Anime & Manga > Card Captor Sakura
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Autore: WhiteLight Girl    19/09/2009    7 recensioni
-Credi che sia l’estate giusta per trovarti un ragazzo?-
Sakura arrossì di botto e balbettò:
-M-Ma… Che domande fai? C-Come puoi chiedermi di tradire Shaoran?-
Tomoyo spense la telecamera e sorrise dolcemente all’amica.
-Shaoran non c’è più, è partito cinque anni fa, e non è più tornato. E poi non sei la sua ragazza.-
-Per come hai detto che non c’è più sembra che sia morto.- Rise Sakura, poi sospirò.
****Shaoran è partito da cinque anni; Sakura riceve un invito per un parco di divertimenti a tema Horror, su un'isola. Che scherzi sta architettando il destino per lei?
Aggiornando ho fatto la mia buona azione della settimana, voi fate la vostra offrendomi una recenzione XD
Genere: Romantico, Sovrannaturale, Horror | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Eriol Hiiragizawa, Li Shaoran, Sakura, Sakura Kinomoto, Tomoyo Daidouji
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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IL LABIRINTO DEGLI ORRORI

I due ragazzi si diressero spediti verso il loro albergo. Trovarono i loro amici in piscina. Le ragazze prendevano il sole, Yamazaki ed Eriol non c’erano.
-Dov’è Eriol?- Domandò Shaoran agitato.
-E’ andato con Yamasaki a prendere da bere.- Disse Rika sollevando appena gli occhiali da sole.
-Lo raggiungo un secondo.- Disse serio rivolto a Sakura. La ragazza annuì e, mentre lui prendeva a strada del bar, lei si diresse vero la sdraio di Tomoyo.
Si sedette ai piedi dell’amica, con espressione grave, che richiedeva attenzione.
-E’ andata male?- Domandò Tomoyo spaventata.
-C’è qualcosa di strano in quest’isola.-
-Qualcosa tipo cosa?- domandò Tomoyo stranita.
Sakura si avvicinò all’amica in modo che nessun altro potesse sentire:
-Siamo stati al molo, lì io e Shaoran abbiamo visto una cosa terribile-, a quel punto la voce iniziò a tremarle, -c’erano… c’erano delle persone al molo. Erano come irreali, di hanno guardati, ma sono svaniti… come fantasmi…-
-Calmati!- la incitò Tomoyo. –sei certa che fossero fantasmi?-
-Si! Sono svaniti!- L’ansia stava corrodendo Sakura, e dal suo viso e dalla sua voce trapelavano paura e timore.
Tomoyo la guardò con espressione corrucciata, ma preoccupata.
-Ragazze!- esordì Yamazaki avvicinandosi a loro carico di lattine di the freddo. Le distribuì alle ragazze e poi disse gioviale: -Iniziamo a visitare il parco?-
Meilin e Chiharu saltarono in piedi estasiate, Sakura si irrigidì, mentre Tomoyo cercava Shaoran ed Eriol con lo sguardo.
-Dove sono gli altri?- Domandò.
-Arrivano subito, Shaoran ha detto che doveva parlare in privato con Eriol. Intanto la volete sapere la storia di quest’isola? Se non la volete sapere non importa, io la racconto comunque!- E iniziò a parlare, ma Sakura non gli prestò attenzione, si alzò e si diresse a passo svelto verso i due ragazzi che, con aria preoccupata, si stavano avvicinando.
-Allora?- Domandò ansiosa.
-Allora cosa?- Le chiese Eriol scrutandola. –Se vuoi sapere se abbiamo novità non credo sia possibile, ma temo che dovremmo indagare.-
Sakura sospirò, ormai rassegnata. –Credete che sarà pericoloso? Che ci saranno i fantasmi?-
Shaoran sorrise intenerito, Eriol scosse la testa rassegnato.
-Vagare per il parco sarà un buon modo per iniziare.- Osservò Shaoran sicuro.
-Allora, ragazzi, lo facciamo questo giro?- Meilin era entusiasta, Sakura rassegnata. Eriol si scrutava intorno attento, Shaoran non distoglieva gli occhi da quelli di Sakura. Gli altri bevevano le loro bibite inconsapevoli mentre Tomoyo metteva via gli occhiali da sole.
-Si, andiamo. Da dove si comincia?- Chiese Shaoran serio.
Sakura lo fissò con espressione supplichevole. Chiedeva clemenza. Il ragazzo le passò affianco per raggiungere gli altri.
-Tranquilla, andrà tutto bene.- Ma la ragazza non ne era così certa.

