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Autore: z e r o    19/09/2009    1 recensioni
Il male ha finalmente trovato il suo degno avversario? Van Helsing, il leggendario cacciatore di mostri, inviato dal Vaticano nella remota Transilvania, una regione terrorizzata dal potente Conte Dracula, che tenta di ottenere l'emosità per dare la vita ai propri figli. Van Helsing si allea con una valorosa principessa gitana che solo sconfiggendo il famigerato vampiro potrà porre fine all’antica maledizione che grava sulla sua famiglia. Van Helsing intraprende così una nuova battaglia per annientare il Male e salvare il mondo… o no?
Genere: Parodia, Demenziale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Casa dei Valerius.

Anna: E come siete arrivati qui?

Carl: Siamo venuti per mare.

Van Helsing: Con Jack Sparrow e Davy Jones.

Anna: Davvero? Per mare?

Van Helsing: (sarcastico) No, ci hanno sparato con un missile intercontinentale.

Carl: Sì.

Anna: Il mare Adriatico?

Van Helsing: (sarcastico) No, il mar glaciale anatartico, abbiamo fatto il giro del mondo al contrario come due beoti. E dove troverò Dracula?

Carl: Ah, sì.

Anna: Una volta, quattro secoli fa, abitava in questo castello. Nessuno sa dove si trova ora.

Carl: Neanche con un navigatore satellitare TomTom Go?

Van Helsing: Io posso aiutarti.

Anna: Nessuno può aiutarmi.

Autrice (chiamata anche “nessuno”): Presente!

Van Helsing+Anna: ...

Van Helsing: Io posso soccorrerti.

Anna: Nes… ehm, alcuno può soccorrermi.

Van Helsing: Io posso tentare.

Anna: E morire nel tentativo.

Fa per mettere la spada nel fodero, ma gli sfugge di mano e cade per terra. Anna sbuffa e fa per raccoglierla, ma gli tira involontariamente un calcio e questa finisce sotto un armadio. Anna si scazza e tira una molotov contro il suddetto armadio, che piglia fuoco e si incenerisce.

Anna: …come tutta la mia famiglia.

Van Helsing: Non succederà. Perché io sono il protagonista di questa storia e non posso morire. Non adesso, almeno. Forse alla fine, poco prima dei titoli di coda. Ma ho letto il copione e so che non succederà.

Anna: So badare a me stessa.

Van Helsing: (guardando i resti dell’armadio) Sì, l’ho notato.

Anna: I vampiri hanno attaccato alla luce del giorno. Non lo fanno mai, ero impreparata, non accadrà più.

Van Helsing: E perché hanno attaccato alla luce del giorno?

Anna: Forse per cogliermi di sorpresa. A quanto pare vogliono sterminare tutta la mia famiglia.

Van Helsing: Per quale motivo? Perché ora?

Anna: Tu fai troppe domande.

Van Helsing: *ghigno* Di solito ne faccio due: con chi ho a che fare e come lo uccido.

Anna: Mio padre ha passato la vita a cercare risposte, anno dopo anno. Setacciando la torre, esaminando gli archivi di famiglia, navigando in internet e chiamando il 911.

Van Helsing: Carl, alla torre. Comincia da lì.

Carl: Ah, bene.

Van Helsing: L’unico modo di salvare la tua famiglia è non morire finché Dracula non sarà ucciso.

Anna: E chi può ucciderlo oltre me? Chi avrà questo coraggio?

Van Helsing: Affrontandolo da sola sarai in svantaggio per numero e posizione, e il buio è un suo alleato.

Buio: Ci puoi scommettere, baby.

Van Helsing: Di buon mattino andremo a cercarlo. Ma lo faremo insieme.

Parte la musica di C’è Posta Per Te e a questo punto l’Autrice si incazza di brutto. Prende la prima arma contundente che trova – il basso andrà bene…– e corre dietro a Lust ed Envy cercando di ridurli ad un ammasso di fratture scomposte.

Pride: Che poca classe, che volgarità!

Anna: Alcuni dicono che sei un assassino, Van Helsing. Altri dicono che sei un santo. Qual è la verità?

Van Helsing: La verità è nel mezzo, forse. No, la verità è che sono un povero attore costretto a partecipare ad una parodia noiosa e senza senso legato da un contratto a lungo termine estortomi con l’inganno.

Anna: Ti avevo promesso da bere.

Van Helsing: Sì, è vero.

Anna: Lo bottiglie sono nel corridoio, serviti pure. Quanto a me, voglio chiudere questa storia una volta per tutte.

Van Helsing: Mi dispiace che tu debba portare questo perso da sola. (lecchino)

Anna: Al contrario, io non vorrei che fosse altrimenti.

Van Helsing: E mi dispiace anche per tuo padre e per tuo fratello.

Anna: Li rincontrerò un giorno. Noi in Transilvania vediamo sempre il lato positivo della morte.

Van Helsing: C’è un lato positivo della morte?

Anna: Sì. È solo più difficile vederlo.

Van Helsing la prende per un braccio e gli spruzza qualcosa di narcotizzante in faccia.

Anna: *ronf*

Van Helsing: E mi dispiace anche per questo. O forse no. Bwahahahahahah!!!

 

 

Tic Tac, passa il tempo

Musica: La vita fa Tic Tac, il ritmo da Tic Tac, accendi il ritmo della vita con Tic Tac…

Autrice: UuuucciDEREEEEEEE!!!

