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Autore: Giorgia06    01/03/2024    1 recensioni
Dopo la fine della guerra la famiglia Weasley rimarrà profondamente scossa dalla morte di Fred, fino a che subirà un piccolo cambiamento.
Questo cambiamento ha il nome di Victoire Weasley, e a lei susseguiranno numerosi altri Weasley.
Leggete per scoprire le loro storie, che raccontano di amori, amicizie, famiglie, diverbi e numerose altre vicende...
Genere: Avventura, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, FemSlash | Personaggi: Nuova generazione di streghe e maghi | Coppie: Hugo/Lily, James Sirius/Dominique, Rose/Scorpius, Teddy/Victorie
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
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CAPITOLO 2

Erano da poco passate le quattro del pomeriggio, quando arrivò la famiglia di Ron.

Ronald Bilius Weasley, finita la scuola riuscì a coronare il sogno di diventare Auror, e ora dopo circa dieci anni del suo incarico era riuscito a diventare vice capo dipartimento. Il quale era guidato ovviamente da suo cognato Harry. Nei giorni liberi però dava una mano anche a suo fratello con il negozio di scherzi.

Sua moglie invece, Hermione Granger, lavorò molto per il dipartimento delle Creature Magiche, in cui riuscì a migliorare le condizioni degli elfi domestici, e adesso invece era in corsa per diventare ministro della magia.

La figlia maggiore Rose, aveva ormai 9 anni, e anche se le mancavano ancora due anni per poter andare ad Hogwarts era veramente emozionata già adesso.

Era esattamente metà e metà, aveva ereditato i tratti paterni, quindi capelli rossi e occhi azzurri, e aveva ereditato il carattere della madre, era sveglia, attenta, adorava leggere, appena conosciuta era un po’ timida, poi invece non s faceva mettere i piedi in testa da nessuno.

Suo fratello invece, era uguale a lei nei tratti, e di carattere molto più simile al padre, era un bonaccione, un bambino di 8 anni dolcissimo, in pratica lo raggiravi come niente poverino.

“Tesoro, siete arrivati finalmente” esclamò Molly
“Scusa mamma è che eravamo di corsa oggi, infatti dobbiamo scappare già. Ci vediamo domani” dicendo questo i due coniugi salutarono i loro piccoli, e tutti gli altri nipoti e tornarono a lavorare.

Pochi istanti dopo si presentarono anche gli ultimi ritardatari.
“Eccoci arrivati, state tutti bene? Ma Hermione e Ron sono già passati?” chiese Ginevra Weasley in Potter.

La signora Potter, era rimasta informa nonostante le tre gravidanze, aveva giocato per un periodo nelle Holyhead Harpies prima della nascita di James, e poi era passata ufficialmente al giornalismo sportivo.

Suo marito invece, era diventato capo Auror e Bhe diciamo che il suo lavoro era tutto, infatti nell’ultimo periodo avevano avuto delle discussioni a riguardo, ma per ora si erano risolte tutte fortunatamente.

Avevano avuto tre figli, dai nomi discutibili, che erano due tornado e mezzo, perché Albus era un po’ più tranquillo degli altri due.

Il primo era James Sirius, 10 anni, di una bellezza esagerata, arrogante come il nonno, burlone come gli zii, e le doti di quidditch le aveva ereditate da entrambi i genitori. Era talmente discolo già alla sua età che la preside McGranitt stava addirittura pensando di andare in pensione prima che lui arrivasse a scuola. 

Poi c’era Albus Severus Potter (mii un nome più altisonante noo?!), 9 anni, sapeva essere anche lui un terremoto, ma questa cosa la sapeva dosare, amava leggere, e fare compagnia a suo nonno, perché adorava sentire i suoi racconti sul mondo babbano, e anche se lui viveva nel mondo babbano era diverte sentire un'altra visione di esso.

E infine Lily Luna, 8 anni, la più piccola di casa Weasley e nonostante questo non si faceva mettere i piedi in testa da nessuno. Capelli rossi come la nonna paterna, e occhi nocciola come quelli della madre, riusciva a far dire di sì a praticamente tutti in famiglia grazie a quegli occhi. Era anche molto spericolata, amava il quidditch e andare sullo skate.