Dieci minuti dopo i ragazzi erano in coda per entrare nel percorso dell’orrore. Dovevano salire a coppie su dei vagoncini scuri distanziati da almeno tre metri. Ma una volta dentro la distanza aumentava.
Sakura avanzò, mentre Rika e Naoko salivano subito dietro a Chiaharu e Yamazaki.
-Ok- disse Eriol, - Io vado con Tomoyo, voi due salite insieme dietro di noi, attenti ad ogni dettaglio.- Si raccomandò.
I due non persero tempo e salirono sul loro vagoncino, impedendo a Sakura e Shaoran di protestare. Non poterono fare altro che ubbidire e si sedettero l’uno vicino all’altro, dietro ai loro amici appena partiti.
-Shaoran?- Disse Sakura esitante richiamando il ragazzo che sedeva accanto a lei.
-Dimmi- la incitò lui a parlare.
-Non mi piacciono le cose riguardanti l’orrore…-
-Mi era sembrato di capire che non fossi più così fifona.- Osservò il ragazzo.
-Io non sono fifona, insomma, ora non tremo alla sola parola “fantasmi”, ma entrare in un…- esitò - … in un coso degli orrori!-
Shaoran rise, poi fece il verso alla ragazza.
-“Un coso degli orrori”- Lei gli fece la linguaccia.
Il vagoncino partì e, inaspettatamente, Shaoran tese la mano a Sakura che, stupita, la afferrò. Entrarono attraverso una porticina buia, che si richiuse poco dietro di loro lasciandoli completamente al buio.
-Ok, occhi e orecchie aperti, se avverti qualcosa dimmelo; io farò lo stesso.-
-Per ora avverto solo un nodo di tensione in fondo allo stomaco- avanzavano mentre il loro mezzo di trasporto traballava. Shaoran sollevò un braccio e attirò la ragazza a se, abbracciandola.
-Tieni i nervi ben saldi, stai attenta solo a ciò che ti circonda e potrebbe essere sovrannaturale.-
La ragazza deglutì con il cuore in gola, e non solo per la paura che la attanagliava, ma per la vicinanza con il corpo di Shaoran che le avrebbe di certo impedito di ragionare lucidamente.
-Non c’è un po’ troppo buio qui dentro?- Domandò poi il ragazzo incerto.
-In effetti si, queste robe qui dovrebbero essere spaventose, con mostri che spuntano dappertutto… Io non vedo niente, neanche il percorso che stiamo facendo…-
Entrambi smisero di parlare per stare attenti a ciò che li circondava e percepire ogni minimo rumore, ma l’unica cosa era il ronzio del trabiccolo su cui erano seduti. Dopo una ventina di secondi un botto li fece sobbalzare. Sakura si strinse a Shaoran che ricambiò la stretta, ma dopo quel botto ci fu ancora silenzio.
Poi un ronzio si fece strada nel corridoio; un cigolio sinistro fece intuire l’apertura di una porta, ma l’oscurità impediva la visuale ai ragazzi. Continuarono ad avanzare, passarono affianco alla fonte del ronzio e, in poco tempo, lo lasciarono alle spalle. Un altro cigolio fu seguito da un tonfo. Qualunque fosse la porta che si era aperta prima si era appena richiusa alle loro spalle.
Sakura era immobile e tratteneva in fiato. Poi le luci attorno a loro lampeggiarono per un istante per poi spegnersi, poi ancora e ancora; iniziarono a lampeggiare rendendo visibili le pareti. Strane statue umane dalle posizioni inquietanti si illuminavano a tratti di luce rossa.
Si sentì un altro tonfo prima che le luci si accendessero completamente e la stanza si rivelò vuota e circolare. A distanza di circa cinque metri l’uno dall’altro si affiancavano dei piccoli portoncini coperti da una tenda ciascuno. Il veicolo che trasportava i ragazzi prese a girare non troppo velocemente su se stesso, per poi iniziare ad avanzare lateralmente, seguendo uno qualunque dei binari che stavano sul pavimento. Imboccò una delle porte laterali e proseguì dritta fino ad oltrepassare la tenda scura. Si ritrovarono in un corridoio dalle luci rosse soffuse, le pareti grondavano di quello che doveva essere sangue e andava ad accumularsi sui binari.