Envy: Non è tanto normale, questa qui.

Autrice: Chissà perché, eh?!

Anna si sveglia.

Anna: Van Helsing!

Poi sente un rumore e prende una lanterna e una mazza. Ma la fonte del rumore è solo una finestra aperta. Anna la chiude, si gira, e vede delle orme per terra.

Anna: Ma cazzo, pensano che lo zerbino sulla porta sia decorativo?! Non capiscono quanto sia stressante vivere da sola in un palazzo grande come tutto il Friuli Venezia Giulia e doverlo pure pulire da sola?! Appena posso mi trasferisco in un monolocale!

All’improvviso, una goccia d’acqua le cade in testa.

Anna: Ma nooooo, mi ero appena lavata i capelli!

Guarda su e c’è un licantropo appeso al soffitto.

Anna: Ih! Come pulisco lassù?!

Poi gli spara e corre via. In quel momento, la Graziosa Nuvoletta Notturna ha deciso che gli va di andare a coprire la luna, così, perché gli gira. Anna gira l’angolo e si trova davanti suo fratello.

Anna: Valkian?

Velkan: Velkan…

Anna: Velkan!

Velkan: Velkan…

Anna: Varkan?!

Velkan: Velkan…

Anna: Volkun?!

Velkan:

Anna: Mio Dio, allora sei vivo?

Velkan: No, Anna, ho soltanto un momento!

Anna: Ma Vilkan, c’è un uomo lupo… (sagace, l’amica…)

Velkan: Velkan. Non importa, stammi a sentire, conosco il segreto di Dracula, ha un mostr…

Velkan è scosso da spasmi. Infatti, la Graziosa Nuvoletta Notturna ha finito la passeggiatina serale e se ne va in un pub con le amiche.

Anna: Velk, hai di nuovo esagerato con gli antidolorifici?

Velkan: Ti prego!

Anna: No!

La scena di Velkan che si arrampica su per il muro di schiena e si strappa la pelle di dosso la evitiamo… Appare dal nulla una tenda della doccia circolare, come in The Sims, e quando questa si abbassa al posto di Velkan c’è l’uomo lupo.

Da chissà dove, arriva Van Helsing.

Van Helsing: Anna1

Il licantropo sfonda la finestra e fugge via.

Van Helsing: Anna, stai bene? Anna?

Van Helsing insegue l’uomo lupo.

Carl: Perché sento puzza di cane bagnato qui dentro?

Van Helsing: Un uomo lupo!

Carl: Uuuh, allora avrai bisogno di pallottole d’argento!

Van Helsing: (correndo via) Ben fatto!

 

 

Cimitero del paese.

Van Helsing infila le pallottole nella pistola. Poi cammina nella nebbia. E inciampa su una lapide. E una croce lo colpisce lì dove fa male. E un ramo lo colpisce in testa facendolo cadere. E…

Van Helsing: Va bene, c’è la nebbia, ma basta!

La nebbia si dirada. C’è un’atmosfera terrificante. Parte la musichetta del killer di Psycho.

Lust+Envy: Non siamo stati noi!

Autrice: Ooops… è la suoneria del mio cellulare… Tee he he!

L’autrice scappa inseguita da Envy e Lust. Pride è seduto sulla sedia del regista a mangiare pop corn.

Ma torniamo a noi. Van Helsing sente un rumore e si gira di scatto, puntando la pistola. Poi, senza alcun motivo apparente, comincia a sparare a raffica, poi prende un fucile mitragliatore e continua, poi un bazooka e un po’ di argilla esplosiva (Deidara rules).

Pride: Piantala di infilarci dentro allusioni a Deidara.

Autrice: Tee hee hee! Lo hai chiamato per nome, hai detto Deidara! Iiiiiih, Deidara!

Pride:

Van Helsing: (aiutando la povera vecchietta contro cui ha sparato a rialzarsi) Chi sta cacciando chi?

Van Helsing si appoggia ad una bara appoggiata in verticale. All’improvviso, dalla bara proviene una voce. Van Helsing si spaventa e spara. Dentro c’era semplicemente il Becchino, che cerca di tamponare la ferita.

Becchino: Cazzo!

Van Helsing: Veramente ti ho beccato un po’ più giù…

Autrice: Ehi…

Becchino: Bella serata… Per me è un po’ stretta questa, ma per voi… è perfetta.

Van Helsing: Noi chi? Qui ci sono solo io.

Becchino: …sì. Che coincidenza. Vedo che l’uomo lupo non vi ha ancora ucciso.

Van Helsing gli fa il gesto dell’ombrello.

Van Helsing: Tò! Tranquillo, si sta attrezzando. Voi invece non sembrate interessargli.

Becchino: Oooh, io non sono una minaccia per lui. Metto ordine non appena finisce il mio lavoro… se intendete il mio pensiero.

Van Helsing: (sarcastico) No, sono così idiota che non capisco. Un  po’ tardi per scavare fosse, no?

Becchino: Oooh… non è mai tardi per scavare una fossa. Chi può sapere quando ne servirà una nuova?

Il becchino si gira e tenta, con una pala, di aprire una presa d’aria nel cranio di Van Helsing, che gli sta dando le spalle. Ma la pala gli sfugge di mano e parte via, passando davanti alla luna come il bambino di E.T. sulla bicicletta.

