscerla da sempre....

Aveva lunghi capelli neri, coperti da una bandana rossa,come la mia, polsiere e.ginocchiere rosse, canottiera, gilet, guanti e pantaloni neri e tra le mani brandiva, non ci crederete mai, un paio di piccoli Sai!

Ovviamente era un combattimento completamente impari tra quella piccoletta e quei quattro ninja bot ancora in piedi, così facendo appello a tutte le mie forze, che per un attimo mi sembrarono ritornate, mi gettai davanti a lei

"Guai a voi, se alzerete un solo dito su questa bambina!"

 Urlai a quei pezzenti, che, come sempre non capiscono un cazzo, mi hanno attaccato e se le sono prese di santa ragione....cose che capitano!

Quando quei quattro ninja del cazzo batterono in ritirata, rinfoderai i miei Sai e mi rivolsi alla bambina:

"Non sei un po' piccola, per girare di notte?"

"Fatti gli affari tuoi, non ho chiesto il tuo aiuto!" Mi ha risposto quella piccoletta con tono sostenuto.... Ullalá,ho pensato, cazzuta la ragazzina....

"Bastava un grazie, comunque!" Le ho risposto con lo stesso tono e facendo il gesto di andarmene, finché non sentii la piccoletta rivolgersi nuovamente a me, stavolta con un tono un po' più contrito

"Grazie...." Rispose la piccoletta con le braccia conserte....Ora alla debole luce della luna, potevo vedere nitidamente il suo corpo da salamandra, segno più che visibile che anche lei aveva subito una mutazione, e più di ogni altra cosa la sfumatura dei suoi occhi.

Li aveva esattamente come i miei. Verdi a striature marroni.

E sotto l.occhio sinistro aveva due macchie verdi, esattamente come Lisa, la mia ragazza.

Ma non ho fatto in tempo a trovare la cosa incredibile che subito la piccoletta ha continuato il discorso

"Lo devo ammettere ....un po' mi hai aiutato....ma solo un po'!"

Le ho sorriso, in fondo si era scusata:

"È stato un piacere....Che ci fai in giro a quest ora? Non sei un po' piccola per uscire la sera?"

"Ero stufa di stare a casa con i miei due fratellini piccoli e sono uscita dalla finestra della mia camera per allenarmi un po'....."

"Di notte? Non è l ideale!"

"Eh....me ne sono accorta....Ma volevo mettermi alla prova...."

Mi piaceva quella piccoletta, era schietta e diretta e mi ricordava me da piccolo:

"Senti....Io non ti farò del male, l.hai ben visto....Ti riaccompagno a casa .... La tua famiglia si starà preoccupando per te....."

Lei sbuffò:

"Onestamente spero non si siano accorti che sono fuori casa, altrimenti soprattutto mio padre mi fa una girata!"

"E ne avrebbe ragione! Se vuoi gli parlo io!"

"Nono! Riaccompagnami e io entrerò dalla mia camera...."

"Va bene....a proposito, mi chiamo Raffaello, tu?"

Lei restò un attimo a guardarmi attonita, poi si riprese subito:

"Diana...."

"Bel nome, un nome da guerriera....Ok, Diana, andiamo! Hai fame? Ti va un donuts? Offro io"

Lei annuì, e con passo spedito andammo al primo banchetto aperto, non prima di sentire.la sua mano avvolgere la mia....E non so spiegare cosa provai in quel momento, ma fu come se quella piccola mano appartenesse da sempre alla mia.... Come se fosse di famiglia, da molto più tempo di quello che potessi anche solo immaginare....

   
 
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