Sakura evitò di sporsi per accertarsi della vera natura del liquido e deglutì trattenendo il fiato.
-Se non respiri finirai per soffocare-, disse Shaoran afferrando la ragazza per la nuca e costringendola ad affondare il viso nel suo petto in modo che non potesse guardarsi attorno ulteriormente.
Sakura arrossì, rendendosi conto solo in quel momento di trovarsi tra le braccia del ragazzo che tanto le piaceva.
-Ancora niente mostri?- Domandò con voce flebile e alquanto speranzosa.
-No, niente mostri, tu tieni gli occhi chiusi e non riaprirli per nessuna ragione.- Le raccomandò.
La ragazza annuì, Shaoran si guardava attorno con il cuore che gli batteva a mille, più per la vicinanza della ragazza che per la paura in verità. Sulle questione fantasmi, presenze e labirinto degli orrori era riuscito a mantenere un certo sangue freddo, ma questo con la “sua” Sakura proprio non gli riusciva.
Mentre avanzavano nel percorso uno strano odore si fece largo nell’aria arrivando ai loro nasi che iniziarono a pizzicare, accompagnato da un macabro borbottio che scendeva giù per la spina dorsale come un brivido.
-E’ solo un nastro, un nastro registrato, tranquilla.- Disse il ragazzo sicuro per tranquillizzare la ragazza. Poi il vagoncino ebbe un sobbalzo e Sakura si staccò da Shaoran per sorreggersi meglio. Fu in quel momento che il percorso degli orrori divenne davvero spaventoso. Almeno per Sakura.
Le luci iniziarono ad accendersi con combinazioni scelte appositamente per mostrare i mostri, gli zombie e i fantasmi presenti attorno a loro. Il primo, un uomo dai vestiti stracciati e il volto deturpato e ustionato, spuntava esattamente dal lato in cui era seduta Sakura. Lei naturalmente strillò e indietreggiò finendo addosso a Shaoran. Lui senza esitazione la afferrò e la strinse a se. Poi un’altra donna-zombie spuntò dalla parte del ragazzo che, pronto, si parò tra lei e Sakura.
Poi furono troppi per essere evitati e per tutto il resto del tragitto Sakura restò accucciata tra le braccia di Shaoran tentando di non guardarli.
Quando tornarono alla luce Sakura tirò un sospiro di sollievo, ma non ebbe il coraggio di staccarsi dalla stretta dolce e protettiva in cui si era rifugiata.
-Sakura-, la richiamò Shaoran, -è finita, si scende, sei salva…-
-Incredibile!- Esclamò Tomoyo al loro fianco. -E’ ancora viva!- I ragazzi sobbalzarono saltando giù dal loro mezzo imbarazzati.
Sakura fece per ribattere, ma la sua attenzione, come quella di Shaoran, Eriol e Tomoyo, fu focalizzata su una ragazza che, uscita appena dopo di loro, stava lamentandosi con una guardia di una cosa alquanto fosca.
-Ve lo giuro! Era seduto affianco a me! E’ apparso uno zombie e l’ha portato via!!-
L’uomo dava segni di non crederle; la ragazza batté un piede per terra, con le lacrime agli occhi, ma quello fu irremovibile e la mandò via.


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Dany92: Ce n’è voluto di tempo, ma alla fine ho vinto! Visto? Voti sempre per la parte finale? XD
Kairi_92: Si, probabile che la storia sia quella XD …
Sakura Bethovina: C’è parecchia suspance?

   
 
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