Van Helsing: Pittoresco.

Becchino: Oh scusate. È soltanto la mia natura.

Van Helsing si sposta e il becchino viene centrato in pieno dal licantropo.

Becchino: Ih!

Viene sbalzato via e finisce nella fossa. Van Helsing prende la mira, ma zerodue secondi prima che prema il grilletto, arriva Anna e gli devia il braccio.

Anna: No!

Licantropo: Dehihihohu!

Il licantropo corre via, ma viene centrato in pieno dalla pala ritornata alla base.

Licantropo: D’oh!

Il licantropo corre via. E Van Helsing gli corre dietro.

Van Helsing: Muoviti!

Anna: No!

Van Helsing prende Anna per il collo.

Van Helsing: Perché

Anna: Finirai per strozzarmi!

Van Helsing: Eh, magari… dammi un motivo per non farlo.

Anna: Proposta indecente?

Ecchi Fan Club: Sììììì!!!

Autrice: No-ooo, Enne O!

Anna: Ma era scritto sul copione!

Autrice: Luuuust!

Lust: Era una noia… ci vuole sempre un pizzico di lussuria, nella vita…

Autrice: Grrr!

Mentre l’Autrice compone il numero dell’incredibile Hulk dopo aver legato Lust ad una sedia, la storia procede.

Van Helsing: Quello non  è più tuo fratello, Anna!

Anna: Tu sapevi.

Van Helsing: Sì.

Anna: Prima o dopo che ti impedissi di colpirlo?

Van Helsing: Prima.

Anna: (gli tira uno spintone) E hai tentato lo stesso di ucciderlo!

Van Helsing: (sbattendo contro una statua a forma di angelo) È un uomo lupo, ucciderà delle persone!

Anna: Solo perché non può farne a meno, non è colpa sua!

Van Helsing: Lo so, ma lo farà in ogni caso.

Anna: Sai che cos’è il perdono?

Van Helsing: No. (prende il dizionario) Perdono…

Dio solo sa perché ho scelto come assistenti Envy e Lust.

Cardinale: ERETICA!!!

Canzone: Perdono… Se quel che è fatto è fatto io però chiedo… Scusa… Regalami un sorriso e io ti porgo una… Rosa…

Van Helsing: ORA sì. L’ho chiesto tante volte.

Autrice: Perdono… Se quel che sto per fare sto per farlo io però non chiedo… Scusa… Regalami una ghigliottina e io ti porgo una… Condanna… Su questa carneficina nuovo sangue si… Posa… Perdonooo…

Pride: Tsè, che tristezza.

Autrice: Lo so.

Anna: Dicono che Dracula abbia un antidoto.

Van Helsing: Liquido, solido o polveriforme?

Anna: Se esiste una possibilità di salvare mio fratello, io la troverò!

Van Helsing: No! Devo trovare Dracula!

Anna: E che me ne frega delle tue strane tendenze, io devo trovare mio fratello!

Van Helsing: Autriceeee… qui sento puzza di yaoi…

Autrice: (con tono falsamente innocente) Yaoi? Ma cosa mi dici mai! (poi, dopo essersene resa conto) Argh! Topo Gigio! Argh! Ora la sua voce mi risuona nelle orecchie! Aaaaaargh!

Van Helsing: Ben ti sta, e adesso soffri!

Anna: Ha dato la vita per me, è l’unico familiare che mi resta!

Van Helsing: E storpi pure il suo nome… che riconoscenza!

Autrice: Ma non dovrebbe saperlo… come fa a saperlo? (Voce nella testa: Ma cosa mi dici mai?) Argh!

Anna: Io odio Dracula, più di quanto tu possa immaginare. Mi hai portato via tutto ciò che avevo…

Lust: Che?! anche la verginità?!

Autrice: (tirando il megafono in testa al povero Vizio) Lust, perché non ti fai una canna così accontenti quel tuo cervello a senso unico?!

Anna: …lasciandomi sola al mondo.

Van Helsing: Va bene. Andremo a cercare tuo fratello… Ma prima, chiamiamo la redazione di Chi L’ha Visto?.

 

 

Castello di Frankenstein (Visto?! Questa volta lo so!)

Le bestiacce che non so ancora come si chiamano azionando i macchinari del castello, mentre Dracula passeggia avanti e indietro

Dracula: Finalmente ricompaio. Igor!

Igor: (affilando i coltelli) Sì, padrone.

Dracula: Fra quanto tempo saremo pronti?

Igor: (aggiustando la motosega) Presto, padrone, molto presto. È difficile senza il buon dottore, però i Dwergi se la cavano bene, eh?

Autrice: Dwergi?! Quei cosi hanno un nome?!

Pride: Ecco, ora lo sai.

Autrice: Aspetta un momento… che fine ha fatto Envy? Non vorrei che combinasse qualcosa di cui potrebbe pentirsene…

Dracula: (unendo le dita di entrambe le mani) Eccellente.

 

 

Fuori, Van Helsing e Anna camminano, diretti verso il castello.

Anna: Per me è una questione personale, riguarda la famiglia e l’onore. Tu perché fai questo lavoro? Cosa speri di ottenere?

Van Helsing: Magari la distruzione del contratto che mi lega a quest’assurda parodia…

Anna: E cos’hai ottenuto finora?