“Cari, eccovi, stiamo tutti bene tesoro non preoccuparti, si Hermione e Ron sono appena andati via, hanno detto che dovevano tornare al lavoro”
“Si è perché ci sono alcuni problemi al ministero, però tranquilla niente di preoccupante” gli rispose Harry. Anche loro salutarono e se ne andarono.

Ad un certo punto Dominique, che era in cucina a controllare dei biscotti, vide arrivargli addosso un uragano dai capelli rossi che le saltò praticamente in braccio.
“Ciao Lils, mi sei mancata”
“Anche tu Domi, non sai quanto, in casa sono tutti ragazzi, non c’era nessuno che mi teneva testa” esclamò scuotendo la testa Lily e facendo ridere la cugina.

Le due avevano un rapporto molto particolare, erano legatissime, fin da quando Dominique che aveva 2 anni, fu presentata la piccola Lily.
In quel esatto momento sembrò come scattare qualcosa tra le due, totalmente inspiegabile, e da allora non potevano fare a meno dell’altra.
Dominique per Lily era come la sorella maggiore che non aveva, quella con cui puoi confidarti, tramare qualcosa o anche solo abbracciare se ne hai bisogno. Era una sicurezza, come sentirsi protetti, e dove si concedeva a volte di essere fragile.
E così anche Dominique, mostrava la sua parte più fragile solo con Lily, che per lei era come una piccola parte di sé da proteggere, e anche un porto sicuro in cui rifugiarsi nei momenti di bisogno.

Iniziarono a chiacchierare delle vacanze fino a che James chiese di giocare a Quidditch.
Così preparate le scope e le divise, si riunirono in giardino.

“Allora siamo in dodici, e giochiamo tutti non voglio sentire repliche, sei contro sei, un battitore, tre cacciatori, il cercatore è il portiere. Chi fa l’altro capitano oltre a me?” chiese in modo molto arrogante James, che fece ridere alcuni cugini e alzare gli occhi al cielo altri.
“Io propongo Vicky” ci fu un assenso generale e così iniziarono a dividersi le squadre.

James prese Dominique, Louis e Lily come cacciatori, Fred come battitore e Hugo come portiere.
Mentre Victoire prese Lucy e Rose come altre cacciatrici, Roxanne battitrice, Albus come cercatore e Molly come portiere.

La partita quindi cominciò sotto l’occhio vigile del nonno Arthur che faceva da arbitro.
Si biro prese la pluffa Victoire, che la passò a Rose, che cercò di segnare e niente pluffa respinta dal fratello.
Passa quindi a Dominique, che la passa al fratello, poi a Lily, di uovo a Dominique che tira e segna. 10 a zero per la squadra di James.
La partita fu molto serrata, erano arrivati a 60 a 50 per la squadra di Victoire, fino a che i fratelli Potter partirono all’inseguimento del boccino d’oro, era un testa a testa ma alla fine James fece un salto e riuscì a raggiungere il boccino, ma si spalmò anche dolorosamente a terra.

I cugini e il nonno accorsero preoccupati
“James ti sei fatto male?” chiese il nonno preoccupato
“Tu sei scemo, ti pare di lanciarti in quel modo, se non ti sei fatto male te ne faccio io” gli disse arrabbiata Dominique.

Era una persona che quando si preoccupava attaccava è James che la conosceva meglio di tutti lo capì e le fece un sorriso grato in risposta.

Tra Dominique e James, non c’era il legame che condivideva con Lily, era qualcosa di diverso, semplicemente affetto, però se si faceva male lui si preoccupava molto più in fretta, stessa cosa per James.
Loro si ritenevano migliori amici, e se si aggiungeva anche Louis al duo diventavano il trio delle meraviglie.
Dopo un’attenta supervisione di nonna Molly, fu constatato che James si era rotto il polso sinistro, ma dandogli una pozione sarebbe guarito in poche ore.
Cenarono e subito dopo andarono a dormire, chi pronti a farsi una bella notte di sonno, chi agitati invece per il giorno dopo, ma soprattutto tutti pronti per una nuova avventura.

 
   
 
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