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Autore: j_j_joker90    16/02/2024    0 recensioni
Da dove vengo? Chi sono? Perché sono a questo mondo? le rivelazioni di una vita possono cambiare il destino del mondo?
Genere: Avventura, Drammatico, Hurt/Comfort | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai, Crack Pairing | Personaggi: Akainu, Kizaru, Monkey D. Rufy, Nico Robin, Sentomaru
Note: Missing Moments, OOC, What if? | Avvertimenti: Gender Bender, Violenza
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Forse era morto, o forse no, ma non lo avrebbe mai capito se non avesse aperto gli occhi. 
Ma aveva paura a farlo, perché la verità può essere cruda e crudele la maggior parte delle volte.
Era sdraiato e sotto di lui sentiva qualcosa di morbido; cercando di muoversi trovò che i suoi polsi erano ancora legati insieme con delle manette. Quindi si trovava ancora nella sua cella? E tutto quello che aveva vissuto era stato un sogno? Ma a che pro sognare la propria quasi fine?

Tentò di aprire allora gli occhi, ma le palpebre erano pesanti come un macigno, cercò allora di alzarsi, ma il corpo doleva come mai in vita sua, niente a confronto agli anni di allenamento con Kizaru.

Si stava arrendendo all'evidenza che probabilmente era morto e quello era il suo personalissimo pezzo di inferno, quando sentì una porta aprirsi. Almeno le orecchie funzionavano ancora bene.

Il suono di voci semi sconosciute invase il suo apparato uditivo, erano ovattate quasi come se non volessero farsi sentire.
Improvvisamente sentì delle mani sul suo corpo e questo gli diede la forza di alzarsi e aprire gli occhi, spaventando a morte chiunque fosse nei paraggi.

Le voci che aveva creduto di non riconoscere erano quelle dei pirati di cappello di paglia, qualcuno urlò altri avevano una faccia tra il terrore e la sorpresa.

Adesso era molto confuso, non capiva come potessero essere riusciti a entrare in uno degli edifici governativi più sicuri e sconosciuti del mondo. Ma con loro forse c'era Vegapunk e quindi avrebbe potuto dire lui dove si trovava. Ma questo non giustificava la loro presenza nella sua cella.

Con rinnovata curiosità inizio a guardarsi intorno e trovò che le pareti non erano delle fredde lastre di pietra, ma piuttosto erano fatte di legno massiccio. e che la cosa morbida che sentiva sotto di lui era un letto comodo. 

La sua faccia era sempre più contorta dalla confusione e quella dei Mugiwara dalla sgomento. 

Improvvisamente da dietro Zoro lo spadaccino, Sanji il cuoco, Chopper il medico, Nami la gatta ladra e Usopp il cecchino, comparve a sorpresa anche il dottore più intelligente del mondo: Vegapunk.

"Mi dispiace Sentomaru per le manette, ma sono per precauzione, ora che il cip è libero dobbiamo capire cosa fare, spero tu possa capire"

Il ragazzo era sempre più confuso, quale chip? Quale precauzione? Era morto o vivo? Perché il suo corpo urlava dal dolore? Ma sopratutto dove si trovava? 

Cercò di parlare ma trovò che la sua gola fosse talmente secca da non riuscire a emettere nessun suono.

"Ragazzo mio non sforzarti troppo, immagino tu sia confuso ma tra poco ti sarà tutto più chiaro, ma prima devi recuperare un po di forze." Disse brevemente il vecchio Punk.

Allora Sanji si avvinò a lui con Zoro alle sua spalle pronto con la mano sulle spade. Il biondo aveva qualcosa in mano, un piatto di qualcosa di commestibile e un bicchiere d'acqua.

D'istinto Sentomaru cercò di liberare le mani per prendere ciò che evidentemente gli veniva offerto, ma si ritrovò a sbattere contro la dura realtà, le sue mani erano ancora legate dietro la schiena, e questo fatto lo portò a innervosirsi ancora di più.