Van Helsing: Una crisi di nervi e un’overdose da calmanti. Ah, e incubi.

Trova un ciuffo di peli appeso ad un ramo.

Anna: Gli uomini lupo perdono il pelo, ma non il vizio, alla loro prima luna piena, perché la maledizione si è completamente impadronita di loro.

Van Helsing: Che posto è questo?

Anna: Il castello di Frankenstein. Ma dovrebbe essere abbandonato. Non capisco, l’uomo che viveva lì è stato ucciso un anno fa. Profanatore di tombe e sabotatore di eventi metal, tra l’altro.

Van Helsing: Un anno fa… subito dopo la scomparsa di tuo padre.

Anna: Sì, stava cercando Dracula. Era diretto verso il mare. Poi lo ha acchiappato un kraken, e così… Io non ho mai visto il mare. Immagino che sia bellissimo.

Van Helsing: Non a Ferragosto, vedessi che casino.

 

 

Intanto, il licantropo raggiunge l’interno del castello.

Dracula: Gli uomini lupo sono una seccatura tale durante la loro prima luna piena… è così difficile controllarli.

Ricompare il telo da doccia e al posto del licantropo, c’è Velkan in mutandoni di pelliccia.

Velkan: Ehi!

Autrice: Ringrazia che non sei nudo.

Dracula: Ti affido un compito semplice: tu scopri chi è il nostro nuovo ospite e puoi fermarti a fare due chiacchiere con tua sorella.

Velkan: (cercando di coprirsi) Lsciala fuori da questa storia, Conte. Non conosce il tuo segreto. E presto io lo porterò con me nella tomba.

Dracula: Non augurarti la morte troppo presto, è giusto che tu mi renda dei servigi.

Yaoi Fan Club: Kyaaaaaaahhh!!!

Autrice: NON quel genere di servigi, ma chi me lo ha fatto fare?!

Velkan: Preferisco morire piuttosto che aiutarti.

Dracula: Oooh, non essere noioso, tutti quelli che dicono questo muoiono! E poi stanotte, all’ultimo rintocco della mezzanotte, non avrai altra scelta che obbedirmi.

I Dwergi staccano un cadavere da una specie di lettino.

Dracula: Ti sembra familiare?

Il cadavere ha una croce d’oro appesa al collo.

Velkan: Il lattaio?!

Dracula: No.

Velkan: Il postino?!

Dracula: No.

Velkan: Il prete?

Dracula:

Velkan: Padre!

Dracula: Alleluia…

Velkan: Nuuuu!

Dracula: Lui non mi è servito a niente, ma confido che tu che hai il veleno dell’uomo lupo nelle vene mi porterai invece grandi benefici.

Lo spinge contro la specie di lettino.

Yaoi Fan Club: Kyaaaaaah!

Autice: Via, pervertite! Che neanche esistete, tra l’altro!

I Dwergi lo legano.

Velkan: Io ho fallito e non ti ho ucciso, ma mia sorella non fallirà. Maiiiii!!!

 

 

Nel frattempo, Anna e Van Helsing, cioè, Van Helsing e Anna sono riusciti a penetrare nel castello. Si sente una sorta di squittio.

Anna: (spingendo di lato Van Helsing) Dwergi!

Van Helsing: (sbattendo dolorosamente contro un porta-torce e provocandosi una ferita lacero-contusa sulla fronte) Dwergi?

Anna: I servi di Dracula. Laboriosi ma con una perfidia inaudita. Se avrai occasione di ucciderne uno *sguardo omicida* fallo, perché loro ti farebbero di peggio.

Van Helsing: (immaginando se stesso e vari Dwergi in attività sado-maso e rabbrividendo) Bene.

Dwergi: (versi incomprensibili)

Anna: Dicono che stanno usando mio fratello per un esperimento!

Van Helsing: Come cazzo fai a capire quello che dicono?!

Anna: C’è il dizionario Dwergese-LinguaDaNoiParlata – LinguaDaNoiParlata-Dwergese.

Van Helsing: Ah.

Anna: Mio fratello sta lottando contro il male che c’è dentro di lui.

Canzone: È l’uomo tigre, che lotta contro il male…

Autrice: (accucciata per terra con un’aura bluastra attorno, traccia dei cerchietti con il dito sul pavimento, completamente svuotata da ogni intento omicida nei confronti dei suoi assistenti demoniaci) …

Anna: C’è ancora una speranza!

Van Helsing: Anna! Non c’è più speranza per tuo fratello. Ma possiamo ancora proteggere altri se uccidiamo Dracula.

 

 

Nel laboratorio di Dex… ehm, Frankenstein, Igor saltella felice&contento brandendo una falce, mentre Dracula si fa le sue passeggiatine nevrotiche sul soffitto.

Dracula: Andiamo a incominciare! Solleva, su!

Il lettino si solleva verso il soffitto, aperto, ed espone Velkan – in mutandoni di pelliccia – all’azione corrosiva degli agenti atmosferici.

Velkan: Hei!

Autrice: Ma quanto sono poetica.

Pride: Come Leopardi con l’Alzheimer.

 

 

Nel frattempo, Van Helsing e Anna giungono in un’adorabile anticamera con delle specie di sacchi in tartan, alcuni rosa altri azzurri, appesi al soffitto.

Van Helsing: Li avevi mai visti prima d’ora?

Anna: No. Cosa pensi che siano?

Van Helsing: (con la musichetta di Chi vuol essere milionario? prima di leggere la domanda) I suoi figli.

Anna: Che cosa?

Van Helsing: (musichetta come sopra) I suoi generati.

Anna: Che cosa?

Van Helsing: (musichetta…) I suoi procreati.

Anna: Che cosa?

Van Helsing: (musichetta) Il prodotto del suo seme…? Ma chi ha scritto ‘sta battuta?!

Il mixer si impalla e salta per aria (Deidara rules)

Pride: Ma la pianti con questo Deidara?! Hai rotto!

Autrice: Ma vieniiiii! Ma vaiiii! Ma chi sonoooo?!

Becchino: Ehi, quella battuta era mia!

Autrice: Niente più canzoncine spastiche campate in aria! Peppè peppè peppè… (fa il trenino da sola, il che non è propriamente un bello spettacolo)

Van Helsing: Un uomo con tre splendide donne per 400 anni…

Anna: Sì, i vampiri sono morti viventi…

Van Helsing: (sarcastico) Oh, ma guarda, non lo sapevo…

Anna: Quindi ha senso che anche i loro figli nascono morti.

Van Helsing: Ma scusa, se Dracula è morto, anche i suoi spermatozoi sono morti… come cazzo fa? Inoltre non ha un cuore, ergo, niente circolazione sanguigna, ergo, niente… capito no?

Anna: Rigor mortis?

Autrice: Stooop, stooooop! Non è una lezione di educazione sessuale per non morti!

Lust: (sgranocchiando i popcorn) *crunch crunch* Adesso che cominciava ad essere interessante…

Autrice: Solo per te, e adesso schioda le chiappe dalla mia sedia.

Pride: Iiih, che linguaggio volgare e privo di classe!

Autrice: Ok. Lust, mio diletto, vuoi per favore sollevare le tue natiche dalla superficie quadrata del ripiano della struttura lignea che stai occupando, più comunemente nota come sedia, in modo che la sottoscritta possa sedervisi e permettere a questa fiction di proseguire nel suo naturale cammino?

Pride:

Van Helsing: Ovviamente, cerca di portarli in vita. (guarda Anna) Prima le signore.

E va avanti lui, il cretino.

 

 

Intanto su una torre del castello, Velkan viene allegramente colpito dai fulmini.

Dracula: (a Igor) Azione le leve!

Igor: (montando un modellino di missile nucleare) Sì, padrone.

Velkan: Awww…

Una carica elettrica, gialla a differenza delle altre che sono azzurre, parte dal lettino e si espande nel castello, fino alla sala dove stanno appesi i figli di Dracula. I… sacchi? Chiamiamoli così… cominciano a muoversi. Poi si rompono e da essi escono bambini svolazzanti, pucciosi e carini, vestiti con grembiulini rosa e azzurri.

Van Helsing: Così sono questi i figli dei vampiri.

I bimbi svolazzano fuori dalle finestre, Sulla terrazza del castello, Dracula e le mogli residue ammirano le loro creature.

Dracula: Non sono per niente emo… ho un brutto presentimento… vabbè, lasciamo correre… Hanno bisogno di nutrirsi. Mostrategli come devono fare, presto!

Prende le mogli e le butta dal terrazzo.

Aleera: Hai visto, Verona? I divorzi non sono più di moda, meglio buttare la moglie dalla finestra.

Verona: Questi uomini…

Dracula: E pregate il diavolo che questa volta rimangano in vita!

Cardinale: ERETICO!

Le vampire con i figli al seguito escono dalle finestre sfondando le vetrate.

Dracula: *sospiro* Ed ecco altri tremila euro che se ne vanno…

Van Helsing: A questo punto entro in scena io.

Anna: No, aspetta!

Van Helsing: Cazzo, è scritto sul copione!

Van Helsing spara a tutti i bimbetti che gli capitano a tiro, mentre Dracula lo guarda dalla finestra.

Dracula: (pensando) Beh, sono sempre paghette in meno…

Van Helsing: Ora che ho attirato la tua attenzione…

Dracula vola giù dal terrazzo.

 

 

Nella dimora dei Valerius, intanto, Carl cerca informazioni.

Carl: Uhm, questo sì che è interessante.

Si getta alle spalle il numero 11 di Fullmetal Alchemist e prende il 28 di Naruto, ma un sovraffollamento di bambini volanti allegri nei loro grembiulini rosa e azzurri, passando davanti alla finestra, lo distrae dai suoi intelligenti ragionamenti.

Carl: Ma questo non va bene! Devo avvertire gli altri!

 

 

Dracula: Sono in grado di capire un uomo dal battito del suo cuore. Di solito, quando mi avvicino, posso quasi danzare a quel ritmo. Curioso che il tuo sia così regolare.

Nel frattempo Anna si intrufola nel laboratorio.

Igor: (leggendo il manga di Jack lo Squartatore) Dobbiamo mantenere l’atmosfera elettrificata!

Autrice: Ma esiste davvero il manga di Jack lo Squartatore?!

Igor: Accelerate i generatori! Potenza alle dinamo! Avanti tutta! Stiamo perdendo potenza! (guarda su) L’umano non è sufficiente!

Lassù in cima, Velkan si prende le sue belle scariche elettriche.