Sentì una parvenza di energia inondargli le braccia, la mente si stava annebbiando, sentiva come una fonte inesauribile di forza pervadergli il corpo, strinse gli occhi per l'improvviso rinnovo.

Tutti nella stanza si accorsero del cambiamento, era come se l'aria scottasse. Senza che Sentomaru potesse accorgentesi di qualcosa Vegapunk si avvicinò a lui con una siringa in mano, e gliela iniettò su braccio. 

Sentomaru si calmo immediatamente, aprì gli occhi ma aveva nuovamente le palpebre pesanti, ma non era pronto per tornare nel mondo dei sogni.

"Ti ho iniettato un calmante, è blando ma farà il suo dovere. Devi capire Caro Sentomaru che quello che ho fatto l'ho fatto per salvarti la vita." Disse il dottore, Sentomaru voleva replicare e chiedere cosa significasse tutto ciò ma non ne aveva le energie e si convinse che mangiare, al momento era la strada giusta.

Sanji porse il bicchiere e il piatto di cibo a Vegapunk se si apprestò a imboccare Sentomaru.
Questo gesto faceva venire le lacrime agli occhi al dottore per diversi motivi:

  1. Perché si vergognava dello stato in cui aveva ridotto la sua orgogliosa guardia del corpo.
  2. Il semplice gesto gli ricordava di quando era ancora un bambino e di tutte le volte in cui, ammalato o in sovraccarico sensoriale, era stato costretto a sedarlo e dargli da mangiare con le sue stesse mani.
L'azione non era una novità nella loro esistenza insieme per questo Sentomaru apparì così tranquillo in quella situazione nonostante l'imbarazzo iniziale.
Continuarono così finché il piatto non fu spazzolato e il giovane guerriero non cadde in un sonno profondo.

I mugiwara dentro la stanza e lo stesso Vegapunk uscirono, si chiusero la porta a chiave alle spalle e tirarono un sospiro che non sapevano nemmeno di aver trattenuto.

"Credo sia arrivato il momento di una spiegazione." Disse Robin che li attendeva pronta fuori dalla porta nel caso Sentomaru fosse riuscito a fuggire.

"Certamente, ma non sarà semplice senza apparire un mostro ai vostri occhi...non sono orgoglioso di quello che ho fatto, ma ai tempi mi trovavo di frone alla cosa più strana che avessi mai visto, e non ne comprendevo il potere, è per questo che ho deciso di agire in questo modo." cercò di giustificarsi Vegapunk.

"Fare cosa? di cosa non sei orgoglioso?" Intervenne Rufy appena apparso, in realtà era apparso solo con la testa, il suo corpo si trovava ancora sulla prua della nave, ma aveva origliato tutto quello che era accaduto.

"Vedete almeno 20 anni fa Kizaru era la mia guardia del corpo assegnatami. Ai tempi non avevo ancora un laboratorio fisso e vagavo per il mare. Un giorno attraccammo su una piccola isola, nel nuovo mondo, per rifornirci di alcuni viveri. Li sentimmo la voce di un branco di orsi che terrorizzava il villaggio e così, con Kizaru, partimmo alla volta di quel bosco per allontanare o catturare gli orsi, ma bambino dalla forza erculea li aveva già sconfitti tutti. Quel bambino era il nostro Setomaru che girava nella foresta perché cacciato dal villaggio. A noi disse di aver sconfitto gli orsi per puro piacere della battaglia, ma io pensai, e lo penso ancora adesso, che lo fece solo per poter essere accettato dal popolo del villaggio che lo aveva respinto. Non aveva una famiglia e lo trovai curioso e insolitamente forte per la sua età, persino Kizaru si intenerì di fronte al quel bambino dolce ma risoluto. Lo portammo allora con noi con la promessa di farlo diventare la mia guardia del corpo e di dargli una paga in cambio. Già il primo giorno, mentre mangiava, si aprì con noi e ci raccontò di non ricordare nulla del suo passato, e di essersi ritrovato in quel paese senza sapere il perché o il come. Io cercai di trovare la sua orgine ma senza successo, per un po' credetti persino provenisse da Wano, ma lui non ne aveva nessuna memoria in merito.
Kizaru decise di adottarlo come allievo o allenò, inizialmente le cose andarono bene, loro due combattevano scherzosamente ma niente di serio, visto che Kizaru era 100 volte più forte di Sentomaru. Ma un giorno le cose gli sfuggirono di mano, Sentomaru non aveva intenzione di arrendersi come faceva sempre dopo l'ennesima sconfitta, e così Kizaru decise di forzare la mano usando i suoi poteri fruttati, atterrò Sentomaru, ed egli sentitosi alle strette si innervosì. Quello che accadde dopo non so spiegarmelo ancora oggi, so solo che Sentomaru all'imorovviso sembrò cambiare forma, sembrava...un demone. Distrusse quasi tutto il laboratorio e Kizaru fece una fatica immane per fermarlo..." Vegapunk sembrava veramente atterrito dal ricordo, dovette riprendere fiato prima di continuare.