Anna: (guardando verso la torre) Palkia…

Autrice: Sì, e Dialga...

 

 

Al villaggio…

Barista: Oh mio Dio…

Cardinale: ERETICA!

I bambini volano ovunque, la gente urla. Verona se ne va allegramente in giro a prendere la gente e lanciarla ai piccoli.

Verona: Sì miei tesori, mangiate!

 

 

Nel castello di Frankenstein, Van Helsing e Dracula giocano a nascondino. Ad un certo punto, Van Helsing salta fuori e infilza Dracula con un paletto.

Dracula: Ma no! Mi hai bucato la camicia! Salve, Gabriel.

 

 

Nel laboratorio, Anna fa allegramente strage di Dwergi.

Anna: (cantando sulle note della canzone dei Piccoli Indiani) Un morto, due morti, tre morti Dwergi, quattro morti, cinque morti, sei morti Dwergi…

Igor: Che troia rompicoglioni! Non dobbiamo perdere i figli del padrone!

 

 

Dracula: (togliendosi il paletto) È questo il tuo paletto d’argento? (lo lancia via) Quanto tempo è passato? Tre, quattrocento anni? (si toglie il mantello) Tu non ricordi più, vero?

Van Helsing: Cosa dovrei ricordare esattamente?

Dracula: Tu sei il grande Van Helsing! Istruito dai monaci e dai mullah, dal Tibet a Istanbul! Protetto dal potere di Roma stessa! Ma, come me, perseguitato da tutti gli altri.

Van Helsing: I Cavalieri del Santo Ordine sanno tutto di te.

Dracula: Sanno anche che tipo di mutande porto?

Van Helsing: Non mi sorprende che tu mi conosca.

Dracula: Ah sì, ma c’è molto più di questo! (risatina malefica) Abbiamo in comune una storia tu ed io, Gabriel.

Yaoi Fan Club: Lo sapevamo noi!

Autrice: NON quel genere di storia… Uffa, mi sono stufata… Lust, Envy, Pride, vi promuovo a buttafuori.

Pride: Cioè ci degradi.

Autrice: In un certo qual modo. Tenetemi fuori dal campo visivo tutte queste fangirls.

Dracula: Ti sei mai domandato perché hai degli incubi tanto spaventosi? Scene terrificanti di antiche battaglie passate?

Van Helsing: Come sai queste cose di me?

Dracula: (con tono misterioso) Internet.

 

 

Intanto, nel laboratorio, Anna è finalmente riuscita a raggiungere il fratello.

Anna: Valkan.

Velkan: Velkan, porca troia, VELKAN!

Anna fa per slegarlo, ma Velkan si oppone.

Velkan: No, non slegarmi!

Anna: Che è, istinto suicida o puro e semplice masochismo?

Velkan: No, non devi… No!

Anna: Basta, smettila! Ti porto via da qui! Volkan, sta’ tranquillo, ti riporto a casa!

Velkan: VELKAN! Basta, non ne posso più…

 

Dracula: Allora, vuoi che ti rinfreschi un po’ la memoria? Vuoi qualche particolare del tuo sordido passato?

Van Helsing: Che vuol dire sordido?

Dracula: (prendendo il Dizionario dei Sinonimi e dei Contrari) Sporco, sudicio, sozzo, lercio, lurido, schifoso, squallido…

Van Helsing tira fuori un crocifisso e lo punta contro Dracula.

Van Helsing: Vade retro, schifosa creatura!

Dracula prende il crocifisso, che piglia fuoco e si incenerisce.

Van Helsing: Ma no… i cristalli Swarovski…

Dracula: Affronteremo questa conversazione in un altro momento. Permettimi di presentarmi di nuovo.

Van Helsing: Oh, no, ancora…

Dracula: Sono il conte Vladislaus Dragulia... Minchia, che nome di merda…

Autrice: Ti capisco…

Dracula: Nato nel 1422. Assassinato nel 1462.

Autrice: E quindi a… uhm…

Pride: A quarant’anni. Non sforzare quel poco di cervello che hai, o va a finire che diventi più stupida di quanto non sei già.

Autrice: Fottiti.

 

 

Giù al villaggio, i bimbetti succhiano allegramente il sangue alle persone, che sono troppo stupide per scappare e se ne stanno lì a vedere quanto sono pucciosi. Carl, in quel marasma (parola che non c’entra una mazza) di persone, fa la conta (ambarabacciccìcoccò, tre vampiri sul comò…) e ne sceglie una a caso, per salvarla dai bimbi.

Barista: Aiutatemiiiii!!!

Carl prende un secchio e lo lancia contro la creatura, ma sbaglia mira e finisce in testa alla persona da salvare.

Barista: Non aiutatemiiii!!!

Carl ci riprova e al quarto tentativo, con una palla da bowling riesce a colpire il bambinetto, che si allontana frignando. Carl fa per prendere la ragazza al volo, ma sbaglia mira di almeno un paio di metri e questa stramazza al suolo. Il bimbetto vendicativo torna alla carica, ma prima di riuscire ad aggredire i due, esplode in una nuvola di borotalco e salviettine rinfrescanti Fresh&Clean.

Verona: Ancora una volta no!

Le due mogli di Dracula volano via. Dracula sente i loro urletti e si distrae. Quando torna a focalizzare la sua attenzione su Van Helsing, quello è sparito.

Dracula: D’oh! Che idiota!

Van Helsing: Fu fu fu fu… fregato!

 

 

Nel laboratorio, Anna lascia Velkan al suo destino, e scappa via. Viene raggiunta da Van Helsing.

Van Helsing: Forse non siamo più i benvenuti.

Spara un rampino che attraversa una gola grande come il Grand Canyon e si infila in un ramo dall’altra parte.

Anna: Però, che mira!

Van Helsing: Io direi che culo.

Van Helsing attacca uno di quei cosi tipo carrucola sul filo, acchiappa Anna e i due si lanciano nel vuoto. Mentre il laboratorio crolla, Velkan, diventato licantropo, per salvarsi, si appende al filo. Che si spezza.

Licantropo: Ben ti sta, sorella, così impari a storpiare il mio nome!

Anna: Merdaaaaa!!!

Van Helsing: Cazzoooo!!!

Partono tipo Tarzan appeso alla liana, mentre il licantropo finisce nel fiume.

Licantropo: Che uscita di scena di merda!

Autrice: Che ci vuoi fare, così è il copione.

Dicevo, Van Helsing e Anna sorvolano in qualche modo il burrone e atterrano dritti dritti su Envy che li sta riprendendo con la telecamera.

Envy: Ma porc…

 

 

Al villaggio.

Barista: Che cosa è accaduto?

Carl: Sono morti!

L’Abitante salta al collo di Carl e lo bacia. Sulla guancia.

Lust: Meglio specificare, eh?

Barista: Come potrò mai ricompensarti?

Carl le dice qualcosa in un orecchio.

Barista: Ma tu non puoi farlo. Sei un monaco.

Carl: Beh, veramente sono soltanto un frate. (Ed è pure tanto tanto gaio…)

 

 

Al castello (non so bene di chi), le mogli sono impegnate a imitare l’Urlo (silenzioso) di Munch.

Igor: (Sfogliando il catalogo degli attrezzi da tortura) Mi dispiace padrone, proviamo e riproviamo, ma ho paura che non siamo bravi quanto il dottor Frankenstein.

Dracula: È vero. A quanto pare il dottore si è portato il segreto dell’emosità nella tomba.

Ad un certo punto, sale il licantropo e si scrolla l’acqua di dosso.

Dracula: Ma porc… vatti a scrollare da un’altra parte, Pochi!

Licantropo: Pochi?!

Dracula: Da’ loro la caccia. Uccidili entrambi.

 

 

Rei/Anna: Un paletto d’argento? Un crocifisso?! Ma come potevi pensare che non avessimo giù provato di tutto prima?! Gli abbiamo sparato, l’abbiamo bastonato, pugnalato, schizzato con l’acqua santa, gli abbiamo trafitto il cuore, frustato, strangolato e massacrato, colpito, pugnalato e stritolato, torturato e trafitto…

Van Helsing: Ok, ok, ho capito.

Anna: …ma vive ancora, lo vuoi capire?! (gli tira uno spintone)

Van Helsing: Questa storia degli spintoni comincia a darmi sui nervi…

Anna: Nessuno sa come uccidere Dracula.

Van Helsing: (sarcastico) Quest’ informazione mi avrebbe fatto comodo un po’ prima.

Anna: Non guardarmi in quel modo.

Van Helsing: In quale modo?

Anna: Avevi ragione. Mi dispiace. Non è più mio fratello ormai.

Piove, e Van Helsing si toglie il cappello e lo mette ad Anna.

Anna: Non si abbina per niente con i miei vestiti, questo lo capisci, vero? Tu hai una famiglia Van Helsing?

Van Helsing: Ehm… non lo so con certezza. Spero di scoprirlo un giorno. È questo che mi fa andare avanti. (stappa una bottiglietta)

Autrice: Alcolizzato!

Anna: (gli prende la bottiglietta di mano) Brindiamo a ciò che ti fa andare avanti.

Van Helsing: È assenzio, roba forte.

Anna beve, poi sputa e si mette a tossire. Indica qualcosa in aria e si mette a ridere come una drogata. Anche Van Helsing beve, e si mette ridere pure lui. I due idioti ridono e indicano le fatine verdi che svolazzano in cielo e che esistono soltanto nella loro testa. In quel momento, il terreno si apre sotto di loro, e i due finiscono in una specie di fogna.

 

 

Alba (non Akatsuki XD), castello dei Valerius.

Carl: (nel sonno) Vampiri… Vampiri!

Quindi si sveglia, dopo una notte passata a… ehm….

Lust: Scopare.

Autrice: Grazie Lust, mister Volgarità.

Pride: Iiih! Che linguaggio atrocemente scurrile!

Autrice+Lust: Scurrile?!

Carl: Ora mi ricordo.

Si appoggia ad una colonna e aziona un meccanismo, che fa scendere un pannello di legno dietro al quale c’è uno schermo al plasma. Sullo schermo appaiono delle scritte e parte un filmino.

Carl: (leggendo) “Persino un uomo puro di cuore che dice le sue preghiere ogni sera può diventare un lupo quando l’erba luparia è in fiore e la luna splende leggera… o bramare il sangue di un altro quando il sole scende e il suo corpo il volo prende”. Fa un po’ schifo, in quanto a rime.

Nel filmino due cavalieri combattono, poi uno diventa un licantropo e l’altro un vampiro.