"Ciò che ci stupì più di tutto non fu l'immersa forza che possedeva, ma due fatti ben distinti: primo che Sentomaru una volta addormentato e stancato non ricordava nulla di quello che era accaduto, infatti non ricordò nulla di quello che fece o, ancora più preoccupante, di quello che disse. Il secondo fu che analizzai il sangue di Sentomaru e dopo altri accertamenti mi assicurai che non fosse anche lui fruttato, ma non lo era, quindi da dove provenisse quella figura non lo seppi mai, ma sembrava un essere ancestrale e antico, parlava in una lingua che non conoscevo, e dalle poche cose che riuscì a distinguere sembrava conoscere cose che Sentomaru non poteva conoscere." Lo sguardo di Vegapunk era sempre rivolto verso il basso, come se si vergognasse del resto della storia, ma si prese di coraggio, sperando che nessuno dei mugiwara, che nel frattempo si erano riuniti, lo giudicasse.

"Allora per la paura del non sapere feci una cosa di cui ancora oggi non vado fiero...decisi di impiantare un cip di controllo in Sentomaru, nel caso quella...cosa si fosse presentata di nuovo, solo al suono della mia voce quel cip si sarebbe disattivato, e avrebbe sprigionato tutta quella forza sovrumana."

"Quanti anni aveva quando accadde ciò?" Chiese con remore Jimbe, non sapeva se voleva essere a conoscenza di esperimenti fatti a un bambino. Ma la domanda aleggiava nella mente di tutti, e qualcuno doveva pur porla.

"Aveva ancora solo 9 anni, lo so cosa state pensando e cioè che sono stato un mostro per averlo fatto, ma non avevo molta scelta. Avete visto anche voi di cosa è capace in quello stato!" Tentò di giustificarsi il dottore senza rendersi conto che quasi tutti avevano compreso le ragioni che lo avevano mosso in quella direzione, alcuni di loro erano stati testimoni della distruzione che Sentomaru poteva generare, e di quella strana trasformazione.

"Una sola cosa mi interessa al momento, è che Sentomaru conosca la verità, tutta la verità, sembrava estremamente sorpreso di essere incatenato, e non sembrava ricordare ciò che è accaduto solo poche ore fa." Robin era severa ma giusta, tutti la pensavano come lei.

"Appena si sarà svegliato di nuovo cercherò di raccontargli tutti gli eventi che lo riguardano, ma la cosa più importante per me adesso p quella di tenerlo al sicuro e nascosto, avete visto come lo guardavano gli astri di saggezza e come hanno interagico con quell'essere, come se lo conoscessero e questo mi fa pensare che sia collegato in qualche maniera a loro, ma non so ancora come...In ogni modo grazie per avermi aiutato a liberarlo e avergli dato un luogo in cui nascondersi" Il dottore sembrava sinceramente grato alla ciurma, in particolar modo a Rufy, visto che senza di lui non sarebbero mai riusciti a bloccare Sentomaru.





  
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