Carl: Ih! Chi ha messo su il dvd di Van Helsing?

L’autrice appende un cappio al soffitto e sale su una sedia.

Carl si spaventa e cade sul divano su cui sta la povera abitante addormentata, e lo rovescia.

 

 

Nella fogna…

Van Helsing: C’è qualcosa qua sotto.

Parte la musichetta di X-Files.

Autrice: Ma come, il mixer non era rotto?!

Envy: Ma come, non ti eri impiccata?!

Van Helsing: Ed è carnivoro. Beh, qualunque cosa sia, sembra essere… (raccoglie un libro, la Bibbia) umano. Direi che calza il cinquanta e pesa circa centottanta chili.

Anna: Come fai a sapere certe cose?

Van Helsing: Guardo C.S.I. Non sai quante cose si possono ricavare dall’orma di una scarpa. È alto tra i due metri e venti e i due metri e mezzo. Trascina la gamba destra e… ops, ho detto un mucchio di cazzate.

Anna: Come fai a dire che hai detto un mucchio di cazzate?

Van Helsing: Perché è proprio dietro di te!

Anna: Oh mio Dio, il mostro di Frankenstein!

Cardinale: ERETICAAAAA!!!

Mostro: Mostro a chi?! Io non ho fatto niente di male eppure tu e la tua razza mi volete morto!

Anna: Che cosa vuoi?

Mostro: Voglio vivere. O, almeno, suicidarmi da emo.

Van Helsing gli spara con la cerbottana.

Mostro: E che cazzo!

Anna fa per sparargli.

Van Helsing: Non farlo!

Anna: Dobbiamo ucciderlo!

Van Helsing: Aspetta.

Mostro: Se vi è cara la vita e quella della vostra razza, allora dovete uccidermi!

Van Helsing: No.

Mostro: Se Dracula mi trova… Io sono la chiave della macchina di mio padre.

Anna: Cazzo, chissà che serratura!

Mostro: La chiave dell’emosità. L’emosità per i figli di Dracula.

Van Helsing: Li ha già risvegliati la notte scorsa.

Mostro: No, sono quelli nati soltanto da una sposa. Da un unico, singolo parto.

Anna: Minchia, chissà quanto era grossa quando era incinta!

Mostro: E sono morti come morirono l’ultima volta che ha tentato. Soltanto con me potrà dar loro una vita duratura.

Van Helsing: Eh?

Il Mostro tira giù dal nulla una lavagna e prende un gessetto.

Mostro: Allora: normalmente i figli dei Vampiri sono dei bambocci pucciosi senza una minima traccia di emosità, e in questo modo muoiono schifati da loro stessi. Dato che io sono l’emo perfetto, Dracula vuole trasferire la mia emosità nei suoi figli. In questo modo, vivranno per sempre.

Van Helsing: Ce ne sono altri, molti altri di questi esseri?

Mostro: Migliaia. Tante migliaia. (e si addormenta per effetto dei dardi sparatagli precedentemente da Van Helsing)

Anna fa per sparargli.

Van Helsing: No.

Anna: Hai sentito quello che ha detto!

Van Helsing: In realtà ascoltavo musica con l’iPod… La mia vita, la mia missione è distruggere il male. Io riesco a sentire il male. Questo essere sarà anche stato creato dal male che ha lasciato un segno su di lui, ma non lo domina. Perciò io non posso ucciderlo.

Anna: Ma io sì ^_^!

Van Helsing: Non finché ci sarò io. Anna, la tua famiglia cerca di uccidere Dracula da oltre quattrocento anni. Forse questa creatura può aiutarci a trovare il modo.

Anna spara al licantropo che se ne stava acquattato a spiarli.

Licantropo: D’oh! (e scappa via)

Anna: Mio Dio, ci ha visti!

Cardinale: ERETICAAAA!!!

Anna: Adesso verranno a prenderlo, e noi non possiamo fare niente per fermarli!

Van Helsing: Se riesco a portarlo a Roma, sarà possibile proteggerlo.

 

 

Carl: E poi il filmino è partito e le due creature hanno cominciato a combattere.

Van Helsing: Che cosa significa?

Carl: Non lo so.

Van Helsing: (aprendo la portiera dell’auto) Mi raccomando Carl, fai quello che vuoi ma non lo fissare.

Carl: Non riesco a fare a meno di fissarlo!

Van Helsing: Senti, Carl, io so della tua deviazione sessuale, e quanto questa creatura sia estremamente attraente ed emo, ma cerca di controllarti, ok?

Mostro: Esponendomi avete condannato me, me e tutta l’umanitààààà!!!

Carl: Adesso ci penso io a te, bello!

Mostro: Argh!

Anna: Niente è più veloce delle Ferrari della Transilvania, neppure un uomo lupo su una Harley Davidson. Per il resto, conta solo su te stesso.

La Ferrari parte.

Van Helsing: Ma io non ho la patente!

Autrice: Quisquilie! È un film, devi solo far finta di guidare, al resto ci pensano Envy e Lust.

Lust: Ehi, perché dobbiamo fare tutto noi mentre Pride se ne sta li seduto a non fare un benemerito nulla?!

Envy: Infatti! Sempre a noi il lavoro duro!

Autrice: Tranquilli, prima o poi verrà anche il suo turno. Forse. O forse no.

Lust+Envy: Sigh.

  
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